Il testamento di Michael Jackson

«Se uno o più dei miei figli al momento della mia morte fossero ancora minorenni, affido a mia madre, Katherine, la loro custodia e i loro beni..», ma in caso di suo decesso o impedimento, «affido il mio o i miei figli e i loro beni a Diana Ross»: sono esattamente queste – secondo quanto riportano molti media americani – le parole contenute nel testamento di Michael Jackson depositato oggi a Los Angeles.

Nel documento, datato 7 luglio 2002, si affida l’intera gestione dei patrimonio alla società fiduciaria Michael Jackson Family Trust, di cui non si precisa la composizione. Il documento, di cinque pagine, non nomina mai il padre, Joseph Jackson.

Viene invece nominata Deborah Rowe, la madre dei primi due figli di Jackson, ma solo per precisare che viene esclusa da ogni eredità: «Ho intenzionalmente omesso di lasciare (alcunchè) alla mia ex moglie, Deborah Jean Rowe Jackson».

Vengono indicati come esecutori testamentari l’avvocato del cantante, John Branca, che ha redatto il documento, e gli amici e manager musicali John McClain e Barry Siegel.

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