Elena Gagliardo: Avvocato che ottiene sentenza UNICA contro Equitalia.

L'Avvocato Elena Gagliardo - Rovigo
L’Avvocato Elena Gagliardo – Rovigo

Elena Gagliardo: un nome sconosciuto ai più, fino ad oggi, perchè un Legale che lavora per i cittadini, non per visibilità propria.

Ed ha ottenuto un risultato assolutamente senza precedenti, che costituisce un precedente giurispudenziale incredibile: una sentenza RETROATTIVA contro Equitalia ed il suo fino ad ora potere illimitato di pignorare la prima casa.

No, l’Avvocato Gagliardo, già contattata da Movimento Base Italia come ospite d’onore alle prossime conferenze in Veneto, si avvale del Decreto del Fare, promulgato dal Governo Letta, che sancisce l’impignorabilità della prima casa e lo usa contro le stesse mani del Fisco.

La tesi sostenuta da Equitalia era questa: riconosciamo il Decreto del Fare, ma solo a partire dalla sua entrata in vigore, ovvero dal 2013. Per tutti i casi antecedenti, la casa si mette all’asta.

Ma l’Avvocato Gagliardo non molla: basandosi sulla crisi, che rende difficoltoso AI MOROSI, NON EVASORI, il pagamento del dovuto, impone che le leggi più favorevoli nel penale relative alla crisi economica, vengano applicate ragion di più nel CIVILE, come in questo caso; non esiste reato penale, perchè il cittadino ha dichiarato tutto, ma al limite morosità civile.

Pertanto questa Eroina ha fatto in modo che il Decreto del Fare venisse applicato RETROATTIVAMENTE, sollecitando i Giudici a FARE GIURISPRUDENZA e chiedendo addirittura in udienza che vengano depositate le relative interrogazioni al Ministero di Economia e Finanza.

L’avvocato specifica inoltre in quali tre casi sarà possibile agire contro Equitalia, anche se il processo di pignoramento e messa all’asta è iniziato prima del Decreto del Fare:

1. Debito inferiore ai 120.000 €

2. Prima casa

3. Casa di residenza

Ringrazio Delta Radio che ha pubblicato via podcast questa intervista:

Pubblicazione di Delta Radio.

GRAZIE ALL’AVV. ELENA GAGLIARDO E A QUESTA SENTENZA, EQUITALIA NON POTRA’ PIU’ PIGNORARE NESSUNA ‘PRIMA CASA’ IN TUTTA LA PENISOLA, DA PANTELLERIA A VIPITENO!

Meccanismo di Risoluzione Unico: l’Italia sta regalando la sovranità all’Europa

Nessuno ne parla.

I media parlano della liason di Hollande, piuttosto che del golden globe vinto, gossip invece che informazione.

E nel silenzio assordante, il Governo Letta sta consegnando le chiavi della nostra sovranità ai vertici della BCE (non eletti) ed alla Commissione Europea.

I documenti pubblicati dal sito euinsider.com, dimostrano senza possibilità di dubbio, che all’Europa vengono consegnati poteri fino ad ora impensabili per quanto riguarda la cosiddetta “Unione Bancaria”, mentre la Troika controlla da tempo ormai tutte le politiche fiscali per il risanamento dei bilanci degli Stati in maggiore difficoltà.

Ma quello che è nascosto, anche male, in questo nuovo trattato, consente a commissioni nominate ad hoc di avere potere decisionale inappellabile sulla liquidazione di una banca, a scapito ovviamente di coloro che le banche sono costrette ad utilizzarle.

Costruire steccati tra le attività bancarie “crea ostacoli all’esercizio delle libertà fondamentali e distorce la competizione nel mercato interno”, recita il testo del trattato intergovernativo per un Meccanismo di Risoluzione Unico (SRM).

I membri dell’SRM sono solo 5 potentissimi , esclusi da qualsiasi tipo di controllo perchè tutti i documenti su cui lavorano sono secretati per legge. E le loro decisioni non potranno essere contrastate dagli Stati Membri, e pertanto le nostre banche sono nelle mani di cinque personaggi sconosciuti ai più.

Se un Istituto bancario appare in difficoltà, l’SRM può deciderne in qualsiasi momento ed in qualsiasi modo la liquidazione: questa è la spiegazione per cui l’ABI ha annunciato che anche quest’anno le banche opereranno un credit crunch selvaggio.

Il processo inizia con la decisione di mettere in liquidazione una banca. Da quel momento in poi, potrebbe essere applicata una delle scelte seguenti: la banca potrebbe essere venduta o ricostituita sotto una nuova gestione; i suoi attivi potrebbero essere trasferiti a istituti-ponte (bad banks); gli attivi potrebbero essere venduti; o, con il bail-in (prelievo forzoso), i debiti nei confronti degli obbligazionisti e dei risparmiatori potrebbero essere cancellati o convertiti in azioni. In aggiunta, si può attingere al fondo di risoluzione.

