S&P AGENZIA DI RATING ASSALTA L’ITALIA E IO HO LA SFERA DI CRISTALLO!

Si sta compiendo il progetto di accerchiamento finanziario e di espropriazione politica ai danni dell’Italia, per il quale le agenzie di rating hanno svolto il ruolo di incursori dal 2011.

Un anno fa, il 23 Settembre 2013, avevo scritto “TUTTO PRONTO PER IL PROSSIMO DOWNGRADE”

(http://www.academia.edu/…/_Tutto_pronto_per_il_prossimo_Dow…)

Due mesi prima, il 10 Luglio 2013, avevo scritto che “il report (ndr: relativo al precedente downgrade) appare costruito in una maniera tale che qualsiasi azione sarà intrapresa da qualsivoglia Governo, l’agenzia di rating potrà tornare a breve, e LO FARA’ CON MATEMATICA CERTEZZA, con un NUOVO DOWNGRADE.”

(altro…)

L’economia per “dummies” come me.

Economia for dummies

Facciamo economia for dummies, cioè gente ignorante come me:

Cos’è uno Stato?

E’ una struttura teorica creata per organizzare, gestire e rappresentare un dato ambito geografico e le persone che vi abitano.

Cos’è uno Stato Democratico?

Uno stato i cui rappresentanti sono eletti dal proprio popolo ne rappresentano le istanze e lavorano per rendere la loro vita migliore.

Cos’è il danaro?

Un concetto teorico di scambio, inventato per rendere più facile lo scambio di risorse (beni o servizi) tra le persone.

Cos’è il debito pubblico?

Una cifra teorica che rappresenta quanto uno stato spende nelle sue attività.

Cos’è una moneta sovrana di stato?

Un tipo di danaro che lo Stato crea e mette in circolazione tra i suoi cittadini perché appunto lo usino per gli scambi.

Come fa lo stato a gestire la circolazione del danaro?

Lo fornisce tramite stipendi agli statali e pagamenti ai privati per beni e servizi resi allo stato; lo ritira tramite tasse e vendita di beni e servizi dello stato presso i privati.

Cos’è il Pareggio di Bilancio?

È quando le entrate dello Stato (tasse e pagamenti dai privati) sono esattamente pari alle uscite dello Stato (stipendi e pagamenti ai privati)

A cosa serve il Pareggio di Bilancio?

In uno Stato a Sovranità Monetaria, a NIENTE. Poiché il benessere dei cittadini aumenta all’aumentare della quantità di danaro in circolazione, il pareggio di bilancio di fatto, significa che non c’è alcun miglioramento possibile nel benessere globale dei cittadini.

Cosa succede quando uno stato mette in circolazione troppo danaro?

L’inflazione, il danaro perde valore, cioè serve molto più danaro per fare gli stessi scambi.

Cosa fa uno stato responsabile per impedirlo?

Quando si alza l’inflazione, distrugge parte del danaro ritirato dal mercato.

Il debito pubblico deve essere ripagato da qualcuno in ogni caso?

NO. Il debito pubblico di uno stato monetariamente sovrano è SOLO un numero teorico, che sarà SEMPRE in passivo perché è l’unico modo in cui può aumentare il benessere dei cittadini e sostenere il mercato. Non importa quanto grande diventi quel numero: è un debito dello stato verso lo stato stesso, quindi non deve MAI venir restituito. Nessuno ha il dovere di pagarlo, è solo uno strumento di conteggio teorico. È anzi SANO che questa cifra teorica aumenti costantemente: significa che lo Stato sta mettendo in circolazione sempre più danaro di quanto ne stia ritirando, il che significa che i cittadini ne hanno SEMPRE DI PIU’.

Allora come mai oggi come oggi gli stati fanno intere manovre finanziarie, aumentano le tasse e tagliano i servizi per ripagare parte dell’interesse di questo debito pubblico?

Perché oggi come oggi questi stati non creano moneta sovrana ma si affidano alle banche centrali – PRIVATE – da cui prendono il danaro da mettere in circolazione. Questa è la voce principale del debito pubblico, assieme ai pagamenti degli interessi dei titoli di stato venduti a privati sempre per riempire le casse di stato.

Tutto ciò avviene semplicemente perché da un certo momento in avanti, per prevenire quella tendenza degli stati a battere moneta irresponsabilmente, si è benpensato di affidare la creazione del danaro alle banche centrali – PRIVATE – nell’idea teorica che questo avrebbe reso più responsabili gli stati nel gestire le loro economie.

