Legge 3/2012: chi la conosce la usa. Noi vi aiutiamo.

Legge 3/2012 Sentenza che farà storia

Legge 3/2012: quanti di voi sa di che si sta parlando?

Penso molti pochi.

Si tratta di una normativa in vigore dal 29 febbraio 2012 e riguarda Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonche’ di composizione delle crisi da sovraindebitamento.

In soldoni?

La legge prevede:

– l’erogazione di mutui anche in favore dell’imprenditore dichiarato fallito, previo provvedimento favorevole del Giudice delegato al fallimento, a condizione che il medesimo non abbia riportato condanne passate in giudicato per delitti contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica, l’amministrazione della giustizia, il patrimonio, l’economia pubblica, l’industria ed il commercio, a meno di intervenuta riabilitazione.

– le somme erogate a titolo di mutuo non sono imputabili alla massa fallimentare e sono vincolate alla presentazione della denuncia per il delitto di usura.

Il sovraindebitamento viene definito come la situazione di predurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni.

Questi può proporre, con l’ausilio di un organismo di composizione della crisi, un piano per la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma, che indichi le scadenze e le modalità di pagamento dei creditori.

La proposta di piano è depositata presso il tribunale.

Ad essa sono allegati l’inventario dei beni del debitore e una relazione particolareggiata dell’apposito organismo di composizione della crisi.

Il piano viene omologato dal tribunale, che può nominare un liquidatore, e per tre anni i creditori con causa o titolo anteriori non possono iniziare o proseguire azioni esecutive individuali.

Ad iniziativa dei medesimi creditori non possono essere disposti sequestri conservativi, né acquistati diritti di prelazione sul patrimonio del debitore che ha presentato la proposta di piano.

Durante il periodo di tre anni le prescrizioni rimangono sospese e le decadenze non si verificano.

In alternativa al piano, il consumatore, quando versi in una situazione di sovraindebitamento ed abbia già fatto ricorso, nei precedenti 5 anni, alla procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, può chiedere la liquidazione di tutti suoi beni e dei crediti fondati su prova scritta.

Spetta al giudice valutare a dichiarare aperta la procedura di liquidazione e nominare un liquidatore.

I creditori presentano quindi domanda di partecipazione alla liquidazione, con cui è congelata per 3 anni ogni azione sul patrimonio del debitore – che è sottoposto a inventario – da parte dei creditori aventi titolo o causa anteriore.

Al termine dei due procedimenti si ha l’esdebitazione, che libera il consumatore sovraindebitato dai debiti residui nei confronti dei creditori per titolo e causa anteriore all’apertura della procedura che l’ha interessato.

Sono previste sanzioni di carattere penale a carico del consumatore, dei componenti dell’organismo di composizione, del liquidatore nominato dal giudice e del gestore della liquidazione.

In sostanza la legge interviene su due fronti: da un lato, modifica la disciplina vigente sull’usura e l’estorsione, al fine di superare i problemi emersi nell’applicazione delle leggi n. 108 del 1996 e n. 44 del 1999 (v. Contrasto dell’usura); dall’altro, in una più generale prospettiva preventiva, introduce una nuova tipologia di concordato per comporre le crisi di liquidità di debitori, ai quali non si applicano le ordinarie procedure concorsuali.

Ma la novità di questa normativa è che non riguarda solo gli imprenditori, ma con le modifiche successive viene estesa all’indebitamento dei singoli privati e delle famiglie,  riconoscendo de facto la mancanza, protratta nel tempo, di risorse economiche per far fronte agli impegni assunti, una situazione analoga a quella che può determinare il fallimento dell’imprenditore commerciale.

Trovate il testo completo della legge qui.

Se vi state chiedendo perchè ne parlo oggi, la risposta è semplicissima: per la prima volta dalla sua promulgazione, a Catania un Giudice decide di applicarla per il sovraindebitamento di una famiglia, con una sentenza storica che riduce drasticamente per legge l’indebitamento del nucleo famigliare.

Una sentenza destinata a lasciare il segno nella giurisprudenza.

Il giudice omologa quello che si chiama “Piano del Consumatore”, per una riduzione dell’importo del debito, delle rate e degli interessi.

La famiglia in questione composta da un nucleo di quattro persone, si era sovra-indebitata “a seguito della ristrutturazione dell’abitazione e alla necessità di contrarre altre obbligazioni per far fronte ai debiti precedenti e per sopperire alle esigenze di sopravvivenza dei familiari.

Escluso che il sovra-indebitato avesse assunto l’iniziale indebitamento senza la ragionevole prospettiva di potervi fare fronte”. Omologato il “Piano del Consumatore” – La Sesta Sezione del Tribunale di Catania ha “Omologato il Piano del Consumatore” che prevede la riduzione del debito (n. 7 Finanziarie + 2 Banche) da € 112.510,96 ad € 72.688,32;il pagamento del debito residuo in anni 10 anni al tasso del 2,22% con una rata mensile di € 700,72.

La famiglia in questione avrà ora un reddito mensile disponibile pari ad € 1.200 e sarà quindi in grado di mantenere “un dignitoso tenore di vita”.

Finalmente la legge naturale viene applicata: riconoscendo il dignitoso tenore di vita della famiglia, la Common Law entra di prepotenza nelle Corti Italiane.

