Il Corriere pubblica l'ennesimo privilegio della casta: l'ex sovraintendente archeologico di Roma, Adriano La Regina, e la villa al Palatino ad equo canone

Tutt’intorno è il Palatino, storia millenaria piena ancora di misteri, con i fantasmi di imperatori e congiurati, con ciò che resta del pittore Fabullus o di Robirius l’architetto. Ai turisti anglosassoni le guide spiegano che «palace» è parola nata qui, informazione destinata a creare gran brusio e stupore. Poi, dopo le 18.15, i visitatori lasciano la Domus di Augusto, da poco riaperta, o le capanne di Romolo e sciamano a valle, i custodi chiudono l’Antiquarium, restano solo quelle luci, al secondo piano sopra il museo. Lì con la moglie Olga abita l’ex soprintendente archeologico di Roma, il professore Adriano La Regina.

Una camera, un soggiorno, un corridoio, cucina, bagno e servizi, insomma 130 metri quadri a equo canone sul sommo colle da poco diventati un tappeto di carboni ardenti per lo studioso pensionato nel 2005. Sistemazione di grande effetto, sullo skyline del gran colle della Roma più antica: senz’altro un privilegio che ora, sull’onda delle polemiche nate sull’emergenza nei beni culturali, è stata contestata apertamente dal sottosegretario Francesco Giro. «La Regina? Prima di parlare lasci l’appartamento che occupa senza titolo…», ha detto Giro aprendo un contenzioso con l’archeologo noto come «Signornò » e gran censore di ogni intervento stonato dell’amministrazione, dal 2005 sostituito dal nuovo soprintendente Angelo Bottini. La bacchettata è stata accolta con deciso malumore: «Ecco, per tapparmi la bocca, non si rinuncia alle offese… », ha replicato La Regina.

Aggiungendo: «Certo che me ne vado. E, se ce la faccio, prima della scadenza del contratto a fine anno. Alla mia nuova casa a Porta Latina, che ho ristrutturato con lavori in economia, mancano solo alcune opere di falegnameria…». Sono abbassate le persiane della casa sull’insigne colle, al secondo piano dell’Antiquarium. Il «professore» è sotto attacco. Dopo 29 anni a capo della sovrintendenza della capitale non si aspettava la reprimenda. Spiega: «Questa casa è stata abitata già da altri sovrintendenti. Io l’ho solo ridotta in superficie facendo acquisire più spazio alla biblioteca sul Palatino, allestita nel resto del secondo piano. Nel 2004, alla vigilia della scadenza dei limiti di età, ho comprato una casa a Porta Latina. Poi è uscita la legge che consentiva di essere trattenuti in servizio e il ministro Urbani prima mi prorogò l’incarico; poi a inizio 2005 decise di revocarlo, sostituendomi con Angelo Bottini. Ho accolto il mio successore accompagnandolo prima in ufficio e poi nell’appartamento. “Lo vuoi tu?”, gli chiesi: “in tal caso me ne vado via subito”, aggiunsi. Ma Bottini: “No, vado io in un altro alloggio mai utilizzato a Palazzo Altemps”. E così è stato. Del resto io avevo un contratto fino al 31 dicembre 2009. E poi, in quel momento, avrei potuto perfino fare ricorso contro la proroga del ministro…».

La sera La Regina, reduce dalle lezioni di etruscologia alla Sapienza, lascia l’auto nel convento di San Bonaventura. E poi fa a piedi i duecento metri che lo separano dall’appartamento. Vicino c’è un cartello che ricorda il «Triclinium Iovis», dove racconta lo storico Cassio Dione l’imperatore Domiziano organizzava cene da brivido, facendo trovare ai commensali lapidi personalizzate, salvo lasciarli andare via incolumi alla fine della serata trascorsa nell’angoscia. «Questo è ovviamente un posto anche bello», ammette La Regina. «Ma sapete perché ce l’hanno con me? Solo perché ho protestato contro il commissariamento fasullo della Roma archeologica». Andiamo, e l’affitto della casa? Davvero solo cinquecento euro al mese? «Pago l’equo canone stabilito a suo tempo dall’amministrazione, più tutte le rivalutazioni annuali… ». Parole che al tramonto si perdono tra la Domus Flavia e il tempio di Apollo Aziaco.

fonte: Corriere.it

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4 Risposte a “Il Corriere pubblica l'ennesimo privilegio della casta: l'ex sovraintendente archeologico di Roma, Adriano La Regina, e la villa al Palatino ad equo canone”

  1. Adriano la regina è offeso?
    La polemica della casa credo sia un granello, vorrei sottolineare come nella famosa parabola, il “TRAVE”.

    Una interrogazione del Sen.Vallone.
    Poche, ma interessanti righe: Soprintendenza Archeologica di Roma, protocollo n. 31074, il Soprintendente—
    Adriano La Regina
    richiedeva ai signori Streccioni – proprietari della villa – entro il termine perentorio del 26 ottobre 2002 il rilascio: “…dell’immobile in oggetto per poter iniziare le opere di protezione delle strutture archeologiche esistenti”, nonché informava che durante il lasso di tempo intercorrente tra il 10 ed il 26 ottobre 2002: “…saranno effettuati sopralluoghi da parte dei tecnici della Soprintendenza CHE ACCOMPAGNERANNO LE DITTE INVITATE ALLA GARA D’APPALTO PER I LAVORI DI CUI SOPRA”;

    in una seconda missiva della stessa Soprintendenza di Roma sempre datata 10 ottobre 2002, protocollo n. 31085, la responsabile del procedimento,
    –Rita Paris, scriveva:
    “A SEGUITO DELLA STIPULA DEL CONTRATTO CON L’IMPRESA “ISARM” E DI QUANTO COMUNICATO CON LA NOTA PROT 31074 DEL 10.10.02 SI COMUNICA CHE IL 14.10.02 avverrà la consegna dei lavori sul posto per interventi urgenti presso la dependance della proprietà. A partire da tale data l’Impresa lavorerà secondo l’orario di cantiere 7.30 – 16.00 ”

    Leggo quindi che si accompagneranno ditte per una gara d’appalto, solo dopo pochi n”di protocollo
    LA GARA è STATA AGGIUDICATA?
    Strano!
    S T R A N I S S I M O !

    Riguardo l’interrogazione del Sen. Vallone, vorrei chiarire che riguardava l’appalto per dei lavori nella villa “Capo di Bove” recentemente inaugurata dove trova collocazione l’archivio Cederna
    Archivio che viene descritto cosi nel sito della Soprintendenza:
    ..”La consistenza dell’archivio, per quanto riguarda la documentazione cartacea, è di 1450 unità archivistiche, per un totale di 20 metri lineari;..”

    Sempre da Vallone leggo:
    “l’esistenza di un disegno volto, a spese dei contribuenti, ad acquisire prestigiose ville che andrebbero a costituire il futuro capitale immobiliare di Patrimonio S.p.A., e che poi finirebbero per appagare i «sogni nel cassetto» degli amici dei Ministri più fortunati.”

    Bene il Domenica 09 Novembre 2008 dal Sole 24ore leggo che il 12, si inaugura l’Archivio Cederna . E a Cederna si dedicano queste parole:
    Antonio Cederna il “reporter dello scempio”, fondatore di Italia Nostra, il don Chisciotte con la spada sguainata contro la speculazione edilizia nel Belpaese.

    Per chiarire chi era Cederna credo basti una sua famosa asserzione:
    “Almeno sul fronte dell’Appia antica le carte sono state scoperte: da una parte l’interesse di tutta la città, dall’altra quello di poche persone RAPPRESENTATE, in CAMPIDOGLIO, DA liberali e FASCISTI. . PER UNA BUONA PARTE DEL PARCO DELL’APPIA ANTICA SI IMPONE O V V I A M E N T E L ‘ E S P R O P R I O !

    Dunque 20 metri lineari di archivio “CEDERNA” 4000 milioni di lire?

    Ma in linea perfetta con quanto accade successivamente:
    “Troppi incarichi a Zètema, la società dei musei” Corriere della sera del 6/4/ 2006
    ………pasticci di cui si son resi responsabili Walter Veltroni e Adriano La Regina”
    ……affidamento in house in maniera a dir poco avventurosa..”
    … “TRAMITE AFFIDAMENTO DIRETTO DEI LAVORI E APPALTI”.

    Interessante anche:
    F E D E R P A R C H I L A Z I O!

    Mercoledì 17 dicembre, 2008 presso la sede del Parco regionale dell’Appia Antica, l’assemblea costitutiva del coordinamento laziale dell’associazione!
    CHI CI TROVIAMO?
    IL PRESIDENTE della Federparchi MATTEO FUSILLI!

    Lo stesso MATTEO FUSILLI di cui La procura ha chiesto il rinvio a giudizio, ha predisposto un sequestro di beni da 200.000 euro nei suoi confronti, e la sospensione dai pubblici uffici.

    Insieme a La Regina, Rita Paris, De Caro(accusato di Associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e alla corruzione leggo da IL MATTINO 18/01/2008), ecco Fusilli.

    “Pares cum paribus facillime congregantur”: I simili si accompagnano molto più facilmente con i loro simili.(Cicerone)

    Ora Adriano La Regina è offeso!

    “Al professore abitazione di lusso sul Colle Palatino sede del museo Palatino”.
    Si «sussurrano» 500 euro al mese. Alberto Di Majo IL TEMPO Del 15/04/2009
    «Ecco, per tapparmi la bocca, non si rinuncia alle offese… », ha replicato La Regina.
    Aggiungendo: «Certo che me ne vado. E, se ce la faccio, prima della scadenza del contratto a fine anno. Alla mia nuova casa a Porta Latina, che ho ristrutturato con lavori in ECONOMIA, mancano solo alcune opere di falegnameria…».

    Che tristezza, l’ex Soprintendente ai Beni Archeologici di Roma Adriano La Regina.
    Professore ordinario di Etruscologia e Antichità Italiche nell’Università “La Sapienza”,
    Presidente dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte.
    Esperto dei Sanniti, nonché ai non troppo vecchi fasti presidente di Zetema nel 2005.
    Attualmente, Presidente del Parco dell’Appia Antica.

    Lui costretto a : LAVORI IN ECONOMIA?
    Mancano solo alcune opere di FALEGNAMERIA?
    “Non intendo certo restare più del necessario, ma neanche affrontare ulteriori disagi, per cui renderò disponibile l’alloggio appena possibile, e comunque non oltre la scadenza contrattuale,essendomi nel frattempo impegnato nell’adeguamento dell’appartamento in cui andrò ad abitare”.

    Be questa sua precisazione riguardo al fatto che non resterà oltre la scadenza contrattuale gli fa onore!

    Costretto anche a pagare “si sussurra” ben 500 euro per appena 130 metri quadrati.
    Costretto ora come leggo: “Abbandonare l’abitazione sul Colle del Palatino, a lui destinata quando ricopriva l’incarico di Soprintendente ai beni culturali, ruolo che non esercita più addirittura dal 2005, circostanza che avrebbe dovuto indurlo già quattro anni fa a lasciare quel prestigiosissimo domicilio, senza attendere la scadenza del contratto a fine anno 2009».

    La Regina Presidente del “CARROZZONE” DEL PARCO?
    Lui stesso prima alla Soprintendenza lo definiva “CARROZZONE”?
    Leggo da un art. sul CORRIERE DELLA SERA. Del: 9 luglio 2003
    Del sempre a lui fedele Paolo Brogi : “Appia Antica, mancano i fondi per il restauro”
    «Siamo allo stesso punto di sempre e forse peggio – ha protestato il sovrintendente Adriano La Regina -. Per proteggere un terzo delle zone archeologiche dell’ Appia sono occorsi 25 anni. Di questo passo ci vorranno altri 50 anni. Non si stanno facendo passi avanti, si annunciano come novità solo inutili CARROZZONI COME L’ENTE PARCO». Più tardi Giancarlo Paoletti dell’ Ente Parco gli ha ribattuto: «Dal 1970, quando erano loro l’ unico organo di tutela, sono venuti su due milioni di metri cubi abusivi. Con noi invece, che abbiamo organi di polizia giudiziaria, gli abusi cominciano ad essere repressi».
    Sempre La Regina dichiara nello stesso articolo: «Il mio pessimismo nasce dal fatto che tutto ristagna. E che invece di fare passi avanti si annuncia un Parco che non ha fatto nulla. La finalità di un parco come quello sull’ Appia dovrebbe essere archeologica. Invece è ambientale e naturalistica. Di modo che poi il parco chiede l’ assegnazione di competenze che siano nostre. Questa è una contraddizione che non porta da nessuna parte. In più quell’ ente ha inserito tra i suoi criteri punti di vista aziendalistici, di produttività. Insomma, che cosa ha a che vedere tutto ciò con l’ Appia Antica?»

    Ora invece è sempre La regina che vuol fare gli “eco alberghi”?
    MA CHE STRANO! NON DISPREZZAVA LA PRODUTTIVITA’?

    Passano appena due anni dalla sua stessa definizione di “CARROZZONI” e finalmente La Regina ne diventa Presidente?
    Proverbio popolare ma appropriato: “Non sputare in cielo, che in faccia ti viene”.

    Sempre da Adriano La Regina :
    “Proporremo al Comune la installazione di telecamere ai principali varchi della strada. Se non altro SAPREMO chi entra ed esce.
    VARRA’ ALMENO COME DETERRENZA,
    oggi con le telecamere e con i mezzi che si hanno si può
    S E L E Z I O N A R E
    il traffico di attraversamento da quello locale, quello cioè di chi va in un ristorante, oppure a vedere un monumento
    BASTA C O N T R O L L A R E L E T A R G HE,
    in entrata e in uscita. Chi entra da Porta San Sebastiano ed esce a Ciampino, o viceversa, non è andato a far visita a un amico, MA HA SOLO SCELTO QUELLA STRADA perché E’ PIU’ CORTA.
    È un intervento che il Comune di Roma dovrebbe studiare”.

    L’assessore ai Lavori pubblici Giancarlo D’Alessandro, ( Voluto dal Sindaco Rutelli con l’incarico di Assessore a Roma Capitale, alle Relazioni Istituzionali, ai Rapporti con l’Europa, Patrimonio Comunale, Lavoro e Formazione Professionale). appresa la proposta, ha sposato l’idea:
    «Buona proposta, appena ce la formuleranno, la valuteremo molto volentieri».

    Ma le buone proposte di Giancarlo D’Alessandro sono anche l’appalto faraonico che leggo dal “TEMPO” del 18/12/2008 “appalti, bufera a Napoli” Romeo e Roma, 11 anni a servizio delle giunte Rutelli-Veltroni: 576 milioni per 800 chilometri di viabilità urbana, della durata di nove anni: 80mila euro per ogni chilometro di asfalto sulle arterie della Capitale, quasi 15 volte in più di una città come Bologna. Bello anche l’art.:”Sul maxi-appalto antibuche il Campidoglio dà i numeri”

    Per sillogismo a queste “BUONE PROPOSTE”, un famoso critico ha entusiasticamente dichiarato che l’artista Piero Manzoni ha nei barattoli una parte di se. Dimostrando che la personalità dell’autore è in grado di trasformare in arte anche i propri rifiuti biologici .
    Mi riferisco ai 124’000 euro per 30 grammi di feci di artista in barattolo, da poco spesi in una asta a Milano. Un mio plauso ovviamente anche per l’artista/architetto Pietro figura che ha inscatolato la nebbia sempre di Milano!

    Quando con 60 euro di vitamina A si salvano dalla cecità e da morte certa 600 bambini? Ma dove sta andando questo mondo?

    Dico: ma TELECAMERE PER SAPERE CHI ENTRA NEL PARCO DOVE VA? E DOVE SI FERMA? DETERRENZA? CONTROLLIAMO LE TARGHE?
    Ma siamo in libertà o sotto REGIME? SEMBRA CHE LA REGINA NON SI PREOCCUPI DI QUISQUILIE SIMILI!
    Poi ovviamente potrebbero dare i PERMESSI, I NULLA OSTA, I PARERI ?

    E L’assessore ai Lavori pubblici Giancarlo D’Alessandro ( Laureato in Ingegneria Elettronica ma docente al corso di laurea “Ingegneria della Sicurezza e Protezione” nonché PRESIDENTE come tutti peraltro di associazioni onlus ) dichiara su queste “oscenità” che il Comune :
    valuterà attentamente la fattibilità della “BUONA proposta”?

    Os stulti contritio eius direbbero i latini! Ossia: la bocca dello stolto è il suo castigo!
    Il parco dell’Appia, se chiuso come auspicano, QUESTE ECCELSE MENTI paralizzerebbe Roma!
    E’ un triangolo che dal centro oltrepassa il raccordo anulare! Ma questo sembra non interessare!

    Nessuno in grado di spiegare questa follia?
    Adriano La Regina è professore di ETRUSCOLOGIA, esperto dei Sanniti?
    Con tanto di cattedra alla Sapienza HA IDEE TANTO ARGUTE?

    Direbbe cicerone : Quam quisque norit artem, in hac se exerceat.
    Ossia: Ognuno professi l’arte che conosce!
    Perché discerne di DETERRENZA? PERCHE’ PONTIFICA SU ARGOMENTI TANTO DISPARATI E A PARER MIO DI NON SUA COMPETENZA?

    Mi viene in mente FEDRO che avrebbe detto: “ asinus ad lyram “ ossia asino alla lira, che si usava per deridere un ignorante chi tenta di trattare un argomento che non conosce.

    Ossia un docente di etruscologia propone di controllare le targhe, ( per sapere chi entra e esce dal suo parco ) a cui risponde un altro docente in sicurezza e protezione ma laureato in ELETTRONICA scrittore dal “sampietrino alla nuvola”che E’ UNA BUONA PROPOSTA!

    Vorrei sapere come siamo arrivati a questo?
    La stessa RITA PARIS della Soprintendenza di così larghe vedute spende 250 MILA EURO (SOLDI NOSTRI) per scavare reperti ma, finiti i fondi ricopre il tutto di terra. (sig…!).

    Ma lo dichiara lamentandosi che erano troppo pochi e CHISSA’ QUALI MERAVIGLIE SI POTREBBERO ANCORA SCAVARE! ( Per poi ricoprirle DELLA STESSA TERRA? ) VENTOTTOMILIONINOVECENTOSESSANTOTTOMILAOTTOCENTODICIOTTO EURO E DICIOTTO CENTESIMI! Preventivati nel solo 2008 solo per la Soprintendenza archeologica ma SOLO DI ROMA!

    (LEGGO DAI BILANCI)
    Al parco dell’Appia, (dove tra il 1998 e il 2000 sono stati volatilizzati 243, 3 miliardi di lire) invece, come leggo dal loro stesso sito si preventivano nel 2006 solo per un vivaio 220MILA EURO più 193MILA165EURO E CINQUANTADUE CENTESIMI nel 2007.

    413’000 euro PER UN VIVAIO? Per le specie “autoctone”?

    Come può costare tanto?
    Certo che sono miseri 413MILA euro se complessivamente si parla nei loro bilanci o programmi nel biennio 2006/2007 di oltre 11 MILIONI DI EURO!

    La Soprintendenza guidata da Rita Paris ha da poco ( GIUSTAMENTE GRAZIE A DIO ! ) perso VARIE CAUSE per delle MEGAVILLE ( cosi le chiamano i sedicenti TUTELATORI) costruite però prima dei vincoli!

    E peraltro sempre la Paris si lamenta di essere stata costretta a pagare le spese processuali. Sempre comunque SOLDI NOSTRI, non certo defalcati dal suo stipendio!
    E incita il Comune a far valere i vincoli paesaggistici? Ma se il Comune ha già fatto pagare a tutti coloro che presentavano fin dal 1985 una richiesta di condono una tassa proprio per concedere il benestare ai vincoli che all’epoca erano di sua competenza!

    Mi chiedevo se non sarebbe lecito poter chiedere una perizia psichiatrica per CHI pretende di poter esprimere pareri (Sempre comunque NEGATIVI naturalmente! ) per cose già esistenti o ADDIRITTURA condonate prima dell’istaurarsi dei vincoli!

    E’ come pretendere di elevare una multa oggi, per il mancato uso delle cinture di sicurezza su una macchina utilizzata nel 1960.

    E’ QUESTO UN PRINCIPIO “CARDINE” DEL DIRITTO SIA CIVILE CHE PENALE!

    Serve a mio giudizio un minimo di raziocinio che sembra aver abbandonato chi guida questi enti, come giustamente il nuovo ministro Prestigiacomo appella come enti (POLTRONIFICI).

    Dietro il come lo chiamava Cederna? (INTERESSE PUBBLICO)?
    Si nascondono per frenare sviluppo!
    Lo fanno per motivare la loro esistenza, per giustificare le loro poltrone pagate profumatamente da tutti noi. Per creare scompiglio, per sguazzare nel torbido dei loro interessi!

