La BCE taglia a sorpresa i fondi alla Grecia e la Merkel minaccia: ritirate le promesse elettorali.

Ahi ahi, i grandi poteri europei sentono mancarsi finalmente la terra sotto ai piedi?

La Bce, con una mossa a sopresa, ha deciso di rimuovere la deroga, introdotta nel 2010 per la Grecia, che consentiva alle banche elleniche di approvvigionarsi di liquidità fornendo a garanzia titoli di Stato. E’ quanto stabilito dal consiglio direttivo riunitosi ieri in tarda serata.

Una doccia gelata per il neoeletto premier Alexis Tsipras e il suo ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, che proprio in mattinata si era detto “molto incoraggiato” dopo l’incontro con il presidente della Bce Mario Draghi.

“Il consiglio direttivo – si legge in una nota pubblicata sul sito della Bce – ha deciso di rimuovere la deroga sugli strumenti di debito quotati emessi o garantiti dalla Repubblica ellenica”.

La stessa Bce spiega che quella deroga permetteva che i titoli pubblici greci fossero usati nelle operazioni di politica monetaria dell’Eurosistema nonostante la Grecia non avesse più un rating al livello d’investimento, ma speculativo.

In assenza di un accordo con la Ue, la Grecia non potrà nemmeno beneficiare del Quantitative easing, il piano massiccio di acquisto di titoli di Stato che scatterà in marzo.

Di fatto la Bce dà un giudizio sulla nuova linea anti-troika impressa dal governo Tsipras appena insediato e gioca d’anticipo e, in una sorta di deja vu della crisi cipriota, quando aveva egualmente stretto i rubinetti alle banche.

“Attualmente non è più possibile presumere una conclusione positiva della revisione del programma di risanamento greco” (che scade a fine mese, ndr).

Proprio oggi l’agenzia Bloomberg scrive che, se non rinnoverà il suo programma per una nuova linea di credito, la Grecia rischia di non poter far fronte ai suoi pagamenti il 25 marzo: sarebbe l’equivalente di un default.

L’euro ha subito reagito alla notizia scendendo sotto 1,14 sul dollaro.

Mentre le Borse europee, compresa quella di Atene, erano già chiuse al momento dell’annuncio.

Ma in un comunicato diffuso poco dopo la mezzanotte italiana, il ministero diretto da Yanis Varoufakis minimizza, sostenendo che la decisione presa a Francoforte non è la conseguenza di sviluppi negativi per il settore bancario greco ed è stata presa due giorni dopo la sua stabilizzazione.

Atene aggiunge che il sistema bancario greco rimane capitalizzato in maniera adeguata ed è totalmente protetto attraverso l’accesso all’Ela, la facility d’emergenza erogata dalla banca centrale greca.

La BCE quindi HA PAURA: questa è la verità. PAURA di perdere il potere della troika con cui gli speculatori maledetti si arricchiscono da anni sulle spalle della povera gente. 

Le mosse anti-troika stanno avendo il loro effetto, ma la Grecia non arretra di un centimetro, e probabilmente si trascinerà Spagna e Portogallo in tempi brevissimi.

Scende in campo l’immancabile nazi-Merkel, che dichiara: la Grecia rinunci alle promesse elettorali.

Ma a chi credi di far paura Merkel?

Questi sono alla fame, tu e la tua troika li avete ridotti così, come state facendo con l’Italia. Ma i Greci dimostrano che nel loro DNA esistono più attributi. E tu culona dovrai restituire loro ogni singolo centesimo tolto. Pensa alla tua Germania, che salterà come l’euro. Del resto, si dice non c’è due senza tre: per due volte ci avete provato ed avete perso, questa è la terza e finirà nello stesso modo. Tempo al tempo.

Se si arriva addirittura ai ricatti, qualcuno ancora ha il coraggio di dire che l’europa non è una dittatura?

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2 Risposte a “La BCE taglia a sorpresa i fondi alla Grecia e la Merkel minaccia: ritirate le promesse elettorali.”

  1. IO spero con tutto il cuore ,che il governo greco mantenga le promesse fatte in campagna elettorale .salvi il suo popolo dalla fame ma soprattutto dai nazisti che comandano e non governano la troika.I popoli si stanno svegliando e cominciano a capire che lor signori tutti ,non fanno il bene delle nazioni ,ma il bene dei banchieri,e i governanti che non li servono vengono disarcionati ,o assassinati o suicidati .Lunga vita ai componenti del governo greco .IO STO CON LA GRECIA

  2. IO STò CON LA GRECI E IL SUO MERAVIGLIOSO POPOLO, SPERO CHE RESISTANO E NON CEDANO ALLA TENTAZIONE DI TORNARE INDIETRO.
    COME PER NOI ITALIANI FINO AD ORA L’EUROPA HA USATO L’ARMA DELL’INTIMIDAZIONE. SE SI ARRIVA A CAPIRE CHE PIù NON SI ASCOLTA QUESTA INTIMIDAZIONE E PIù LA TROIKA PERDE POTERE , è FATTA. CERTO SI DOVRà SPOSTEARE LA CINGHIA DI UN ALTRO BUCO PER UN PERIODO MA DEL RESTO COSA ABBIAMO FATTO FINO AD ORA?

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