Perchè oggi alle 21.00 dovete partecipare tutti al Tweetstorm contro l’EU

 

L’Unione Monetaria è un fallimento.

L’Unione Europea come è strutturata in questo momento è un fallimento.

Solo chi vive in Burundi, e forse neanche, non ha questa convinzione.

Oppure chi NON VUOLE SENTIRE, perchè copre poteri finanziari che, come già più volte detto, hanno uno scopo criminale che stanno mettendo in pratica passo dopo passo e che noi DOBBIAMO FERMARE.

Lo scopo?

Non la ricchezza, ne hanno talmente tanta che non sanno più che farsene, non il potere, stesso discorso, anzi, in aggiunta si permettono pure di illudere i camerieri UE stile Monti, Letta e Renzi, facendogli credere che lo divideranno con loro, se seguiranno alla lettera le loro istruzioni.

E questi, affamati di denaro e potere, ubbidiscono perfettamente ai diktat ricevuti.

Ma allora, qual’è lo scopo?

SOPRAVVIVENZA.

Già. Niente di più semplice.

La popolazione mondiale cresce a vista d’occhio e nei prossimi decenni si arriverà ad un punto di non ritorno: le risorse presenti sul nostro pianeta già scarseggiano oggi, non ci saranno per il futuro.

La soluzione?

Ridurre drasticamente la popolazione.

43% di mortalità infantile in Grecia, in aumento, previsione entro 20 anni della riduzione del 20% della popolazione tedesca (e la Merkel sta già preparandosi con i primi provvedimenti che hanno fatto tanto discutere), apertura delle frontiere a popoli che portano virus letali, ebola, per i quali NON esistono al momento rimedi efficaci. 

Potrei continuare all’infinito.

Per la prima volta dalla nascita dell’Unione Europea, oggi, 25 aprile 2014 alle ore 21.00, TUTTI i cittadini europei si riuniranno in un #NOEUROTWEETSTORM. 

Un evento mai accaduto prima, che si svolge per caso nel giorno in cui in Italia si festeggia la LIBERAZIONE dagli invasori ed il sacrificio dei PARTIGIANI che hanno dato la vita per garantirci un futuro.

Allora, è fondamentale esserci, IN LORO ONORE, per dare un segnale INDELEBILE che NOI CITTADINI EUROPEI siamo pronti a riprenderci la nostra libertà, che fermeremo ad ogni costo l’insediamento del Nuovo Ordine Mondiale, che ci vuole schiavi e senza risorse.

Un mondo nuovo è possibile, bisogna lavorarci ma si può ottenere: noi abbiamo un altro obiettivo che ci unisce.

Creare UN MONDO ECOSOSTENIBILE ed ECONOMICAMENTE DIGNITOSO per TUTTI.

Combattere poteri forti, poteri finanziari, caste di ogni tipo.

Perchè sono certa che si può riuscire?

Perchè loro sono POCHI, noi siamo MILIARDI.

E mi auguro che questa sera, alle 21, siano in molti davanti ad un pc per iniziare questa lotta FRATERNA, magari con i propri figli vicini, perchè non è mai troppo presto per insegnare loro il valore immenso della LIBERTA’ E DELLA DIGNITA’.

In questo momento, mentre scrivo come sempre di getto, senza neppure rileggere e perdonatemi se troverete degli errori, provo un sentimento che non so esprimere in un unico concetto ma che cresce ogni giorno di più nel mio cuore e nella mia anima. Un’emozione perchè sono consapevole che siamo di fronte ad un bivio ed è INDISPENSABILE scegliere la via giusta per garantire un futuro ai nostri figli.

Scegliendo quella sbagliata, bisogna avere il coraggio di guardare dritto negli occhi la realtà: IL FUTURO SARA’ DISTRUZIONE ED I NOSTRI FIGLI INCOLPEVOLI NE PAGHERANNO LE CONSEGUENZE.

Quindi.

Stasera tutti in prima linea, come se fossimo nelle trincee insieme ai nostri nonni, ripercorriamo i loro gesti eroici fatti per noi, e facciamolo per i nostri figli: RIPRENDIAMOCI LA SOVRANITA’ NAZIONALE E MONETARIA. DIAMO UN SENSO UNITARIO ALLA FESTA DELLA NOSTRA LIBERAZIONE.

Ore 21.00 Vi aspetto.

 

 

 

 

 

Per la Ue le auto elettriche sono troppo silenziose: una direttiva ne impone maggior rumorosità.

Quando leggo queste notizie, mi chiedo davvero a che diavolo serva la UE.

Dopo gli studi sulle dimensioni omologabili per i cetrioli, dopo una direttiva ad hoc che permette di indossare la camicia da notte anche di giorno, dopo i regolamenti sull’asparago perfetto, dopo il consenso della commercializzazione di aranciate completamente prive di succo d’arancia, dopo la direttiva che approva la vivisezione sugli animali, dopo l’assurda direttiva sul ricongiungimento famigliare (che obbliga gli Stati membri a pagare fior di quattrini per realizzarla), arriva l’ultima chicca.