    I giornali danno voce a questi benpensanti, si autoapplaudono fra loro, nei consessi per i deliranti danni che provocano all’economia.

    Chissà, queste cattiverie offensive, infondate accuse, dove le avrà trovate il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro.

    Ci sarà dietro, sicuramente una persona “MALVAGIA”!

    Oserei dire “FASCISTA”!

    PIERO IANNELLI
    [email protected]

  2. GIRO : EX SOPRINTENDENTE LA REGINA NON HA TITOLO PER CASA AL PALATINO!

    Ma Adriano La Regina ha lasciato la “casa da Regina” ?

    “È una sciocchezza – taglia corto Adriano La Regina – peraltro portare nuovi visitatori in quell’area è un pericolo per la sicurezza”.

    Non voglio esprimere giudizi che non mi competono, riguardo l’eventuale collocazione, peraltro provvisoria e di brevissima durata dei campi da calcio.

    E’ evidente che le polemiche sono esclusivamente politiche, squisitamente pretestuose, sono semplici contrapposizioni non tanto funzionali a reali problemi, quanto ad assumere visibilità nello scenario mediatico.

    La protesta degli ARCHEOLOGI ?

    Il Colosseo fù costruito per essere un arena, peraltro ora non si tratterebbe di giocarci dentro, ma semplicemente a fianco.

    Quale GRAVE danno “CULTURALE” si configura?

    E’ forse la solita “TUTELA NEGAZIONISTA”.
    Che per tre lunghi lustri ha ostacolato qualsiasi iniziativa?

    Ben diversi sono le tangibili, concrete, quanto anacronistiche vicende, riguardo l’utilizzo non giustificato di immobili demaniali per fini abitativi.

    Questo credo sia ben più interessante.
    Ben più concreto di una partita di calcio.

    Dichiara il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro:
    “Anche a seguito delle dichiarazioni rese dal professor La Regina alla stampa, invito nuovamente l’ex soprintendente ai beni archeologici di Roma a lasciare al piu’ presto, entro il mese, l’alloggio sul Palatino, avendolo occupato per oltre quattro anni senza alcun titolo”.
    “La Regina – conclude – farebbe bene a lasciare subito l’appartamento perche’ credo che ormai si stia delineando il profilo del danno erariale del quale qualcuno dovra’ pure rispondere”.

    Ecco la pragmatica domanda è: La Regina ha lasciato il “NON” suo appartamento?

    Chi deve rispondere di danno erariale, se questo si configura?

    Mi leggo :
    Il peculato è il reato previsto dall’art. 314 (Peculato) del codice penale, in virtù del quale il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria; detto reato è punito con la reclusione da tre a dieci anni.

    Oggetto specifico della tutela penale è non solo la tutela del regolare funzionamento e del prestigio degli Enti pubblici ma anche quello di impedire danni patrimoniali alla pubblica amministrazione

    Il delitto di peculato si configura con l’indebita appropriazione di denaro o altra cosa mobile che si trova, al momento della consumazione del reato (ovvero al momento del tentativo di consumazione), nel possesso o comunque nella disponibilità del soggetto attivo, in ragione del suo ufficio o del suo servizio.

    Anche l’indebita alienazione, distruzione, semplice detenzione, utilizzo, ecc… di denaro o di altra cosa mobile integra questa fattispecie delittuosa.

    Il comma 2 dell’art. 314 del Codice Penale prevede l’ipotesi del cosiddetto “peculato d’uso”: tale fattispecie si configura quando l’agente si appropria della cosa al solo scopo di farne uso momentaneo e, dopo tale uso, la restituisce immediatamente.

    Va da sé che oggetto di tale fattispecie possono essere solo le cose mobili non fungibili (ad esempio: un’automobile di servizio), e non anche il denaro o cose generiche (beni fungibili).
    La pena per il peculato d’uso è la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

    L’art. 316 del Codice Penale introduce un’ulteriore fattispecie delittuosa che il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio integra quando, nell’esercizio delle sue funzioni, giovandosi dell’errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità.
    La pena per il peculato mediante profitto dell’errore altrui è la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

    Giocare a calcio vicino al Colosseo, la ritengo una notizia pindarica, un esercizio metafisico dell’insostenibile “pesantezza” dell’essere.

    E di questo si occupano gli acchiappatori di farfalle, o gli inallatori di picchi verdi e upupe, che profumatamente paghiamo nel Parco dell’Appia Antica.

    Ma io vado a caccia di cose meno amene.

    E chiedo, si prefigura il danno erariale per chi abita senza titolo un immobile?

    Mi leggo quindi la definizione di ” DANNO ERARIALE”:
    Nell’ordinamento italiano è detto danno erariale il danno sofferto dallo stato o da un altro ente pubblico a causa dell’azione o dell’omissione di un soggetto che agisce per conto della pubblica amministrazione in quanto funzionario, dipendente o, comunque, inserito in un suo apparato organizzativo.
    Il concetto di danno, che compare nella definizione, deve essere inteso in senso civilistico, e può quindi consistere in: un danno emergente, ossia una perdita per una cosa distrutta o perduta, una spesa sostenuta o un’entrata non acquisita; un lucro cessante, ossia un mancato guadagno.
    Il danno erariale si distingue in: diretto, se è cagionato direttamente ad un’amministrazione pubblica;
    indiretto, se, invece, a cagionato ad un terzo che l’amministrazione pubblica ha dovuto risarcire.

    “La dichiarazione del prof. La Regina e’ difficilmente credibile visto che gia’ nel 2007, di fronte ai ripetuti richiami del gabinetto del ministro Rutelli, che gli faceva giustamente osservare di non avere piu’ titolo ad occupare l’immobile sul Palatino, l’ex soprintendente ai beni archeologici di Roma rispose che stava per finire (due anni fa !) i lavori di ristrutturazione della sua nuova abitazione, a questo davvero fantomatica, e che se ne sarebbe andato via a breve”. Lo afferma il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro. “Sono passati altri due anni e il professore oggi addirittura lamenta di aver patito dei disagi! Ma quali disagi puo’ lamentare chi occupa una casa senza averne titolo – continua Giro – Non crede il professor La Regina che sarebbe finalmente un atto di moralita’ pubblica tradurre le parole in fatti e lasciare subito e non nel dicembre 2009, l’appartamento sul Palatino dove vive, se non sbaglio, da oltre trent’anni?”

    I campi da calcio?

    Parliamo invece di cose reali tangibili e concrete.

    Il Giornale di Napoli (18/1/2008) Napoli. Appalti truccati, indagato sovrintendente.
    Nel mirino le gare per i lavori di restauro dell’Albergo dei poveri e del Castello di Baia, affidati alla società “Lucci” di Pozzuoli.
    Associazione a delinquere
    finalizzata alla turbativa d’asta e alla corruzione.
    È pesante l’accusa formulata dal pm di Napoli, Filippo Beatrice, nei confronti del sovrintendente dei Beni architettonici di Napoli e Caserta, Enrico Guglielmo, e dèi suo predecessore, oggi dirigente del Ministero dei beni culturali, Stefano De Caro.

    Vorrei sottolineare che STEFANO DE CARO accusato di Associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e alla corruzione lo troviamo dopo 10 mesi in buona compagnia di La Regina e Rita Paris al parco Appia Antica, ad inaugurare l’archivio Cederna.

    l’Unità (13/11/2008)«Appia Antica contro il cemento marciamo da Roma a Brindisi»
    ..Rita Paris sottolinea:
    Perché l`Appia Antica è considerata “intoccabile” non dalle pubbliche istituzioni, che ne avrebbero il diritto/dovere, nei limiti sopra indicati, “ma dai privati che a vario titolo,
    dalle officine alle ville ai vivai, se ne sono i possessati”.
    Stefano De Caro, Direttore Generale della Soprintendenza Archeologica, ha proposto che l`Appia antica, diventi patrimonio dell`umanità, legittimato da un sito Unesco.

    De Caro peraltro aspramente criticato da Costa, Andrea nell’articolo “L’urbanista che sapeva guardare nel buio” Del 20.12.2008 dove leggo:
    Ignora il De Caro evidentemente, che in Italia la protezione Unesco ha la cogenza normativa di salvaguardia del bollino blu appiccicato alle note banane.

    Non migliora la situazione quando a prender la parola tocca ad Umberto Broccoli, una vita a metà tra l’archeologia medievale e la Rai, ora nuovo Sovrintendente di Roma (a Roma, unica in Italia, c’è una Soprintendenza con la “v” nominata dal Sindaco).

    De Caro Direttore Generale della Soprintendenza Archeologica,quindi accusato di Associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e alla corruzione lo troviamo dopo 10 mesi a disquisire dell’UNESCO ma nessuno sembra sapere da cosa sono scaturite le indagini.

    E quali sono i “risultati”?

    Ve lo dico con tanta tristezza ecco cosa trovo:
    “Sono due le inchieste aperte dalla Procura della Repubblica di Napoli grazie alle denunce e agli esposti presentati dal nostro compagno Ciro Crescentini. Inchieste che coinvolgono l’ispettorato del lavoro e le Soprintendenze. Ciro, dopo essere stato per venticinque anni dipendente della Fillea Cgil di Napoli viene licenziato dall’organizzazione sindacale il 21 Settembre scorso. Senza un motivo. Il segretario generale della Fillea di Napoli Giovanni Sannino dichiara sulle pagine di Repubblica di “aver difeso Ciro quando qualcuno lo voleva far fuori”.
    Il segretario nazionale della Fillea Franco Martini ha umiliato e banalizzato il nostro compagno Ciro definendolo un “romantico guerrigliero”
    Ciro, figlia di quattordici anni a carico, da cinque mesi non percepisce il salario e si trova in completo isolamento. Un paradosso.

    Ciro si espone, si batte per la legalità, la trasparenza degli appalti e la difesa dei diritti dei lavoratori ma viene licenziato e su proposta del Comitato di Garanzia della Campania rischia addirittura l’espulsione!!”

    Corriere di Caserta (3 Febbraio 2008) –.
    Doveva essere un atto riservato, l’esposto presentato il 30 ottobre del 2006 dall’allora sindacalista della Cgil Ciro Crescentini all’Ispettorato del lavoro sulle presunte irregolarità di dieci cantieri di restauro artistico e archeologico ubicati a Napoli e in provincia. Quel documento avrebbe dovuto segnare l’inizio di una verifica da parte dell’Ente sui tre punti critici evidenziati nella denuncia girata pure alla procura della Repubblica di Napoli. Ma nei fatti l’esposto segnò solo l’inizio di un calvario del sindacalista Ciro Crescentini che, dopo aver perso importanti incarichi, dopo aver fronteggiato diversi provvedimenti disciplinari, il 21 settembre dello scorso anno si è visto consegnare una lettera di licenziamento.

    Una mia osservazione :
    STESSO SISTEMA denunciato dal Sen.Vallone (MASSIMA URGENZA) riguardo le gare di appalto di La Regina e Rita Paris?

    Peraltro confermate dall’articolo “Troppi incarichi a Zètema, la società dei musei” …
    …pasticci di cui si son resi responsabili Walter Veltroni e Adriano La Regina”…
    ..affidamento in house in maniera a dir poco avventurosa..”
    … “TRAMITE AFFIDAMENTO DIRETTO DEI LAVORI E APPALTI”…

    Non mi dilungo sull’ affidamento in “HOUSE” di La Regina e sorvolo anche sulle :“concessioni lampo” rilasciate dall’Ufficio condono edilizio capitolino a Valerio Veltroni. Fratello maggiore di Veltroni.

    CRESCENTINI denuncia irregolarità su APPALTI non regolari ?

    LICENZIATO!

    De Caro quindi accusato di Associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e alla corruzione, inaugura l’ARCHIVIO “CEDERNA”, disquisendo dell’UNESCO.

    Archivio frutto di una acquisizione non molto chiara e di due interrogazioni parlamentari in cui si evince sicuramente un problema visto che testualmente leggo:
    “….se il Ministro in indirizzo sia in grado di spiegare la procedura con la quale é stata esperita la gara d’appalto di cui in premessa, alla luce della circostanza in base alla quale nella giornata
    del 10 ottobre 2002 la Soprintendenza per i beni archeologici di Roma annunciava che alcune ditte erano state invitate alla gara d’appalto e, con seconda nota in pari data, la stessa Soprintendeva comunicava ai signori Streccioni che tale gara era già stata aggiudicata e che era stato financo stipulato un contratto con tale impresa ISARM;..”

    NON HO PAROLE! Non riesco a commentare. Solo tanta vergogna di essere Italiano.

    E pagerei per essere il fantomatico “TURISTA INGLESE CHE CONSUMA LA CITTA'”

    Nel qual caso vi risponderei con articoli ancora più recenti:
    Corriere della Sera (6/11/ 2008) corruzione Quattro in cella,
    Roma, tangenti per restauri di chiese e monumenti
    Dal Palatino a San Michele a Ripa, la lista delle mazzette Soldi ai controllori per non contestare i materiali usati. Un indagato legato all’ impresa: regali per evitare inconvenienti

    MILANO – Mazzette per chiudere un occhio su lavori non proprio regolari fanno finire in carcere tre dipendenti della Soprintendenza di Perugia e uno dei soci della Olimpo srl, impresa romana specializzata in restauri con appalti in mezza Italia.
    Ma l’ inchiesta della procura di Terni apre uno squarcio inquietante e rischia di allargarsi a macchia d’ olio dopo che nella cassaforte dell’ Olimpo la Gdf ha scoperto un elenco di tangenti e di nomi di impiegati apparentemente legati a lavori tutelati dalla
    Soprintendenza di Roma in monumenti della capitale.

    Il licenziamento di un dipendente è stato il granello di sabbia che ha inceppato il meccanismo illegale, secondo l’ accusa, messo su dalla Olimpo.
    L’ uomo si sfoga e confida le tangenti a una conoscente, la voce arriva alla Guardia di Finanza che la riferisce al procuratore Fausto Cardella e al sostituto Barbara Mazzullo.

    Interrogatori, intercettazioni, perquisizioni e confessioni fanno il resto e ieri il gip Maurizio Santoloci emette l’ ordinanza di custodia cautelare che, oltre agli arresti, vieta alla Olimpo di contrattare con la pubblica amministrazione in base alla legge 231/2001.
    I tre pubblici ufficiali, per i magistrati, avrebbero ricevuto tra 18 e 27 mila euro per far finta di niente quando i lavori non erano conformi al capitolato d’ appalto o non erano adeguati per quantità e qualità i materiali impiegati nei restauri della Porta Ternana di Narni, del monastero delle Orsoline e della chiesa di San Francesco di Calvi dell’ Umbria e del museo delle armi di Terni. Un modo di operare ammesso da uno dei quattro soci indagati della Olimpo che parla di «piccole regalie per evitare inconvenienti o ritardi».
    La svolta alle indagini arriva il 23 luglio quando le Fiamme gialle di Terni perquisiscono la sede della Olimpo a Roma. In una cassaforte vengono trovati 250mila euro in contanti, suddivisi in mazzette già pronte e legate da fascette sulle quali compaiono i nomi dei tre impiegati di Perugia.

    Non è l’ unica sorpresa. I militari trovano anche un elenco di nomi e sigle con a fianco cifre in euro (fino a circa 15 mila) connessi a lavori in importanti edifici storici della capitale.

    Molti dei nomi vengono identificati con quelli di impiegati con ruoli esecutivi nella Soprintendenza ai beni architettonici di Roma mentre i lavori riguarderebbero le chiese di Sant’ Ignazio di Loyola, di Santa Maria della Vittoria, di San Marcello, un cantiere al Palatino e il complesso monumentale San Michele (individuabile in quello che sul lungotevere ospita una delle sedi del ministero dei beni culturali e dove l’ Olimpo ha restaurato dipinti murali del cortile principale). Il «pizzino» riporta altre annotazioni che attirano l’ interesse degli investigatori.

    Si parla di pranzi, spese di rappresentanza, regalie varie, di un contributo elettorale dato a un candidato alle penultime elezioni comunali di Roma, di un opuscolo fatto stampare per una parrocchia e di pagamenti in contanti per oltre 20mila euro legati ai lavori di restauro al Pantheon e San Lorenzo in Miranda. Alcune indicazioni portano in altre regioni italiane. Presto i pm potrebbero trasmettere alle procure competenti l’ elenco dei pubblici dipendenti sospettati di aver preso mazzette, ma che non risultano per ora indagati. Giuseppe Guastella

    Allora se BERLUSCONI: “Mi sono veramente rotto e dico tutto quello che penso.
    L’opposizione italiana non mi sorprende più.
    E’ contro il Paese, contro il bene e l’interesse del Paese.”

    IO esclamo! : SANTO SUBITO! Santo due volte!
    Non posso che confermare, e sottoscrivere!
    SIAMO STATI NELLE MANI DI GRANDI COMUNICATORI E “CANTASTORIE”!
    Allora non sono solo al mondo! Non ci sono solo gare d’appalto “d’UrGeNzA”!

    Molti di voi non comprenderanno il mio voto a “BERLUSCONI”?

    Anche se ero di sinistra radicale non avrei saputo chi votare!

    Ma siete ormai democratici e comprenderete che esistono idee diverse.

    Ci sono delle regole?

    Ma bisogna necessariamente gestire anche chi vive il quotidiano del presente, senza cullarsi nella demagogia sterile, nella tutela apparente.
    Gli scavi di Pompei, come molti altri musei sono un disastro, sono una vergogna, la quasi totalità è chiusa al pubblico.

    Vorrei poter essere il fantomatico:”TURISTA INGLESE CHE CONSUMA LA CITTA’ ”
    Vi risponderei citando questo articolo:

    Del 05/07/2008 “Commissariati gli scavi di Pompei”
    Servizi igienici insufficienti e mal tenuti e tanti turisti protestano anche perché le audio guide non funzionano, non ci sono le mappe per visitare il sito, mancano i custodi, non c´è il posto di guardia medica, e troppi cani randagi che invadono il percorso dei visitatori. Tanti i cancelli che si trovano chiusi delle più belle case di Pompei. L´ultima casa aperta, dopo il restauro, è quella dei Ceii. Chi arriva trova chiusa per restauro la Casa dei Vettii, nel Foro, l´edificio di Eumachia, dove c´era il mercato della lana. Chiusa, ma visitabile con prenotazione on line la Casa degli Amorini Dorati.

    Se un Inglese, un Tedesco legge un articolo del genere, quale è il danno?

    Non certamente il biglietto di ingresso perso, il danno sono gli alberghi vuoti, il COMMERCIO FERMO! L’immagine scialba e gretta, il Tedesco, l’Inglese non verranno neanche a visitare Roma.

    IO SAREI IL TURISTA CHE CONSUMA LA CITTA’?

    Gustatevi : Scavi italiani Gli archeologi e le grandi opere
    Quando l’anfora blocca il cantiere
    Dal Pincio a Venezia, ritrovamenti e stop contestati.
    Cacciari: accanimento terapeutico da certe soprintendenze. altro mega-parking da settecento posti, progettato al Pincio dalla giunta Veltroni e ora in via di attuazione con Alemanno, rischia lo stop per la cittadella romana riemersa durante i sondaggi.
    Risponde Roberto Cecchi, non solo direttore generale del ministero dei Beni culturali ma anche commissario straordinario per la prosecuzione dei lavori delle metropolitane di Roma e Napoli: «È vero, talvolta in alcuni uffici emergono visioni estremizzanti.

    Ma non possiamo incarnare l’amministrazione che tende a fermare lo sviluppo del Paese.

    Cacciari: «Usare la materia grigia. Se si trova la Venere di Milo, è ovvio fermarsi. Ma se ci imbattiamo in un muretto del ‘700… diciamolo, per favore, si può anche buttare giù»

    Ecco i risultati del vostro ostracismo! Le risposte che meritate!

    DA CHI LAVORA ANCHE PER PAGARVI I LAUTI quanto INUTILI e DELETERI (visti i risultati) STIPENDI!

    E se fossi sempre quel “TURISTA CHE CONSUMA LA CITTA'” terminerei con “UNA CASA DA REGINA ALLA REGINA”

    Eccolo il grande protettore del “bene comune” che fece in onor di Cederna sloggiare la “Roma mattonara” la quale prese le valige e sparì, lasciando per appena 4000 milioni di lire lo spazio per l’archivio Cederna di ben 20 lineari metri.

    Ecco il simbolo ed effige del vero “comunista pensiero” : non ho nulla di PROPRIETA’ pago regolarmente 500 euro di “AFFITTO”, per caso e per pura coincidenza sono 130 metri nel museo Palatino.

