Esclusiva! Brad Pitt e Angelina Jolie a Cannes, sorpresi appartati mentre si baciano appassionatamente

Mentre c’è ancora chi giura sul fatto che la coppia d’oro di Hollywood sia praticamente scoppiata, Brad Pitt e Angelina Jolie si sono dimostrati ben affiatati durante la prima a Cannes dell’ultimo film di Tarantino che ha Pitt come protagonista.

Il Daily Mail ha pubblicato anche delle foto come questa che ritrae i due in atteggiamenti tenerissimi nel party che ha accompagnato la premiere, ma c’è chi ha voluto semplicemente vederci gli effetti di qualche bicchiere di troppo.

Ebbene, la sera del loro arrivo Brad e Angie sono stati sorpresi non da un paparazzo professionista, bensì da un turista, appartati, lontano da ogni riflettore, mentre si scambiavano un bacio appassionato, e prontamente li ha fotografati, prima di essere scoperto.

Altro che crisi!!!

Ecco la sequenza fotografica completa: (altro…)

Mai dire Fessbuc: primo episodio, il video

Milano, in un’agenzia di pubblicità; sembra­no tutti molto impe­gnati, in verità stanno chattan­do da una scrivania all’altra, na­scondendo la propria identità. Santina, la segretaria bruttina che in rete si fa chiamare Eva, crede di parlare con Adriano «l’imperatore del sesso», in realtà sta scrivendo a Oscar, il suo ca­po, l’account che nella vita rea­le la snobba. E mentre la nuova coppia creativa Testa e Croce sta coniando l’ultimo delirante slogan «Sradiqatar, lo sciroppo per la tosse di tutti gli arabi», in reception Monia, la centralini­sta «gnocca», sta organizzando una «nottata» in agenzia a cui parteciperanno tutti gli ignari colleghi.

Benvenuti nel mondo di «Fessbuc», la prima e unica sit com della rete che si diverte a indagare sulle derive del social network più amato dagli italia­ni. L’idea è di cinque autori indi­pendenti, quattro di Milano — Arturo Di Tullio, Giorgio Centa­more, Alessandro Coscia e Davi­de Crestanti —, il quinto è ge­novese: «Ma è l’unico a metter­ci i soldi», ironizza Di Tullio par­lando di Massimo Garbarino che produce la sit com visibile su YouTube e su Facebook. «Il nostro obiettivo? Arrivare in tv», dichiarano. «Non ci interes­sa a che ora, l’importante è l’in­tegrità del progetto». «Abbiamo deciso di non fare il giro delle sette chiese tra le grandi società di produzione italiane, ma di provare a testare il prodotto sul web con tre pun­tate pilota. All’americana», spie­ga Di Tullio. «La prima è andata su YouTube all’inizio di maggio (prima che uscisse il film «Feis­bum») e con il solo passa­parola, in meno di 90 ore abbia­mo raggiunto la ventesima posi­zione tra i video più cliccati; ora con 700 contatti al giorno, sia­mo al decimo posto».

Buttarsi senza rete nella rete in­somma, come sostengono gli autori, convinti che se un pro­dotto ha valore, verrà premia­to. Un po’ come è successo con «The Guild», negli Stati Uniti, dove un gioco di ruolo molto diffuso è diventato il tema di una sit com che prima ha sban­cato su Internet. «I tempi sono più che maturi anche qui, anzi rischiano di marcire se non ci si sbriga», dicono. E loro non per­dono tempo: stasera alle ore 24 esce la seconda puntata, la ter­za e ultima fra quindici giorni (guarda la prima puntata). Dopodiché scatta la fase conclu­siva: «Si raccolgono i dati» con­tinua Di Tullio «e davanti a una commissione di addetti ai lavo­ri metteremo all’asta il nostro prodotto; il contenuto sarà in­toccabile». La sit com non le manda a di­re: è una satira feroce e «urlata» sulla dipendenze da FB. «Ormai esisti solo se sei là dentro, la peggiore minaccia che puoi fa­re a un amico è ‘guarda che ti tolgo da FB’.