Cosa implica il fatto di perdere la sovranità monetaria nell’insieme?

Implica che gli stati diventano soggetti DEL mercato, che esattamente come gli altri privati comperano e vendono beni e servizi usando una moneta che NON creano loro e quindi il debito che gli stati si creano (debito pubblico) diventa un debito REALE, interno al mercato stesso, che VA RIPAGATO.

Cosa è accaduto con l’Euro e l’idea di andare verso una moneta unica per molti stati gestita da Banche Centrali tra loro collegate?

E’ accaduto che ora gli stati non hanno più alcuna forma di sovranità monetaria, sono diventati semplici membri del mercato, e DIPENDONO nelle loro politiche economiche dagli enti SOVRANAZIONALI che a livello comunitario gestiscono questi processi economici. Enti come il Fondo Monetario Internazionale, enti come la Banca centrale Europea. Enti i cui rappresentanti, NOMINATI e NON ELETTI, rappresentano INTERESSI PRIVATI di altrettante Banche Private.

In sostanza gli Stati sono diventati “cittadini” di uno stato globale i cui dirigenti sono appunto enti finanziari privati, con dividendi e utili privati.

Il che poi porta a situazioni paradossali quando Stati sulla carta a rappresentanza democratica si trovano con governi fantoccio creati ad hoc per ubbidire a ordini di questi enti, ordini che i governi eletti democraticamente NON POSSONO accogliere perché chi li ha eletti li lincerebbe. Come è capitato in Grecia o qui da noi con Monti.

Ora, io non so se sia meglio essere governati da politici eletti democraticamente che fanno casini assurdi venir governati direttamente da enti sovranazionali. Ma so per certo che quello in cui stiamo vivendo non è più un sistema democratico. E personalmente preferisco venire governato da politici che ho ELETTO e che posso perlomeno evitare di rivotare piuttosto che venire governato da burocrati sconosciuti seduti in qualche ufficio a decidere il futuro economico del mio paese, della mia famiglia e della mia vita, burocrati che NON HO ELETTO, che rappresentano INTERESSI PRIVATI.

PERCHE’ LA SOVRANITA’ MONETARIA E’ MEGLIO

Anzitutto, immaginiamo un modello assai semplice: c’è uno Stato, una Banca e c’è un popolo. Il popolo vuole scambiarsi i beni che produce, per cui lo Stato gli fornisce la moneta.

Ma lo Stato, manifestando una grande furbizia, invece di stamparsela da solo, la moneta, la lascia stampare da una Banca (Banca Centrale), e la prende in prestito dietro interesse (“costo del danaro”) dando alla Banca Centrale in cambio dei “titoli di Stato” (Debito Pubblico). Ora, qualcuno sa spiegarmi perché mai uno Stato dovrebbe fare questa scelta idiota?

Impegnarsi come debitore presso una Banca in cambio di danaro che potrebbe creare da solo, a costo zero? Fino agli anni ’70 perlomeno c’era il controvalore aureo a dare una “sostanza” alla creazione del danaro: ho in cantina un chilo di oro, stampo moneta perché essa *rappresenta* quel valore in oro. Se tu non hai oro in cantina, non puoi stampare moneta: altrimenti come garantisci che abbia un VALORE?

Intendiamoci, era ugualmente un pessimo affare: che gli Stati diano l’esclusiva della stampa di moneta a dei privati per avere “il danaro” è una assurdità evidente. Ma dagli anni ’70 questo vincolo tra oro e moneta NON C’E’ PIU’. Lo ha abolito Nixon nel ‘71 per far contenta la Federal Reserve (per chi non lo sapesse, la Banca Centrale degli Stati Uniti). Tutto il resto del mondo, ovviamente, ha obbedito.

Quindi oggi la moneta ha valore SOLO perché viene scambiata. In questo contesto, che SENSO ha dare ad una Banca Centrale PRIVATA l’esclusiva nel creare danaro? Perché non dovrebbe farlo direttamente lo Stato a COSTO ZERO?

Proseguiamo, e ci arriveremo.

PERCHE’ IL PAREGGIO DI BILANCIO E’ UNA MERDA

Vediamo cos’è il pareggio di bilancio: è quando le spese dello Stato (ad es: stipendi pubblici, spese della politica, servizi sociali, spese per la difesa e le forze dell’ordine, sanità pubblica, finanziamenti ai privati, pagamento di debiti) e le entrate dello Stato (tasse) danno risultato uguale a zero. Significa che lo Stato prende dalle tasse TUTTO il danaro che immette nel mercato.