    «Ecco, per tapparmi la bocca, non si rinuncia alle offese… », ha replicato La Regina.
    Aggiungendo: «Certo che me ne vado. E, se ce la faccio, prima della scadenza del contratto a fine anno. Alla mia nuova casa a Porta Latina, che ho ristrutturato con lavori in ECONOMIA, mancano solo alcune opere di FALEGNAMERIA…».

    Ma che mondo crudele, il Professore di etruscologia, esperto dei Sanniti, costretto ad andarsene, maledetti “FASCISTI CATTIVI”!

    Lui Professore, che insegna ETRUSCOLOGIA e che propone di controllare le targhe e quindi eliminare il traffico dal parco dell’Appia, ( di cui è attualmente Presidente ), salvaguardando il nostro patrimonio costretto a fare LAVORI IN ECONOMIA.
    “LUI”Costretto ad andarsene?

    Che tristezza, l’ex Soprintendente ai Beni Archeologici di Roma Adriano La Regina.
    Professore ordinario di Etruscologia e Antichità Italiche nell’Università “La Sapienza”,
    Presidente dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte.
    Esperto dei Sanniti, nonché ai non troppo vecchi fasti presidente di Zetema nel 2005.
    Attualmente, Presidente del Parco dell’Appia Antica.

    Scriverò quindi a tutte le associazioni che si occupano del recente terremoto in Abruzzo e le pregherò di devolvere almeno una parte delle somme raccolte per aiutare il Professore.

    Non è concepibile che debba fare dei lavori in ECONOMIA !

    Ma la prima a cui sarà inviata è la “ANA”
    Terremoto: gli archeologi, siamo al servizio dell’Abruzzo.
    Per recupero patrimonio e lavoro per colleghi disoccupati
    (ANSA) – ROMA, 18 APR – Gli archeologi italiani si mettono al servizio della popolazione abruzzese per le operazioni di recupero tutela del “patrimonio culturale”.

    La vera emergenza è impedire che i lavori di “FALEGNAMERIA” a casa del Professore di Etruscologia Adriano La Regina esperto dei Sanniti, siano fatti in “economia”!

    Questo è scandaloso!

    Altro che terremotati, altro che tendopoli! Basta ricostruire inutili case!

    Depauperando il verde patrimonio comune, sottraendo così spazio ai toporagni oggetto di consulenze nel parco dell’Appia!

    Questo è il momento per fermare qualsiasi opera!

    Bisogna fermare tutte le attività! Recuperare aree lacustri per gli autoctoni uccellini e per gli spinarelli lacustri!

    Permettere agli archeologi di lavorare, con tutto il tempo necessario, fossero anche decenni, per la salvaguardia del nostro glorioso passato!

    E sacrificare felici il nostro futuro!

    Silvio Berlusconi sicuramente comprenderà il necessario sacrificio, così come le popolazioni colpite, saranno felici di far lavorare gli archeologi e di evitare di ricostruire le case.

    Saranno felici di restare nelle tendopoli !

    Berlusconi apprezzerà il mio essere portavoce di queste associazioni, che si impegnano per i colleghi disoccupati! E per gratificare meglio quelli occupati!

    Gli archeologi tra i lavoratori meno pagati d’Italia. La denuncia del Presidente “ANA”
    L’Associazione Nazionale Archeologi si batte per il riconoscimento e la regolamentazione della professione, premessa fondamentale per ottenere non solo più tutele e più diritti, ma anche una più adeguata retribuzione degli archeologi.

    Penso al Professore La Regina ex-Presidente di ZETEMA e trovo le GIUSTE REMUNERAZIONI di tali incarichi. Ma solo dei successivi amministratori e presidenti. Ovviamente sottolineo solo le cose più simpatiche.

    Chiudono la classifica il presidente di Zetema Ivana della Portella con soli 75.000 euro e l’AD della stessa azienda Albino Ruberti con 120.000 euro.

    Il costo totale
    La somma totale che il Gruppo Comunale ha speso nel 2007 per amministratori esecutivi, consigli di amministrazione e collegi dei Sindaci porta alla ragguardevole cifra di euro 6.036.764,04.

    Ovviamente si tratta solo delle società sotto elencate, ovvero quelle delle quali è stato possibile reperire i bilanci approvati. Mancano ancora moltissime società tra le quali
    Gemma spa, Assicurazioni di Roma, Multiservizi, Farmacap etc.

    La finta pubblicizzazione dei compensi
    Un’ultima considerazione riguarda la pubblicità dei compensi imposta dalla legge e dalle delibere comunali. Sul sito del Campidoglio fu pubblicato da Veltroni lo schema dei compensi.

    Purtroppo i compensi più eclatanti non ci sono e si è tentato di far credere che alcuni dirigenti e manager percepissero molto meno di quanto non fosse vero.

    Basti pensare per Vento e Gabbuti si scrive la cifra 0, salvo un asterisco che specifica che i due hanno una retribuzione come dirigenti della società che ovviamente non viene pubblicata. Per Bianchi e Cavalieri si pubblica il compenso di 12.500 e 25.000 euro, fatto salvo il solito asterisco. Anche Bortoli percepisce 25.000 euro più l’asterisco, mentre ne toccano solo 15.494 a Ruberti e 15.000 a Proietti.
    Diversa la situazione per alcuni altri per i quali viene specificato che la cifra pubblicata potrebbe aumentare al raggiungimento degli obiettivi: così a
    Morese risultano 93.724 euro invece dei reali 185.000,

    a Puro risultano 82.008 euro invece di 123.000,

    a Fabiani 300.000 invece di 407.000,

    a Mangoni 200.000 invece di 670.000,

    a Ferri 82.008 invece che 147.613.

    Resta da comprendere quali obiettivi queste società abbiano raggiunto mentre è chiaro quelli raggiunti dai loro manager. UGL ROMA E LAZIO

    Ma a parte gli asterischi, gli obiettivi che raggiunse La Regina sono noti:
    Restauri, stop agli appalti a Roma (Giorgio Santilli)
    Il Sole 24 Ore, 05-04-2006
    Dei 620 dipendenti, soltanto 41 lavorano nel restauro e 28 nella progettazione.
    Nel loro ricorso, tuttavia, i restauratori — che chiedono anche un risarcimento danni per i mancati lavori potenziali — evidenziano come «non vi fosse alcuna giustificazione per ricorrere, in palese violazione dei principi sanciti dalle suddette disposizioni, all’affidamento diretto» di lavori di restauro — che ricadono nella differente disciplina della legge Merloni — e come l’amministrazione comunale «abbia ritenuto di procedere all’affidamento diretto a Zètema della quasi totalità degli interventi di restauro dei beni culturali nella città di Roma», compromettendo «il corretto svolgimento della dialettica concorrenziale». Nel 2005, Zètema, che è presieduta dall’ex sovrintendente ai beni archeologici di Roma Adriano La Regina, ha fatturato 1.763.532 euro per attività di progettazione e 1.558.852 euro per attività di restauro.

    Ma il ricorso presentato dai restauratori va oltre, ipotizzando un’aperta violazione dei principi di buon andamento, imparzialità e trasparenza del Comune per aver «prima affidato le suddescritte attività direttamente a Zètema facendole acquisire know how, specializzazione, esperienza, la certificazione OS 2 indispensabile per operare nel settore del restauro, nonché “figure professionali qualificate”, per poi procedere, una volta raggiunto tale livello di qualificazione professionale, all’acquisizione di una quota di maggioranza della società».
    «Non discuto — dice Carla Tornasi — che Zètema possa essere un buon modello di organizzazione dei servizi culturali a Roma. Di certo non lo è nel settore del restauro, dove gli operatori devono essere altamente qualificati e gli affidamenti devono rispondere alle norme concorrenziali della legge Merloni. Si è invece ingessato il mercato.
    La nostra battaglia è proprio quella di riaprire il mercato a forme di concorrenza e trasparenza, evitando che il modello Zètema si diffonda in altre città».

    Zetema nel mirino
    Gianni Alemanno lo ha detto più volte in campagna elettorale e lo ha scritto nel programma: la guerra all’ ” in house ” – affidamento di servizi pubblici senza gare alle aziende comunali che anche a Roma ha imperversato nell’ultimo quinquennio, provocando il rafforzamento degli inefficienti monopoli locali – partirà dal settore della cultura.
    E’ il prototipo della società in house – fra le circa ottanta controllate dal Comune – è Zetema. Una srl duramente colpita un anno fa anche da una sentenza dal Consiglio di Stato per aver direttamente svolto in passato lavori di restauro sottraendoli al mercato delle imprese e dei professionisti, senza vincere nessuna gara.Così la descrive Alemanno nel suo programma:”Con circa 700 dipendenti gestisce una gamma di attività che vanno dalla conservazione al restauro, dalla promozione alla gestione di servizi a valore aggiunto, organizzazione di eventi e progettazione, sia con affidamenti diretti che attraverso la partecipazione a gare in concorrenza con altri soggetti.”
    Se la Zetema del passato, presieduta dall’ex Sovrintendente Adriano la Regina è stata l’emblema della occupazione da parte pubblica del mercato del restauro, (anche utilizzando lavoratori socialmente utili per quella delicata attività) quella di oggi, presieduta da Ivana Della Portella, ha rinunciato ai restauri ma si muove comunque a 360° nel mercato della cultura, sottraendo spazio al mercato. Alemanno non ha nascosto che potrebbe partire proprio da qui l’opera di “disboscamento” della potente holding comunale. Per lui è anche un test della capacità di mantenere le promesse di liberalizzazione.
    Sole 24 Ore. 30/04/2008

    Cosa non darei per essere anche per un breve istante “IL TURISTA CHE CONSUMA LA CITTA'”
    Vi scriverei una lettera ben più pesante, precisa, con incontrovertibili documentate dimostrazioni, della follia generale che pervade “LA CONSERVAZIONE DELLA MEMORIA” per nascondere ben più miserevoli terreni interessi.

    Cito un proverbio latino credo coniato per queste circostanze:
    Ubi non est pudor nec cura iuris, sanctita, pietas, fides, istabile regnumes.
    Quando manca il pudore, né si tiene conto del diritto, dell’onestà, della pietà né della fede, quel dominio non può durare .
    SENECA

    Chi semina vento raccoglie tempesta, e vedo le prime sospirate goccie in quanto dichiara il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro : “La Regina farebbe bene a lasciare subito l’appartamento perche’ credo che ormai si stia delineando il profilo del danno erariale del quale qualcuno dovra’ pure rispondere”.

    Ma per i trascorsi 4 anni in cui senza titolo occupava l’immobile non si prefigura comunque il danno erariale?

    Ma siamo in Italia e mi leggo anche:
    • Foggia . Chi versa in stato di bisogno ed occupa un alloggio pubblico non compie un reato. Il motivo è che «l’esigenza di un alloggio rientra tra i bisogni primari della persona». Lo sostiene il Tribunale di Foggia che ritiene la circostanza di fatto dello stato di indigenza come una esimente.
    Foggia, 15 aprile 2009 Avv. Eugenio Gargiulo

    Lo stato di “BISOGNO”, lo stato di “INDIGENZA”.

    Comprendo bene cosa volesse dire Oscar Wilde :
    «Fu un giorno fatale quello nel quale il pubblico scoprì che la penna è più potente del ciottolo, e può diventare più dannosa di una sassata.»

    E di “sassate” qui non mi sembra ce ne sia penuria! Queste peraltro sono solo le prime!

    Chissà “CHI” è stato a chiedersi dove abita Adriano La Regina.

    Perché l’attuale soprintendente ai Beni Archeologici di Roma, Angelo Bottini, ha una casa di servizio a Palazzo Altemps? E quanto paga? Scrive Alberto Di Majo sul Tempo.

    Dal 14/01/2005 ANGELO BOTTINI NUOVO SOPRINTENDENTE PER I BENI ARCHEOLOGICI DI ROMA

    Sono curioso anche io.

    E mi auguro che al Colosseo, tanti, invece che a palla potranno giocare a “GUARDIA E LADRI” e non sarebbe un pericolo per la sicurezza, si chiamerebbe GIUSTIZIA!

    ROMA (5 maggio) – «Ma quale Circo Massimo, noi dal Colosseo non ci spostiamo di sicuro. Troppo tardi, mi spiace». Il presidente dell’Uefa, Michel Platini è apparso irremovibile sulla location del Champions Festival, che accompagnerà la finale del torneo in programma a Roma il 27 maggio prossimo.

    «È da otto mesi d’altronde che ci lavoriamo – ha spiegato Platini in un’intervista a Repubblica – in pieno accordo con il Comune di Roma. Sono loro che ce l’hanno detto. È una festa della città, non sarebbe bello cambiare adesso, e poi ci sarebbero non pochi problemi. Lo scorso anno lo abbiamo fatto nella Piazza Rossa a Mosca, ci sono state duecentomila persone e non è successo nulla».

    E io son qui che scrivo, copio e incollo, verifico, analizzo e spedisco, citando le fonti, gli articoli.

    Sono semi, sono informazioni dettagliate, precise, verificabili e incontrovertibili.
    Magari ci vorrà tempo, ma germoglieranno, al momento giusto, dalla persona giusta.

    Disse Samuel L. Clemens già nel 1875 :
    “C’è qualcosa di affascinante nella scienza: si ottengono ingenti risultati con investimenti minimi”

    La “CONOSCENZA”.
    “Dio impose all’uomo: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai morirai”.

    La conoscenza è l’arma più potente che esista, tanto è che tutti i regimi, di tutte le epoche e la stessa “SANTA CHIESA”, come appena avete visto, la teme profondamente più di qualsiasi altra cosa.
    DALL’”ALBERO DELLA CONOSCENZA” DISCENDE addirittura IL “PECCATO ORIGINALE”

    La “CONOSCENZA”! Ecco il cardine! Chi ha la conoscenza potenzialmente è pericoloso!
    Perché non puoi ingannarlo, non puoi schiacciarlo senza temere reazioni.
    Il potente, teme la “conoscenza”, perché è dell’ignoranza di chi lo circonda si nutre il suo stesso potere.

    Ecco il “POLITICHESE” il parlare per ore senza dire nulla, lo scrivere con termini incomprensibili deliranti documenti, esprimendo concetti apparentemente ovvi e positivi, ma tacendo sulle conseguenze. Ecco la chiave per interpretare l’ultimo articolo in cui si esordisce : “Ztl” contro l´assalto delle auto Vertice in Comune. La Regina e l´assessore Croppi: “Così salviamo il parco”

    Non si spiega nell’articolo come permettere l’accesso a chi vuole visitarlo, certamente si limiterà il TRAFFICO DI ATTRAVERSAMENTO, si tace sulle conseguenze nefaste che questo provocherà:

    Centinaia di licenziamenti, attività già allo stremo costrette a chiudere, IL PARCO trasformato in un possedimento statale, “STATALISTA” in cui un Presidente ha il potere di negare qualsiasi normale attività, parlando di sviluppo, di “SOCIALE”, di educazione ambientale!

    Intanto nei bilanci nessuno si accorge dei fondi per gli “ECOALBERGHI”, nessuno osa parlare dei vivai che “DEVONO CHIUDERE PERCHE’ INCOMPATIBILI”, e nessuno si chiede perché sempre nei bilanci compare una voce “VIVAIO PER PIANTE AUTOCTONE”?

    Nessuno “osa” parlare perché teme la rappresaglia di “DENUNCE” ?

    IL PARCO MORIRA’ PER QUESTO!

    Roma soffocherà nel traffico impazzito, e avrà un parco dove non si potrà entrare senza “NULLA OSTA” ! QUESTA E’ la realtà!

    Gli archeologi parlano di “OLTRAGIO” ?

    Parliamo delle gare di appalto,
    dei milioni di euro a coriandoli,
    parliamo della gestione,
    dei bilanci del Parco dell’Appia Antica,
    parliamo degli abusi, della tracotanza,
    della follia, che pervade i vari consigli di amministrazione dei PARCHI.

    ORA TUTTI POSSONO ANDARE ALLO STRAZZO FINTO!

    Su ricostruzioni fotografiche!

    GRAZIE!

    Voi FORTI con i DEBOLI e gli indifesi, voi che siete deboli con i forti !

    Fate RABBRIVIDIRE tutti noi! Di Destra, di Centro e di Sinistra!

    VERGOGNATEVI!

    LEGGO dal sito del Parco dell’Appia :
    NUOVI ALLESTIMENTI PER L’AREA DIDATTICA DELLO STAZZO DEL PASTORE

    Ma se ci tenevamo il buon Fernando? ERA UN PASTORE VERO NON FOTOGRAFICO!

    Brogi Paolo (10 maggio 2006) – Corriere della Sera RITA PARIS dichiara :
    “…Dopo una prima ripulitura, mentre ancora nel luogo insiste la presenza di un pastore con le sue “BESTIE”…”

    E un successivo articolo in cui sempre La Rita Paris 28.11.2007
    Autore: Bucci, Carlo Alberto : “Abbiamo sporto immediatamente denuncia. E denunciato ancora una volta come in questo sito, che era di pertinenza della villa dei Quintili, un pastore continui a portare il suo gregge e i suoi cani”.

    Finalmente “Fernando”, perché io conoscevo Fernando!

    E’stato cacciato via! SIAMO TUTTI FELICI!

    Cacciamo via il pastore e le sue pecore vere i suoi cani VERI!

    Non giocava Fernando!

    Fernando viveva, “LAVORAVA” !
    Era un “pezzo” di vivere “vero” e cosa fanno i “TUTELANTI” ?

    Finalmente lo scacciano e
    costruiscono LO STAZZO FINTO SU RICOSTRUZIONI FOTOGRAFICHE?

    Tutti devono APPREZZARE! Perché è percepibile il disegno generale!

    LA TUTELA!

    Mandiamo via Fernando, il suo gregge, i suoi cani,
    deve “scavare” la Rita Paris!

    E uno “strazzo” finto per portare i bambini delle elementari a vedere come era quello che ormai grazie a voi non esiste più!

    Ma io anche ai bambini scrivo!
    Alle scuole materne, elementari e medie!

    Che gli insegnanti sappiano e educhino nella giustizia e nella chiarezza della verità i nostri figli!

    Che siano informati questi insegnanti!

    Perché hanno la responsabilità di educare in nome della VERITA’ e del “RISPETTO DEL DEBOLE e dell’INDIFESO” a prescindere della loro appartenenza politica!

    I fatti son questi: FERNANDO NON C’E’ PIU’!

    STRAZZO FINTO! E Pecore di cartapesta?

    Niente cani, scarpette pulite al ritorno dalla gita per i nostri figli!

    Grazie ai COMUNICATORI AMBIENTALI pagati profumatamente per questo!

    Ecco il vero danno! La vostra miseria umana, il vostro ODIO sconsiderato per tutti!

    Ma dietro vi è un disegno, un delineato, chiaro quanto FOLLE obiettivo!:
    SEZIONE REGIONALE LAZIO“Piano di Utilizzo dell’area di Tor Marancia nel Parco Regionale dell’Appia Antica” – maggio 2006
    la costruzione di ulteriori attraversamenti dei fossi salvo che con strutture in legno ottenute con tronchi; da prevedere operazioni di messa in sicurezza di alcuni pioppi pericolanti nel pioppeto, e la reintroduzione di esemplari autoctoni (Populus nigra). Vanno poi previsti interventi di restauro della rete idrografica, finalizzati al ripristino della sezione degli alvei e di ripristino di aree umide perenni. Si potrebbe prendere in considerazione l’introduzione di specie non esistenti nell’area del Parco ma presenti storicamente lungo i fossi della Campagna Romana, come l’ontano (Alnus glutinosa).
    Si eviterà ogni altro intervento che snaturi l’aspetto del luogo, tipo sistemazione di panchine, pergole, cestino, ecc.

    Dovrebbe essere favorito il rimboschimento della collina centrale fra i due fossi (alla cui base è stata individuata una possibile struttura funeraria ipogea), utilizzando essenze ed esemplari provenienti dall’area stessa e compatibili con le potenzialità evolutive della vegetazione: il querceto misto.
    A TALE SCOPO SI EVITERA’ LO SFRUTTAMENTO A PASCOLO.

