Miracolo in Abruzzo: salvata Eleonora dopo 42 ore sotto le macerie

Una ragazza è stata recuperata viva dopo 42 ore sotto le macerie di una palazzina crollata nei pressi del centro storico dell’Aquila, sotto Villa Gioia.

La ragazza, di nome Eleonora, era in pigiama e vigile.

Eleonora era incastrata in una sorta di nicchia formata dai pilastri di cemento armato che le ha consentito di sopravvivere anche alle ulteriori scosse che ci sono state dalla notte di domenica.

La ragazza era incastrata, hanno spiegato i vigili del fuoco di Venezia e Cuneo che hanno effettuato il salvataggio, e aveva un braccio schiacciato e una gamba bloccata sotto un grosso pezzo di cemento.

Eleonora è stata individuata verso le 19,30 di stasera. «Come l’abbiamo individuata – racconta Bruno, il vigile del fuoco che l’ha estratta – abbiamo puntellato le macerie per evitare che ci franassero addosso.

Lei era cosciente e ci parlava durante tutte le operazioni di soccorso».

«Ci è andata bene», aggiungono i vigili della squadra di Cuneo e Venezia che sono arrivati all’Aquila ieri sera alle 23 dopo un viaggio di 900 chilometri.

Un'altra violenta scossa in Abruzzo causa crolli e vittime, la Procura indaga

La scossa di terremoto delle 19.42 avrebbe provocato altre vittime, con certezza una nella frazione Santa Rufina di Roio. Nuovi crolli sono stati segnalati un pò dappertutto nei centri vicino all’Aquila.
Una nuova scossa di terremoto ha colpito la martoriata terra d’Abruzzo. La scossa è durata diversi secondi ed è stata avvertita anche lontano dall’epicentro del sisma della notte tra domenica e lunedì. La forte e prolungata scossa di terremoto avvertita poco fa ha causato un ulteriore crollo della Chiesa delle Anime Sante in piazza Duomo all’Aquila. La cupola della chiesa era parzialmente crollata nel sisma della notte tra domenica e lunedì. Una nuvola di polvere è stata vista levarsi da via XX Settembre, dove si trovavano al lavoro i soccorritori.
Vengono segnalati crolli di edifici anche in diversi paesi del circondario dell’Aquila, in particolare nelle frazioni di Picenze, Petogna e Villa di Barisciano dove si sono viste nuvole di polvere levarsi dai paesi.
Il sisma è stata avvertita poco fa a Roma, nelle zone centrali. Stamani un’altra scossa era stata percepita in alcuni quartiere della capitale.

L’AQUILA, CROLLA UNA PALAZZINA La forte scossa delle 19.42 ha fatto crollare la palazzina dove erano sistemati i serbatoi idrici che si trovava nei pressi della stazione ferroviaria dell’Aquila. Lo ha reso noto un portavoce di Trenitalia. La palazzina era già stata danneggiata dal terremoto della notte tra domenica e lunedì e dichiarata pericolante.

PROTEZIONE CIVILE: SCOSSA MAGNITUDO 5.3 La Protezione civile ha precisato che la scossa sismica di questa sera nell’Aquilano è stata di magnitudo 5.3 e si è verificata alle 19.42. L’epicentro è stato localizzato nella zona compresa tra San panfilo d’Ocre, Fossa, S. Eusanio e Forcenese.

PANICO A ROMA SUD EST Tanta paura in zona Tor de’ Schiavi per la nuova scossa di terremoto avvertita poco prima delle 20, anche nei piani bassi delle abitazioni. Molte le persone che si sono riversate in strada. «Ho preso il telefono e i soldi e sono scappata via» dice la signora Anna. «Mi è sembrata più forte di quella dell’altra notte – dice Francesca, una studentessa di 20 anni – Ero seduta in cucina e il tavolo ha cominciato a ballare, la sedia tremava». Ai gruppi di persone ferme agli angoli delle strade si avvicina altra gente che era in macchina o in strada e che non si è accorta di nulla. «È durato tanto – dice un ragazzo – stavo vedendo la televisione, pensavo fosse solo una mia impressione, poi il rumore delle porte che sbattevano e il lampadario che ha cominciato a muoversi forte da una parte all’altra».

GENTE IN STRADA NEL VITERBESE È stata avvertita in tutta la provincia di Viterbo la scossa di terremoto delle 19.50. Molte persone, impaurite, sono scese in strada. Decine di chiamate sono giunte al centralino dei vigili del fuoco. Nessun danno è stato finora segnalato.

SCOSSA AVVERTITA IN CAMPANIA La nuova scossa di terremoto con epicentro l’Abruzzo è stata avvertita anche in una vasta zona della Campania. Secondo l’Osservatorio Vesuviano si tratterebbe della replica più forte dopo il terremoto che la scorsa notte ha devastato alcuni comuni della provincia di L’Aquila. Il sisma è stato avvertito in molte zone di Napoli, specie ai piani alti dei palazzi. Molte le chiamate dei cittadini alla sala operativa dell’Osservatorio vesuviano e a quella dei vigili del fuoco. Il movimento tellurico in Campania è valutato del quarto grado della scala Mercalli.

Sul sisma indaga per disastro e omicidio colposo la procura dell’Aquila che ha aperto un fascicolo contro ignoti.
L’apertura dell’inchiesta costituisce un atto dovuto.

Ultim'ora terremoto in Abruzzo: nuova scossa di magnitudo 5,3 crea già vittime

Sono 228 le vittime del terremoto di ieri in Abruzzo, allineate nell’hangar della scuola sottufficiali della Guardia di Finanza dove è stato allestito l’obitorio. Quindici morti non sono stati ancora identificati.

Il bilancio, secondo fonti ospedaliere, è destinato ad aumentare.

Secondo quanto riferito dal premier Berlusconi, sono 150 le persone estratte vive dalle macerie.

I feriti sono poco più di mille – ha aggiunto -; 500 sono stati ospedalizzati e 100 sono quelli in condizioni difficili«.

Ed entro stasera »saranno ultimate 20 tendopoli con 16 cucine da campo che potranno ospitare 14 mila 500 persone«.

Per recuperare i corpi dei giovani che sono ancora all’interno, la Casa dello studente dell’Aquila dovrà essere definitivamente demolita.

Intanto anche oggi per i terremotati è stata una giornata dura, dopo quella durissima di ieri.

La speranza di chi ha passato la seconda notte in macchina era di poter riprendere, già da oggi seppur in maniera parziale, il ciclo abitudinario della vita.

E invece la speranza è stata spazzata via dalla lunga serie di scosse che hanno continuato a far tremare la terra, una delle quali molto forte poco prima delle 20.

Ma in pochi hanno scelto di accettare di raggiungere gli alberghi della costa dove avrebbero trovato meno disagi e preoccupazioni.

La maggior parte ha preferito restare in mezzo al fango, o dentro l’auto, tra tanti disagi, ma vicino alla propria terra e ai propri cari.

E sarà anche una Pasqua senza chiese, quella che si apprestano a vivere gli oltre 80 mila fedeli dell’arcidiocesi dell’Aquila: tutti i templi sono inagibili, alcuni – tra cui i più simbolici e importanti, come Collemaggio e le Anime Sante – hanno subito crolli in diverse parti. Ma la Chiesa sarà presente in tutti i campi che li ospitano.

UNA NUOVA VITTIMA A SEGUITO DELLA SCOSSA DI POCO PRIMA LE ORE 20.00, 5,3 SCALA RICHTER

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