La Fornero “spocchiosa” se la prende con i giovani: da che pulpito!

Quella “spocchiosa” della Fornero non perde occasione di aprire bocca e di insultare chiunque le capiti a tiro.

Dopo aver attaccato le famiglie perchè, a Suo dire, mandano i figli a lavorare per pagare il mutuo, questa volta tocca ai giovani, coloro che si trovano ad avere un futuro sempre più precario, anche per le soluzioni della sua riforma del lavoro.

La “Spocchiosa”, intervenuta ad un convegno sull’apprendistato nella sua Torino che ha già dimostrato di amarla alla follia, si è profusa in parole tenere e carine rispetto alle nuove leve.

Commentando dati statistici che vedono l’Italia al di sotto della media europea sia per quanto riguarda i giovani in possesso del diploma di scuola media inferiore sia per coloro che hanno un titolo di studio universitario, ha avuto l’ardire di pronunciare le seguenti parole:

“Questo vuol dire che i nostri giovani studiano ancora troppo poco. Inoltre, se andiamo a guardare la qualità della nostra istruzione e formazione con test consolidati,si evidenzia che i nostri ragazzi sanno troppo poco, non conoscono le lingue, neppure la loro, non conoscono i rudimenti di aritmetica e matematica e, in taluni casi, non sanno far di conto. E anche per quanto riguarda i laureati il quadro è desolante”.

Primo.

Ricordo alla “Spocchiosa” che Ella stessa è una docente universitaria, pertanto si assuma le proprie responsabilità sulla preparazione o meno degli studenti italiani.

Secondo.

Da che pulpito la predica riguardo al far di conto: la “Spocchiosa” con il problema degli esodati che non è stata in grado neppure di quantificare, non parliamo poi di risolvere, dovrebbe essere l’ultima a criticare altrui capacità di calcolo.

Terzo.

La conoscenza della lingua italiana da parte della “Spocchiosa” lascia alquanto a desiderare, altrimenti non avrebbe usato un termine improprio per indicare quella norma inserita e poi tolta nel ddl in Senato sulla riforma del lavoro che prevedeva la cancellazione dell’esenzione del ticket per gli esami specialistici previsto per i disoccupati.
In quell’occasione, la “Spocchiosa” parlò di REFUSO.
Ricordiamo alla “Spocchiosa” il significato del termine: dicesi refuso
l’errore di composizione costituito da scambio di lettere o segni.
No, cara “Spocchiosa”, quello non è stato un errore tipografico, è stato un suo errore cercare di propinarlo.

Cara “spocchiosa” Ministra Fornero, mi permetta un consiglio: taccia.
Mi creda, ne trarremmo giovamento tutti, Lei compresa.

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