    Per la fauna, oltre ad attraversamenti su recinzioni, che in realtà ANDREBBERO ELIMINATE, sarebbe opportuno creare dei punti di riproduzione (ad es. stagni temporanei per tritoni e rospi), CASSETTE NIDO e punti protetti di alimentazione (ad esempio coltivazioni a perdere di specie appetite dalla fauna presente e da quella potenziale, come l’istrice).Per le emergenze archeologiche, ogni intervento di tutela e restauro dovrebbe evitare interventi di forte impatto visivo (tipo: erezione di cancellate, disboscamento circostante ecc.).Possibile prevedere la realizzazione di un breve percorso attrezzato per disabili nella parte più panoramica, ovvero il pianoro in prossimità del quartiere “Sogno

    Ma nel PIANO DEL PARCO sono ancora più chiari gli intendimenti testualmente riporto :
    Sono previste anche numerose
    azioni di rimozione e demolizione dei principali detrattori
    ambientali e di reintegro paesaggistico.
    Tra le attività e gli insediamenti incompatibili
    CENTRI SPORTIVI,
    VIVAI,
    RISTORANTI in casali storici, officine di demolizione, depositi di materiali edili, oltre a capannoni e manufatti ad alto e altissimo stato di degrado.

    Però nei bilanci vedo 413’000 euro PER UN VIVAIO? Per le specie “autoctone”?

    Ve le annaffierete da soli, le specie autoctone?

    E per la viabilità? Testualmente leggo:
    “Si tratterebbe dunque di realizzare una zona a traffico limitato, a fasce orarie, controllata da
    varchi gestiti come il centro storico o dalla polizia urbana o da un sistema elettronico e nella
    quale avrebbero sempre libera circolazione i residenti e gli altri aventi diritto.”

    Finisce questo delirante documento con GLI ALTRI aventi diritto?

    Tutti hanno il “diritto” di venire qui!

    Di passare, di fermarsi! Senza le vostre maledette fasce orarie!

    IL SISTEMA ELETTRONICO lo usano in CINA!Dove il “comunismo” ancora impera, dove mi auguro sarete accolti!

    IL PARCO è DI TUTTI “NOI” !

    A tale scopo si eviterà lo sfruttamento a pascolo?
    QUINDI Fernando era già stato eliminato sulla carta!

    Ora vorrebbero bucare le reti dei giardini?
    Per la fauna?

    MA OVVIAMENTE le reti ANDREBBERO ELIMINATE!

    Gli stagni temporanei per i tritoni?

    Le coltivazioni a perdere?

    Solo per le emergenze archeologiche ( comunque ) neanche una cancellata provvisoria?

    Non voglio commentare, credo sia superfluo!

    Ma attenzione!:
    Udite udite! se nel piano del parco Fernando deve andare via come si è ampiamente descritto nello STATUTO sempre del parco lui è “PRESERVATO”!
    Leggo:art2 attività e finalità.
    E ) all’applicazione di metodi di gestione e di restauro ambientale allo scopo di favorire l’integrazione tra uomo ed ambiente anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici, paesaggistici e delle attività agrosilvo-pastorali e tradizionali

    Si vede che il piano del parco, l’altro piano della regione e lo STATUTO non si intendono fra di loro!

    E noi siamo in mezzo alla follia tra leggi, “leggine”, statuti, piani di assetto,
    “PIANI INCLINATI”!

    Cellini della Soprintendenza Archeologica, il COMANDANTE Cubeddu,e i suoi guardiaparco e le sue upupe da inanellare, verdi ormai anche loro, come i picchi, che, a spese nostre, inanellano!

    Milioni di euro in fumo dietro GLI SCAVI ARCHEOLOGICI PER POI RICOPRIRLI DELLA STESSA TERRA?

    Compriamo allora tre cavalli e che siano per i disabili economicamente disagiati e che gli archeologi scavino con le zappe o con le mani, perché le ruspe e le “DITTE” possono rovinare i loro “PREZIOSI” reperti!

    Credo sia la volontà dei più che leggono e che vivono il presente senza cullarsi sempre nel passato!

    Per la vostra lucida e unitaria “sinistra” politica e chiari intendimenti vi ringraziamo!

    Vi ringrazia anche la “prostituta” a cui voi vorreste tanto far pagare la vostra “FALSA” moralità buttando giù la sua baracca ma per lei “CASA”, e vi ringrazia sua figlia disabile.

    E vi ringraziano anche loro perché leggendo quanto scrivo ora sa che non è sola, perché sa ora il mio n. di cellulare, sa che se verrete potrà chiamarmi e vi resterebbe difficile radere al suolo tutto, non minaccio nessuno, semplicemente chiamo
    GIORNALISTI A COMMENTARE LA vostra sempre maledetta malvagia “SINISTRA” TUTELA!

    Mi basterà fotografare il viso di quella bimba, mentre la ruspa gli rade al suolo la sua “casa”.

    E poi con quella foto e una descrizione di quanto accaduto vado nei vostri “centri sociali” di “SINISTRA” e VADO nei circoli di “AN”, passo la vita a portare quella foto.

    Unico scopo, farla vedere a TUTTI!

    Vado nelle sedi degli ultras, vado dalle azioni cattoliche, con quella foto e i suoi occhi vado a chiedere udienza dal Papa, dai Cardinali e poi?

    Poi ve li porto alla vostra “SEDE” “ristrutturata” del parco!

    Tutti a complimentarsi della VOSTRA TUTELA!

    SIETE CONTENTI? I COMPLIMENTI SON SEMPRE GRADITI!

    Ora sa che un uomo la rispetta e la onora.
    Perché “MADRE” VERA!

    Sa che se buttano giù la sua baracca e per lei casa, la “mia” casa è aperta per lei, e per sua figlia.

    Ore e ore al tavolino a difendere il BENE COMUNE?

    A difendersi da accuse che gettavano ombre sull’operato eccelso?

    VERGOGNA! RITA PARIS!

    VERGOGNA! ADRIANO LA REGINA!

    Vergogna Guido Cubeddu inanellatore di upupe e picchi verdi.

    Vergogna Aldo Cellini, che lasci bigliettini scritti a penna col n’ di cellulare, firmandoti SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA.
    MEMBRO DELLA ONORATA TASKE FORCE DI RITA PARIS!

    Per le tue foto e i bigliettini ti dedicherò
    IL LIBRO! : TITOLO :
    “ I L P A R C H I F I C I O”

    Vergogna che provo io per voi, VERGOGNA che provano tutti!

    Voi, che per “me” siete stati un problema vi ritrovate un “INCUBO”,
    che scrive, con nomi e cognomi, citando articoli, date, avvenimenti.

    Tanto è che da un art. da LA REPUBBLICA DEL 22.02.05 DEVO LEGGERE:
    “La Procura indaga sui parchi. L´inchiesta è nata da migliaia di esposti: nel mirino Enti e guardie sospettate di non aver controllato. Da Veio all’Appia ABUSI, discariche e scavi incustoditi. Il valore archeologico e paesaggistico svilito dallo stato di degrado e dai continui scempi. Il degrado dei parchi di Roma finisce a piazzale Clodio. I reati ipotizzati sono omissione d’atti d’ufficio e abuso. Gli accertamenti puntano sull’operato degli enti di gestione ma anche sull’attività svolta dalle guardie. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Carlo Lasperanza, prende il via da una serie di esposti. Gli accertamenti sono stati delegati ai vigili urbani dell’VIII gruppo coordinati dal comandante Antonio Di Maggio.
    Siti archeologici e i monumenti riportati alla luce durante gli scavi che a più riprese sono stati effettuati per poi essere ABBANDONATI PER MANCANZA DI INVESTIMENTIi.” Gli abusi non sono solo edilizi ma riguardano anche discariche e baraccati che con il tempo sono proliferati nelle riserve senza alcun controllo o azione di contrasto.
    Il pm La speranza vuole comprendere quali interventi sono stati adottati dall’Ente che gestisce il parco per arginare le situazioni di illegalità.”

    IO AGGIUNGO a quanto avete letto : almeno LA PARIS FINITI I FONDI quanto scava LO RICOPRE DI TERRA !

    Quindi non sono “ABBANDONATI” solo ricoperti!

    Dopo quattro anni da questo articolo le roulottes sono ancora serenamente ai margini dei campi recintati, molte casette, baracche e tuguri sorgono sotto le chiome degli alberi. I container certamente non sono poi tanto difficili da vedere! Ampi spazi asfaltati, intere aree dedicate ad ospitare immigrati in baracche fatiscenti.

    Certamente sono difficili da vedere per chi si ostina a voler SANZIONARE I FUOCHI ARTIFICIALI! Perché? Ma perché, come dichiara Guido Cubeddu, i fuochi non erano “autorizzati”!

    Perché si possono autorizzare?:

    La legge istitutiva del Parco art. 16 lettera E ( prevede espressamente il divieto di accensione di qualsiasi fuoco nel perimetro del Parco, compresi i fuochi d’artificio).

    INFATTI: leggendo su un altra schermata SI POSSONO SCARICARE DAL SITO DEL PARCO I MODULI PER INFORMARE DEL QUANDO SI ACCENDERANNO I FUOCHI ?
    (Anzi DUE moduli diversificati riguardo il periodo! ). Più decine di pagine di UTILISSIMA normativa SE DEVI BRUCIARE POTATURE!

    UN DELIRIO DI: NON DEVI! MA PUOI! , PERÒ DIMMELO! , Cosi ti rispondo, EVENTUALMENTE ti AUTORIZZO, (se mi và E CONVIENE ) QUINDI ESISTO!

    E se non fosse tragico ci sarebbe da ridere!
    Autorizzate son le discariche, gli sperperi DI NOSTRI SOLDI? Le baraccopoli?
    COMUNQUE SEMPRE MEGLIO DEI VOSTRI ESTETICO-FIGURATIVI DELIRANTI E certamente ( Di questi enti ) rappresentativi “CREATIVI FRAMMENTI”!

    PRESTIGIACOMO sai quanto sarebbe bello avere i fuochi artificiali tutte le sere, tutto l’anno, tutti gli anni.

    Invece bisogna subire la loro TUTELA!

    E nel tutelarci meglio lo stesso ADRIANO LA REGINA dichiara in un’altra intervista: 19 agosto 2007 ALBERTO CUSTODERO
    “Sono molte, infatti, le antiche e lussuose ville – molte delle quali abitate negli anni della Dolce Vita da Vip e attori – trasformate oggi in centri di convegni e feste organizzati da società di catering che offrono anche FUOCHI DI ARTIFICIO non autorizzati! Per citarne alcune, villa Apolloni della Appia Antiqua Aedes, una società che ha come proprietaria, FRA L’ALTRO, una FINANZIARIA PORTOGHESE. Villa san Sebastiano del principe del Gallo di Roccagiovine, villa Dino Editore, villa Dei Quintili e villa Fiorano. Molte di queste, per poter svolgere l’ attività commerciale di catering, compiono lavori di ristrutturazione e di cambio di destinazione d´uso del tutto abusivi, salvo poi chiedere i condoni edilizi. È il caso, ad esempio, di villa Apolloni, i cui responsabili legali sono stati denunciati alla procura tempo fa per aver svolto una serie di lavori o abusivi, o difformi rispetto alle richieste di condono”.

    Ora che finalmente villa dei Quintili come molte altre è stata acquisita dal parco e ci costa mantenerla e ristrutturarla con cambi di destinazione AUTO-AUTORIZZATI sarà contento!
    Proprietà dello Stato solo dal 1986 Leggo dal sito della soprintendenza?
    Erano catering “ancestrali” di 31 anni fà?

    Leggo però ANCHE qualche lamentela dei cittadini:
    4.900.000.000 L. per la “valorizzazione villa dei Quintili”, Il Programma degli Interventi del Giubileo ha destinato 2.659.556.200 L. al Parco archeologico della via Latina, eppure oggi che il cantiere di scavo è terminato da più di un anno i sepolcri più importanti sono chiusi. In quest’ultimo caso non è da trascurare il cattivo uso dei soldi giubilari, tenuto conto che il Ministero aveva ottenuto dallo Stato altri 1.723.000.000 L., ma li ha restituiti (Gazzetta Ufficiale n. 150 del 30-06-1998) per “finanziare altri interventi ritenuti più importanti”.

    Le denuncie a Villa Apolloni ci son state, io suppongo perché si ostinavano a non essere “gentili” come tutti?

    Probabilmente una finanziaria ( FRA L’ALTRO? Perché è una cosa tanto inaccettabile per i DEMOCRATICI DI SINISTRA? )

    PORTOGHESE? Non conosce bene il SISTEMA! ILVOSTRO MECCANISMO! La tutela!
    E’ Forse e’un REATO IMPERIALISTA aver lussuose ville? Fare delle feste, fuochi artificiali? Che comunque mai sarebbero autorizzati ma solo tollerati, io immagino PREVIO OBOLO!

    In altre felici dichiarazioni fanno notare che:
    “Il sospetto dei guardiaparco e del presidente dell’Ente tuttavia, è che tutta questa attività di catering sia incompatibile, se non addirittura fuorilegge, un modo, cioè, per aggirare le normative sulla ristorazione che prevede il rilascio di licenze commerciali e autorizzazioni sanitarie. Documenti che è molto difficile, se non impossibile-in un parco archeologico nel quale NON esiste la rete fognaria ottenere.
    È per questo che
    G U I D O C U B E D D U
    lancia un appello: “VENGA LA GUARDIA DI FINANZA A FARE ACCERTAMENTI SU QUESTE VILLE, perché a mio giudizio dietro i paravento del catering stanno mascherando attività di ristorazione che andrebbero TASSATE e AUTORIZZATE con tutti i permessi previsti dalla legge”.

    MA CHE BRAVI!

    NON quindi il rispetto dell’ambiente magari chiedendo giustamente l’uso di fitodepuratori!

    BASTA CHIUDERE LE ATTIVITA’!

    Mettere in croce chi disgraziatamente ci vive e lavora negando qualsiasi miglioria!
    FOSSE ANCHE RIPARARE UN TETTO!

    Ma che bella cosa sarebbe trasformare tutto in un deserto, un inferno in terra!

    Con l’erba alta a proteggere i toporagni tanto sponsorizzati nei video ?
    Poi se va tutto a fuoco, meglio!

    Non trovo l’impegno di spesa, magari,”Il piano antincendio” rientra nei compiti istituzionali del Parco dell’Appia, ma visto che al parco dell’Arcipelago Toscano di Tozzi si impegnano 33’000 euro “SOLO” per “LA predisposizione documentazione e controllo elaborati del piano antincendio”

    Mi resta la curiosità di sapere se è costato, chi ha ricevuto eventualmente un compenso e di quale cifra si tratta!

    CURIOSITA! Non è reato esser curiosi! Giusto “COMANDANTE” CUBEDDU?

    Come potete credere di non dover dare conto del vostro operato?

    Come potete credere di poter sempre umiliare senza ricevere lettere come questa?
    Che spero vi riporti con i piedi per terra!

    Ancora siamo in tempo per bonificare molte situazioni, non necessariamente bisogna ABBATTERE, distruggere, ALLONTANARE! REQUISIRE! ESPROPRIARE!

    SOLO DE N U N C I E P E N A L I ?
    Come a CHIACCHIERE vorrebbero questi grandi TUTORI!

    Così possiamo INTERVENIRE E CHIEDERE ALTRO PERSONALE DA “IMBUCARE”!

    E invece guarda un po’, te lo chiedo sul serio a cosa serve un VIVAIO da 413 MILA EURO. PER SPECIE AUTOCTONE? Dopo aver espressamente scritto nel piano del parco:
    “VIVAI INCOMPATIBILI”

    Anzi sai che faccio lo chiedo anche alla tua stessa Guardia di Finanza!
    E VISTO CHE CHIEDO, SAREI CURIOSO DI SAPERE ANCHE DEL PIANO ANTINCENDIO!

    Quanto è costata la predisposizione documentale del piano antincendio redatto da Guido Cubeddu?
    Sarà stato gratis? Rientra nelle sue mansioni?

    Ma ovviamente vorrei anche sapere delle varie consulenze legali visto che l’AVVOCATURA DELLO STATO è PREPOSTA A QUESTO SCOPO :

    Lo chiederò con un cartello per strada legato a catena sotto i vostri appena ristrutturati ECOLOGICI uffici!

    Lo chiederò anche a DOMINE IDDIO!

    Qualcuno risponderà!

    Intervista di Alberto Custodero ad Adriano La Regina – la Repubblica, 19 agosto 2007
    IL TITOLO CREDO SIA ESAUSTIVO!
    “Bisogna “REPRIMERE” o il Parco muore”
    Il professor Adriano La Regina, Presidente dell’Ente Parco, richiama l’attenzione della politica e degli enti pubblici affinché intervengano per garantire l’esistenza e la sopravvivenza del parco
    Presidente, perché questo allarme?
    «Il parco è ancora una prospettiva. Qualunque visitatore venga, non si rende conto di essere in un’area protetta, ma si trova nell’inferno del traffico della via Appia dove non è neanche possibile camminare. E poi c’è stato questo sviluppo selvaggio delle trasformazioni delle ville».
    Cosa si dovrebbe fare per porre in qualche modo rimedio a fenomeni come quello del catering che rischiano di snaturare la vocazione del comprensorio archeologico?
    «Se si parla di costituire un parco pubblico, tutti saltano addosso pensando che si vogliano fare espropri. Questo è falso, ma è doveroso costituire un FORTE NUCLEO DI PROPRIETA’ PUBBLICA e condizionare i privati a finalità congrue con il parco.
    Per farlo, ci vogliono anche COMPORTAMENTI REPRESSIVI NELL’INTERESSE PUBBLICO ».

    Infatti aggiungo io che è nell’interesse pubblico costruire un bagno panoramico, ristrutturando una villa presa per appena QUATTRO miliardi, tralasciando i lavori alle vestigia romane!

    ( COMPLIMENTI ).

    Mi riferisco all’articolo (28 marzo 2003) – Corriere della Sera
    Rita Paris è il direttore responsabile della zona per la Soprintendenza archeologica. Perchè è importante l’ acquisizione della villa di Capo di Bove? «Per molte ragioni. Perchè finalmente avremo un centro polivalente, che sarà un punto ideale per la scoperta dell’ area storica dell’ Appia…» E dal punto di vista archeologico? «E’ uno dei pochi complessi residenziali con terme, o solo termale in un tratto della strada in cui all’ epoca c’ erano quasi solo monumenti funerari. E poi è costruito proprio sull’ antica strada, che in quel punto si trova un metro sotto il piano attuale. E dire che c’ è chi ha voluto fare polemiche anche sull’ acquisto…»
    Chi? «Il senatore della Margherita Giuseppe Vallone ha presentato due interrogazioni parlando degli 8 bagni e della piscina della villa. E parlando di una “fantomatica gara d’ appalto” e di spese per 4 milioni di euro, quando l’ intero restauro non ne costerà più di 800 mila».
    Amareggiata? «Sì, perchè si gettano ingiustamente ombre su un’ amministrazione che con risorse certo non straordinarie tenta di arricchire il patrimonio di questo territorio»

    Dunque finalmente si è inaugurato “L’ARCHIVIO CEDERNA” ?
    DUE MILIONI E CENTOMILAEURO è COSTATO!
    QUESTO LEGGO DI CAMPO DI BOVE DALL’INTERROGAZ.PARLAMENTARE DEL SEN.
    VALLONE

    Chiedo cose semplici. NON chiedo neanche un sopralluogo dispendioso, semplicemente un giretto che chiunque può fare stando seduto comodamente come noi tutti ora.

    Andate con (GOOGLE ART) sull’Appia Antica all’incrocio con via di Torricola,
    GUSTATEVI la casa sulla tomba romana.
    Poi seguendo via di Torricola fin sull’Ardeatina guardatevi le vie perpendicolari che incontrate.
    Il parco finisce fra gli sfasci. Anzi il Parco è uno sfascio!
    Grazie a Voi grandi verdi ECOLOGISTI.
    Grandi protettori dello “spinarello lacustre”!

    Voi che avete con tanti sacrifici rimesso in piedi il “PUNTO DI OSSERVAZIONE ORNITOLOGICO”.

    Ma siete veramente tanto offuscati dal delirio di potere da non rendervi conto che la gente e’ STANCA, satura, ESASPERATA!

    NON NE POSSIAMO PIU’!

    Il vostro capanno è autorizzato? Il nulla osta ve lo siete fatto da soli? Il progetto è firmato dall’architetto?
    I calcoli per le tavole inchiodate sono stati controllati dall’ingegnere?
    Leggo che avete in organico: architetti, archeologi, ingegneri, agronomi, naturalisti, geologi, EDUCATORI AMBIENTALI ?, informatici, amministrativi e COMUNICATORI ?

    E aggiungerei GRANDI artisti (VISTI I CREATIVI FRAMMENTI) e NON RIUSCITE A FARE UN CAPANNO CHE NON SIA PERICOLANTE SOLO A VEDERSI?
    (Prego tutti di guardare il capanno! ).

    E volete SANZIONARE l’uso non AUTORIZZATO di fuochi artificiali?.
    Sanzionate di divieto di sosta in AREA PROTETTA chi si ferma in mezzo a rifiuti con la macchina e prova a farsi un giro in bici per vedere se ancora è rimasto qualcosa oltre i cumuli di macerie, che avete permesso di accatastare, fra container adibiti a rifugi di fortuna.

