38 anni fa la strage di Piazza della Loggia. Oggi nessun colpevole.

28 maggio 1974, ore 10.12, Piazza della Loggia, Brescia.

Esplode una bomba nascosta in un cestino dei rifiuti durante una manifestazione contro il terrorismo neofascista.

Muoiono 8 persone e 102 restano ferite.

Nel 1979 furono condannati esponenti dell’estrema destra bresciana: appello e Cassazione assolsero tutti.

Nel 1984 a seguito di segnalazioni di pentiti partì un altro processo verso altri esponenti della destra eversiva: tutti assolti per insufficienza di prove.

Nel frattempo comincia a farsi largo l’ipotesi di coinvolgimenti dei servizi segreti, tanto più che per misteriose coincidenze sparirono nel nulla elementi fondamentali per le indagini. Non solo. Una fotografia colloca sul luogo della tragedia Maurizio Tramonte, informatore per conto del servizio segreto Sid ed infiltrato di Ordine Nuovo di Mestre.

 

Il 15 maggio 2008 sono stati rinviati a giudizio i sei imputati principali: Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi, Maurizio Tramonte, Pino Rauti, Francesco Delfino, Giovanni Maifredi; i primi tre militanti di Ordine Nuovo, movimento creato da Pino Rauti, Francesco Delfino ex generale dei carabinieri responsabile del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Brescia, e Giovanni Maifredi, ai tempi collaboratore del ministro degli Interni Paolo Emilio Taviani.

Il 16 novembre 2010 la Corte d’Assise assolve tutti gli imputati per insufficienza di prove.

Il 14 aprile 2012 la Corte d’Appello conferma l’assoluzione. Ed obbliga le parti civili al pagamento delle spese processuali.

Dopo 38 anni, NESSUN COLPEVOLE.

Ma di certo, queste le vittime:

Giulietta Banzi Banzoli

Livia Bottardi Milani

Clementina Calzari Trebeschi

Euplo Natali

Luigi Pinto

Bartolomeo Talenti

Alberto Trebeschi

Vittorio Zambarda

Uccise più volte dall’inefficienza della Giustizia italiana.

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