È il ritratto di un popolo di inebetiti internauti, come dimostra Caterina Guz­zanti nella sua scheggia dalla Dandini; ovvio che dietro c’è in­sicurezza, solitudine e un forte bisogno di sognare». Non solo: per Di Tullio c’è anche una pic­cola mitomania. «Tutti vogliono essere al cen­tro dell’attenzione per sentirsi importanti» conclude l’autore, «dunque si possono trovare le fughe dell’Arsenio Lupin della Nuova Zelanda che sfida le auto­rità o qualcuno che cerca un vecchio compagno di classe senza chiedersi come mai per trent’anni nessuno dei due ha sentito la mancanza dell’al­tro! ». Infine una piccola anticipa­zione sulla puntata di oggi. La figlia di Santina, in cerca di la­voro, ha appena inviato su FB il suo curriculum, un video piut­tosto osé sulle sue abilità. Pec­cato che l’abbia mandato pro­prio a Oscar, il capo dell’agen­zia dove lavora sua madre…

fonte: Corriere.it

Questo è il primo episodio, stanotte alle 23.59 sarà in rete anche il secondo:

Scienza: gli spermatozoi annusano e seguono i profumi, allo studio un contraccettivo completamente naturale

La notizia è questa: il naso non e’ il solo organo dell’odorato, anche gli spermatozoi ‘annusano’. Il profumo di mughetto per esempio ne favorisce la mobilita’.

A dirlo e’ il tedesco Hanns Hatt, tra i piu’ grandi specialisti mondiali dell’odorato, che ha appena pubblicato in Francia per le edizioni del Cnrs, il Centro nazionale di ricerca e statistica, un libro dal titolo ‘La chimica dell’amore’.

Secondo Hatt ”le ricerche sull’odorato aprono prospettive terapeutiche immense”, tant’e’ che l’odore della violetta potrebbe rallentare la divisione delle cellule tumorali se iniettato nella prostata.

Invece un odore a cui Hatt sta lavorando potrebbe ottenere gli stessi effetti curativi di dieci Valium mentre quello di arancia vaporizzato dietro le orecchie di un uomo favorisce il sonno ed e’ equivalente alla compagnia di una donna.

Lo specialista non esclude che un certo profumo potrebbe servire da contraccettivo sicuro e naturale.

Tra le sue scoperte descritte nel libro c’e’ il fatto che gli spermatozoi si muovono in base agli odori: due ricettori situati sotto la loro testa reagiscono all’odore del mughetto e alle essenze fruttate. Non e’ impensabile, per Hatt, immaginare che impendendo agli spermatozoi di ‘sentire’ se ne ridurrebbe la mobilita’.

Ma questi poveri spermatozoi, non possono mai stare tranquilli!

Facciamo il punto della situazione.

Appena nati devono iniziare a correre all’impazzata, sapendo che è una corsa contro il tempo e per la vita, partono a milioni, ne resterà solo uno.

Il tragitto da compiere spesso e volentieri è lungo e difficile.

Degli spermatozoi sono in viaggio nel corpo di una donna. Uno domanda:
“Ma quando si arriva alle ovaie?”
e uno in testa:
“Ce ne vuole ancora! Siamo solo alle tonsille”

Anche gli spermatozoi hanno le loro paure:

Ho paura, non voglio uscire.
Ma se è per questo che siamo stati addestrati!
Sì, ma chissà che cosa troveremo là fuori!
Hai visto i plastici del corso, no?
Sì, ma…si sentono strane cose, sapete? Come queste pillole che prendono le donne, o…o che nostri interi contingenti si schiacciano con la testa contro muri di gomma!

(lo spermatozoo Woody Allen in Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere)

Gli spermatozoi hanno vita difficile anche a causa dello stress: vivono perennemente con l’ansia da prestazione; spesso e volentieri sono ritenuti gli unici colpevoli per i problemi di fecondità del mondo intero.

Ora anche questo???

No dico, sentono gli odori!

Certo, questo spiega come è possibile che, senza vedere, riescono ad andare diritti diritti verso l’obiettivo: lo annusano.

Ma diciamocelo, non sarà sempre profumo di violette o di mughetto quello che sentono… la loro è proprio quella che si definirebbe una vita intera piena di sacrifici!!!!

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