    Fra prostitute, baracche, insediamenti abusivi e discariche? Prostitute che ormai lavorano
    (almeno loro ANCORA LAVORANO!) in camper a 500 metri da via Appia Antica, tanto sicure e PERFETTAMENTE inserite nell’habitat PERALTRO meglio del vostro amorevole toporagno!

    MA certo nel parco non si può parcheggiare! GIUSTO MULTARE SANZIONARE.
    BRAVI!

    Cercate con google (multa parco Appia antica). Alcuni commenti chiarificatori, sono del 2000 e sono stati cancellati, ma ve ne sono di recenti sullo stesso tema.

    Ma le prostitute son sempre le stesse ancora oggi! Ci sono sempre 4\5 di colore davanti al tiro con l’arco in Via di Torricola, (SE SORRIDETE VI SALUTANO CON LA MANO).
    Poi normalmente una Yaris grigia ( La potete vedere parcheggiata con google maps, su via di torricola, ultimamente sostituita con una Toyota rav 4 nuova fiammante – il mestiere rende!- La proprietaria, una bella bruna PROSPEROSA credo italiana dall’altro lato della strada ha un camicia a fiori. ) .
    PROSEGUITE, normalmente troverete molte SIGNORINE in ATTESA DELL’AUTOBUS, ancora all’altezza di Via Casadei una biondona procace! ( Attenzione si chiama PASQUALE! ).

    Se invece volete trovare qualcosa di più ricercato, signorile e fresco, girate a sinistra, sull’Ardeatina, ci sono molte belle ragazze alla fermata ma che non CREDO stanno aspettando l’autobus!
    Se tornate indietro proprio davanti Pasquale invece troverete dei viottoli e percorrendoli troverete un bel campo di extracomunitari.

    Con google-art, Guardatevi i canili abusivi, ( via gastone De Nicolò, a occhio circa 5000 metri quadri) si vedono chiaramente i cani e le decine di cucce, tanto son belle le foto su google che si vede anche il cartello di SEQUESTRO!

    Ma sanare queste situazioni?
    Che c’è di male in un canile?

    No meglio una “sana” denuncia disattesa!
    Ma i cani ancora non sanno leggere, quindi restano sereni e io con loro!

    Non sono foto recenti, ora a distanza di un anno si son ingranditi! Si sono moltiplicate le cucce!

    Ma le cucce sono niente! Anzi sono positive.

    Visto che solo grazie a loro non vi sono fenomeni di randagismo.

    Guardatevi scendendo fin alle strade ( sempre con google maps ) le macchine da cantiere parcheggiate, o demolite, i camion, le aree VERDI asfaltate!

    I depositi industriali! E mentre guardate sappiate che nel 1988 come dalle foto aeree prima della GRANDE TUTELA del Parco costituito era BEN PIU’ PULITO!

    QUESTA E’ LA TUTELA?
    RIDE ANCHE IL VOSTRO TOPORAGNO!

    Un marasma, uno scempio!

    Una follia pacatamente tollerata! Serenamente pianificata.

    E in tutto questo i grandi tutori dell’ENTE PARCO e la Soprintendenza cosa fanno?

    Si crogiolano girando allegramente con le jeep, impeccabili nelle loro inappuntabili extralarge uniformi! Dotati di PALMARI, A GIOCARE CON I PALLONI DA SPERIMENTARE,

    (come loro stessi dichiarano ) TUTTI ARRAMPICATI SUI TETTI DELLE JEEP?

    Filmando i micro mammiferi, studi sulla nidificazione degli autoctoni uccellini,CASSETTE NIDO?
    Inanellamenti! LA COMUNICAZIONE AMBIENTALE? LA CONCERTAZIONE?

    GRANDI LAVORI INDISPENSABILI VISTA LA SITUAZIONE!

    E in tutto questo vostro delirio, i miei ferri appoggiati per far crescere delle viti e zucche ornamentali, i miei tufi semplicemente appoggiati in terra per il COMANDANTE GUIDO CUBEDDO sono un’abuso? Complimenti!

    Avrei dovuto chiamare il CELLULARE DI ALDO CELLINI?

    Preferisco scrivere, sei contento?

    ORA MI SENTO VERAMENTE UN DELINQUENTE!
    MA ORA CHE HO TOLTO I TUFI, POSSO PARCHEGGIARCI UNA BELLA RUSPA?
    Un bel camion, una discarica, che sembra sia compatibile e ecologicamente corretta.

    Anche io voglio fare I C R E A T I V I F R A M M E N T I!
    GUARDATEVI ( con google CREATIVI FRAMMENTI )-Leggo: ”Il fine ultimo, comunque, è mirato alla ricerca della qualità estetico-figurativa e tecnico-funzionale della scena urbana e dell’abitare che ormai si va progressivamente ponendo come obbligo etico non più scindibile da una moderna e razionale CONSAPEVOLEZZA PROGETTUALE”.
    Ovviamente tutto sponsorizzato dalla Regione, dall’Ordine degli Architetti e compagnia cantando. Ringraziamenti, complimenti, ossequi!

    Rimango perplesso! Date un giudizio, ditemi se non sarebbe una sacrosanta richiesta sapere quanti SOLDI PUBBLICI sono stati sperperati per accatastare DELIRI estetico-funzionali della consapevolezza progettuale! E chiamare il tutto: (OPERE DI ARTE MODERNA)!
    Immaginate di tenere in giardino schifezze simili!

    GIUSTAMENTE scatta una denuncia per DISCARICA ABUSIVA!
    Invece pagine e pagine di deliri per autogratificarsi! Per autoapplaudirsi!

    MI SENTO ARTISTICO! L’ente parco IN TUTTO QUESTO che fa?:

    Monitoraggio della qualità delle acque superficiali e profonde del Parco dell‘Appia Antica
    Studio sulla flora-fauna di colonizzazione area laghetto Caffarella
    Master di II livello GIS e telerilevamento per la Pianificazione Geoambientale
    Master per esperti di programmazione e valutazione politiche di sviluppo
    Ricerca archivistica sulle specificità culturali e antropologiche del Parco dell’Appia Antica.
    Analisi del territorio, rapporto tra città e aree urbanizzate, tutela e valorizzazione beni culturali e ambientali

    Ma per la qualità delle acque l’ho già fatto io il monitoraggio :
    CI SONO BATTERI FECALI NELL’ACQUA, nel mio pozzo, come in tutti i pozzi presenti!

    Come peraltro conferma lo studio del 2003 “Acque correnti in ambiente urbano: il Parco Regionale dell’Appia Antica di Roma. A cura di Paolo Formichetti, Alma Rossi e Laura Mancini”
    Hanno collaborato alla redazione:Emanuela Angelone, Fabrizio Giucca, Alma Rossi,
    Nunzia Rossi?
    In cui si dichiara: L’analisi dei risultati ottenuti dai campionamenti stagionali nell’arco di un anno evidenzia come la qualità ambientale del Fosso dello Statuario-Almone, il corso d’acqua principale del Parco dell’Appia Antica, sia compromessa.

    Ma STRANAMENTE! SCOPRO SEMPRE DAL SITO DEL PARCO CHE NEL 2004: Si è creata una nuova zona umida (il laghetto in prossimità del pioppeto) di elevata valenza ambientale e didattica, unica all’interno del perimetro urbano sia per la QUALITA’ DELLE ACQUE utilizzate sia per l’ambito pregevole ma delicato come la valle della Caffarella.

    SPETTACOLARI risultati! Quanto era compromesso NEL 2003
    NEL 2004
    è UNICO PER LA QUALITA’ DELLE ACQUE UTILIZZATE!

    ALMA ROSSI e NUNZIA ROSSI, ALMA ora direttore al parco dell’Appia era al parco dei Castelli Romani come Commissario Straordinario dal 17.8.05, ma anche NUNZIA era al parco dei Castelli nel 2000 ( impegnata a far bandire lo sci nautico INCOMPATIBILE CON LA SICUREZZA DELLE PERSONE E AMBIENTALE ) è ora anche lei al parco Dell’Appia!

    Semplici considerazioni. Si vede che il COGNOME Rossi è legato alla tutela!
    Tutti finalmente riuniti al Parco dell’Appia dove LA FAUNA, è tutta IN trepidante ATTESA DI INANELLAMENTI!

    Mi sembra che IL telerilevamento DEL mistico studio geoambientale è già SU GOOGLE MAP!

    RIGUARDO LO SVILUPPO. Posso serenamente affermare che tra

    RITA PARIS che vuol eliminare QUALSIASI LICENZA nel parco,

    LA REGINA CHE PROPONE TELECAMERE,

    ALMA ROSSI CHE SU DUEMILA DOMANDE DA’ SEMPRE PARERE NEGATIVO,

    D’Alessandro e la società GEMMA, ora sotto inchiesta.

    ALDO CELLINI E I SUOI BIGLIETTINI scritti a penna col “n’di CELLULARE” della SOPRINTE

  3. ALDO CELLINI E I SUOI BIGLIETTINI scritti a penna col “n’di CELLULARE” della SOPRINTENDENA ARCHEOLOGICA?

    GUIDO CUBEDDU INANELLATORE DI PICCHI VERDI e di UPUPE.

    Qui sull’Appia SIAMO A POSTO!

    La ricerca archivistica DELLA SPECIFICITA’ ANTROPOLOGICA ?

    AMPIAMENTE RAPPRESENTATA DALLE VARIE SIGNORINE BORDO STRADA

    Riguardo L’ANALISI DEL TERRITORIO credo sia sufficiente questa lettera!

    Dispensando denunce ridicole, qui i vari enti giocano a rilasciare interviste deliranti a vari giornali compiacenti! Sempre agli stessi giornalisti! BRAVI!

    Ballonzolano in jeep fra le strutture sorte tranquillamente ben oltre l’istituzione del parco!

    Questo è solo l’inizio, a breve altre 247 paginette spedite a 9489 indirizzi, dettagliate, precise, con, nomi, cognomi, date.
    N’ di cellulari, bigliettini.

    Vi prometto il DELIRIO.

    E visto che ho recentemente trovato un proiettile, nella cassetta della posta, comunico che lo considero uno sprone a proseguire sulla mia strada.

    Perchè vi avviso?
    Perchè è il conto di dieci anni di soprusi, di deliri, di follie, che vengo a risquotere.

    BUROCRATICHE MENTI ATTORCIGLIATE,
    nell’interesse pubblico per quanto di competenza mi scrivevano.

    Questa è solo la premessa della mia risposta.

    Altre 247 pagine, a 9489 indirizzi.

    Adriano La Regina ha traslocato, o vive ancora al museo Palatino?

    Pagando BEN 500 euro per appena 130 metri quadri al museo PALATINO “S E N Z A” AVERNE DIRITTO?

    Se si gioca vicino il Colesseo, mi interessa poco.

    Parliamo invece degli appalti, senza gara, dei milioni di euro a coriandoli, parliamo della delirante tutela che affossa qualsiasi iniziativa, parliamo delle spese folli, degli ecoalberghi, dei vivai per le specie autoctone.

    Io mi studio tutto, quello che scrivete, quello che pensate, mi leggo ogni articolo, ogni frase, confronto, analizzo e cerco.

    Guardo i vostri bilanci, dove avete prestato servizio, quanti danni siete riusciti a creare.

    Cerco.

    E trovo Fusilli che al Parco dell’Appia costituisce la Federparchi Lazio.

    5° Congresso nazionale Federparchi:
    Parco dell’Etna, 1-4 Giugno 2006 Relazione del Presidente Matteo Fusilli. La voce autonoma della Federparchi: elemento essenziale del “sistema” Direzione Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente, retta dal Dott. Aldo Cosentino, che ringrazio per la dedizione e l’impegno straordinario profuso in questi anni al servizio dello Stato con i Ministri Ronchi, Bordon, Matteoli e da pochi giorni, con il Ministro P e c o r a r o S c a n i o.

    La sua lealtà alle istituzioni, le indubbie competenze gestionali e una capacità di lavoro fortissima, sono una importante risorsa, che abbiamo molto apprezzato.

    Pecorario Scanio?: UNA CAPACITA’ DI LAVORO FORTISSIMA?
    LEALTA’ ALLE ISTITUZIONI? Un coro di “piena solidarietà dai vertici dei VERDI?

    Matteo Fusilli?
    CERCO E TROVO:
    Per i vecchi vertici del Parco truffa e falso-Indagato l’ex Presidente del parco del Gargano ( Meglio conosciuto come: Esperto della conservazione della natura e nella gestione di Aree Protette )

    Matteo Fusilli-06/11/2008-
    La Procura di Foggia è stata “investita” dalle indagini, per via della competenza territoriale, perché sulle tracce del controverso Scaramella, da tempo c’erano i Carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) di Roma – In quegli anni – sostengono dalla Procura di foggia dalle casse dell’ente Parco furono sborsati 363mila euro circa a favore di Scaramella. Come si ricorderà negli anni 2002 e 2003 la Eccp, società «organizzazione intergovernativa di diritto pubblico con sede a Washington e rappresentanza a Napoli» riconducibile appunto a Scaramella.

    La procura vuole vederci chiaro sul perchè l’incarico alla Eccp dell’ex consulente della Commissione Mitrokhin, venne affidato senza espletare alcuna procedura di gara.

    L’incarico fu in sostanza affidato mediante affidamento diretto e con provvedimento monocratico, dall’allora presidente del Parco del Gargano Matteo Fusilli.

    Lo stesso Fusilli avrebbe provveduto anche a rinnovare il suddetto incarico alla Eccp.

    Ed anche in questo caso senza osservare alcuna procedura di gara.
    Lo stesso FUSILLI dichiara:
    “Ci siamo rivolti alla Eccp perché operava già con il parco del Vesuvio con esiti positivi.”

    IO vorrei precisare che si parla di (860.824,34 euro)
    OTTOCENTOSESSANTAMILAOTTOCENTOVENTIQUATTRO EURO!VOSTRI E MIEI!
    Per lavori quantificati per 30’000!
    DILAPIDATI 100’000 EURO per togliere una recinzione! UNA RETE!

    LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA?

    (…E IO POI GUARDO IL PARCO DEL VESUVIO CONTENTI I MIEI CONTRIBUENTI?)
    Ma sempre del Gargano leggo da: Redazione in Comunità Montana.
    Rinviati a giudizio per concussione ( TANGENTE ? biricchini! ) Nicola Pinto e Peppino Maratea, sino a gennaio scorso presidente e assessore alla cultura della Comunità montana del Gargano.

    Valter Zago ( Coordinatore del circolo Ecologisti Democratici Delta del Po.) LO VEDO ANCHE NEL DOCUMENTO: Il Consiglio Nazionale di Sinistra Ecologista eletto al Congresso Nazionale del 1-2 luglio 2005. Ma giustamente è da poco che son democratici!SI è PERSA la parola SINISTRA!

    Nonché Vicepresidente Federparchi 11/08/08 scrive a difesa del Presidente Fusilli un articolo : “NON E’UN PROTAGONISTA MA UNA VITTIMA ECCELLENTE”

    LA VITTIMA ECCELLENTE? CON 860.824,34 EURO?
    VOLEVA TOGLIERE LA RETE?

    Lo stesso Zago scriveva Il 13/08/06 invece a Roberto Della Seta ( LEGAMBIENTE ) per ricevere appoggi e non ritirare la bandiera nera dei parchi assegnata dalla stessa Legambiente? :
    Il Presidente del Parco del Delta del Po emiliano romagnolo chiede un confronto al presidente di Legambiente :Penso che, per me, la misura sia ormai colma per l’attacco inusitato al Parco che mi onoro di presiedere con motivazioni smaccatamente propagandistiche, prive di ogni fondamento reale, e, quel che è peggio ingiuriose e tese a porre in dubbio la mia onorabilità di amministratore pubblico e sincero ambientalista:
    “Il Parco (…) invece di tutelare il paesaggio e l’ambiente, contrastare la cementificazione delle coste (…) preferisce assecondare azioni che rischiano di tradursi in un nuovo scempio del patrimonio naturalistico del Delta (…) ha raggiunto recentemente un accordo per la costruzione di un Villaggio Turistico, ribattezzato ‘campeggio’ (…) Da anni si attende l’approvazione del Piano di Stazione del parco, ma invece, evidentemente si pensa di modificarlo per rendere possibile una variante urbanistica e una colata di cemento.”

    VI SI STA’ ATTORCIGLIANDO LA TESTA MIEI CARI PENSIONATI ?

    PRESIDENTI,VICE-PRESIDENTI, DIRETTORI si scrivono lettere aperte, chiedono appoggio e gridano ALLO SCANDALO!
    SI AUTOAPPLAUDONO DOCENTI DI LORO STESSI?

    Ma quanti siete?
    Ma quante VITTIME ECCELLENTI SIETE?

    MA UN MINIMO DI VERGOGNA RIUSCITE A PROVARLA?

    Accennavo al Parco del Vesuvio? Eccovi accontentati:
    8/8/2008 Il presidente Matteo Fusilli è indagato insieme a Matteo Rinaldi, direttore del Parco Nazionale del Vesuvio, per truffa ai danni dello Stato e falso commesso da pubblico ufficiale.
    I reati risalgono a quando i due erano rispettivamente presidente e direttore del Parco del Gargano, nel 2002.
    E ora finalmente! Nasce Federparchi Lazio! CONTENTI?

    F E D E R P A R C H I L A Z I O!
    Mercoledì 17 dicembre, 2008 presso la sede del Parco regionale dell’Appia Antica, l’assemblea costitutiva del coordinamento laziale dell’associazione!

    CHI CI TROVIAMO?
    SEMPRE IL PRESIDENTE della Federparchi
    MATTEO FUSILLI!

    Insieme a Piero Marrazzo il presidente della Regione Lazio, l’assessore regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti (Verdi già nel 2003 Assessore all’Ambiente della Provincia)!
    E ovviamente i presidenti delle aree protette laziali.

    Lo stesso MATTEO FUSILLI di cui La procura ha chiesto il rinvio a giudizio, ha predisposto un sequestro di beni da 200.000 euro nei suoi confronti, di MATTEO RINALDI, di Scaramella e di Antonietta Amoruso, ingegnere, progettista e direttore dei lavori! (è la prima volta che in Italia accade per reati ambientali). Si tratta di immobili che appartengono a Fusilli e Rinaldi. Scaramella, manco a dirlo, risulta nullatenente.

    La procura chiese anche la sospensione dai pubblici uffici per Matteo Fusilli, Le richieste degli arresti domiciliari per Scaramella sono state rigettare dal gip. Accolta invece la richiesta interedittiva per Fusilli e anche il sequestro di alcuni beni.

    Alcuni dei reati presto si prescriveranno, visto che si parla di fatti anche del 2002

    Ma IO per ogni festa comandata lo ricorderò!

    E lo scriverò, perché
    (860.824,34 euro) erano anche miei!

    E CI SI DEVONO COMPRARE CAVALLI PER L’IPPOTERAPIA ai disabili!
    Non togliere le reti!

    CON LE RETI CI DOBBIAMO PRENDERE QUESTI “birichini”!

    E visto che sul sito ufficiale della città di Manfredonia leggo: 05. Progetto “Adeguamento impianto di pubblica illuminazione cittadino ai fini del risparmio energetico”

    Mi auguro che i lavori siano stati affidati sempre ad
    ANTONIETTA AMORUSO
    VISTO CHE SI PARLA DI RISPARMIO!
    E CHE LEI COMPARE FRA LE DITTE IN VARI DOCUMENTI.
    Perché per ogni nome, io cerco, e TROVO!

    BENE! NASCE LA FEDERPARCHI LAZIO!
    SIAMO VERAMENTE CONTENTI!

    E la prima udienza del processo, a Fusilli e compagnia, è L’APPENA TRASCORSO 22 dicembre!
    MA FEDERPARCHI LAZIO E’ GIA’ NATA! IL 17 CON I MIGLIORI PADRINI!

    Bello l’articolo su “LA STAMPA” Sempre dell’ 8/8/2008:
    “Il grande poltronificio dei parchi”
    Ma chi ha scritto non era SUFFICIENTEMENTE consapevole della vastità della follia che pervade QUESTI GRAN BEI PRESIDENTI!

    Repubblica 18 novembre 2006
    Per gli enti regionali il problema di quadrare il bilancio non esiste: non lo consegnano quasi mai. «Su 75 enti – dice Alagna – sono arrivati 24 bilanci: si nascondono dentro quello regionale, accorpando tutto in pochissime voci. Così nessuno può controllare».