Pertanto, non solo blocco della messa all’asta degli immobili per applicazione di usura, non solo blocco di qualsiasi tipo di azione bancaria in presenza di tassi usurari, non solo rimborso degli interessi versati e trasformazione del debito in tasso zero, non solo rimborso del danno patrimoniale e non subito, ma anche la riduzione coatta del debito anche per le famiglie, per decisione di un Giudice preposto all’analisi della situazione socio-economica dell’indebitamento.

Verrebbe da chiedersi come banche e finanziarie concedano prestiti che non potranno mai venire rimborsati perchè il rapporto reddito/rate è insostenibile, e quale sia in realtà il vero fine di queste erogazioni.

Ciò non toglie che la nostra squadra, che si sta arricchendo giorno dopo giorno di personaggi importantissimi nella lotta contro usura e fisco, conosce tutte le armi a disposizione per combattere la tragica situazione economica in cui versa purtroppo gran parte delle famiglie italiane, ed è pronta ad intervenire in ogni zona d’Italia.

Perchè il nostro obiettivo è quello di garantire un futuro a tutti i nostri figli. Ed insieme lo otterremo.

Contattatemi in mail [email protected] (a breve un sito apposito): godrete di supporto di qualsiasi tipo e troverete uno spazio dedicato alle Vostre richieste e proposte, che verranno attentamente vagliate nella loro fattibilità.

 E’ giunta l’ora di riprenderci quello che ci hanno tolto: la nostra libertà. 

E questo è solo l’inizio: vi stupiremo giorno dopo giorno. Concretamente.

 

 

 

 

 

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9 Risposte a “Legge 3/2012: chi la conosce la usa. Noi vi aiutiamo.”

  1. spero possiate darmi un aiuto,il 6 ottobre 2014 devo essere davanti al giudice per il pignoramento della casa,unica cosa che possiedo,in mano a un associazione e a una serie di avvocati,mi hanno fatto fare un percorso che mi ha portato a questo,una serie di situazioni pregresse mi hanno causato notevoli problemi finanziari,un piccolo artigiano che se finisce nel giro sbagliato di consulenti che noin fanno il loro dovere e clienti che non pagano si ritrova oggi a perdere la casa,ho trovato u lavoro almeno per sopravvivere,contratto mensile ma meglio dinieniente,si può fare qualcosa per arginare il problema ? cordiali saluti

  2. Ciao Franco, ti ho già risposto in privato, mandami un contatto dove possa chiamarti 🙂

  3. Gent.ma Ros, sono Giuseppe e sto volgendo una ricerca in merito al sovra-indebitamento. Purtroppo non riesco a trovare la sentenza della Sez. Esecuzione del TRibunale di Catania, quella di cui il vostro OTIIMO articolo parla. Se possiede il testo della sentenza, può inviarmi il documento?Sarebbe così gentile?

    La ringrazio find a adesso di tutto.

    Un Caro Saluto.

    G.A.

  4. Ciao Ross,
    grazie per la tua risposta e per i link, molto utili e interessanti.
    Purtroppo dal sito del Tribunale di Catania non riesco (per motivi tecnici del sistema) a trovare la sentenza.
    Nè la sua massima nè il suo testo. Ci riproverò più tardi, ma se tu hai la possibilità di inviarmela te ne serai immensamente grato. 🙂

    Un caro saluto,

    Giuseppe

  5. Buonasera,la storia si è arricchita il 6 ottobre avrei dovuto versare un quinto da quanto richiesto dalla banca per evitare che la casa venisse messa all’asta,il quinto non lo posseggo,altrimenti avrei pagato regolarmente il mutuo,del quale avevo chiesto anche una sospensione annuale a causa dei mancati pagamenti ricevuti dai miei clienti,e adesso non so che fine farà la casa,Novità ieri sono venuto a conoscenza che un funzionario della banca mi cercava,l’ho chiamato ed ora dovrei andare a parlare per capire come risolvere il problema,cosi mi è stato detto,ma come risolverò il problema se mi chiedono quel che non ho ? adesso prendo da operaio,prendo circa 1000 euro al mese,con contratto settimanale,la ditta artigianale sto cercando di chiuderla in forma retroattiva visto che da gennaio non riesco ad essere pagato,dove li vado a prendere o meglio a rubare i soldi che mi chiederanno ? un’idea ce l’avrei,mi vendo un rene,penso valga ancora qualcosa,essendo in buona salute e risolviamo il problema,c’è qualcuno interessato ?

  6. allora Franco, mi scriva, la mia mail ce l’ha. Mi mandi il contratto di mutuo dell’acquisto della casa, con ogni tipo di spese accessorie (perizia, assicurazione etc…) e l’elenco delle rate pagate con importo e date, poi qualunque tipo di conto corrente affidato con la stessa banca (mi servono gli e/c mensili e trimestrali), vediamo se c’è usura. L’asta la fermiamo in questo caso, non solo, lei può chiedere i danni, il rinvio a giudizio penale e fare richiesta per il fondo anti-usura, che Le permetterebbe di essere esentato da ogni tipo di pagamento per 300 giorni, oltre che di avere un finanziamento praticamente a tasso zero fino a 500.000 € direttamente dallo stato per rimettersi in piedi. Un passo per volta ce la facciamo ok?. Non perda la speranza. Faccia quello che le dico, poi ci sentiamo.

  7. la cerco se l’ho nei miei documenti, io non sono un avvocato ma so come trovarla solo un attimo di pazienza 🙂

  8. Grazie Ross, ho pure scritto a Federconsumatori di catania per questa sentenza ma nessun risposta… io cmq riprovo sempre nel sito del Tribunale…grazie mille!!!

    😉

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