Siamo al paradosso: noi italiani diamo contributi ai tedeschi. E’ la terza guerra mondiale.

Parliamoci fuori dai denti: la Merkel ha rotto i coglioni da due anni a questa parte affinchè, dopo essersi pagata i debiti di guerra con la Comunità Europea, non fossero rilasciati aiuti di Stato, non si sfondasse il patto di stabilità europeo e soprattutto la BCE non concedesse prestiti ai Paesi in difficoltà.

E’ stato creato il cosiddetto FONDO SALVA STATI: l’unico scopo è quello di garantire la stabilità ai Paesi Europei in difficoltà, Paesi che, nonostante la recessione di cui sono vittime, sono stati costretti dall’Europa a sottoscrivere un documento che permettesse alla stessa di richiedere in qualsiasi momento un contributo economico, anche da chi non potrebbe darlo. Il documento ufficiale, scritto in inglese, che magicamente è sparito dal sito della Comunità Europea, prevedeva un apporto economico totale di 700 miliardi di Euro e consentiva a questa Istituzione di richiederne il pagamento a qualunque Stato in qualsiasi momento.

E così, altro che pareggio di bilancio che copriva l’aumento incontrollato di tasse: le manovre tutte sangue a nostro carico hanno avuto solo lo scopo di consentire all’Italia di staccare un bel assegnone come richiesto dal Fondo, e come probabilmente faranno ancora in futuro. La scorsa settimana gli Stati hanno versato ai fondi altri 64 miliardi di Euro.

Ma questi denari, che vanno nelle casse ricordiamolo di un’ENTE PRIVATO, che fine fanno?

Certo non sono serviti alla Grecia, nè al Portogallo, alla Spagna o all’Italia.

Si scopre oggi che il Ministro dell’economia tedesca ha preteso che prima di sostenere banche in difficoltà, vadano protette anche quelle che hanno acquistato i titoli di Stato più protetti. Non solo. Lo pretende da subito, nel caso di uno scenario futuro di ristrettezze anche per gli Stati in crescita e che se la godono alla faccia degli altri, tipo al Germania, giusto per esempio.

Da Repubblica: “Con l’Esm di fatto inservibile per le banche, l’Italia in recessione e indebitata inizia a sussidiare una Germania sana e in ripresa. Possibile?
L’Esm ha una forza di fuoco potenziale di 700 miliardi di euro, raccolti in gran parte emettendo bond sui mercati. La sua base però è il capitale versato direttamente dai governi dell’area euro. La settimana scorsa hanno tutti trasferito la quarta tranche, per un totale di 64 miliardi, e entro la prima metà del 2014 si arriverà a ottanta. Poiché la Germania è primo azionista con una quota del 27,14%, ha già pagato al fondo europeo 17,3 miliardi e alla fine dovrà versarne 21,7. L’Italia, che è terzo azionista con il 17,91% (secondo è la Francia), ha versato 11,4 miliardi e nel 2014 saranno 14,3.

Le risorse pagate dal governo di Roma, se solo fossero rimaste in Italia, probabilmente basterebbero a gestire i problemi delle banche. Invece sono immobilizzate nell’Esm a Lussemburgo. Ciò sarebbe utile nel caso in cui il fondo europeo potesse essere usato per le banche senza prima distruggere la fiducia degli investitori. Per ora però di quei soldi dell’Esm si fa un uso diverso: vengono investiti prevalentemente in titoli di Stato tedeschi. Ciò contribuisce, con i soldi dei contribuenti italiani, a ridurre i tassi sui Bund e su tutto il sistema finanziario in Germania, quindi ad allargare lo spread e lo svantaggio competitivo delle imprese in Italia.”

Abbiamo capito bene?

Noi in recessione permettiamo che i denari dell’ESM vengano tutti utilizzati per l’acquisto dei Bund tedeschi, consentendo praticamente alla Germania di utilizzare questo fondo a proprio piacimento ed in più a tasso pari allo zero, FINANZIATA DA NOI ITALIANI.

Si perchè l’ESM non può comprare titoli di Stato che non abbiano un rating AA, e ovviamente i nostri se lo scordano, quindi sicuramente concentra i suoi acquisti sui Bund tedeschi. L’effetto: l’Europa del Sud, l’anello debole della catena, sta finanziando la Germania.

Senza contare che l’ESM acquistò titoli di stato italiani che resero quasi il 20%, ed rappresentando la Germania un terzo dell’azionariato totale, immaginate quanti soldi derivanti dalle tasse che ci stanno massacrando sono entrate nelle casse dei tedeschi?

E ANCORA CI SI CHIEDE PERCHE’ BISOGNA USCIRE  DALL’EURO????

Tedeschi del kaiser, prima i campi di concentramento, adesso li stanno attuando senza neppure che la gente lo capisca. Arriverà anche il vostro momento, razza ariana di sto ceppo.

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