Primo ritratto ufficiale di Bo "Obama"

Il sito della Casa Bianca ha rilasciato il primo ritratto ufficiale di Bo Obama, il cagnolino della famiglia presidenziale, con tanto di scheda personale in pdf:

Bo Obama
Bo is the Obama family’s dog.

Breed: Portuguese water dog

Family: President Barack Obama, First Lady Michelle Obama, Malia and Sasha Obama

Unofficial title: First Dog of the United States

Birth: Bo was born in the fall of 2008 in Texas.

First Day at the White House
: April 14, 2009

Hobbies: Playing on the White House lawn and going on walks with the Obama family

Goal as First Dog: Make friends with foreign dognitaries

Favorite exercise
: Running (and then napping near the
Obama girls)

Favorite food: Tomatoes – or toys

Did you know?

• Bo’s name came from two different places: Mrs. Obama’s father’s nickname was “Diddley” and Malia and Sasha’s cousins have a cat named Bo – and another cat named Diddley.

• Bo was a gift to the Obama family from Senator Ted Kennedy
and his wife, Vicki.

• Even though Bo is a Portuguese water dog, he doesn’t know
how to swim.

L’aspetto più inquietante?

Pare che questa sia una delle pagine più viste di tutto il sito della Casa Bianca, che contiene aggiornamenti quotidiani riguardanti l’azione di governo del Presidente Obama.

Come dire, tutto il mondo è paese.

In America si impazzisce per il cane del Presidente, in Italia per le cagne del Premier. 🙂

Finita la favola degli italiani che lo fanno meglio: una ricerca dimostra che la durata media di un rapporto è di 30 secondi

Sesso sprint per il 20% dei maschi italiani. L’eiaculazione precoce, la disfunzione sessuale più diffusa nella popolazione maschile, colpisce un uomo su cinque, principalmente tra i 20 e i 50 anni. Nell’80% dei casi il rapporto dura 30-60 secondi, nel 20% tra 60 e 120 secondi. Un disturbo che per il 70% degli uomini dura tutta la vita e nel 30% dei casi peggiora con l’avanzare dell’età. E’ il quadro che emerge dal XXV Congresso nazionale della Società italiana di andrologia (Sia), in corso a Catania, dove gli esperti sono riuniti per fare il punto sui disturbi sessuali.

“Il dato ufficiale sull’eiaculazione precoce – spiega Bruno Giammusso, presidente del Congresso e responsabile dell’Unità operativa di andrologia dell’università di Catania – potrebbe celare una realtà ben più diffusa e superiore al 30%. Esistono poi situazioni particolarmente critiche: nei casi più gravi, infatti, l’eiaculazione può manifestarsi durante la fase dei preliminari, prima dunque della penetrazione o non appena il pene sfiora la vagina”.

Per Giammusso il disturbo è particolarmente complesso e va affrontato con il supporto dell’esperto. “L’andrologo – spiega – è l’unico specialista in grado di valutare l’opportunità di associare tra loro varie terapie, eventualmente avvalendosi anche della collaborazione di uno psico-sessuologo e coinvolgendo la partner”. Eppure gli ‘speedy Gonzales’ a letto difficilmente si rivolgono al camice bianco.

“Uno studio internazionale condotto negli Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia, ha dimostrato come solo il 9% dei pazienti con eiaculazione precoce consulta il medico. E’ quindi evidente come questa condizione, in grado di danneggiare seriamente la relazione di coppia, rimanga per lo più sommersa a causa di evidenti barriere psicologiche, tabù culturali e, soprattutto, disinformazione. Lo stesso studio evidenzia inoltre – aggiunge l’esperto – nei soggetti affetti da eiaculazione precoce una frequente associazione con condizioni psicologiche di intenso stress, ansia e depressione”.

Di fondamentale importanza, nella gestione della patologia, è il ruolo assunto dalla partner. “Una recente indagine – conclude Giammusso – ha rivelato come il 75% degli uomini che consulta il medico per un problema di eiaculazione precoce, lo fa dietro suggerimento e per iniziativa della partner”.

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