Facciamo un passo indietro: da dove viene il danaro? Abbiamo detto poco fa che ogni singolo Euro che arriva in tasca è stato preso a prestito dallo Stato da una Banca Centrale in cambio di titoli di Stato. Quindi, ogni singolo Euro che circola, chiunque ce l’abbia in tasca, esce dalle finanze dello Stato: è una voce di passività. Ora, se lo Stato con le tasse riprende TUTTO il danaro che ha messo in giro, mi pare chiaro che nessuno ci ha guadagnato un bel niente. Certo, se prima del giro di carte c’erano due cittadini e tutti e due avevano una casa e dopo il giro di carte uno dei cittadini ne ha due e l‘altro zero, *sembra* che qualcuno ci abbia guadagnato, ma così non è: ha guadagnato SOLO quel che l’altro ha perduto. E’ quel che si chiama “gioco a somma zero”: una condizione in cui le risorse NON crescono, vengono solo ridistribuite tra i giocatori. È come sedersi ad un tavolo in cui si gioca a carte, ma il numero di fiches è quello stabilito all’inizio del gioco: a seconda di come va il gioco, alla fine di ogni mano, qualche giocatore avrà più fiches e qualche altro giocatore ne avrà di meno. Perché TUTTI i giocatori possano averne di più, è necessario che si CREINO NUOVE FICHES. Per questo motivo, la condizione di Pareggio di Bilancio è una condizione in cui il benessere di una popolazione NON PUO’ CRESCERE, può solo stagnare. L’unico modo per aumentare davvero il benessere di uno Stato è quindi CREARE NUOVE FICHES. E cosa fa uno Stato moderno, in tutta la sua furbizia? Stampa queste fiches a costo zero e le chiama Lira, Fiorino, Svanzica? Ma no, che diamine: va a prenderle IN PRESTITO da una Banca Centrale. Ma queste nuove fiches sono SPESE dello Stato, sono un DEBITO PUBBLICO, quindi diventano voci “meno” nel bilancio. Ed ecco che, per poter andare al Pareggio di Bilancio, ANCHE queste nuove fiches devono venir ritirate tramite nuove tasse.

GLOBALIZZIAMO: DEBITO TUO LUCRO MEO

Ovviamente, mica c’è solo uno Stato al mondo. Quindi gli intelligentoni che han studiato economia mi diranno: hey, ma tu mica hai in tasca SOLO gli Euro che l’Italia prende dalla Banca Centrale, c’è la globalizzazione, quindi tu prendi anche gli Euro che, per dire, la Francia o il Belgio hanno richiesto alla Banca Centrale. Perfetto: questo allarga il quadro complessivo da uno Stato solo all’Europa, diciamo pure all’intero pianeta Terra, ma non cambia NULLA delle regole complessive: se tutti gli Stati sono vincolati dal Pareggio di Bilancio, tutto il danaro che viene messo in circolo dagli Stati DEVE venire ritirato con le tasse e di conseguenza, per quanto lo si ridistribuisca durante i vari scambi, alla fine la somma di benessere in più della popolazione globale resta ZERO. L’unica cosa che cambia è la distribuzione: nel corso dei vari scambi, qualcuno ottiene di più e qualcuno di meno.

Il che spiega anche come in effetti funzionino le cose: perche qualcuno possa stare meglio, che si consideri un popolo o un individuo, in un contesto a Pareggio di Bilancio, DEVE sottrarre risorse a qualcun altro, che quindi starà peggio. Ed ecco spiegato in modo semplicissimo perché questa politica monetaria sta aumentando la disuguaglianza sociale: qualcuno ha sempre di più e tutti gli altri sempre di meno.

CUI PRODEST?

Ok, ma allora a chi fa comodo mantenere questo sistema in cui gli Stati prendono in prestito a pagamento qualcosa che potrebbero creare da soli a gratis e nessuno si può arricchire senza impoverire tutti gli altri? Vediamo un po’ chi ci guadagna. Anzitutto, queste Banche Centrali che battono moneta, che tipo di vita fanno? Quando uno Stato gli dice: “hey mi serve un miliardo di Euro” battono i tasti di un computer e sul monitor compre la scritta: “1.000.000.000”. Poi fanno ancora un click ed è fatta: lo Stato ha in conto in un miliardo di Euro.  La Banca ha un credito di un miliardo di Euro da parte dello Stato stesso. Lavorone, non è vero? Ecco che la Banca s’è acchiappata un miliardo di credito dallo Stato SENZA L’OMBRA DI UN MOTIVO PER MERITARSELO, e lo Stato ora gli deve un miliardo di Euro in cambio di due click su una tastiera. Questo, ancora una volta, deve far riflettere: significa che TUTTO il danaro circolante è in effetti un debito degli Stati verso una Banca. Questo il motivo per cui si parla di “moneta debito”. Insomma, fatevene una ragione: il danaro che avete è un debito. Non vi arricchisce, vi indebita.

