Bisogna tacere.

Rossella, dovevi tacere, ti hanno massacrata.

No, mamma. Non bisogna tacere.

Soprattutto se lo si fa per paura di esporsi pubblicamente all’altrui giudizio. Soprattutto se tacendo non si proteggono i propri figli.

Non insegnerò mai a mia figlia a temere di esporsi in prima persona: se si è convinti di essere nel giusto, si deve avere il coraggio di andare fino in fondo, sempre.

Anche se poi tutto ti si ritorce contro, anche se il pettegolezzo idiota ti devasta, anche se quando cammini per la strada le persone ti additano ed hanno paura di avvicinarsi neanche fossi un’appestata.

Io non abbasso lo sguardo, non giro la faccia, non cambio strada, non parlo sottovoce per non farmi sentire, non ho bisogno di crearmi il branco per sentirmi forte. Lo sono e basta. So che le uniche persone a cui devo rendere conto sono mia figlia e me stessa.

Ed anche se ora le lacrime sovrastano le gioie, arriverà un giorno in cui spariranno per lasciare posto a sorrisi. Ma sicuramente il sorriso più importante è quello di mia figlia, accompagnato da semplici parole “grazie mamma per avermi protetta”.

Calunniate pure, paratevi il culo e mettetemi alla gogna. Ma i vostri figli queste parole non ve le diranno.

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