    Ma da quel poco che arriva spuntano le sorprese: il Parco regionale Nazzano-Tevere-Farfa, per esempio, per gestire i suoi 700 ettari – poco più dei terreni di una media azienda agricola – occupa «9 impiegati, 8 guardiaparco e un operaio».

    Stando al bilancio percepirebbero in tutto 4.926 euro l’ anno, ma i costi del personale sono spalmati nel bilancio regionale e non si vedono. Esclusi i dipendenti, la struttura costa 3,7 milioni l’ anno: otto miliardi di lire.

    Ai dirigenti del parco nominati dai partiti vanno 117.873 euro. Il grosso del bilancio lo fanno gli investimenti. «Già, hanno ristrutturato un cascinale – spiega Alagna – per farci una fattoria didattica, e per portarci la gente da una riva all’ altra si SONO COMPRATI UN BATTELLO».

    Ma siccome il denaro non mancava «hanno speso 500mila euro per realizzare un Museo del fiume, quando nel comune di Nazzano c’ è già un Museo del fiume che ha stanze libere».

    Per tutelare il diritto allo studio, nel 2001 la Regione aveva promosso l’ aggregazione delle cinque Aziende per il diritto allo studio (Adisu) costituendo il Consorzio polifunzionale Pegaso «quale ente strumentale delle Adisu medesime.
    Attualmente le stesse sono confluite nell’ Agenzia per il diritto agli studi universitari nel Lazio (Laziodisu)». Pegaso, che gestisce le case dello studente, doveva essere sciolto: invece esiste ancora, e retribuisce il suo consiglio di amministrazione con 422.436 euro all’ anno. Poi c’ è l’ Irvit, l’ Istituto di tutela delle ville Tuscolane: se può apparire ridondante istituire un ente regionale che si occupi del patrimonio immobiliare di Frascati e Grottaferrata, le sue funzioni non sembra ne giustifichino la chiusura: anzi, «il suo consiglio di amministrazione – dice Alagna – è stato rilottizzato pochi mesi fa in consiglio regionale».
    Il bilancio regionale affogato in dieci miliardi di debiti forse trarrebbe qualche giovamento anche dall’ accorpamento dei consorzi di bonifica: ce ne sono dieci, ognuno dei quali ha una sua struttura di gestione nominata dai partiti e pagata dai cittadini. La medesima questione che si pone per le Aziende di promozione turistica, le Apt: non bastava l’ Agenzia regionale per il turismo: ci volevano anche quelle di ciascuna provincia, con 120mila euro di stipendi per i dirigenti di quella romana, 61mila per Frosinone, 70mila per Viterbo… – (paolo g. brera)

    IO VI CHIEDO:
    LA FATTORIA DIDATTICA E IL BATTELLO?
    OTTO MILIARDI il Parco regionale Nazzano-Tevere-Farfa?
    IL MUSEO DEL FIUME?

    Ovvero il secondo museo del fiume?

    NEANCHE PARIGI HA DUE MUSEI DEL FIUME!
    Dieci miliardi di euro il debito regionale?

    E IO SON QUI SOTTO IL FICO E RIDO, PERCHE’ HO FINITO LE LACRIME!
    E in tutto questo VOI fate LA TUTELA ?

    E’ da abbattere la CASA della “PROSTITUTA”?
    Questi sono gli OBBIETTIVI PROGRAMMATICI ?

    E credete sia a Piazza Navona? Questa fantomatica “”MEGAVILLA”” abusiva.

    Era già presente! PRIMA DEL PARCO!

    E certamente non infastidisce nessuno visto che è posizionata in una proprietà privata, grazie a Dio irraggiungibile e impraticabile ( REGOLARMENTE RECINTATA) a voi tutori DELL’ORDINE COSTITUITO!

    Ci sono avvocati che si occuperanno delle questioni, dei burocratici cavilli.
    Come tutti noi è impegnata in cause ETERNE al TAR. Quando il TAR si esprimerà, ne riparleremo!

    Siamo tanti, siamo la gente che lavora, stanca delle vostre ecologiche follie, stanchi della vostra “sinistra falsa e ipocrita”, delle vostre ossessive proteste.

    Stanchi dei vostri girotondi, delle dichiarazioni ridicole come questa di Adriano La Regina che fedelmente riporto:
    «Certo che me ne vado. E, se ce la faccio, prima della scadenza del contratto a fine anno. Alla mia nuova casa a Porta Latina, che ho ristrutturato con lavori in ECONOMIA, mancano solo alcune opere di falegnameria…».

    I lavori in ECONOMIA?
    Di FALEGNAMERIA?

    Ma io non sono mastro Geppetto, sono

    PIERO IANNELLI e mi studio chi incontrate, e TROVO:

    Nella festa 2006, nella quale è stato ripresentato il nostro progetto di Parco ed il progetto di estensione del Parco dell’Appia Antica hanno partecipato tra gli altri il Presidente del wwf Italia Fulco Pratesi ed il professor Adriano la Regina.

    Bene.

    IL VENTO DI FULCO, QUANDO EOLO DIVENTA EURO del 20 aprile 2004
    Fulco Pratesi, immacolata icona dell’ambientalismo nostrano, nonché presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, che, senza rendersene conto, nei giorni scorsi si è visto piombare addosso una sentenza della Corte dei Conti che lo obbliga a versare un risarcimento di
    88.283,65 euro
    per la sua spumeggiante gestione del Parco fino al 2002. In realtà questi “cattivoni” della Corte dei Conti hanno sicuramente preso un abbaglio.
    «Gestioni fuori bilancio»,
    «mancata osservanza della convenzione di cassa stipulata con l’Istituto bancario tesoriere»,
    «ricorso esteso ad anticipazioni di tesoreria»,
    «deficienze di cassa» e
    «patologici disavanzi».

    E ancora una macchina qua, una carta di credito là, una palazzina di tre piani di su.
    Questi sono solo alcuni dei reati contestati al buon Fulco e al suo amico Franco Tassi (ex direttore del Parco condannato a un risarcimento di 914.512,56 euro)

    Ben più particolareggiati articoli digitando con google Operazione No ai “Parchi Fantasma”
    Domenica, 23 aprile 2006 Pratesi condannato dalla corte dei conti
    “Ha scritto l’Avvenire che la “La condanna appare tutto sommato mite dal momento che il Procuratore della Corte aveva chiesto a Pratesi un risarcimento di 188 mila euro e la chiamata in correità con l’ex direttore del Parco Franco Tassi, prima allontanato e poi licenziato per cinque capi di accusa, tra i quali l’aver preso in affitto a spese del parco un intero edificio di rappresentanza a Roma”.

    La Corte rimprovera a Pratesi di non aver controllato l’operato del direttore generale Tassi, che si sarebbe dato ad una serie di spese pazze.
    Un rapporto più dettagliato sulla gestione del Parco d’Abruzzo e sulla gestione delle aree protette italiane verrà presentato a Roma il 2 di marzo.
    Si tratta del documento conclusivo dell’indagine conoscitiva che la commissione Ambiente della Camera ha dedicato alla gestione delle aree protette italiane.

    Trovo anche l’articolo di “PARKS.IT” del 25/10/2007 che testualmente riporto:
    In questi giorni la stampa regionale ha dato notizia di una Sentenza della Corte dei Conti, Sede Centrale giurisdizionale di appello, secondo la quale il Giudice avrebbe assolto Franco Tassi e CONDANNATO Fulco Pratesi per danno erariale ed a risarcire all’Ente Parco la somma di € 10.000, per non aver negoziato il tasso di interesse più favorevole, con l’Istituto Cassiere B.N.L.
    Tuttavia, visto il contesto giornalistico della notizia, è opportuno rendere noto l’esito della Sentenza della Sede Centrale giurisdizionale di appello n. 1/2006° del 3 gennaio 2006 e della Sentenza n. 167/07/A del 19 giugno 2007, con le quali il Giudice della Corte dei Conti ha a s s o l t o Fulco Pratesi e ha condannato Franco Tassi per danno erariale, di conseguenza a risarcire all’Ente Parco le seguenti somme:
    € 91.083,85 – per finanziamento Comitato Parchi e Centro Parchi
    € 17.352,95 – per utilizzo improprio dell’appartamento di proprietà dell’Ente
    € 13.549,31 – per spese di missione all’estero della Comunità del Parco
    € 97.554,16 – per utilizzazione di carte di credito dell’Ente
    Per quanto riguarda l’ i l l e g i t t i m a corresponsione del trattamento dirigenziale alla ex dipendente signora Flavia Caruso, il cui danno erariale è stato calcolato in € 67.229,20 nella sentenza di 1°grado n.1/04 del 7.01.2004, l’ appello del Tassi è stato accolto per prescrizione in quanto il primo pagamento è avvenuto in epoca antecedente al quinquennio per il quale si è azionato il Procuratore regionale.
    In definitiva il totale del danno, nei confronti dell’Ente, derivanti dalle due sentenze di cui sopra ammonta alla somma complessiva di € 219.540,2 che l’ex Direttore Franco Tassi dovrà risarcire all’Ente Parco.
    Per di più, bisogna ricordare che con Sentenza n. 36 del 2 luglio 1996 della Corte dei Conti, sezioni Riunite in sede Giurisdizionale di Appello, il Tassi fu condannato, per danno erariale, a risarcire l’Ente parco per l’importo di €25.822,84, per cui l’attuale Direzione ha dovuto incaricare l’Avvocatura dello Stato per il recupero coatto.
    Si deduce che il dottor Tassi è stato condannato, con sentenze definitive, dalla Corte dei Conti a risarcire all’Ente Parco la complessiva somma di € 245.363,04 oltre interessi e rivalutazioni.
    Inoltre, l’attuale Direzione ha avviato la procedura coattiva nei confronti dell’ex Direttore per la ripetizione delle somme indebitamente percepite, a titolo di indennità di polizia, pari a € 60.971,72. Pescasseroli, 25 ottobre 2007.
    Leggo da wikipedia ( ma senza fonte ufficiale ) che le vicende giudiziarie di Fulco Pratesi si sono tutte concluse con assoluzioni, sia nei confronti della Corte dei Conti, sia nei processi penali (Tribunale di Sulmona, 5 maggio 2008).Pero non riesco a trovare la fonte ufficiale di tali affermazioni ma trovo comunque :
    Il “soldo” che ride L’«allegra» gestione del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise Pubblichiamo l’articolo di Antonio Gaspari, in uscita sulla rivista “Tempi”, n. 11, 14-20 marzo ’02: Nel rispondere ad una interrogazione parlamentare riguardante la situazione dell’Ente Parco, il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Roberto Tortoli ha detto che: «nel Parco d’Abruzzo esistono specie più protette che sono il Presidente e il direttore del Parco».

    Proseguendo l’articolo apprendo “che al direttore del Parco, Franco Tassi viene riconosciuta una qualifica di Dirigente Generale dello Stato, equiparato cioè a un Presidente di Cassazione, e retribuito con una
    MENSILITA’ LORDA DI CIRCA 18 MILIONI E MEZZO DI LIRE
    “C O M P L I M E N T I !”
    Più ovviamente la indennità di polizia, pari a € 60.971,72

    Fulcro pratesi dal Corriere della sera : Orsi o eolica Una lite tra ecologisti Il progetto di installare 26 torri eoliche ai margini del Parco nazionale d’ Abruzzo minaccia di danneggiare l’ ambiente. A rischio lupi e orsi.
    A RISCHIO SIAMO NOI TUTTI! Il danno erariale è irrilevante, come irrilevanti sono le sentenze di condanna o assoluzione, LE PRESCRIZIONI?

    Il problema vero è che dinosauri gestiscono con fini esclusivamente di profitto questioni strategiche del nostro paese, influenzando l’opinione pubblica verso scelte TRAGICHE!

    Ma simpatiche devo dire le “norme” dettate in un art. del “Corriere della sera”del 4/5/2006
    “ SONO ECOLOGISTA MI LAVO OGNI SETTE GIORNI ”

    DOVE apprendo con gioia che: “ In casa Pratesi però è ecologista pure la gatta Perlina: «Va a bere l’acqua della tazza, lo sa benissimo che è pulita perché è la stessa del rubinetto ».

    Con rammarico e con vergogna di essere italiano, cresciuto in paese cieco gestito da pazzi leggo anche : lunedì, maggio 29, 2006
    La bottiglia ricavata dal mais, ovvero quello che avremmo potuto essere
    Per capire bene quanto eravamo avanti e quanto siamo rimasti fermi.
    Era il 1990. La Montedison-Ferruzzi, che all’epoca faceva capo a Raul Gardini, aveva appena lanciato un materiale innovativo. Si chiamava Mater-Bi. Una plastica ottenuta dal mais, con la particolarità di essere biodegradabile..
    IL, 29 maggio 2006, il quotidiano britannico “The Independent” apre con la notizia e la fotografia di un nuovo contenitore rivoluzionario per cibi. «E’ la bottiglia che annuncia una rivoluzione della plastica», titola il giornale. «Pensateci, plastica fatta con il mais. Il potenziale per aiutare il pianeta è enorme», dice un portavoce della Balu, la giovane azienda che la produce (qui l’articolo). Gli inglesi sono arrivati ora dove eravamo arrivati noi diciassette anni fa. “The Indipendent” scrive oggi quello che Topolino scriveva in Italia nel 1990.

    Ma la gattina di Pratesi è ecologista, beve dalla tazza!
    Non ridete? Non piangete? Non credete ?
    NON SAPETE!

    Ecco il meccanismo il “disegno” di chi organizza girotondi!
    TRASCINANDO AMEBE E STOLTI IN PIAZZA!

    Fulco Pratesi dichiara riguardo Alessandro Ghigi:
    «l’antesignano di ogni organizzazione della natura nel nostro Paese»

    E io cerco e trovo chi era GHIGI!
    Un padre, dell’ambientalismo contemporaneo, in Italia come altrove con richiami mitologici a “Gaia e ridicoli “GIROTONDI” alle centrali nucleari, alla caccia, agli impianti di smaltimento dei rifiuti.

    Ghigi è stato un razzista caparbio!
    Vicepresidente della Società Italiana di Genetica ed Eugenica.

    Ha scritto libri disprezzando i NEGRI e altre razze, ha firmato il Manifesto della Razza del 1938 con cui ebbe inizio la discriminazione contro gli ebrei nel nostro Paese.

    Nel libro Problemi biologici della razza e del meticciato (Zanichelli, Bologna 1939), Ghigi descrive il tema delle degenerazione causato dall’incrocio con razze nere che sarebbero «evolutivamente inferiori e geneticamente incompatibili».

    Per quanto riguarda gli ebrei, nel libro di Giorgio Israel e Pietro Nastasi Scienza e razza nell’Italia fascista (il Mulino, Bologna 1998) si ricorda che due fautori della politica razziale mussoliniana
    come Guido Landra e Nicola Pende parlano di Alessandro Ghigi come di «uno dei razzisti più estremi».

    ECCOLI I “VERDI”!
    “lo tsunami nel cervello” è il titolo di un articolo ma esprime perfettamente il concetto:
    Esiste una sorta di egemonia culturale ecologista così pervicace da rendere impossibile (e quasi inutile) qualsiasi puntualizzazione. Il dogma ecologista, spesso santificato dall’aggettivo “democratico”, è intoccabile e arreca in chi osa contraddirlo ludibrio pubblico.
    [Da «il Timone» n. 42, aprile 2005]

    Un razzismo interessato, finalizzato a “SALVARE GAIA” dal cancro del pianeta, L’UOMO!

    Parlano di violazione delle leggi naturali se intervieni geneticamente per migliorare le piante, ma non hanno nessun problema a sostenere esperimenti sugli embrioni, e le fecondazioni in provetta con commercio di gameti. Gridano all’orrore se mangi cibo che non è “biologico”, ma approvano e propagandano tutti gli ormoni e le sostanze strane che vengono somministrate alle donne nella forma di contraccettivi. Difendono tutti i tipi di vita animale, dalle uova di tartaruga ai girini, ma affermano che abortire bambini è un diritto.

    Raccolgono fondi e firme per proteggere gli alberi ultracentenari, nello stesso tempo però propongono di legalizzare l’eutanasia.

    Mostrano meraviglia di fronte alle forme religiose primitive, panteiste e neopagane, ma inorridiscono se provi a difendere la presenza del Crocifisso.

    Stiamo parlando dei “Verdi”, espressione culturale e politica di un’ideologia contraria alla vita ed al pensiero cristiano. Gli esponenti di questa ideologia sono dei gran sofisti, capaci di dire tutto ed il contrario di tutto, senza il minimo scrupolo. Ma non si tratta solo di un meschino opportunismo: l’ideologia ecologista contraria alla vita ed alla famiglia è espressione coerente di un pensiero intollerante verso le attività umane. Non è un caso che per il pensiero ecologista militante l’uomo sia il cancro del pianeta.

    ALDO CELLINI HA MESSO IL “BIGLIETTINO” “SBAGLIATO”, NEL “POSTO SBAGLIATO”, ALL’UOMO SBAGLIATO—
    MA COL “SUO” NUMERO DI CELLULARE GIUSTO!

    CELLINI CREDEVA DI TIRARE PER LA CODA UNA LUCERTOLA?
    E INVECE Dal buco tira-tira è uscito un “serpente a sonagli”..

    E queste sono le prime strofe, la musica suona e io CANTO!

    Per quanto di competenza, e per l’interesse pubblico IO CANTO!

    E se sperate nella diluizione, nella stratificazione delle notizie, sperate male.

    Io non mi fermo più!

    Ogni volta che sorge il sole io mi chiederò, ma gli appalti DI ADRIANO LA REGINA E DI RITA PARIS erano regolari?

    E’ normale che la Soprintendenza archeologica lascia dei bigliettini scritti a penna?

    E’ normale che a fronte di discariche, di capannoni affittati a extracomunitari, il problema siano i miei pochi tufi appoggiati in terra?

    E normale che Guido Cubeddu e altri tre guardiaparco dichiarino il falso in una denuncia scritta?

    Sinteticamente tra Soprintendenza e Ente Parco tra
    bigliettini scritti a penna, con “NUMERI” di cellulari da chiamare
    decine di fotografie,
    violazione di domicilio e
    false dichiarazioni in varie denunce,
    manifesto abuso di potere e incompetenza,
    già c’è da chiarire molte cose!

    — ALDO CELLINI HA MESSO IL “BIGLIETTINO” “SBAGLIATO”, NEL “POSTO SBAGLIATO”, ALL’UOMO SBAGLIATO—
    MA COL “SUO” NUMERO DI CELLULARE GIUSTO!

    CHI E’ QUESTO CELLINI? CHI LO MANDA? COSA VUOLE? SCRIVENDO A PENNA SU UN BIGLIETTINO IL SUO CELLULARE! (SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA DI ROMACELLINI-330-653705-CONTATTARE AL SEGUENTE NUMERO PER NOTIZIE URGENTI DA COMUNICARE).

    CELLINI CREDEVA DI TIRARE PER LA CODA UNA LUCERTOLA?
    E INVECE Dal buco tira—tira è uscito un “serpente a sonagli”..

    Ma il MINISTRO Prestigiacomo parlava dei POLTRONIFICI?
    Ho il dovere morale di aiutarla! MAGARI E’ UNO SCHERZO E CELLINI NON ESISTE?
    MA SI CHE ESISTE! MAGARI VI RISPONDERA’ ?

    Da quanto leggo in questo articolo “Corriere della Sera (Roma) 08/08/2006” sembra lavori alle strette dipendenze della tutelatrice dell’archivio CEDERNA!:
    “La task force capitanata da Rita Paris, la funzionaria della sovrintendenza archeologica a cui compete l’Appia, cerca di trattenere questo nuovo assalto, centinaia e centinaia di richieste di regolarizzare ciò che non può essere regolarizzato. Livia Giammichele, “Aldo Cellini”, Antonella Rotondi e Rita Paris cercano di trattenere l’arrembaggio che riporta al clima da anni ‘50. Intanto basta già la semplice richiesta di condono: l’abuso è di fatto al riparo dalle ruspe. In più, non tutte le richieste approdano in sovrintendenza.
    Una parte si ferma nell’ufficio comunale dei condoni, che intanto incassa soldi, quelli previsti dai provvedimenti di regolarizzazione. Richieste spesso imbarazzanti”
    “E’ ora di dire «no» a tutti i condoni ……A questo punto dobbiamo prendere una decisione sui condoni. La nostra posizione è molto chiara e netta. Dobbiamo respingere tutte le richieste …”

    IMBARAZZANTI MI SEMBRANO QUESTE DICHIARAZIONI!

    Voi avete un problema, io un proiettile nella posta.REGOLARMENTE DENUNCIATO.

    Il vostro problema ha un nome e un cognome.

    Aldo Cellini Ha anche un n’ di CELLULARE CHE LASCIA SCITTO A PENNA FIRMANDOSI SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA DI ROMA.