Le auto elettriche sono troppo silenziose, pertanto la UE ha imposto ai produttori cinque anni per dotare le loro vetture elettriche di sistemi di allarme acustico che, con buona probabilità, riprodurranno il rumore di un motore tradizionale.

Ma non finisce qui.

Paradossalmente la decisione dell’Ue fa parte di un pacchetto legislativo che richiede, anche alle automobili convenzionali e ai camion con motori diesel e benzina, di ridurre il rumore emesso del 25% con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento acustico complessivo causato dal traffico stradale.

Tutto questo ovviamente porterà ad un ulteriore aumento del prezzo delle vetture elettriche, non certo a buon mercato.

E il bello qual’è?

Che se non si rispettano queste direttive, gli Stati, già pesantemente vessati da fondi salvastati che si dovrebbero chiamare salvabanche e dal fiscal compact, se consentiranno la circolazione delle vetture elettriche senza il rispetto di quanto imposto dalla UE, incorreranno in infrazione dei regolamenti comunitari con conseguenti pesanti sanzioni.

Ovviamente, a carico dei cittadini, perchè gli Stati traggono le proprie risorse dalla tassazione.

Mi chiedo, ma al posto di occuparsi di cetrioli ed altre cazzate, perchè gli europarlamentari non pensano ad eliminare il doppione della Sede Parlamentare Europea, che ci costa un patrimonio per restare chiusa?

Sempre più convinta che questa Europa è solo una gabbia dalla quale prima si esce prima si torna liberi.

Asimmetrie.

Asimmetrie  è un’associazione culturale di promozione sociale (a.p.s.), senza fini di lucro, dedicata allo studio delle asimmetrie economiche: si propone di intervenire nel dibattito pubblico producendo ricerche originali, e diffondendone i contenuti anche al di fuori dell’ambito specialistico, per contribuire alla formazione di una pubblica opinione critica e consapevole, e a uno svolgimento più equilibrato della riflessione sociale e politica su questi temi.

(vedi il sito www.Asimmetrie.org)

In sostanza, i migliori esperti di economia del nostro Paese e dell’Europa intera, hanno deciso di unirsi per dare un’informazione concreta e veritiera a tutti i cittadini, uscendo dalla voragine di disinformazione veicolata dai poteri politici ed occulti.

Lo fanno tramite seminari, incontri, conferenze, pubblicazioni, insomma tutti gli strumenti multimediali che sono messi a disposizione dalla rete e non, con lo scopo i raggiungere capillarmente coloro che vivono nell’ignoranza, perchè succubi del sistema di informazione italiano, tra i più manovrati al mondo intero.

Sempre dal loro sito: L’associazione è governata da un comitato direttivo composto da Alberto Bagnai (presidente), Claudio Borghi Aquilini (vicepresidente), Paolo Cianciabella (segretario/tesoriere). L’attività dell’associazione è programmata da un comitato scientifico del quale fanno parte Alberto Bagnai, Luciano Barra Caracciolo, Claudio Borghi Aquilini, Vladimiro Giacché, Giorgio La Malfa, Piergiorgio Landini, Cesare Pozzi, Paolo Savona, Giuseppe Travaglini.

Mi permetto di definirlo, senza timore di essere contraddetta, il gotha dei nostri economisti, coloro che contro tutti e tutto hanno portato avanti e tutt’ora lo fanno, la battaglia contro l’Euro come moneta unica.

Ebbene, ieri hanno organizzato un convegno internazionale a Roma, in collaborazione con il Manifesto della Solidarietà Europea, dove si è discusso del confronto tra costi e benefici di riforme delle regole monetarie europee, compreso l’uscita dalla moneta unica.

E’ stato trasmesso il video “il più grande successo Europeo”, commentato Panagiotis Grigoriou sulle implicazioni sociali della crisi greca e del docente di comunicazione Marcello Foa su crisi e informazione.

A questo si sono poi susseguiti interventi importantissimi tendenti a prevedere le prossime future evoluzioni della Comunità Europea: otto economisti provenienti da diversi Paesi Europei, tutti uniti da un comune denominatore, usciamo dall’Euro.

Alberto Bagnai, Frits Bolkestein, Claudio Borghi Aquilini, Brigitte Granville, Hans-Olaf Henkel, Stefan Kawalec, Costas Lapavitsas, Peter Oppenheimer, Antoni Soy e Jean-Pierre Vesperini hanno poi discusso in una tavola rotonda alla presenza di politici illustri, quali, tra gli altri,  Crosetto, Salvini e Fassina.

Avrei voluto esserci di persona, ma non ho potuto. E così ho seguito l’evento in streaming.

In più punti, da sola a casa, mi sono trovata ad applaudire, commuovermi, entusiasmarmi.

E per la prima volta mi sono sentita parte di un cambiamento epocale che sta per concretizzarsi.

Grazie a tutti, organizzatori e partecipanti, grazie perchè ci state dimostrando quanto avete a cuore il bene del nostro Paese.

E perchè ci state dando la speranza che tutto finirà presto, e l’Italia, il nostro amato BelPaese, sia pure rimboccandosi le maniche, potrà tornare ad essere quello che il mondo interno ci invidiava. 

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