Merkel ed il suo peggior incubo: referendum per uscire dall’euro?

L’incubo di Angela Merkel: la Germania vuole uscire dall’euro.

Angela Merkel.

Il suo incubo peggiore si sta avverando: la Germania chiede un referendum perchè “la gente vuole essere libera dall’UE”

Angela Merkel sta affrontando la richiesta di un referendum per liberare il popolo tedesco dalla “schiavitù UE” sulla scia della decisione della Gran Bretagna di tagliare i legami con Bruxelles e dei risultati estremamente positivi che si stanno registrando proprio dopo il Brexit.

Le figure di estrema destra in Germania si stanno muovendo su questo piano, supportati dal malessere ormai generale della popolazione tedesca, gravemente aumentato non solo per il problema dei migranti e per il Governo Merkel traballante, ma anche e soprattutto per tutti i contributi obbligatori da versare per restare in UE che, a fronte di una crisi economica mai vista dal dopoguerra, stanno pesando non poco sulla situazione interna.

Un portavoce del partito ha marchiato Bruxelles un “mostro della burocrazia”, ​​prima di aggiungere: “L”AfD è entrata nel parlamento tedesco e Dexit è al primo posto nella nostra agenda.”

Hanno definito il voto un Dexit in quanto rappresenta un’uscita della Germania dall’UE.

Il presidente dell’AfD Bjorn Hocke ha dichiarato: “So che il popolo tedesco vuole essere libero dalla schiavitù dell’UE”.

George Pazderski di Berlino  AfD ha aggiunto: “I tedeschi devono decidere di restare nell’UE. L’AfD è l’unica parte che parla chiaramente a favore di loro che decidono”.

Il leader del partito, Frauke Petry, che all’inizio dell’anno ha causato delle polemiche quando ha chiesto alla polizia tedesca di aprire il fuoco sulle immigrazioni illegali, ha da sempre supportato la decisione della Gran Bretagna di interrompere i legami con Bruxelles.

Ha detto: “Questa è l’occasione per una nuova Europa, che mantiene collaborazioni e rispettate sovranità nazionali. La decisione della Gran Bretagna di lasciare l’UE è un segnale al Politburo di Bruxelles e ai suoi attaccamenti burocratici: se l’UE non lascia definitivamente la sua strada sbagliata e l’esperimento quasi socialista di una più profonda integrazione politica, più nazioni europee rivendicheranno la loro sovranità come hanno fatto gli inglesi”

“Il risultato sarebbero più uscite, per lo meno la burocrazia di Bruxelles deve essere radicalmente ridotta e la mania del regolamento centralista finisce.I tempi sono maturi per una nuova Europa, un’Europa delle patrie, dove commerciamo pacificamente tra di loro, manteniamo collaborazioni e rispettiamo la volontà delle sovranità nazionali.Si può solo avvertire il governo tedesco di non riempire il contributo netto britannico mancante con il denaro delle tasse tedesche e quindi continuare l’errore politico”.

Tuttavia, la possibilità di un referendum tedesco in Germania potrebbe non essere così semplice.

L’esperienza della manipolazione nazista dei plebisciti ha lasciato un segno nella fiducia dei sondaggi su scala nazionale.

La costituzione del dopoguerra del paese attualmente consente solo referendum se la stessa costituzione o i territori degli stati che fanno la repubblica devono essere riformati.

Ralph Kampwirth dell’Institute and Referendum Institute Europe ha dichiarato: “La Germania è uno dei pochi paesi dell’UE senza esperienza di referendum nazionali. Nella Repubblica di Weimar ci sono stati due referendum nazionali, durante il regno nazista si sono svolti tre plebisciti, con domande di parte e palese manipolazione dei risultati. Un referendum non impone un’opposizione politica organizzata – richiede semplicemente una risposta sì o no – una ragione per cui sia Napoleone che Hitler ne erano innamorati”.

Si dice che Angela Merkel e il presidente francese siano preoccupati che la Brexit porterà al contagio e le parti populiste di estrema destra otterrebbero il sostegno per i loro piani per la disintegrazione dell’UE: la situazione che si sta delineando in Italia potrebbe essere il detonatore finale di questo malessere generale delle popolazioni europee.

Se alle prossime europee del 2019 i gruppi euroscettici, come è previsto, otterranno un risultato incisivo, la disgregazione della Comunità Europea come è vissuta oggi per un ritorno al rispetto della Sovranità di ciascun Paese non è più un miraggio.

fonte: www.express.co.uk

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

n/a