    270 pagine a 9489 indirizzi, qualcuno lo chiamerà ALDO CELLINI?

    Vedo Adriano La Regina che firma l’APPELLO PER SORU.

    Rispondo con quanto leggo:
    “Soru? Un fallito come imprenditore e come governatore”, con queste parole il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha attaccato duramente il governatore della Sardegna Renato Soru.

    A due settimane dalle elezioni regionali in Sardegna, previste per il 15 e 16 febbraio, il premier, intervistato dal direttore di Studio Aperto Giorgio Mulè, lancia il suo affondo nei confronti di Soru: “E’ un incantatore di serpenti, ha fallito in tutto quello che ha fatto, come imprenditore, come politico e come governatore. – esordisce Berlusconi – Come imprenditore ha messo su un’azienda che è riuscita ad inanellare undici anni di perdite continuative, per un totale di 3 miliardi e circa 300 milioni di perdite, di passività. Incredibile ma vero. Un’azienda che è stata quotata in Borsa e che ha raggiunto il valore per azione di oltre 100 euro, che adesso vale 38 centesimi: pensa quante persone sono state defraudate, impoverite da questa situazione.

    Un’azienda che sta dimezzando i suoi organici, che ha licenziato recentemente oltre 250 persone…

    VI BRUCIA?

    Ora ci sono le europee, vi ci crescerà il CALLO!

    PIERO IANNELLI

    [email protected]

  4. Per ADRIANO LA REGINA, RITA PARIS e compagnia, passano i mesi, ora si cerca di dare lustro, a vari personaggi, pertanto parte la “deterrenza” la “TUTELA”!

    LA TUTELA DELL’ IPOCRISIA?

    Caro “compagno” Catarci, se proprio vuoi combattere l’abusivismo, non affaticarti tanto con le “ruspette”a buttare giù 4 mattoni a Gaucci, neanche intonacate, e un tetto in lamiera, vai direttamente al Parco e troverai il Presidente Adriano La Regina, che abita ( A quanto detto da Francesco Giro) da 4 anni “ABUSIVAMENTE” al museo PALATINO pagando BEN 500 euro per APPENA 130 metri quadri.

    Se invece desideri tanto difendere il “BENE COMUNE” puoi leggerti l’interrogazione parlamentare del Sen. Vallone che testualmente riporto:
    Soprintendenza Archeologica di Roma, protocollo n. 31074, il Soprintendente—
    Adriano La Regina
    …. durante il lasso di tempo intercorrente tra il 10 ed il 26 ottobre 2002: “…saranno effettuati sopralluoghi da parte dei tecnici della Soprintendenza CHE ACCOMPAGNERANNO LE DITTE INVITATE ALLA GARA D’APPALTO PER I LAVORI DI CUI SOPRA”;

    In una seconda missiva della stessa Soprintendenza di Roma SEMPRE datata 10 ottobre 2002, protocollo n. 31085, la responsabile del procedimento,
    –Rita Paris, scriveva:
    “A SEGUITO DELLA STIPULA DEL CONTRATTO CON L’IMPRESA “ISARM” E DI QUANTO COMUNICATO CON LA NOTA PROT 31074 DEL 10.10.02 SI COMUNICA CHE IL 14.10.02 avverrà la consegna dei lavori sul posto per interventi urgenti presso la dependance della proprietà. A partire da tale data l’Impresa lavorerà secondo l’orario di cantiere 7.30 – 16.00 ”

    Leggo quindi che si accompagneranno ditte per una gara d’appalto, solo dopo pochi n”di protocollo nella stessa giornata..
    LA GARA è STATA “AGGIUDICATA” e vinta ?
    S T R A N I S S I M O !

    Ma quali interventi urgenti? Gli stessi di “ZETEMA”?

    In linea perfetta con quanto successivamente vedo riguardo gli appalti e le “URGENZE” a “ZETEMA”:
    “Troppi incarichi a Zetema, la società dei musei” Corriere della sera del 6/4/ 2006
    ………PASTICCI di cui si son resi responsabili Walter Veltroni e Adriano La Regina”
    ……affidamento in house in maniera a dir poco avventurosa..”
    … “TRAMITE AFFIDAMENTO DIRETTO DEI LAVORI E APPALTI”.
    Appalti di cui uno dei recenti contestati di SOLO 32 MILIONI DI EURO
    Adriano La Regina si dimette, prontamente, e si presenta come capolista dell’ ”ULIVO”.

    Risultato: Dopo due mesi alle “elezioni” ovviamente ci sono i risultati:

    “La sfida prosegue ma non in consiglio” ..Forte la DELUSIONE per Adriano la Regina, l’ ex soprintendente ai Beni Architettonici, chiamato al vertice della lista per l’ Ulivo subito dopo Amedeo Piva, è arrivato quinto dei non eletti con poco più di 2.500 voti. (31 maggio 2006) – Corriere della Sera

    “D’ Erme, Michelini e La Regina tra i grandi sconfitti alle urne”. ..Nell’ Ulivo sconfitta inattesa anche per il professor Adriano La Regina..
    Repubblica (31 maggio 2006 )

    E io penso forte la delusione per ADRIANO LA REGINA? Seminando vento si raccoglie tempesta!

    Passano due anni: “Zetema nel mirino”
    ..E’ il prototipo della società in house – fra le circa ottanta controllate dal Comune – è Zetema. Una srl duramente colpita un anno fa anche da una sentenza dal Consiglio di Stato per aver direttamente svolto in passato lavori di restauro sottraendoli al mercato delle imprese e dei professionisti, senza vincere nessuna gara. ..Se la Zetema del passato, presieduta dall’ex Sovrintendente ADRIANO LA REGINA è stata l’emblema della occupazione da parte pubblica del mercato del restauro…
    Sole 24 Ore. 30/04/2008

    Ma all’inaugurazione pomposa, del archivio “Cederna” (presente ovviamente Adriano La Regina, Rita Paris, delle cui gare di appalto avevamo già accennato) era presente anche Stefano De Caro.
    Accumunato con La Regina e con Rita Paris dall’articolo che fedelmente riporto.

    IL MATTINO (18/01/2008) CAMPANIA – Tra i dodici indagati Enrico Guglielmo e Stefano De Caro. Nel mirino dei pm i restauri di Albergo dei Poveri e Castello di Baia. Imprese edili cui i lavori sarebbero stati affidati «in via d’urgenza» ma che poi, in seguito, avrebbero vinto le gare d’appalto.

    Ecco a voi, in sintesi l’archivio Cederna di 20 metri lineari, a quanto credo di almeno 4000 milioni, inaugurato da “somme autorità” dagli appalti non proprio limpidi, visti i titoli dei giornali.

    Ma, come non menzionare :
    F E D E R P A R C H I L A Z I O!

    Mercoledì 17 dicembre, 2008 presso la sede del Parco regionale dell’Appia Antica, l’assemblea costitutiva del coordinamento laziale dell’associazione!
    CHI CI TROVIAMO?
    IL PRESIDENTE della Federparchi MATTEO FUSILLI!

    Lo stesso MATTEO FUSILLI di cui La procura ha chiesto il rinvio a giudizio, ha predisposto un sequestro di beni da 200.000 euro nei suoi confronti, e la sospensione dai pubblici uffici.

    Insieme a La Regina, Rita Paris, De Caro, ecco Fusilli!

    “Pares cum paribus facillime congregantur”: I simili si accompagnano molto più facilmente con i loro simili.(Cicerone)

    Ancora a via dell’ Almone si sente la puzza di 1200 macchine in fiamme, e vi prodigate tanto per il “grande abuso” per un parcheggio di un ristorante, ma non contenti di togliere il pericolosissimo “nido d’ape” e la sabbia per non stare nel fango, vi prodigate ad ararlo, così da mettere in croce chi malgrado voi ancora lavora, senza rischiare di prendere tre stipendi come il “geometra” SCERIFFO” Massimo Miglio allontanato fra le polemiche sempre sterili del “PD”.

    Da vari articoli leggo : “Bisogna ritirare tutte le “LICENZE COMMERCIALI” in tutto il parco, le telecamere per controllare le targhe, per sapere chi entra e chi esce, e da dove entra e da dove esce, e serve la Ztl ” ripetono da anni Rita Paris, Adriano La Regina e Alma Rossi, ecco perchè “arare” il parcheggio, per far chiudere il ristorante in altro modo.

    Questa non è tutela, è “LOTTA POLITICA” fra il Comune di centro-destra la Regione di sinistra, ma a farne le spese sono i cittadini, schiacciati per i vostri “pavoneggiamenti”!

    Parcheggio tanto pericoloso e invasivo che è stato smantellato in un solo giorno?
    Il secondo per “ARARLO”? E si può arare in una area sotto vincoli “archeologici”?

    Solo se serve a rovinare una azienda!
    E questa aratura non è un manifesto abuso di potere?
    Chi vi autorizza ad arare contro la volontà del proprietario?
    Perchè non arate allora tutti i terreni “privati”? Sono il 95% della superficie del Parco.

    Proponete di chiudete i ristoranti e in bilancio leggo il programma degli “ECOALBERGHI”?
    La Regina combatteva gli aspetti “aziendalistici” chiamava il Parco “CARROZZONE” quando era alla Soprintendenza e poi ne diventa il PRESIDENTE e leggo che si parla di “CLIENTI” negli ecolberghi proposti nei bilanci del PARCO ?

    Chiudete i vivai privati e stanziate 413’000 euro per il “VOSTRO” per piante autoctone?
    SIETE RIDICOLI, o vi siete resi ridicoli da soli?

    Ma chi la paga questa ultima delirante “ARATURA” del parcheggio?
    Aratura motivata con il ripristino, perchè le macchine parcheggiate avrebbero compromesso i reperti archeologici, pertanto ci passiamo sopra con un TRATTORE E ARIAMO!

    Una razionalità, una logica, degna delle vostre “burocratiche menti attorcigliate” archeologiche di sinistra.

    Ma quale ripristino, siete 5”essenza del male, di uno Stato cieco, miope, un muro di gomma, dove i divieti sono parossistici, ma tutto è tollerato, se conviene.

    Uno “statalismo” di ipocrisie, di deliri burocratici, di leggi retroattive, incomprensibili e folli se non inquadrate sotto una unica “direttiva”: Punire la proprietà “PRIVATA” la famosa “RENDITA” .
    Ecco cosa mi scrive Adriano La Regina: “..la sanatoria rilasciata dal comune priva del parere della stessa Soprintendenza è nulla poiché “sussiste in relazione all’esistenza del vincolo al momento in cui deve essere valutata la domanda di sanatoria a prescindere dall’epoca di introduzione del vincolo”circolare del 27.9.1999… ecc.”

    In sintesi chi ha fatto domanda di sanatoria deve rispettare leggi successive, ma anche nel diritto penale la retroattività è follia, quanto anticostituzionale.
    E’ come se domani ci proponiamo di punire nostro figlio perchè oggi decidiamo che ieri non doveva o doveva fare qualcosa che non sapeva di dover o non dover fare.

    Qui al tempo non era parco, e il Comune poteva rilasciare licenza edilizia senza il parere della Soprintendenza, pertanto le cause che Parco e Soprintendenza perdono senza soluzione di continuità sono infulcrate su questo “principio” cardine del diritto.

    O vogliamo processare in contumacia per omicidio aggravato da futili motivi i gladiatori romani?
    O chi negli anni 60 girava in macchina senza cinture di sicurezza?

    Chi ha chiesto la sanatoria nel 1985, deve rispettare le leggi dell’epoca, e non è colpevole se il Comune impiega 15 anni a dare un parere. E un giorno se si è “AMICI DEGLI AMICI”!
    l Parco si è istituito nel 1988, il resto sono chiacchiere sterili.

    Ma Adriano La Regina e Rita Paris, continuano indefessi a fare cause, perdendole e pagando finanche le spese legali, certamente non soldi loro, soldi nostri, “immolati per la pubblicità della tutela”.

    Ma chi sono questi nuovi paladini, del bene comune?
    Alemanno rimuove Miglio, lo sceriffo degli abusi edilizi
    ..“E’ anomalo-spiega Alemanno- mantenere presso il gabinetto una funzione propria di un dipartimento. E’ illegale mantenere il dipendente come il Geometra Miglio, presso gli uffici comunali, triplicandogli oltretutto lo stipendio..”
    Decisamente meno diplomatico Enrico Cavallari, assessore al Personale del Comune: “Era un abusivo che si occupava di abusivismo”. 7/11/2008 La Repubblica

    Ora è in buona compagnia con Adriano La Regina aggiungo io!

    Caro “SCERIFFO” Miglio, perchè non ti occupi di cose più serie? :
    Ci sarebbe un atto di «UMANITA’» dietro le “concessioni lampo” rilasciate dall’Ufficio condono edilizio capitolino, al procuratore speciale della società Goallars srl, Valerio Veltroni.. (Il Tempo.it 09/08/2008)
    Valerio il fratello maggiore del più noto Walter Veltroni.

    Caro “SCERIFFO” vuoi ancora più “CICCIA”?
    Lascia perdere i “parcheggi” tanto “invasivi” e piccole ristrutturazioni, le verande, occupati di chiarire questo:

    Dall’inchiesta di “report” , PAOLO MONDANI :
    Chi deve ringraziare di quella diciamo cosi…?
    ANTONIO PULCINI – COSTRUTTORE
    Ma io credo che, non lo so, la politica italiana. Che devo dire??
    …..Antonio Pulcini chiede al Comune di Roma la concessione in sanatoria. …Il piano regolatore non prevedeva case in questo luogo, quindi Pulcini non avrebbe potuto ottenere il condono.
    PAULA DE JESUS : -Nel 2003 finalmente però l’ufficio anti abusivismo del Comune di Roma, SOTTO LA GIUNTA V E L T R O N I , REGALA UNA SPLENDIDA CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA!

    E bravo a Walter! Ma che bella tutela di verande, di “BENE COMUNE”

    Caro “sceriffo” allora occupati del “BENE COMUNE”!
    “TEMPO” del 18/12/2008 “appalti, bufera a Napoli”
    Romeo e Roma, 11 anni a servizio delle giunte Rutelli-Veltroni: 80mila euro per ogni chilometro di asfalto sulle arterie della Capitale, quasi 15 volte in più di una città come Bologna.

    800 chilometri, per un corrispettivo di 720 MILIONI DI EURO!
    Leggi l’articolo di Repubblica “Appalto Romeo, il Tar aveva ragione” del (22 /12/ 2008).

    I conti sono molto semplici (720:15 uguale a 48) 720 – 48 uguale a
    672 milioni di euro ““?””

    Rutelli al riguardo dichiarerà :
    “Aggiudicazione che – a mio parere – è stata una pagina amministrativa INECCEPIBILE”.

    Inchiesta Romeo, Bocchetti accusa Rutelli
    L’ex segretario cittadino della Margherita rivela nei verbali:
    «L’immobiliarista era la voce del leader» (Corriere del mezzogiorno 27/2/ 2009)

    Genchi parlava di “carbone bagnato” Riguardo Rutelli, a cosa si riferiva?

    Caro Andrea Catarci vedo un tuo articolo: ROM TRASFERITI ALL’ EX FIERA ABBANDONATI DAL COMUNE-..”Ora i Rom dell’ex Fiera di Roma, sradicati a forza da una comunita’ in cui erano integrati e accettati, vengono trasformati in ‘figli di nessuno’, in nome di un concetto di legalita’, che sa sempre di piu’ di perbenismo e FEROCIA SOCIALE ”, conclude il presidente del Municipio Roma XI Andrea Catarci. Libero8/9/2009

    Catarci la “ferocia sociale” la vedo in questo altro articolo, lo hai letto? – I no “global” occupano case e poi le affittano in nero… Sfruttati, minacciati e, assicura qualcuno, picchiati. Con la benedizione di una parte dell’estrema sinistra. Questo il destino di molti extracomunitari, ma anche di numerose famiglie italiane.. 11 set 2009. Libero News

    La vuoi vedere caro Andrea Catarci la “ferocia sociale”?
    Quella vera, burocratica mascherata da “tutela” del “bene comune”?

    Un chiaro esempio DELLA “TUTELANTE” Soprintendenza Archeologica DI RITA PARIS:
    STATUTO sempre del Parco. Leggo:art. 2 attività e finalità.
    E ) …salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici, paesaggistici e delle attività AGROSILVO-PASTORALI e tradizionali

    Infatti per coerenza scacciano via FERNANDO.
    ERA UN PASTORE VERO, NON FOTOGRAFICO Viveva nel Parco! Poi finalmente è arrivata la Rita Paris e la sua “TUTELA”, e ce ne siamo liberati.

    Brogi Paolo (10 maggio 2006) – Corriere della Sera RITA PARIS dichiara :
    “…Dopo una prima ripulitura, mentre ancora nel luogo insiste la presenza di un pastore con le sue “BESTIE”…”

    E un successivo articolo in cui sempre Rita Paris 28.11.2007
    Autore: Bucci, Carlo Alberto : “Abbiamo sporto immediatamente denuncia. E denunciato ancora una volta come in questo sito, che era di pertinenza della villa dei Quintili, un pastore continui a portare il suo gregge e i suoi cani”.

    Finalmente “Fernando”, perché io conoscevo Fernando!
    E’stato cacciato via! SIAMO TUTTI FELICI!
    Cacciato via il FERNANDO, pastore e le sue pecore vere, i suoi cani VERI!
    Non giocava Fernando!

    Fernando viveva, lavorava! Era un pezzo di “vivere vero” e cosa fanno i “TUTELANTI”?

    Lo scacciano e costruiscono LO “STRAZZO FINTO” SU RICOSTRUZIONI FOTOGRAFICHE?

    LEGGETEVI dal sito del Parco dell’Appia :
    NUOVI ALLESTIMENTI PER L’AREA DIDATTICA DELLO STAZZO DEL PASTORE

    Catarci, lo sai che ho un proiettile nella posta?

    Chi devo ringraziare di questo consiglio?
    Brucia quanto scrivo? Io scrivo caro Catarci di cose reali, provate, documentate, e nessuno potrà negare le evidenze, portatemi in tribunale per diffamazione, vengo con foto, filmati, un archivio di 3500 pagine, ve la faccio io da solo la tutela del Parco.
    Con le follie, gli strazzi finti, gli ecoalberghi, i 243 miliardi in fumo.

    243 miliardi 243 mila milioni di lire DI TUTELA !
    DOVE SONO CATARCI?

    Tu caro Catarci hai sollevato un coperchio, ora ci saranno conseguenze, parla con chiunque abita nel parco, non una sola voce di plauso, il “popolo” sai bene che può essere ingannato, ma non a lungo, non per sempre. Ci sono i nodi, e io sono il “PETTINE”

    Mi auguro solo che chi verrà licenziato, dal ristorante senza parcheggio, perché “arato”, sia di “sinistra” membro di associazioni come “italia nostra”, “legambiente” e “wwf” e “torto collo” sia contento della vostra scellerata “sinistra” tutela, dei vostri sfasci in fiamme nei parchi, delle vostre consulenze.

    Sia felice dei (tre DI NUMERO) falchetti inanellati al Parco dei Castelli Romani, per 50’000 euro.
    Del suo relativo sito internet a 23000 euro.

    Del suo progetto “IL PARCO EDUCA E PRODUCE” a 1 milione di EURO! Della sua relativa barca “ELETTRICA”, che và ormai da 5 mesi esclusivamente a “BENZINA”, di notte, senza salvagenti, senza luci, senza rilasciare ricevuta fiscale ai “ CLIENTI ”.

    Barca che attracca su un pontile ben solido e auto-autorizzato, a fronte dei tanti rimossi per impatto ambientale! Quella barca porta 24 persone alla volta, la facciamo una passeggiata?.
    O prima ci devono scappare i morti?

    Vi servono foto o video della barca ELETTRICA?.

    Di intere escursioni a “benzina”? Di chi era presente?
    Del Direttore del Parco? Del Presidente a bordo della barca ELETTRICA? Con bel motore “SELVA” fuoribordo, tutto documentato, li vuoi i filmati?
    Vieni da me Catarci, porta lo Sceriffo, un bel maresciallo della finanza, e ti aiuto io a fare la “tutela” del “BENE COMUNE” .

    A ponza si sequestrano i pontili per motivi “ambientali” sono anni che si versa gasolio a mare (fin dal 2002) e nessuno dice nulla?

    Perché il “wwf” pochi giorni prima dei sequestri si scaglia sui pontili (galleggianti) abusivi, tanto impattanti per l’ambiente, e non trovo accenno del gasolio?

    Ben più importante sequestrare i pontili?
    Pontili sequestrati, ma ancora oggi a mare?
    Ma che strana tutela!

