Terremoto e sciacalli: fermati 4 romeni

I carabinieri hanno fermato e portato in caserma per identificarli quattro cittadini romeni sorpresi con refurtiva a San Panfilo d’Orce, un paesino alle porte dell’Aquila. I quattro, secondo quanto si apprende, erano in possesso di piedi di porco.

Queste merde, perchè non merita l’appellativo di “persona” chi ruba approfittando della morte altrui, dovrebbero essere spedite a calci fuori dal nostro Paese, dopo essere debitamente ripassati in qualche commissariato, ad opera di tanti volontari che sono più che sicura si presterebbero per il compito.

Ora aspetto il linciaggio.

Mi interessa poco.

Merde sono e merde restano.


Aggiornamento: “Non e’ vero, non e’ vero”. Rivolta ai giornalisti presenti urla la propria innocenza la badante romena trasferita insieme ad altre tre persone presso la scuola ispettori della Guardia di Finanza, dove e’ stata allestita un’aula giudiziaria per il processo con rito direttissimo nei loro confronti per l’accusa di sciacallaggio.

Eh già, non è vero, un piede di porco e le mani piene non sono prove certe… ma vaff!

Aggiornamento: Assolti dall’accusa di tentato furto nella casa di un anziano sfollato i 4 romeni arrestati per ‘sciacallaggio’. Il giudice ha anche deciso di non procedere per violazione di domicilio nei confronti della badante romena sospettata di aver aperto la porta ai complici: il reato e’ procedibile a querela di parte e l’uomo ha deciso di lasciar perdere. 6 mesi di reclusione a uno dei 4 per detenzione di arnesi atti a offendere: in macchina aveva una mazza da baseball.

Che dire… colti in flagranza di reato, i carabinieri li arrestano, i giudici li assolvono senza procedere d’ufficio perchè la parte lesa decide di non sporgere querela.
Poco importa la situazione emotiva che starà attraversando questo anziano sfollato.
Non ho più parole.

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0 Risposte a “Terremoto e sciacalli: fermati 4 romeni”

  1. Sono stati scagionati perchè erano stati mandati proprio dai proprietari a recuperare quei beni, quando vengono usati come schiavi nessuno dice alcunchè, tanto le donne romene sono tutte di quella specie lì e quindi è giusto che stiano sulla strada anche minorenni a disposizione dei nostri padri di famiglia. La xenofobia purtroppo segue le mode, oggi sono i romeni e domani altri (a me sembra che gli italiani ed i romeni leghino così tanto perchè si assomigliano, nei difetti intendo); personalmente non riesco ad avere buone opinioni di alcun essere umano, nemmeno dei miei familiari, tutti sono egoisti, opportunisti, soverchiatori, ladri, nella società odierna che è in piena decadenza, nella quale ormai vivere non ha quasi più senso, si cerca sempre un nemico da individuare per mentire a noi stessi per credere che i problemi abbiano un’origine sola.

  2. ieri sera le notizie non erano quelle di oggi
    in secondo luogo, per me che siano romeni, italiani o quant’altro, il discorso “merde” era riferito agli sciacalli, e confermo la mia opinione.
    Comunque, giusto per la cronaca, dei quattro uno è stato fermato perchè in possesso di attrezzature da scasso…

    “Il giudice monocratico ha anche deciso di non doversi procedere per violazione di domicilio nei confronti della badante romena dell’anziano, anche lei imputata e sospettata di aver aperto la porta dell’abitazione ai complici, perché il reato è procedibile a querela di parte: e l’uomo ha deciso di non presentare querela.”

    Questo è quanto. Come avevo scritto in precedenza.
    Ma dal sito di Panorama, colgo l’occasione per quotare un articolo:

    Sventati sul nascere, invece, altri atti di sciallaggio, questa volta veri, scoperti nei campi di accoglienza dove si distribuiscono viveri e vestiario ai terremotati. Sono stati gli operatori della Protezione Civile ad accorgersi che qualcosa non andava. Nella tendopoli di Piazza d’Armi, la più grande dell’Aquila, erano stati scoperti alcuni cittadini cinesi, romeni e marocchini che portavano fuori dai cancelli materiali a ripetizione, inventando di volta in volta delle scuse con gli operatori che gestiscono l’accesso.

    Cibo e vestiti, è il sospetto della protezione civile, venivano poi venduti fuori del campo, anche in altre aree della città. A riferire gli episodi è stato uno dei responsabili della Protezione civile di Marostica (Vicenza), Angelo Costenaro, che ha fatto scattare controlli serrati. A L’Aquila l’esercito rafforzerà le squadre delle forze di polizia già impegnate nella vigilanza e nei pattugliamenti antisciacalli. Le squadre miste esercito-forze dell’ordine saranno coordinate dal ministero dell’Interno attraverso il prefetto Franco Gabrielli e il questore Filippo Piritore, dell’Aquila.

    Fammi un po’ capire, posso definire merde queste persone?
    Caso vuole che non siano italiani, divento xenofoba in automatico?

    Per cortesia, non scherziamo.

    p.s.
    ho cancellato un precedente commento perchè pieno di insulti, questo blog è libero e non moderato, ma quando si passa il limite non posso che intervenire

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