Equitalia potrebbe rinunciare alle cartelle vecchie e nuove rateizzazioni previste

Novità in arrivo per la riscossione dei crediti “inesigibili” da parte di Equitalia.

Innanzitutto il Governo ha annunciato che, con la nuova legge di Stabilità, verranno riaperti i termini per chi è decaduto entro il 30 ottobre scorso dalla rateizzazione delle cartelle esattoriali di Equitalia. Per ottenere un nuovo piano di rateazione in 72 mesi bisognerà presentare domanda entro il 30 giugno 2015.

La novità più interessante, invece, riguarda tutti i crediti che, sino ad oggi, l’Agente della riscossione non è riuscito a riscuotere e che costituiscono una massa critica di 545 miliardi mai incassati dai contribuenti. Equitalia è ora tenuta a una verifica di tali arretrati, ma la mole di lavoro è tale da minacciare la paralisi di tutti gli uffici.

Per evitare ciò, si vorrebbe scadenzare i tempi di lavoro.

Secondo un’idea contenuta in un emendamento alla legge di Stabilità di prossima approvazione si potrebbe invertire il calendario, avviando prima il procedimento per le cartelle più recenti, e poi procedendo a ritroso con quelle più antiche.

Entro il 2017, dunque, verrebbero gestite le cartelle inviate nel 2014 e poi, ogni dodici mesi, si arretrerà di un anno. In questo modo, per esempio, le cartelle del 2013 sarebbero affrontate nel 2018, quelle del 2012 nel 2019 e così via, fino a chiudere nel 2031 le partite risalenti al 2000.

Non tutte le cartelle arretrate, però, saranno passate al setaccio.

Nel rispetto, infatti, del principio di “economicità dell’azione amministrativa”, gli enti creditori (per es. Inps, Agenzia delle Entrate, ecc.) si limiteranno a effettuare verifiche a campione, in genere sul 5% delle vecchie cartelle, concentrandosi principalmente su quelle più pesanti (si stima che l’80% delle mancate riscossioni fino al 2012 si riferisce a contribuenti che hanno un debito col Fisco di oltre 500mila euro a testa).

Effettuata quindi la verifica della inesigibilità delle cartelle vecchie, ci sarà la definitiva “rinuncia alla pratica” da parte di Equitalia che “restituirà” il credito all’ente titolare. E, probabilmente, il contribuente che chiederà un estratto di ruolo, circa la propria posizione, presso l’ufficio dell’Agente per la riscossione troverà una bella sorpresa: la “fedina fiscale” immacolata.

fonte: la legge per tutti

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4 Risposte a “Equitalia potrebbe rinunciare alle cartelle vecchie e nuove rateizzazioni previste”

  1. sarebbe chiedere troppo lo sò , ma siccome la fifa è tanta, quando sarebbe possibile avere informazioni più precise in proposito? grazie per l’eventuale attenzione

  2. è ufficiale. E’ un articolo inserito nella finanziaria che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2015 🙂

  3. Nel caso dell’Imu è possibile rateizzare? All’ufficio tributi del mio comune mi hanno detto che per legge sono state definite due scadenze e oltre quelle non si può andare se non pagando il 3,7 % d’interesse.
    Inoltre volevo chiederti se conosci il Trust depositato da Oppt su Ucc nel 2012 con il quale viene dichiarato che tutti i sistemi governativi e bancari sono stati preclusi e quindi l’intera umanità è stata liberata da questa schiavitù “legalizzata” .Gli strumenti che oppt ci da per liberarci da questo sistema di schiavitù sono le notifiche di cortesia e di accettazione condizionata. Vorrei conoscere un tuo parere a proposito. Grazie

  4. L’imu, come ogni tassa che si paga con regolarità, è sottoposta ad un regime di rateizzazione diverso, a seconda della tassa: per l’imu sono due rate, per l’irpef sono cinque e così via. All’ufficio dei tributi se hanno parlato del 3,7% di interesse hanno parlato di un illecito, dal momento che esistono delle sanzioni ma i tassi applicabili per legge sono quelli legali, al momento l’1,25%. Ecco perchè, a prescindere dal fatto che sono assolutamente contraria al pagamento dell’imu, che tassa per la terza volta la casa di proprietà, e non mi pare che dai muri della casa dove si abita escano magicamente soldi che ci creano una rendita sulla quale sarebbbe “forse” corretto pagarci le tasse, io normalmente dico di non pagare, specie se quello che dovete pagare vi mette in difficoltà per vivere, di attendere il ruolo che arriva dopo circa un anno, e verificare che quanto applicato in più sia ai sensi di legge. In quel caso, infine, è possibile chiedere rateizzazione fino a 18 mesi.
    Per quanto riguarda l’Oppt, ho avuto purtroppo modo di verificare come in Italia Stato, banche e finanziarie ancora non abbiano minimamente accettato questo strumento, non solo, quando ricevono qualcosa di questo tipo spesso e volentieri partono con decreti ingiuntivi vari. Diversamente da quanto sta succedendo con le Lac. A questo proposito ti consiglio di contattare la Fondazione Mahat-Bonifacio, trovi il link nel mio blogroll, mandagli mail e digli pure che arrivi da mia segnalazione, ti consentirà di essere seguita più velocemente: io per loro eseguo perizie anche per i piani di ammortamento di Equitalia, oltre che per banche e finanziarie, quindi se hai necessità di urgenza di certo questo può esserti utile. Oppure puoi scrivere alla mail [email protected]> e nell’oggetto metti priorità Rossella Fidanza 🙂

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