Ammortizzatori sociali: i nuovi importi di Aspi, mobilità e Cig (Cassa Integrazione Guadagni)

Ammortizzatori sociali: aggiornate le prestazioni sociali per il welfare.

 

Sono stati aggiornati gli importi massimi per gli ammortizzatori sociali da erogare ai lavoratori dipendenti per il 2015. Lo comunica l’Inps con una circolare di ieri, pubblicata sul proprio sito internet [1].

Si riporta dunque la misura, in vigore dal 1° gennaio 2015, degli importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, mobilità, trattamenti speciali di disoccupazione per l’edilizia, indennità di disoccupazione ASpI e Mini ASpI – al lordo ed al netto della riduzione prevista dall’art. 26 L. 41/86 e distinti in base alla retribuzione soglia di riferimento – nonché la misura dell’importo mensile dell’assegno per le attività socialmente utili.

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Jobs Act in sintesi

Premetto: a me sta storia che si debbano dare alle “azioni” di governo nomi inglesi e non italiani fa altamente alterare. Semplicemente perchè è uno strumento di manipolazione che impedisce alle persone di comprendere perfettamente di cosa di tratti, normalmente una sola.

Non fa differenza il Jobs Act, ovvero LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO.

In quanti sanno cosa significa e cosa comporta per le proprie posizioni, qualunque esse siano?

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Ma per quanto noi italiani ci faremo ancora prendere per il culo prima di riprenderci la nostra sovranità?

Faccio un piccolo sunto di quanto accaduto negli ultimi sette giorni.

1. Giarda ha comunicato l’avvio della spending review: pare cosa buona e giusta, peccato che il medesimo stia annunciando lo stesso da almeno trent’anni, cioè a partire dal 1986 quando iniziò la sua carriera politica sconosciuta ai più come Presidente della Commissione Tecnica per la Spesa pubblica presso il Ministero del Tesoro. Allora la chiamava revisione di spesa, evidentemente ci crede citrulli abbastanza da non comprendere che è lo stesso annuncio che si sussegue da decenni senza risultati.

2. Il Premier Monti, che negli ultimi mesi grazie al Salva-Italia ha portato nel baratro il nostro Paese (imu, aumento tasse, riforma pensioni, esodati, accise sulla benzina, aumento esponenziale del debito pubblico in 4 mesi, borsa italiana con valore più basso di prima dell’introduzione del decreto, un suicidio al giorno di cittadini ed imprenditori), ha dovuto nominare tre super-tecnici per fare il suo lavoro, dimostrando concretamente la sua totale incapacità, capace solo di aumentare il prelievo fiscale.

3. Tra questi tecnici, spicca il nome di Giuliano Amato, che si dovrebbe occupare della regolarizzazione dei finanziamenti pubblici ai partiti. Ora, citando Beppe Grillo, Amato è l’unico tesoriere che è riuscito a fare carriera, ma non solo. Giuliano Amato è colui che propose di depenalizzare il finanziamento illecito ai partiti e con il quale il debito pubblico italiano arrivò alla mirabolante cifra di 220.357 miliardi. (altro…)

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