Per aiutare i cittadini colpiti dal sisma, niente di meglio che aumentare le accise della benzina?

Parto esprimendo il mio completo rispetto e la mia totale solidarietà per le persone colpite dal sisma in Emilia.

Continuo esprimendo il mio sdegno di fronte ad uno Stato e ad un Governo che le lasciano abbandonate a se stessi.

La disperazione traspare da ogni singolo frame di ciascun video che passa su tv o in rete. Accompagnato alla dignità di coloro che si sono visti radere al suolo in una frazione di secondi un’intera vita e che chiedono soltanto: VOGLIAMO RICOMINCIARE.

Dov’è lo Stato Italia????

Nelle parole di Napolitano che gentilmente dedica la parata del 2 Giugno alle vittime del sisma, al posto di rinunciarvi e devolvere alla popolazione colpita il costo esorbitante di 3 milioni di euro per questa manifestazione??? Una parata militare al posto degli aiuti alla popolazione colpita. Ebbravo Napolitano.

Oppure in quelle di Monti che lascia intendere l’aumento delle accise della benzina per poter aiutare gli sfollati, ma non da cenno di taglio ai costi della politica, che, da soli, potrebbero sistemare l’intera situazione?

O magari in quelle di Bersani che con grande cortesia mette a disposizione i circoli del PD per dormire ma se ne guarda bene dal rinunciare ai rimborsi elettorali?

O ancora nel viaggio del Papa a Milano per l’incontro mondiale delle famiglie che costerà: 3,1 milioni per il Comune di Milano, 2 milioni per la Regione Lombardia, 2 milioni i finanziamenti da BancaIntesa, 500.000 euro da Fondazione Cariplo e altrettanti da Eni, 10 milioni per la fondazione Family Day, 53 milioni il costo dell’indotto?

O in alcuni quotidiani che danno evidenza al calcioscommesse piuttosto che al sisma? E chi cazzo se ne frega del calcio, vadano tutti in galera, ma prima restituiscano i guadagni illeciti avuti con doverose sanzioni e li devolvano alla popolazione colpita.

Un urlo le parole di Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco, contro i tagli proposti da questo e dai precedenti Governi per la spesa per la sicurezza civile: «L’immediata mobilitazione dei vigili del fuoco in soccorso alla popolazione colpita dal terremoto di oggi, dimostra come non si possa mai abbassare la guardia su organici adeguati, addestramento ed efficienza dei vigili del fuoco, su cui non devono pesare ulteriori tagli di spesa o si rischia la paralisi del soccorso. Spending review e annunciata soppressione di alcune direzioni e comandi dei vigili del fuoco sono incompatibili con la necessità di continuare a garantire i tempi di risposta eccezionali che oggi i pompieri garantiscono e che tutto il mondo ci invidia. Ci auguriamo che questo governo non usi solo la calcolatrice, ma tenga conto dei bisogni primari di sicurezza e soccorso del paese. I vigili del fuoco a causa dei tagli sono ormai privi di risorse finanziarie per affrontare le emergenze che purtroppo si stanno verificando sempre più spesso, al punto che il personale inviato al terremoto deve anche anticipare di tasca proprie le spese».

Ma dai, non lamentiamoci sempre, le Istituzioni ci sono. Come?

Ah si, certo. Lunedi 4 giugno sarà giornata di lutto nazionale. Ma ai sopravvissuti, chi ci pensa?

Iniziamo noi, con il solito aumento della benzina, impostoci.

Caro Governo, non serve imporre ai cittadini di essere solidali, la grande macchina civica della solidarietà si è già mossa, e per fortuna, visto che se si aspettano le Istituzioni si fa in tempo a morire sotto alle macerie.

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