Altro salvataggio delle banche, con i nostri soldi!

Attenzione, ennesimo salvataggio delle banche in arrivo!

E tutto chiaramente a scapito dei contribuenti italiani.

Non sono bastati gli scandali di Banca Etruria, della Popolare di Vicenza, di Carichieti e di Veneto Banca.

A nulla sono serviti centinaia di migliaia di risparmiatori truffati che hanno visto i risparmi di una vita andare in fumo.

Nessun insegnamento dalla distruzione dell’economia italiana, dall’aver mandato sul lastrico famiglie ed imprese.

Nessun rispetto per coloro che hanno perso la vita per questi atti criminali decisi a tavolino.

Le banche si salvano sempre, e si salveranno ancora. Per gli italiani però non c’è tregua.

Il governo è pronto a varare la nascita di un fondo di salvataggio banche per salvare gli istituti di credito in difficoltà.

Un bell’assegno di cinque miliardi, integrabile fino a sette miliardi, è pronto per essere staccato per coprire le sofferenze che hanno in pancia le banche e per garantire la loro ricapitalizzazione.

Mi sono persa qualcosa?

Perchè sono anni  che i politici ci propinano la storia che il sistema bancario italiano è solido come nessuno mai.

Eppure, mentre Matteo Renzi si presenta a Camera mezza vuota a sbandierare le sue “strabilianti” riforme costituzionali, che passerano INDEMOCRATICAMENTE a colpi di fiducia, al Ministero dell’Economia si  incontravano i banchieri di Banco Popolare, Bpm, Bnl, Bper, Credem e l’AD di Intesa SanPaolo.

Per cosa?

Definire il cosiddetto “fondo Atlante” per sostenere la ricapitalizzazione delle banche italiane e favorire la cessione delle sofferenze del sistema.

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Report: puntata del 10 aprile sulle Banche Popolari

Ieri sera a Report è andato in onda uno dei momenti più tristi (purtroppo non l’unico) degli ultimi anni della storia del sistema bancario italiano: la truffa ai danni degli azionisti delle banche popolari.

Quotazione azioni manipolate da professori bocconiani, contratti falsi, mancata corretta informazione ai sottoscrittori, clienti obbligati a comprare azioni per avere credito, impossibilità di vendere le azioni ed obbligazioni perchè non quotate sul mercato: reati ipotizzabili? UNA MAREA. Anche se il Procuratore Capo della Procura di Vicenza dice… “potrebbe”…

Verso chi?

I CDA delle banche, fino a tutti gli impiegati che hanno venduto questa spazzatura, per passare poi da Banca d’Italia, che si, ha commissariato, ma sapeva dal 2001 e non si è rivolta alla Polizia Giudiziaria, sentirete perchè. E LA POLITICA, UN GOVERNO RENZI VERGOGNOSO che ha permesso il compiersi dell’ultimo atto.

Le banche popolari sono le banche del territorio con migliaia di clienti che ricevono finanziamenti, ma che sottoscrivono anche azioni e obbligazioni perché si fidano dei dirigenti e degli impiegati che conoscono da anni. Quando Banca Marche, CariChieti, CariFerrara e Banca Etruria vanno in crisi, si applica il bail-in, che per legge obbliga migliaia di azionisti e obbligazionisti a intervenire per salvarle e così alla fine perdono tutto. Ma come si è arrivati a questo? Banca Etruria è la più nota alle cronache perché il vicepresidente era il papà della ministra Maria Elena Boschi, e oggi è indagato per concorso in bancarotta fraudolenta. Dalle indagini emergono, con le responsabilità, anche liquidazioni milionarie per i manager e crediti concessi ai membri del cda senza le dovute garanzie. Nei guai sono finite anche le popolari venete, Veneto Banca e Bpvi, dove avevano gonfiato il prezzo delle azioni, che alla fine del 2014 valevano 62 euro e oggi 6 euro e 30. Quando il valore ha cominciato a crollare quasi nessun azionista ha potuto vendere. Tra coloro che ci sono riusciti anche Bruno Vespa che, intervistato, ci spiega come ha fatto. Dalle inchieste della magistratura emerge anche che la popolare, per gonfiare il capitale, finanziava l’acquisto di azioni per milioni di euro garantendo solo a pochi selezionati soci, con lettere segrete, il riacquisto. Gianni Zonin, grande produttore di vini ed ex dominus della popolare, oggi indagato per bancarotta, ha trasferito il suo patrimonio a moglie e figli.

Ma come si è arrivati a questo punto se tutte le banche erano commissariate da Banca d’Italia?

E a Bruxelles ci spiegano come funzionano le regole europee e come sono andate le trattative intraprese dal nostro governo per evitare di far pagare i danni agli obbligazionisti. Vista da fuori sembra che l’Europa a noi italiani non conceda di salvare banche e aziende con aiuti di stato mentre, per esempio, alla Germania sì. E’ veramente così? Risponde anche Daniéle Nouy, presidente della Vigilanza della Bce.

TROVO NECESSARIO CHE TUTTA LA TRASMISSIONE, SIA NEL TESTO CHE NELLE IMMAGINI, SIA DIVULGATA IL PIU’ POSSIBILE, AFFINCHE’ NON ACCADA PIU’ NULLA DEL GENERE E LE PROCURE SI MUOVANO VERSO QUESTO LADROCINIO.

DI SEGUITO IL TESTO DELLA PUNTATA E I VIDEO. (altro…)

Bail in: cos’è e cosa comporta per i correntisti, mentre TUTTI TACCIONO.

 

 

Bail in.

Alzi la mano chi sa cosa significa e la differenza con il Bail out.

Non vedo mani alzate, perchè nessuno ne parla, e quando qualcuno lo fa, intervengono subito siti costituiti ad hoc per nascondere quello che la Comunità Europea, in accordo con gli Stati Uniti (di cui siamo colonia, se ancora non vi è ben chiaro), stanno portando avanti, al grido di BUFALA.

Ebbene, io ho occhi e mente molto aperta, ed apprezzo moltissimo le mozzarelle di bufala, per tutto il resto quando sento questa parola HO LA CERTEZZA MATEMATICA che sia in realtà pura e semplice verità, che i grandi manovratori di informazioni cercano di sminuire lanciandoci melma addosso.

Cos’è il BAIL IN?

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