Una domanda da non fare mai ad un Ministro: ecco il progetto a cui ho collaborato su incarico della Corte dei Conti

 

Ne avevo già parlato parecchio tempo fa in questo articolo, che è stato anche il punto di partenza per la presentazione in Cassazione di una proposta di legge popolare.

La combinazione è stato l’incastro con un incarico ricevuto dalla Corte dei Conti da Alberto Micalizzi e Marco Saba, per la quale mi è stata richiesta una collaborazione, consistente nel redigere una relazione che dimostrasse come il mancato utilizzo dello strumento della banca a partecipazione pubblica per accedere a finanziamenti agevolati della BCE, previsto dal Trattato di Lisbona, esattamente come fa la Germania, abbia provocato un ingente danno erariale all’Italia.


La mia relazione è stata frutto di una intensa settimana di ricerche e di studio, ma sono riuscita a dimostrare empiricamente, numeri alla mano, la tesi già precedentemente sostenuta. Grazie al lavoro di equipe con Marco Saba ed Alberto Micalizzi, si punta ad ottenere un risarcimento dell’ingente danno subito dal Paese e dai Cittadini, con la certezza che la Corte dei Conti ha tutta l’intenzione di andare a fondo della questione e di agire di conseguenza.

Per il momento non la pubblicherò per intero, fino a che non sarà nelle mani della Corte dei Conti; in seguito per doverosa informazione, ve ne metterò al corrente, così che tutti sappiate il danno che abbiamo subito noi cittadini per pagare gli interessi passivi sul debito pubblico.

Chissà mai che ne esca una class action sottoscritta da tutti i cittadini per chiedere un risarcimento ad un’Europa che ci vuole sempre più tartassati, ed a Governi evidentemente collusi al sistema, i quali pur avendo in mano uno strumento che avrebbe consentito di riportare in bonis l’economia reale, accedendo a finanziamenti agevolati da redistribuire ad imprese e famiglie e diminuendo drasticamente gli interessi passivi da pagare, hanno preferito scegliere di seguire le imposizioni della Troika e concretizzare un danno erariale che inevitabilmente è costato l’introduzione di una tassazione sempre maggiore.

Vi riporto quindi la sintesi del concetto, descritta da Alberto Micalizzi, già sufficiente per farvi capire la questione:

LA DOMANDA DA NON FARE AD UN MINISTRO

PERCHE’ LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP) NON SI TRASFORMA IN BANCA E RACCOGLIE MONETA PRESSO LA BCE AL TASSO DELLO 0,05%?

La domanda non è così scontata se pensiamo a due fatti:
1) Il Trattato di Lisbona, all’art. 123, lo consente esplicitamente
2) La KFW – equivalente tedesca della CDP – lo ha già fatto ed ha finanziato circa il 20% del debito pubblico tedesco.

Se anche soltanto la CDP sottoscrivesse il 20% del debito pubblico italiano ci farebbe RISPARMIARE circa €15 miliardi di interessi passivi all’anno, generoso regalo fatto al sistema bancario.

Oltre a ciò, la CDP potrebbe riversare nel sistema economico decine di miliardi di liquidità, intervenendo a sostegno delle IMPRESE, proprio quello che le banche commerciali hanno smesso di fare preferendo concentrarsi sul puro trading finanziario.

Per maggiore precisione ricordiamo che le due entità, la CDP e la KFW, sono enti pubblici di pari grado, infatti:
– la KFW è posseduta all’80% dal Governo Federale
– la CDP è posseduta all’80,1% dal Ministero dell’Economia

A proposito di CDP-KFW, oltre al danno c’è anche la BEFFA: infatti il 26 Novembre 2014 la KFW ha persino prestato €500 milioni alla CDP come se fosse una banca. Non c’è limite alla sfacciataggine.

Dunque, mettiamola così: il Ministro dell’Economia e Finanze è un nostro DIPENDENTE, pagato con i nostri soldi, quindi vogliamo sapere perché continua ad indebitare il Paese al tasso di interesse del 2-3% tramite i BTP anziché dello 0,05% ricorrendo alla BCE tramite la CDP!

E mentre il “nostro” riflette sulla domanda noi abbiamo deciso di parlarne con un paio di magistrati contabili, fornendo qualche ragguaglio tecnico sulla cosa .… vedremo cosa ne pensano loro!

Qui non si tratta di fare battaglie a parole, qui si tratta di FATTI.

E’ giunto il momento di avere risposte: chi ci ha creato danni ingenti, DEVE PAGARE. FIGLI DI UNA TROIKA MINORE.

 

 

 

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