Ecco cosa succede a chi ha il coraggio di denunciare il pizzo. Firmiamo la petizione.

 

 

Ricevo e condivido, NON LASCIAMO SOLI QUESTI UOMINI CORAGGIOSI.

La Pasticceria Palazzolo è una storica bottega di Cinisi, il paese di Peppino Impastato in provincia di Palermo. Una delle sue sedi, quella all’interno dell’aeroporto Falcone e Borsellino, rischia la chiusura dopo che il suo proprietario ha denunciato il pizzo.

Le ultime notizie sulla scadenza della concessione alla Pasticceria Palazzolo di Cinisi presso l’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo ci lasciano senza parole e con un forte amaro in bocca.

Santi Palazzolo, l’imprenditore siciliano che ha avuto il coraggio di denunciare Roberto Helg (ex presidente della Camera di commercio di Palermo e consigliere d’amministrazione della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto) per una mazzetta da 100 mila euro, si vede oggi costretto a chiudere il negozio entro il 30 settembre 2015. Poco importa quanto lustro abbia dato all’intero scalo in tutti questi anni. Poco importa, anche, che sia costretto a licenziare tutto il personale.

Mi chiamo Fabio e sono tra i 40 collaboratori della Pasticceria Palazzolo. La mia battaglia, la battaglia della pasticceria, è stata presa a cuore già da molti cittadini, che stanno dimostrando tutta la loro solidarietà perché a trionfare sia la giustizia e uno dei locali storici del nostro territorio non sia condannato a chiudere il punto vendita in aeroporto!

Santi Palazzolo ha denunciato Roberto Helg dopo che questo, per concedergli il rinnovo del contratto del punto vendita in aeroporto, ha provato a chiedergli il pizzo. Il giorno dopo la denuncia e l’arresto di Helg, avrebbe dovuto tenersi il consiglio di amministrazione della Gesap: nell’ordine del giorno era già stata inserita la concessione della proroga. Adesso lo stesso Cda ha fatto sapere che il rinnovo non è possibile. E che quindi, entro il 30 settembre, il negozio dovrà chiudere.

È veramente assurdo constatare come, in Italia, chi ha il coraggio di ribellarsi allo strapotere di speculatori o di gente senza scrupoli – che utilizza il proprio lavoro per interessi personali, in maniera disonesta e immorale – sia isolato e lasciato da solo. In questo caso, addirittura, quasi “punito”, per avere denunciato il malaffare e la corruzione in seno alla società che gestisce lo scalo palermitano.

Tutti i cittadini liberi e onesti che vogliono aiutarci a cambiare il corso delle cose si uniscano a noi, chiedendo l’intero azzeramento del consiglio di amministrazione della Gesap e la successiva concessione della proroga di tre anni all’imprenditore siciliano, come già previsto da una clausola del precedente contratto.

Aiutaci anche tu a rendere giustizia a un imprenditore che ha soltanto la pretesa di continuare a garantire il lavoro a 40 lavoratori che hanno l’onore di collaborare con lui!

Aiutaci a vincere questa battaglia. Insieme si può! 

#IoStoConSantiPalazzolo

link per firmare la petizione

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