Ecco come due imbecilli hanno sputtanato a livello mondiale la catena di fast-food Domino's Pizza: guarda il video

Sono bastati due impiegati e una serie di video su YouTube per mettere in pessima luce l’immagine di Domino’s Pizza, una delle più grandi catene di fast food al mondo. La società è ora impegnata in uno sforzo su più fronti online per recuperare la fiducia dei clienti, archiviando definitivamente lo spiacevole episodio che ha rischiato di polverizzarne la popolarità.

I trentenni Krysty Lynn Hammonds e Michael Anthony Setzer hanno realizzato alcuni filmati all’interno di un ristorante Domino’s Pizza di Conover, North Carolina (USA). Armati di videocamera, i due hanno ripreso alcune loro discutibili prodezze in cucina durante la preparazione dei piatti per la clientela. Ingredienti inseriti nelle narici e subito dopo sulle portate, flatulenze e starnuti sui cibi da servire ai clienti erano le principali azioni intraprese e filmate dai due irresponsabili impiegati. Immagini esplicite e inequivocabili, successivamente condivise su YouTube e visualizzate da alcune centinaia di migliaia di utenti.

Attraverso il passaparola sul Web, i video realizzati da Hammonds e Setzer si sono rapidamente diffusi online, giungendo infine all’attenzione dei responsabili di Domino’s Pizza, increduli dinanzi a una pubblicità negativa di cattivo gusto e devastante dal punto di vista dell’immagine. La dirigenza della catena di fast food ha immediatamente contattato il responsabile del ristorante di Conover, che ha provveduto all’avvio delle pratiche per il licenziamento dei due impiegati e ad avvisare le autorità competenti. Gli autori del video sono stati rapidamente identificati, schedati e accusati di aver distribuito cibo avariato e non conforme alle norme igieniche.

Santoro ironico nella puntata "riparatrice" di Anno Zero, Vauro non c'è ma le sue vignette si

Michele Santoro dedica la cosiddetta puntata ‘ripatrice’ di Annozero a Vauro, sospeso dal direttore generale della Rai Mauro Masi per una vignetta sul terremoto, si toglie la soddisfazione di rispondere ironicamente al Giornale, fa pace con Guido Bertolaso e lascia spazio alla Protezione Civile. E’ la cronaca di una puntata a due facce che si chiude con l’invettiva di Sabina Guzzanti che mette in scena un processo farsa a Vauro.

Santoro difende Vauro – Dopo una valanga di polemiche, gli attacchi di Berlusconi e Fini, e le decisioni del dg, Santoro si presenta davanti alle telecamere e, come di consueto, tiene un breve prologo. Difende a spada tratta Vauro, annunciando che tornerà già dalla prossima puntata anche perché lui e Annozero sono una cosa sola. Poi, l’affondo contro il Giornale, “protagonista di memorabili battaglie per la libertà di satira”. “Fate come Fede – dice il conduttore – che ha capito che, se non ci fosse Annozero, Berlusconi non vincerebbe. Noi siamo un Tg4 fatto bene. Lasciateci quindi lavorare: Vauro, che ora è San Pietroburgo, tornerà, Berlusconi vincerà e tutti saremo contenti”. Immediata la replica di Mario Giordano, direttore del Giornale: “Se questa è la puntata del riequilibrio… a me sembra piuttosto una puntata di sfida, di attacco e di rilancio”.

Santoro senza pentimenti – Vero protagonista della puntata è Vauro, citato spesso da Santoro: si può dire che il vignettista è stato presente, nelle parole dei presenti e con le sue vignette: una serie di disegni per rappresentare la via crucis del precario, illustrate da un’altra autrice satirica, Francesca Fornario chiamata apposta da Santoro. Anche nei collegamenti dall’Aquila, gestiti da Sandro Ruotolo, si è parlato della vignetta incriminata, quella sull’aumento della cubatura dei cimiteri. Ruotolo è andato a sentire l’Arcivescovo Giuseppe Molinari, fra i primi a far scoppiare il caso. Molinari però – a sorpresa – cita un’altra vignetta, quella che ritrae Berlusconi nei panni di Nerone e questo fa dire a Santoro: “Caro direttore generale, abbiamo sbagliato vignetta. Questo significa che manca il corpo del reato…”.

Santoro: “Mai messo in discussione il ruolo della Protezione civile” – In studio il dibattito registra qualche frizione fra gli ospiti, in particolare fra Nicolò Ghedini (Pdl) e Antonio Di Pietro (Idv), mentre Titti Postiglione difende il ruolo della Protezione Civile come responsabile della sala operativa. Ruolo che, sottolinea Santoro, non è mai stato messo in discussione. Il giornalista riceve il ringraziamento di Guido Bertolaso e contraccambia, poi elenca le cifre che testimoniano l’impegno e la presenza della Protezione Civile sul territorio abruzzese colpito dal terremoto.

Il conduttore di Annozero attacca il governo – La puntata vive momenti di particolare intensità quando parla la gente colpita dal sisma, in particolare il comitato dei ragazzi della casa dello studente. Santoro insiste sul tema della prevenzione e un giornalista della redazione di Annozero, inviato all’Aquila, chiede a Berlusconi se i tecnici potevano essere mandati prima ad eseguire i controlli preventivi. Ma, risponde il presidente, un’operazione di questo tipo è impossibile perché in Italia sono troppe le zone a rischio sismico. Ci si avvia alla fine: l’ultima parola è affidata Sabina Guzzanti che, in toga, recita la parte della pubblica accusa e processa Vauro, ovviamente in ‘contumacia’.

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