Mica è finita qui. Quando la Banca Centrale molto gentilmente dà in prestito allo Stato quel miliardo, mica lo fa senza un minimo di interesse, vi pare? Ed ecco che lo Stato, quando prende (senza un motivo al mondo per doverlo fare) il danaro dalla Banca Centrale, accetta anche di pagarle un INTERESSE sul danaro stesso. E qui ci sta un altro punto da tenere a mente: poiché tutto il danaro è un debito, in teoria tutto il danaro, dal primo all’ultimo centesimo, dovrebbe prima o dopo tornare alle Banche Centrali che lo hanno creato dal nulla e prestato agli Stati. Ma in tal caso, gli interessi, con che cosa li paga uno Stato?

Ed ecco quindi uno dei noccioli del meccanismo che RENDE GLI STATI SCHIAVI DELLE BANCHE: i debiti pubblici non potranno MAI venir ripagati. Essi aumenteranno SEMPRE e gli Stati DEVONO pagarne gli INTERESSI ogni anno. Per chi si domandasse a quanto ammontino tali interessi, per l’Italia ad oggi 2014 si parla di qualche decina di miliardi di Euro all’anno.

Ma vediamo che altro fanno di bello queste simpatiche Banche. In cassaforte, virtualmente parlando, esse detengono immensi quantitativi di Debiti di Stato, ovviamente. Da un lato si succhiano gli Interessi su questi debiti ogni anno, dall’altro continuano ad aumentarli ogni volta che uno Stato ha bisogno di nuova liquidità. Ma perché fermarsi qui, giustamente? Le Banche VENDONO il Debito Pubblico degli Stati stessi. Lo rivendono come una merce finanziaria, a privati, ad altri Stati, facendolo diventare un “bene” sul mercato stesso. Quindi uno Stato che alla fine dicesse: “no, tutta questa è una fregatura, stiamo pagando INTERESSI assurdi su un prestito che non aveva neppure motivo di esistere, io non pago più” si troverebbe a dovere i suoi debiti NON PIU’ alle Banche Centrali che li hanno inizialmente ricevuti, ma ad altri Stati, a privati, a Banche Private in giro per il mondo. Come glielo spiega uno Stato a questi nuovi creditori che lui non ha alcuna intenzione di ripagare quei debiti perché erano illegittimi?

Ed ecco che cosa succede ad uno Stato quando, strozzato da questi debiti infiniti, rischia il tracollo e qualche politico onesto prova a dire: “insomma, questo debito è illegittimo e non va ripagato”. Cattivo Stato che vuoi sottrarti al Gioco del Debito, cattivo cattivo! Se per caso ti chiami Grecia, ti faccio cadere il governo e ti metto un governo Tecnico che faccia quel che vogliamo che faccia. Che sprema fino alla fame la sua popolazione per ripagare i debiti, e nel frattempo ne faccia di nuovi per “risanarsi”.

RISERVISMO COLLABORAZIONISTA

In tutto questo spiegone molto semplificato non ho ancora neppure fatto cenno ad altre cose interessanti, come il sistema della riserva frazionaria, che permette a tutte le Banche di creare dal nulla altro danaro (sempre nella forma di debito ad interesse, sia chiaro). Come funziona questo miracolo?

La “riserva” è l’insieme del danaro che una Banca possiede. Naturalmente non è danaro vero, sono numeri sui monitor, ma tant’è. Ogni volta che uno va in Banca e chiede un prestito, la Banca controlla quanto ha in “riserva”. Se ha, diciamo, dieci milioni di Euro, secondo le regole scritte da altri banchieri (Federal Reserve) ogni Banca può prestare fino a nove decimi del danaro che ha in “riserva”. Quindi, se ha dieci milioni di Euro, può prestarne nove milioni e novantanove. Ma quando li presta, NON li sottrae alla cassa esistente. Li INVENTA. E il cittadino ignaro che esce dalla Banca con un prestito di, che ne so, centomila Euro, non sa che ha ricevuto soldi INESISTENTI, su cui però dovrà pagare a sua volta un INTERESSE. E siccome il cittadino non può CREARE soldi a sua volta, lui questi soldi INESISTENTI li DOVRA’ restituire, e su di essi nel frattempo deve pagare anche gli interessi. Ma come può un cittadino ripagare tutto questo? Li dovrà pagare in ore lavoro, beni reali, o facendo altri debiti.

