Asimmetrie.

Asimmetrie  è un’associazione culturale di promozione sociale (a.p.s.), senza fini di lucro, dedicata allo studio delle asimmetrie economiche: si propone di intervenire nel dibattito pubblico producendo ricerche originali, e diffondendone i contenuti anche al di fuori dell’ambito specialistico, per contribuire alla formazione di una pubblica opinione critica e consapevole, e a uno svolgimento più equilibrato della riflessione sociale e politica su questi temi.

(vedi il sito www.Asimmetrie.org)

In sostanza, i migliori esperti di economia del nostro Paese e dell’Europa intera, hanno deciso di unirsi per dare un’informazione concreta e veritiera a tutti i cittadini, uscendo dalla voragine di disinformazione veicolata dai poteri politici ed occulti.

Lo fanno tramite seminari, incontri, conferenze, pubblicazioni, insomma tutti gli strumenti multimediali che sono messi a disposizione dalla rete e non, con lo scopo i raggiungere capillarmente coloro che vivono nell’ignoranza, perchè succubi del sistema di informazione italiano, tra i più manovrati al mondo intero.

Sempre dal loro sito: L’associazione è governata da un comitato direttivo composto da Alberto Bagnai (presidente), Claudio Borghi Aquilini (vicepresidente), Paolo Cianciabella (segretario/tesoriere). L’attività dell’associazione è programmata da un comitato scientifico del quale fanno parte Alberto Bagnai, Luciano Barra Caracciolo, Claudio Borghi Aquilini, Vladimiro Giacché, Giorgio La Malfa, Piergiorgio Landini, Cesare Pozzi, Paolo Savona, Giuseppe Travaglini.

Mi permetto di definirlo, senza timore di essere contraddetta, il gotha dei nostri economisti, coloro che contro tutti e tutto hanno portato avanti e tutt’ora lo fanno, la battaglia contro l’Euro come moneta unica.

Ebbene, ieri hanno organizzato un convegno internazionale a Roma, in collaborazione con il Manifesto della Solidarietà Europea, dove si è discusso del confronto tra costi e benefici di riforme delle regole monetarie europee, compreso l’uscita dalla moneta unica.

E’ stato trasmesso il video “il più grande successo Europeo”, commentato Panagiotis Grigoriou sulle implicazioni sociali della crisi greca e del docente di comunicazione Marcello Foa su crisi e informazione.

A questo si sono poi susseguiti interventi importantissimi tendenti a prevedere le prossime future evoluzioni della Comunità Europea: otto economisti provenienti da diversi Paesi Europei, tutti uniti da un comune denominatore, usciamo dall’Euro.

Alberto Bagnai, Frits Bolkestein, Claudio Borghi Aquilini, Brigitte Granville, Hans-Olaf Henkel, Stefan Kawalec, Costas Lapavitsas, Peter Oppenheimer, Antoni Soy e Jean-Pierre Vesperini hanno poi discusso in una tavola rotonda alla presenza di politici illustri, quali, tra gli altri,  Crosetto, Salvini e Fassina.

Avrei voluto esserci di persona, ma non ho potuto. E così ho seguito l’evento in streaming.

In più punti, da sola a casa, mi sono trovata ad applaudire, commuovermi, entusiasmarmi.

E per la prima volta mi sono sentita parte di un cambiamento epocale che sta per concretizzarsi.

Grazie a tutti, organizzatori e partecipanti, grazie perchè ci state dimostrando quanto avete a cuore il bene del nostro Paese.

E perchè ci state dando la speranza che tutto finirà presto, e l’Italia, il nostro amato BelPaese, sia pure rimboccandosi le maniche, potrà tornare ad essere quello che il mondo interno ci invidiava. 

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