I creditori privilegiati in caso di una banca insolvente saranno i possessori di debiti assicurati  e tutti i debiti con maturità inferiore ai sette giorni. Non si dice esplicitamente che i derivati sono sacri, ma di fatto lo si stabilisce.

Onde evitare lo scandalo del prelievo forzoso accaduto a Cipro, la UE sta facendo tutto in fretta e di nascosto, contando che fino ad ora i Governi hanno sempre ratificato ogni trattato senza neppure leggerlo, e contano di farlo passare prima delle elezioni europee di maggio 2014, perchè una presenza in Parlamento antieuropeista bloccherebbe il tutto.

Mi chiedo: ma quanto ancora dovrà succedere affinchè gli Europeisti convinti capiscano che l’Europa e l’Euro è la nostra tomba?

Cécile Kyenge, il Ministro di cui si può fare a meno da subito.

Oggi mi concentro sull’ennesimo spreco governativo: il Ministro per l’integrazione Cécile Kyenge.

Lasciamo perdere che nella sua pagina ufficiale di twitter si definisce “Ministra” e l’integrazione dovrebbe comprendere anche un buon uso della lingua italiana. Ma se leggete come scrive, non servono ulteriori commenti.

C’è da chiedersi la Sua utilità politica. Perchè è stata messa lì? Per fare cosa?

Lei si sbatte tweettando che nel 2014 farà passare la legge dello IUS SOLI, ovvero chi nasce e cresce in Italia è italiano.

Ed io già mi immagino i barconi di disperate donne incinte che arriveranno con la speranza di partorire in Italia, per avere il proprio figlio italiano e quindi ottenere non solo il permesso di soggiorno per ricongiungimento famigliare, ma anche congrui sussidi se non è in grado di mantenersi.

Ed il bello è che si rifa nelle sue parole a vanvera al sistema europeo sull’immigrazione.

Cara MINISTRA, il sistema europeo è quello che consente ai francesi di bloccare le frontiere, anche ricorrendo alle armi? Si informi meglio, così evita di fare figure immonde.

Tutto quello che a NOI ITALIANI da generazioni in sostanza viene negato, ammortizzatori sociali? Ma per piacere, state zitti, chini e pagate le tasse, perchè noi dobbiamo occuparci degli immigrati.

Evidentemente questo atteggiamento, che ha l’unico scopo di creare un nuovo bacino di voti, non fa altro che accrescere la tensione sociale già alle stelle.

Tutto questo mentre gli Italiani perdono lavoro, casa, si uccidono, e quant’altro, la MINISTRA congolese ed il Governo con lei pensano solo ai diritti degli immigrati, che pretendono solo rifiutando però i doveri che comporta essere cittadino di uno Stato.

Però è brava, a Natale si fa fotografare mentre serve alla mensa dei poveri, con in primo piano un Vacheron Costantin costosissimo, 23.000 € circa, come fanno notare gli amici di Twitter.

Cara MINISTRA, arrivata irregolare grazie ai soliti preti conniventi, laureatasi grazie ai denari della sua facoltosa famiglia d’origine come oculista, divenuta italiana per matrimonio, eletta nelle liste dei Democratici di Sinistra, divenuti poi Partito Democratico e ora chissà, perchè al posto di riempire twitter di idiozie non si preoccupa delle famiglie italiane bloccate in Congo, perchè il governo congolese non firma i visti d’uscita per i bambini adottati?

Le famiglie sono partite dopo che Lei, durante una visita in Congo nei primi giorni di novembre a nostre spese, aveva detto di aver raggiunto un accordo con le autorità congolesi per ripristinare le procedure di adozione. La DGM aveva allora compilato una lista con i nomi delle coppie autorizzate a portare con sé in Italia i figli adottivi. Le famiglie perciò erano partite per il Congo, avevano incontrato i bambini e avevano consegnato alla DGM la documentazione necessaria per ottenere il visto di uscita, che però è stato loro negato.

Certo, non sono le famiglie bloccate, ma peggio, i bambini che hanno adottato.

Come ha intenzione di risolvere la situazione nel Suo Paese d’origine? Non si vergogna del Suo comportamento?

Dia una dimostrazione di umiltà e di rispetto ANCHE dei doveri che la cittadinanza prevede: SI DIMETTA.

Ora.

Prima di essere cacciata dagli italiani furenti.

Per fare un esempio sulla funzione della nostra MINISTRA, proprio mentre escono statistiche disastrose sulla situazione economico-lavorativa degli italiani, tanto da far dire che è equiparabile solo ad un evento bellico, la MINISTRA il 24 dicembre twitta allegramente:

n/a