Censurato il video sulla violenza sulle donne con Keira Knightley come protagonista, eccolo.

Troppo violento.

Così la Clearcast, ente deputato a visionare e dare il via libera agli spot pubblicitari in tv in Gran Bretagna, ha definito il filmato di Women’s Aid contro la violenza sulle donne in cui compare l’attrice Keira Knightley .

«The Cut» è la storia di una donna che torna a casa dopo il lavoro e viene presa barbaramente a calci dal fidanzato che l’accusa di un presunto tradimento.

Il video è effettivamente fin troppo realistico e ha creato da subito un vespaio. Ma milioni di persone l’hanno visto su internet e nei cinema, raggiungendo l’obiettivo di sensibilizzare la platea.

Rappresentanti dell’associazione Women’s Aid hanno spiegato che si tratta di un racconto realistico delle violenze domestiche.

«Siamo stati attenti a riportare quanto ci è stato raccontato da testimoni diretti. Alla Clearcast abbiamo consegnato il video insieme alle statistiche del ministero dell’Interno» spiega Lucy Brown.

Sandra Horely, a capo di un’altra associazione che difende le donne (Refuge), condanna la censura bollandola come «patetica»: «È importante – spiega – diffondere coscienza sulla violenza domestica. Molte donne vengono isolate dai loro partner e la tv può offrire un grosso aiuto in questi casi».

Il filmato doveva essere trasmesso in tv in questi giorni ma è arrivato lo stop della Clearcast.

«Stiamo ancora discutendo con loro perché ritengono che sia troppo violento – dice Chris Hirst, dell’agenzia Grey London -. Ma un obiettivo della campagna è già stato raggiunto, anche senza andare in tv: quello di aumentare la consapevolezza e stimolare il dibattito sulla violenza domestica».

Io lo ripropongo, perchè, anche se fa impressione, purtroppo è quanto nella realtà tante donne si trovano a dover affrontare…

Allarme febbre suina: "decalogo" per i viaggiatori rilasciato dal Ministero della Salute, domande e risposte, situazione aggiornata al 27 aprile, confermato primo caso in Europa, Oms pronta a dichiarare lo stato di massima allerta, in Messico 149 morti, altri 20 casi negli Stati Uniti

Si tratta di due distinti opuscoli, scaricabili anche dal sito del dicastero, in cui i viaggiatori vengono messi in allerta, raccomandando loro, se di ritorno dalle zone interessate, di tenere sotto controllo il proprio stato di salute per almeno 7-10 giorni, nel caso in cui si ritenga di essere stati esposti, durante il recente viaggio, a contatto con suini o con persone affette dall’influenza che sta creando allarme in tutto il pianeta.

A chi è di ritorno da Usa e Messico, nell’opuscolo scritto in lingua italiana e in inglese, si raccomanda inoltre, nel caso in cui si accusasse febbre o sintomatologia simil-influenzale (come faringite, tosse secca, mal di testa, dolori muscolari), di consultare telefonicamente un medico segnalando il recente viaggio e l’eventuale contatto con suini o persone influenzate.

A chi invece si appresta ad approdare nelle aree interessate da focolai di influenza suina, nell’opuscolo si consiglia di evitare la visita di mercati o di fattorie in cui si può venire a contatto con suini; consumare cibi a base di carne suina solo dopo accurata cottura; evitare di portare le mani a contatto con occhi, naso e bocca; lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con detergenti a base di alcol.

La vaccinazione con i tradizionali vaccini antinfluenzali – ricorda inoltre l’opuscolo – pur sollecitando le difese immunitarie, probabilmente non è efficace nei confronti di questa specifica infezione. Si ricorda anche che l’influenza suina non viene trasmessa attraverso il cibo, e si sottolinea come non vi sia alcun rischio di infezione attraverso il consumo di carne suina cotta.


Questo l’ultimo comunicato del Ministero della Salute:
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Air Force One vola basso a New York e provoca panico da 11 settembre

L’Air Force One di riserva ha volato oggi a bassa quota su New York porovocando allarme tra i newyorchesi e l’evacuazione di alcuni grattacieli per uffici.

Il Boeing 747 usato come riserva per i voli della Casa Bianca ha sorvolato l’Hudson, la punta sud di Manhattan e il cielo di Staten Island scortato da due caccia e i newyorchesi, memori delle stragi dell’11 settembre, hanno temuto un attentato.

Il presidente Barack Obama non era a bordo.

Il Jumbo, si è scoperto poi, stava effettuando un sorvolo autorizzato per un servizio fotografico commissionato dal Dipartimento della Difesa.

Nonostante molte persone si siano riversate in strada, Wall Street non è stata evacuata.

Sono stati invece evacuati alcuni palazzi per uffici nell’area sud di Manhattan e nella prospicente Jersey City.

Jim Peters, portavoce della Federal Aviation Administration, ha spiegato che il volo era stato concordato con il Dipartimento dei Trasporti, e che le autorità cittadine erano state avvertite.

Nessuno aveva però avvisato la cittadinanza che ha temuto un altro attacco come quello che distrusso il World Trade Center.

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