    IPOCRISIA! Per creare DANNI, per pubblicità alle varie associazioni ambientaliste, apparentemente apartitiche ma “tutte” legate strettamente a sinistra. Vero Catarci?

    Leggo nel sito ufficiale:
    “LEGAMBIENTE E’ UN’ASSOCIAZIONE COMPLETAMENTE APARTITICA”
    Di cui i vari Presidenti “DEPOLITICIZZATI” :
    Vittorio Cogliati Dezza, dichiara:“Un via libera al nucleare all’insegna della militarizzazione e della monetizzazione del rischio, il peggior via libera possibile per una scelta che guarda al passato”
    Chicco Testa, “P.C.I”
    Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente “Margherita”.
    Laura Conti (1921-1993) “P.C.I”
    Roberto Della Seta, “PD”
    Francesco Ferrante, Margherita, capogruppo dell’Ulivo .

    Ma Rita Paris è stata oggetto di tentata corruzione?
    Nell’articolo: Appia, la villa-scempio degli 007”
    Rita paris ha dichiarato “E c’è chi ha provato – senza ovviamente riuscirci – a corrompermi”. la Repubblica, 30/8/ 2008.

    Sono accuse gravissime, e sono rivolte, a mio modesto avviso a chi nell’articolo è citato.
    A queste accuse è seguita una formale denuncia (obbligatoria in questi casi) da parte di Rita Paris?

    Perché nella fattispecie, se si getta fango su un nome, distruggendone la reputazione, non “PROVANDO” quanto affermato, si incorre nella “DIFFAMAZIONE”!
    Quindi mi auguro si chiarisca, se è stata oggetto di “tentata corruzione” e da parte di chi.

    Io non mi sognerei mai di dire che ALDO CELLINI, mi ha chiesto 700 euro per una consulenza, dovrei provarlo, dovrei avere delle prove.
    Ma questo non è assolutamente accaduto, infatti non ho le “PROVE”!

    Posso solo dire che la SOPRINTENDENZA lascia bigliettini scritti a penna con un cellulare da chiamare, questo posso provarlo, e questo non è reato, credo sia normale che la SOPRINTENDENZA lasci bigliettini scritti a penna, con un cellulare da chiamare.
    Credo sia la procedura più normale, chiara, direbbe Rutelli :
    “ pagina amministrativa ineccepibile”.

    Caro Catarci ti posso dire che tre Guardiaparco sono entrati senza mandato nella mia proprità, minacciando di sequestrare l’area se non avessi ottemperato al loro abuso, e nella denuncia hanno scritto il FALSO! Un falso ridicolo, un delirio di potere!
    Denuncia sottoscritta da Guido Cubeddu, questo te lo posso dire, te lo posso gridare, perchè ho le prove.

    Ho una denuncia in cui si dichiara consapevolmente e spudoratamente il “FALSO”!

    Catarci qui qualcuno si farà male, qualcuno dovrà rispondere di falso in atto pubblico, di violazione di proprietà privata, avrai intuito che ci sono situazioni paradossali.
    Dimmi Catarci da che parte stai?.

    Catarci io lo devo sapere da che parte stai!

    Perchè noi ci incontreremo, in programma è l’abbattimento della baracca della “prostituta”.
    Noi ci incontreremo, lì.

    E io con una macchina fotografica in mano, sarò da solo.
    Ti spiegherò la “FEROCIA SOCIALE”, e non potrai non sentire le mie urla!

    Cubeddu è stato molto chiaro: “appena possibile butteremo giù la casa della “putt…”

    Ma io vorrei farvi notare che prima di essere una PROSTITUTA, quella donna ha un NOME, e ha regolarmente acquistato il terreno, e su quel terreno già presente una baracca, dal 1970, tanto è che ha regolarmente l’allaccio della luce, baracca che lei ha sistemato.

    Vorrei dirvi che oltre ad avere un nome quella donna ha una figlia,
    e quella figlia ha solo sua madre!
    E lei è più madre di tutte le madri!
    Perché non ha abbandonato sua figlia!
    Sua figlia ha un grave handicap, e ha SOLO SUA MADRE!
    Vorrei dirvi che quella donna ha la sua dignità, e non chiede che di poter vivere!

    Per la vostra lucida e unitaria politica e chiari intendimenti vi ringraziamo!

    Vi ringrazia anche la “prostituta” a cui voi vorreste tanto far pagare la vostra FALSA moralità buttando giù la sua baracca ma per lei CASA, e vi ringrazia sua figlia disabile.

    E vi ringraziano anche loro perché leggendo quanto scrivo ora sa che non è sola, perché sa ora il mio n. di cellulare, sà che se verrete potrà chiamarmi! E vi resterà difficile radere al suolo tutto, non minaccio nessuno, semplicemente chiamo
    GIORNALISTI A COMMENTARE LA TUTELA!

    Mi basterà fotografare il viso di quella bimba, mentre la ruspa gli rade al suolo la sua “casa”.

    E poi con quella foto e una descrizione di quanto accaduto vado nei vostri “centri sociali” di “SINISTRA” e VADO nei circoli di “AN”, passo la vita a portare quella foto.

    Unico scopo, farla vedere a TUTTI!
    Vado nelle sedi degli ultras, vado dalle azioni cattoliche, con quella foto e i suoi occhi vado a chiedere udienza dal Papa, dai Cardinali e poi?
    Poi ve li porto in SEDE! Tutti a complimentarsi della VOSTRA TUTELA!

    Ora quella donna sà che un uomo la rispetta e la onora.
    Perché MADRE VERA!
    Sa che se buttano giù la sua baracca e per lei casa, la mia casa è aperta per lei, e per sua figlia.

    Ore e ore al tavolino di RITA PARIS a difendere il BENE COMUNE?
    A difendersi da accuse che gettavano ombre sull’operato eccelso?

    VERGOGNA! RITA PARIS!
    VERGOGNA! ADRIANO LA REGINA!

    Vergogna che provo io per voi, VERGOGNA che provano tutti!

    Dignità! COMPRENDETE IL SIGNIFICATO PROFONDO DELLA PAROLA?

    Vende il suo corpo? Volete buttare giù la sua baracca per GLORIFICARVI?
    Voi con le vostre “TUTINE” verdi!
    SCAGLIATE LA PRIMA PIETRA? LA DENUNCIA PENALE?
    ABUSO AMBIENTALE?
    E IN NOME DI COSA?

    Voi spregevoli politucoli avete venduto ben altro! Senza dignità!
    Sua figlia disabile la porterete dove? In un adeguato “centro sociale”?

    FATE PIETA’!

    Catarci quel giorno tu potrai farmi arrestare per resistenza, potrai farmi allontanare, sarete in tanti e io da solo.
    Una sola cosa non potrai fare: “TU”non potrai parlare di “FEROCIA SOCIALE”.

    Catarci quello non potrai farlo, perchè ti sentirebbe anche quella bambina, a lei non gli puoi spiegare le delibere, lei vede una ruspa e la sua casa che viene giù. Lei sa che quella sua baracca non dà fastidio a nessuno, invisibile dall’esterno, sperduta fra le macerie di un parco infame!

    Avete già scacciato Fernando, ero impreparato, volavo col mio parapendio, costruivo motociclette, facevo subacquea.
    Fernando non l’ho potuto salvare, ma lei si.
    ORA BASTA!

    Basta Catarci perché non ne possiamo più!

    Volete distruggere il canile abusivo?
    E voi avete parlato con la donna che lo gestisce?
    Sapete che anche lei ha un nome?
    Sapete che lo fa con amore? Con una dedizione assoluta!

    OGNI CANE HA UNA SUA CAREZZA!

    Parlateci, scoprirete che si suiciderà, quando finalmente riuscirete a BONIFICARE l’area,sarà vero?
    VOLETE SCOPRIRLO?
    VOI CHE PASSATE ORE AL TAVOLINO DIETRO LE CARTE?
    VOI DIRETTORI GENERALI IN AUTO BLU’

    A VENTIMILA EURO AL MESE? A 300’000 euro all’anno!

    Al di là delle carte bollate e dei “VOSTRI” vincoli, questa donna accudisce questi poveri trovatelli!
    Da quando c’è lei non ci son più cani randagi in giro!

    Questo è un dato di fatto! INCONTROVERTIBILE!
    E ben conosciamo purtroppo i risvolti tragici che provocano branchi di cani inselvatichiti.
    Allora non sarebbe più semplice, invece di appendere “INUTILI” sigilli, aiutarla?

    Dandogli la possibilità di esistere, di fare con DIRITTO e con le giuste norme quanto già fa!

    Come si fanno gli eco-alberghi si ristrutturano casali! I DOCUMENTI PROGRAMMATICI!
    LE PIATTAFORME DI LAVORO, I CONSIGLI DI ISTITUTO!
    I programmi di cosa?

    Si spendono miliardi e non riusciamo a far un canile a costo zero peraltro?

    900”000 euro per pubblicizzare la ( FINTA visto Report ) raccolta differenziata e non possiamo fare uno scolo per un canile?
    Dobbiamo schiacciare chi non chiede ma DA’ qualcosa a noi tutti!

    SCENDETE DAI PIEDISTALLI DORATI! Delle sterili delibere!

    Non si fanno che studi sui toporagni?
    GLI SPINARELLI LACUSTRI?
    I sentieri, il ciclocros DI VEIO a MILIONI DI EURO?
    Questo il vostro OBIETTIVO!

    Qui non danno certo fastidio i cavalli del maneggio!
    Che tanto vi affaticate a denunciare.

    Proprio ora che scrivo, seduto vicino il mio fantomatico ”abuso EDILIZIO” nel Parco dell’Appia, incompatibile a detta della RITA PARIS passano dei cavalli.

    Passano spesso dei cavalli, davanti il mio giardino,
    sopra ragazzi disabili,
    cani intorno scodinzolano, sono dell’ippodromo.
    FANNO IPPOTERAPIA,
    sorridono quei ragazzi sotto i loro caschetti,
    accarezzano la pelle calda, dei cavalli,
    sorridono i padri, le madri che tengono le briglie.
    PASSANO.

    Salutano quei genitori, felici di quei brevi istanti di felicità, di NORMALITA’!
    A loro che la sorte ha dato un dolore.
    Non si arrendono quei genitori!
    Si fermano tutti,
    camion, macchine si accostano.

    Si spengono quei motori, si scambiano timidi brevi sorrisi!

    Si ferma il mondo, quando quei cavalli passano, lenti sembrano sapere chi trasportano.
    Nessuna fretta per loro, tutti aspettano senza impazienza.
    Sono lontano, nessuno vede una silenziosa lacrima rigarmi il viso.
    Sorrido, saluto, un cenno con la mano.

    Ecco il maneggio,
    questo cari signori è il maneggio.
    Ora comprendete che non è semplicemente un maneggio.

    CATARCI che parli di “FEROCIA SOCIALE” QUESTO E’ “IL MANEGGIO”

    Ma Rita Paris grande fautrice della tutela archeologica, è al tavolino, tante carte, e a questo punto credo siano TROPPE queste CARTE!

    TROPPI ABUSI, tanti GANGSTER di CEDERNA da REPRIMERE!
    Lo stesso maneggio che Rita Paris e compagnia denunciano!

    DENUNCIATI! In onore di CEDERNA e di “ITALIA NOSTRA”?

    Stavano riparando il tetto, tegole rotte.
    Ora con un bel telo di plastica al posto del tetto
    ABUSO!
    DENUNCIA PENALE!
    SEQUESTRO sigilli!
    Non avevano chiesto il parere alla Soprintendenza archeologica di Rita Paris !

    Così dopo mesi avrebbero avuto finalmente il SUO FAMOSO parere “NEGATIVO”
    Innescando un delirio di carte, di sopralluoghi di inquisizione! Di REPRESSIONE!

    Ci siamo passati tutti da questi suoi “SEMPRE” negativi“PARERI”
    Siamo tutti felici, e felici dovete esserlo tutti perché fortunatamente è passato ALDO CELLINI !

    E’ entrato di nascosto, la porta era aperta, ha fotografato!
    IL REATO!
    L’ ABUSO DI TEGOLE NUOVE!

    HA ASPETTATO Aldo Cellini!
    Ha denunciato!
    BRAVO!

    Tutto regolare, grazie Soprintendenza, grazie Ente parco, grazie Rita Paris, che nello stesso giorno dichiara vinta una gara d’appalto, alla ditta “ISARM”quando nei successivi giorni si sarebbero accompagnate le ditte a prendere visione dei lavori, come scritto da Adriano La Regina.

    Grazie Adriano La Regina, esperto dei Sanniti, ( Capolista osannato ma non eletto dei “DS”), che abita al museo Palatino, da quattro anni senza averne diritto, per 500 euro al mese, intento in perniciosi lavori di “FALEGNAMERIA” fatti in “ECONOMIA” grazie alla taske force CI SENTIAMO TUTELATI!
    Ci siamo salvati da un terribile abuso!

    Un mio particolare plauso, per l’attenzione per la razionale tutela, mentre brucia uno sfascio di 1200 macchine, mentre si costruiscono gli eco alberghi, mentre si musualizzano le sedi, questi criminali incalliti riparavano il tetto!

    SENZA CHIEDERE IL BENESTARE! Senza il “PERMESSO”! SONO GANGSTER!

    Ma..
    se ci tenevamo il buon Fernando?

    E se ancora le varie strade in terra battuta son percorribili, immagino, bisogna solo ringraziare i proprietari dei camion che le riparano!
    Peraltro di nascosto “ALLE FORZE COSTITUITE” visto che sarebbero “PERSEGUIBILI”!

    NEL PARCO E’ VIETATO TUTTO!

    Mai un problema, correttezza di tutti nei confronti di tutti !
    Se passa un cavallo, chiunque, camion compresi spengono il motore per non spaventarlo!
    Cosa vorreste fare ? Far chiudere senza dare alcuna possibilità di sopravvivere queste attività ?
    E le famiglie dei vari camionisti cosa mangiano i TOPORAGNI e gli spinarelli lacustri ?

    Sono ditte che presenti sul posto ben prima dell’istituzione del parco!
    Se sono incompatibili e vanno spostate bisogna prima trovargli un posto dove poter continuare a lavorare !

    E il Parco invece di sperperare milioni di euro dietro le farfalle
    deve farsi carico di aiutare ECONOMICAMENTE queste ditte !

    Perché cari i miei “signorini” verdi se le aziende chiudono IL PROBLEMA è da voi provocato!
    E i nodi vengono sempre al pettine!
    Meglio altri trenta anni di camion che un “PADRE DI FAMIGLIA” in croce!

    Il “giocarello” dei “tutelanti” dalle “menti burocratiche attorcigliate”, si è rotto, ma ancora non lo sanno, continuano a giocare, scrivono articoli.

    Io controllo “TUTTO” cosa dite, cosa “FATE”, di “chi” parlate.

    Il buon Cederna al mio confronto era un dilettante, in un solo anno, ho raccolto un archivio di 3500 pagine, di bilanci, di truffe, di nomi.

    Incrocio i dati, meglio di Genchi, gli incarichi, le incriminazioni, gli articoli e i bilanci, evidenzio le incongruenze, le vere follie, altro che un parcheggio di un ristorante, guardatelo con “google map” dall’alto il parco, guardate che belle ruspe cingolate, che camion, guardate gli sfasci le discariche!

    Allora le macchine rovinano i reperti e le “ruspe cingolate” parcheggiate in bella mostra no?
    Sono anche loro su terreno archeologico o sbaglio?

    Lo sai Catarci quanto è costato l'”archivio Cederna” di 20 metri lineari? Io si.
    Al centesimo!

    Lo sai Catarci che il fiume Almone è inquinato? Nunzia Rossi lo ha stabilito.
    Lo sai che dopo un solo anno non era più inquinato?
    Lo sai Catarci che ci si è fatto il laghetto per i pesciolini, proprio per la buona qualità delle acque, con i nostri soldi, con le consulenze?
    CATARCI QUI SI STUDIANO I TOPORAGNI CON LE NOSTRE TASSE!

    Ma non sai che io vedo Nunzia Rossi al Parco dei Castelli nel 2000, insieme ad Alma Rossi, dove stabilivano che la scuola di sci nautico non era “AMBIENTALE”, ora il motore elettrico della barca del parco non lo vedono?

    Eccolo qua il motore “ELETTRICO”! Come vedi dallo spruzzo è acceso, i motori elettrici sono la zavorra?
    O sono semplicemente “fumo”?

    Ora le due Rossi sempre insieme al Parco dell’Appia?

    Io vedo Fusilli al Parco per la Federparchi Lazio?

    Io mi studio cosa faceva con Scaramella, guardo gli altri imputati insieme a lui, scopro che per togliere una rete, si spendono 100’000 euro.

    Una “rete” di convivenze e di malaffare, tutelata dalla santa “TUTELA”.
    Appalti senza gara, 860.824,34 euro per lavori quantificati in 30’000? E mi guardo tutti gli indagati, nome per nome, per cerarli nei parchi, nelle consulenze, nel delirio di questa politica folle.

    Che ci fà FUSILLI recentemente al Parco dell’Appia?
    La Federparchi Lazio?
    E in buona compagnia!
    BRAVI!

    Allora caro Sceriffo Geometra Miglio, il “danno erariale” “4 anni al Palatino” “senza titolo” di Adriano La Regina chi li paga?
    Dovè stà questo “BENE COMUNE”?

    Gli appalti e le relative gare di Adriano La Regina e Rita Paris di cui sopra sono regolari?

    Un caro saluto a ALDO CELLINI, membro della “tasche force” di Rita Paris, ditegli di non lasciarmi più bigliettini col cellulare della “SOPRINTENDENZA”, tanto non lo chiamo.. ma me li archivio.
    Gli scrivo, però tutti i giorni!
    Ha sbagliato buca della posta, ha sbagliato uomo, il numero di cellulare è giusto?

    Chiamatelo voi, chiamatelo tutti e ringraziatelo della “TUTELA” anche da parte mia.

    Grazie a lui, ho scoperto il mondo della “tutela” dove si perseguono i gazebi, le verande, si scacciano pastori, si fanno appalti senza gara e si abita al Palatino senza titolo, per 4 anni, e ci si sente offesi, se qualcuno lo fa notare, perchè si stanno facendo lavori di FALEGNAMERIA in economia..poi il gioco finisce. Catarci diglielo anche tù che non te la senti di buttare giù la baracca alla prostituta, ora ha un nome, una figlia disabile, ora lo sai Catarci, non puoi dire di aver solo firmato una carta, e messo un timbro. Non ti chiedo nulla per me, come vedi mi difendo da solo, ma per lei si.

    Per “lei” Catarci mi prendo anche la tessera del tuo partito e mi faccio tatuare in petto il “CHE”!

    Se passi ti offro una birra, parliamo, ti spiego, ti faccio vedere le carte, ti porto sulle distese di asfalto, ti porto al maneggio, ti porto a conoscere quella madre e sua figlia.

    Prega però il tuo Dio di non incontrarmi mentre le butti giù la casa!

    Ogni mattina mi troveresti con un cartello sotto la tua casa! Ci scrivo:

    VERGOGNATI!: TU CHE PARLAVI DI “FEROCIA SOCIALE”!

    Sapessi quanto fa male! Quanto brucia.

    E neanche potresti prendertela con me, la tua coscenza te lo impedirebbe.

    Io non mi fermo Catarci, dovranno spararmi, ma in fondo dispiacerebbe anche a te..

    Sono una persona “giusta” corretta, leale.

    CRISTALLINA, che mette in gioco la sua vita per la “GIUSTIZIA SOCIALE”, contro la “FEROCIA”.

    Dalla parte di un pastore e di una prostituta, contro persone potenti, ammanicate, con risorse economiche infinite.

    Catarci qui non si tratta di destra e sinistra, ci vanno di mezzo indifesi, non è Gaucci, non è un parcheggio di un ristorante, questa è vita reale, di sangue e umiliazione, di sofferenze e dolore.

    Catarci non scherzare con le cose serie.

    Trova il coraggio di conoscerle, di parlarci, ti daranno le carte, e tu devi aiutarle, non schiacciarle.

    Spiegagli ai tutelanti che il “gioco” è finito!

    Che la tutela si può e si “DEVE” fare, ma non a chiacchiere contro i potenti, e seriamente contro i deboli.

    Forse sono più comunista di te e di tanti altri “COMPAGNI”.

    Per questo, non potrai odiarmi.

    Chi ha smarrito il proiettile nella “MIA” posta?

    Lo ritiri dai Carabinieri di Quarto miglio.

    Per chi vuole interessarsi a questa storia, e conoscermi ha gli estremi.
    Scrivetemi.

    PIERO IANNELLI
    [email protected]

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