Oggi una giornata storica? Davvero Obama chiuderà l’embargo a Cuba?

“La politica rigida su Cuba, che abbiamo adottato negli ultimi anni, non ha avuto risultati. L’isolamento non ha funzionato. 53 anni di embargo non sono serviti a nulla. Oggi mettiamo fine a un approccio datato”. Con queste parole Obama annuncia il rilascio di Alan Gross a Cuba e di un agente dell’intelligence, in carcere da 20 anni: “Chiederò al Congresso che l’embargo venga tolto”. Un appello che Obama lancia ben consapevole dei limiti che ha a Washington: i senatori repubblicani hanno già dimostrato segnali pesanti di disapprovazione. “Ho istruito il segretario di Stato John Kerry per riavviare il dialogo fermo dal 1961”: continua Obama. Sarà aperta un’ambasciata Usa a L’Avana, annuncia il presidente, e saranno ristabilite le relazioni diplomatiche. Come paragone, Obama usa la Cina e il Vietnam: Paesi con cui gli Stati Uniti, per molti anni non hanno avuto relazioni diplomatiche e con cui i rapporti sono ripresi dopo decenni di silenzio.

Obama riapre le frontiere: gli americani saranno liberi di viaggiare verso Cuba. Inoltre Cuba sarà tolta dalla black list dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo. Sarà poi autorizzato un “aumento delle telecomunicazioni tra Stati Uniti e Cuba”.

Le aziende “saranno in grado di vendere merci che permetteranno ai cubani di comunicare con gli Usa e con altri Paesi”.

Il messaggio di Obama si conclude poi con uno slogan: “Todos somos americanos”. Prima della conferenza stampa, Obama ha sentito al telefono Castro per circa tre quarti d’ora.

Obama sembra fare sul serio, tanto che è la Casa Bianca ha pubblicato un comunicato stampa ufficiale che riassume il suo discorso in modo completo.

Chiamatemi complottista, ma a me qualcosa non torna.

Il Presidente USA toglie il coniglio dal cilindro proprio il giorno del crollo del rublo, ed a distanza di pochi mesi dalla riappacificazione tra Russia e Cuba.

Ben consapevole tra l’altro di avere il Congresso contro.

In un nano-secondo pare essersi ribaltata la posizione della Russia e dei suoi alleati, che sembravano avere gran peso sulla politica USA-Israele che parevano rimasti isolati, tanto da far parlare di una nuova superpotenza mondiale che avrebbe finalmente detronizzato il potere assoluto di cui si sono auto-appropriati gli Stati Uniti, sulla base della loro propaganda di distribuzione di democrazia, in realtà di distruzione guerrafondiaia.

Ho sempre creduto che stessimo già vivendo la terza guerra mondiale, con le armi attuali, quelle finanziarie.

Questa mossa mi lascia perplessa: sebbene io sia una pacifista assoluta, e pertanto dovrei festeggiare questa giornata che si sta aspettando da mezzo secolo, non riesco a non pensare che dietro si nasconda davvero una trappola.

E se fosse l’ultimo passo verso una guerra mondiale che a questo punto sembrano volere tutti i potenti, tranne le persone comuni?

Mi perdoni Obama, ma io di certo non mi sento americana. Usi i suoi slogan per sè.

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Una risposta a “Oggi una giornata storica? Davvero Obama chiuderà l’embargo a Cuba?”

  1. @ Ross
    Insomma , tutti sanno che il noto certro turistico balneare di guantanamo a scopo “antiterroristico “, è situato alla periferia di Zanzibar .
    Montagne di bugie per nascondere programmi intrapresi , che saranno proposti a futura concezzione storica , ufficiosa.
    Ricordo che l’utima partita mondiale di scacchi giocata da intelligenza umana , Fisher portava in spalla una scimmia simbolo polivalente di
    attuale realtà, (brown sugar), come dupè sportivo.
    Poi si SONO MODIFICATE LE REGOLE di gioco ( se le iventano a piacere).

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