Povera Lady Briatore, che trauma deve aver vissuto!

Sul Corriere online di ieri era l’articolo più letto: le rimostranze di Elisabetta Gregoragi, in arte Lady Briatore, verso i plotoni d’assalto della Guardia di Finanza italiana.

Eh si, perchè forse non tutti hanno capito che i nostri finanzieri hanno usato i corpi speciali per sequestrare lo yacht di Briatore, povera vittima, accusato di un’inezia, una piccola evasione fiscale di qualche milione di euro.
L’accusa è di evasione di quattro milioni di euro sull’imbarcazione più le accise sul carburante per altri 800 mila euro.

Immaginiamoci la scena.

Lady Briatore si sta riprendendo dalla fatica più grande della sua vita, aver dato alla luce il suo piccolo Nathan Falco, circondata da servitori e tate, immersa nel lusso più sfrenato ed inimmaginabile, nonostante il marito dichiari che sia solo un piccolo diporto da noleggio.

Improvvisamente un caos, peggio dell’attacco di Pearl Harbor per intenderci.

«Un’esperienza terribile. Lo yacht circondato dai gommoni a sirene spianate. Cosa sta succedendo?, ho pensato. Poi almeno quindici persone in divisa sono salite a bordo e mi hanno detto che la barca era sotto sequestro. State scherzando? faccio io. E loro: “No, deve scendere”. Insisto: “Volete dirmi che cosa sta succedendo?”. Uno risponde: “Io forse glielo spiego, ma lei non capirà”».

Circondato da gommoni a sirene spianate. Nientemeno. Quindici persone in divisa. Pure.
C’è da chiedersi come abbia fatto Lady Briatore in un brevissimo lasso di tempo a distinguerli dal suo congruo equipaggio. Perspicace oltre ogni previsione. Anche del sagace finanziere che ha previsto una mancanza di comprendonio della sciura.

Sirene, forze d’assalto, magari servizi speciali in tute nere all’arrembaggio della nave. Scaraventata al volo giù dalla nave, magari con l’aggiunta di un pizzico di violenza che non guasta mai.
Una scena degna di un action movie di altissimo livello.

«Mi sono messa a piangere, che altro potevo fare? Ho preso al volo due cose per Falco Nathan e sono scesa giù come mi chiedevano di fare. Ho dovuto lasciare la culla, il fasciatoio, le medicine, i prodotti speciali per la pulizia del piccolo. Tutto, insomma. Questa era diventata la sua casa in attesa che finissero la nostra nuova abitazione a Montecarlo, questione di giorni. È stato un trauma per me e per il bambino».

Povera, povera, povera, povera, povera Lady Briatore!

Rimasta senza un tetto sulla testa, a parte una suite da qualche miliardo a notte, qualche villone in Kenya, monolocali in giro per il mondo. CHE TRAUMA!

Proprio a pochi giorni dall’ingresso della nuova abitazione non a Canicattì, a Montecarlo, strano posto per chi ci tiene a pagare le tasse in Italia. CHE TRAUMA!

Il bambino di due mesi non si riprenderà più! Si è accorto di sicuro che una culla ed un fasciatoio sono rimasti sulla sua nave, e lui come farà con uno nuovo? Possibile che nessuno capisce??? CHE TRAUMA!

Lei che ha dovuto lasciare tutto sullo yacht, prodotti speciali per la pulizia del piccolo ad esempio. Chissà se le tate le hanno passato al volo il bigino su come si accudisce un neonato. Che dire delle sue borse, le scarpe, i gioielli, i vestiti, i cellulari, le creme viso e quant’altro? Già, perchè queste non sono minimamente menzionate dalla neo mamma tutta incentrata dal suo nuovo ruolo, tanto da preferire uscire col cagnolino e lasciare il pargoletto in giro con le tate. CHE TRAUMA!

Lady Briatore nel suo racconto non fa mancare nulla, anche il lato patetico e compassionevole: la perdita del latte.

«Ho perso il mio latte, ecco cosa è successo. E mio figlio si è dovuto abituare in fretta e furia a quello artificiale, il pediatra me ne ha suggerito uno molto buono, pare il migliore, però nessun latte artificiale sarà mai come quello della mamma. Sto prendendo delle cose per farmelo tornare. E sì che lo avevo allattato da subito, pure con sacrifici, perché allattare è una cosa bellissima, ma è anche stancante, un neonato mangia ogni due-tre ore, svegliarsi di notte per accudirlo non è uno scherzo».

Pare che sia l’unica ad avere un figlio.

Sono mamma anch’io, ho allattato anch’io e di sicuro è l’esperienza più unica che una donna potrà mai provare, dopo il parto, un legame indissolubile con il proprio figlio.
Sono assolutamente magnanima in questo: se Lady Briatore ha perso il latte per questo spaventosissimo episodio, ha tutta la mia comprensione. Certo, SE. E soprattutto SE Lady Briatore REALMENTE ALLATTAVA.

Però Lady Briatore, evitiamo i racconti romanzati e le esagerazioni, cerchiamo di restare aggrappati almeno all’illusione di un filo di buongusto, che evidentemente ha perso insieme al latte, o forse non ha mai avuto.

Falco Nathan, COME OGNI ALTRO BAMBINO AL MONDO, si sarà adattato immediatamente al latte artificiale, anzi con molta gioia, perchè come prevede il suo status di privilegiato, fa molta meno fatica ad alimentarsi da un biberon che dalla tetta della mamma. E si adatterà perfettamente anche Lady Briatore, perchè sarà un’altra cosa che con facilità potrà lasciar fare alle tate. CHE SI ALZINO LORO DI NOTTE, LEI E’ ABBASTANZA TRAUMATIZZATA!

Lady Briatore conclude la sua intervista con la richiesta di privacy. Strana richiesta da parte di una che è abituata a cercare le telecamere o a vendere foto esclusive a suon di centinaia di migliaia di euro. Insomma, privacy quando lo chiede lei, altrimenti CHE TRAUMA!

Infine interviene il marito, altra vittima, Mr. Briatore: CHI HA SBAGLIATO PAGHERA’!

Per intanto, INIZI A PAGARE LEI, CARO EVASORE FISCALE, ALTRO CHE CHIEDERE LA RESIDENZA A MONTECARLO!

Ma ci avvisi prima, perchè altrimenti potremmo essere TRAUMATIZZATI noi dalla notizia!

Lady Briatore, ma vaffa!

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3 Risposte a “Povera Lady Briatore, che trauma deve aver vissuto!”

  1. piccolo aggiornamento.

    Lady Briatore ha prontamente rilasciato interviste a destra e a manca, tra cui Diva e Donna, probabilmente per raccogliere un po’ di quattrini da devolvere a quanto il marito dovrà sborsare.

    Comunque sia, le sue dichiarazioni riguardano ancora il trauma che ha provato il figlio, ricordo di due mesi:

    “Era abituato a vivere sullo yacht, ora non è più tranquillo, sente la mancanza dei suoi spazi. Da quando siamo usciti dalla clinica dove ho partorito era sempre stato lì. E’ Nathan Falco ad aver risentito di più di questa situazione”

    Lady Briatore, ma la vergogna a strumentalizzare un bambino, NO????

    MA VAFFA DI NUOVO!

  2. ma vi rendete conto che con tante donne che non sanno come tirare avanti la famiglia, qui c’è uno spreco enorme e in più questa gente viene pagata per rilasciare interviste…
    dove stiamo andando a finire????

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