Cécile Kyenge, il Ministro di cui si può fare a meno da subito.

Oggi mi concentro sull’ennesimo spreco governativo: il Ministro per l’integrazione Cécile Kyenge.

Lasciamo perdere che nella sua pagina ufficiale di twitter si definisce “Ministra” e l’integrazione dovrebbe comprendere anche un buon uso della lingua italiana. Ma se leggete come scrive, non servono ulteriori commenti.

C’è da chiedersi la Sua utilità politica. Perchè è stata messa lì? Per fare cosa?

Lei si sbatte tweettando che nel 2014 farà passare la legge dello IUS SOLI, ovvero chi nasce e cresce in Italia è italiano.

Ed io già mi immagino i barconi di disperate donne incinte che arriveranno con la speranza di partorire in Italia, per avere il proprio figlio italiano e quindi ottenere non solo il permesso di soggiorno per ricongiungimento famigliare, ma anche congrui sussidi se non è in grado di mantenersi.

Ed il bello è che si rifa nelle sue parole a vanvera al sistema europeo sull’immigrazione.

Cara MINISTRA, il sistema europeo è quello che consente ai francesi di bloccare le frontiere, anche ricorrendo alle armi? Si informi meglio, così evita di fare figure immonde.

Tutto quello che a NOI ITALIANI da generazioni in sostanza viene negato, ammortizzatori sociali? Ma per piacere, state zitti, chini e pagate le tasse, perchè noi dobbiamo occuparci degli immigrati.

Evidentemente questo atteggiamento, che ha l’unico scopo di creare un nuovo bacino di voti, non fa altro che accrescere la tensione sociale già alle stelle.

Tutto questo mentre gli Italiani perdono lavoro, casa, si uccidono, e quant’altro, la MINISTRA congolese ed il Governo con lei pensano solo ai diritti degli immigrati, che pretendono solo rifiutando però i doveri che comporta essere cittadino di uno Stato.

Però è brava, a Natale si fa fotografare mentre serve alla mensa dei poveri, con in primo piano un Vacheron Costantin costosissimo, 23.000 € circa, come fanno notare gli amici di Twitter.

Cara MINISTRA, arrivata irregolare grazie ai soliti preti conniventi, laureatasi grazie ai denari della sua facoltosa famiglia d’origine come oculista, divenuta italiana per matrimonio, eletta nelle liste dei Democratici di Sinistra, divenuti poi Partito Democratico e ora chissà, perchè al posto di riempire twitter di idiozie non si preoccupa delle famiglie italiane bloccate in Congo, perchè il governo congolese non firma i visti d’uscita per i bambini adottati?

Le famiglie sono partite dopo che Lei, durante una visita in Congo nei primi giorni di novembre a nostre spese, aveva detto di aver raggiunto un accordo con le autorità congolesi per ripristinare le procedure di adozione. La DGM aveva allora compilato una lista con i nomi delle coppie autorizzate a portare con sé in Italia i figli adottivi. Le famiglie perciò erano partite per il Congo, avevano incontrato i bambini e avevano consegnato alla DGM la documentazione necessaria per ottenere il visto di uscita, che però è stato loro negato.

Certo, non sono le famiglie bloccate, ma peggio, i bambini che hanno adottato.

Come ha intenzione di risolvere la situazione nel Suo Paese d’origine? Non si vergogna del Suo comportamento?

Dia una dimostrazione di umiltà e di rispetto ANCHE dei doveri che la cittadinanza prevede: SI DIMETTA.

Ora.

Prima di essere cacciata dagli italiani furenti.

Per fare un esempio sulla funzione della nostra MINISTRA, proprio mentre escono statistiche disastrose sulla situazione economico-lavorativa degli italiani, tanto da far dire che è equiparabile solo ad un evento bellico, la MINISTRA il 24 dicembre twitta allegramente:

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