E mica è finita qui, il bello inizia adesso. Questo cittadino quei centomila Euro ovviamente li ha presi in prestito per farci qualcosa: che so, comperare una casa ad esempio. Quindi li darà a qualcun altro, ad esempio in cambio di quella casa. E questo secondo cittadino che riceve i centomila Euro che ne farà? Li andrà a depositare a sua volta in Banca ovviamente. Ed ecco che questi centomila Euro, CREATI DAL NULLA ma che il cittadino numero uno DEVE restituire alla Banca e su cui sta pagando interessi, tramite il cittadino numero due tornano in una Banca e diventano parte di una “Riserva”, i cui nove decimi questa Banca potrà a sua volta INVENTARE e dare in prestito ad altri.

Un effetto collaterale di questo meccanismo di riserva frazionaria è anche, dulcis in fundo, creare INFLAZIONE. Certo, ci han venduto la balla che l’INFLAZIONE fosse colpa delle scellerate politiche degli Stati quando, tempi bui, gli Stati possedevano sovranità monetaria e ne abusavano mettendo in circolazione troppa moneta e dunque svalutandone il potere di acquisto. L’INFLAZIONE oggi deriva al 90% dalla politica di moltiplicazione del danaro tramite il meccanismo della riserva frazionaria. E l’INLFLAZIONE che effetto provoca? Svaluta il potere di acquisto del danaro. Quindi lo stipendio medio non basta più per pagare le bollette, o fare la spesa. E quindi serve più danaro per vivere, i cittadini lo domandano e lo Stato che deve fare? Tornare di corsa dalla Banca Centrale a chiedere altro danaro, in cambio di nuovo debito e nuovi interessi.

Tutto chiaro? Il mondo in cui viviamo è una SPIRALE DI DEBITO INFINITO, creato dal NULLA, i cui creditori ultimi e gli unici soggetti che si avvantaggiano costantemente sono le Banche. Cittadini e Stati sono SCHIAVI di questo sistema di debito perenne, condannati a pagare in eterno gli interessi di danaro che è stato inventato dal nulla, senza alcuna fatica.

Riassumiamo:

a)      Le Banche Centrali CREANO i soldi dal nulla, a costo ZERO

b)      Gli Stati li prendono in PRESTITO da loro per pagare i conti, in cambio di DEBITI DI STATO

c)       Su tale operazione gli Stati pagano un INTERESSE INESTINGUIBILE

d)      Quando uno Stato non ce la fa più e tracolla, le Banche gli prestano altri soldi ad altro debito, strozzandolo ancora di più, in cambio ottengono CONTROLLO SULLE SUE POLITICHE (e ovviamente il possesso dei suoi beni pubblici tramite privatizzazioni)

e)      Quando uno Stato minaccia di cancellare il proprio debito per ragioni politiche, Le Banche VENDONO il debito dello Stato in giro, ad altri Stati, ad altri privati, ad altre Banche. Così vincolano lo Stato in questione a restare nel sistema oppure all’ISOLAMENTO INTERNAZIONALE.

f)       Tramite la riserva frazionaria, le Banche (tutte quante, mica solo quelle centrali) MOLTIPLICANO la quantità di danaro in circolazione, sempre nella forma di NUOVO DEBITO, creando INFLAZIONE.

g)      L’INFLAZIONE rende necessario agli Stati chiedere nuova liquidità presso le Banche Centrali

Risultato finale di tutto questo circolo che vuole apparire tanto complicato (eh ma tu che ne sai di economia! Lascia fare ai professori, ignorante!) ma che in realtà è semplicissimo: i proprietari delle Banche ottengono TUTTO.

a)      Controllo politico sugli Stati, diretto e indiretto.

b)      Proprietà diretta o indiretta sui beni pubblici (privatizzazioni)

c)       I beni immobili dei singoli cittadini (pignoramenti, sfratti)

d)      Controllo globale dei meccanismi macroeconomici (ci serve una crisi? Muovi lì, pigia là, eccotela)

e)      Controllo sui mezzi di comunicazione (questa notizia la diamo oppure no?)

f)       Ovviamente, tutto il danaro possibile e immaginabile. Ma di quello, altrettanto ovviamente, gli importa meno che di tutto il resto. Dopotutto, il danaro lo creano con un click, su un monitor.

PERCHE’ SI VUOLE UNA BANCA CENTRALE SOLA PER MOLTI STATI?

Ora che abbiamo almeno un quadro generale, seppur estremamente semplificato, eccoci al dunque. Perché qualcuno vuole con tanta insistenza una sola Banca Centrale che lei sola abbia il potere di CREARE DAL NULLA il danaro che gli Stati necessitano? I sostenitori in buona o mala fede di questo obbiettivo diranno che così si possono controllare meglio le dinamiche del mercato, per impedire tracolli, inflazione, deflazione, bancarotte degli Stati. Ma i fatti smentiscono queste dichiarazioni: la Federal Reserve per gli Stati Uniti, come la BCE per l’Europa, non solo non limitano i danni del mercato, anzi li aumentano. O, per essere più precisi, CI GUADAGNANO.

Difatti per ipotesi fosse alla fine una sola Banca Mondiale che avesse la prerogativa di CREARE il danaro per TUTTI gli Stati del pianeta, ecco che chi possiede quella Banca possiede TUTTO il mondo.  Può decidere la politica di ogni singolo Stato, alzandogli o abbassandogli i tassi di interesse, fornendogli quanto danaro ritiene meriti a seconda di come si comporta. Può comperarsi e vendersi interi Stati, i loro beni, i loro cittadini come forza lavoro. Tramite il sistema di debito infinito finirebbe, inevitabilmente, per possedere tutte le risorse del pianeta. E se qualche Stato, o gruppo di Stati, si ribellasse a tutto questo, la Banca Centrale avrebbe tutti gli altri Stati a disposizione per muovergli guerra, fargli embargo, isolare ogni resistenza possibile e distruggerla, senza che la Banca Centrale e chi la possiede corra alcun rischio. Anzi, guadagnandoci sopra di nuovo, tramite debiti di guerra, o creazione di fondi per la ricostruzione ai paesi “colpiti”.

Roba che nessun imperatore in nessuna epoca storica si sarebbe mai potuto sognare.

MA NON C’è UN MODO PER FARE MEGLIO?

Eh, qualche idea in giro la si sente. Se ad esempio il danaro fosse CREATO DAGLI STATI, a costo zero, e distribuito sul mercato tramite stipendi, finanziamenti, opere pubbliche e welfare, ecco che il danaro NON SAREBBE PIU’ UN DEBITO. Nessuno lo dovrebbe originariamente a nessuno, e ovviamente non ci sarebbero interessi, per il solo fatto che è stato creato. Ovviamente poi ciascuno lo scambierebbe come succede oggi, e qualcuno finirebbe con l’averne di più e qualcuno con l’averne di meno, a seconda di come ciascuno “gioca la sua partita”, ma non esisterebbe il Debito Pubblico. E non ci sarebbe neppure più alcun problema con il Bilancio dello Stato: se il danaro lo Stato lo crea da sé, non gli costa nulla. Nel bilancio odierno, ogni singolo Euro che l’Italia prende dalla Banca centrale è una voce “meno” nel suo bilancio. E ogni singola moneta comporta una ulteriore voce meno, l’interesse. Senza questa IMMENSA voce di spesa, i bilancio di uno Stato sarebbe composto da uscite come la spesa pubblica, e da entrate come le tasse, ma se anche avesse un passivo enorme in questo scambio, non importerebbe: quei soldi che CREA non li deve a nessuno. Inoltre, tutto il passivo in un bilancio di questo Stato sarebbe esattamente il BENESSERE dei suoi cittadini, che ricevono tramite il mercato questi soldi che lo Stato ha immesso nel mercato stesso.

Certo, c’è da considerare l’inflazione. Se uno Stato emette la sua moneta e ne emette troppa rispetto alla ricettività del mercato per, ad esempio, coprire alcuni suoi investimenti, il valore del danaro cala. Ma l’inflazione c’è già, è quella che oggi creano le Banche con la riserva frazionaria, fuori da qualsiasi controllo e gestione politica. Non sarebbe meglio che queste scelte e la loro gestione attualmente nelle zampe di banchieri magari residenti in Costa Rica fossero invece sotto il controllo politico di rappresentanti eletti dai cittadini, pubblicamente discussi ed esposti dai media, così che i cittadini possano premiarli se ritengono abbiano fatto bene le cose e cacciarli se ritengono che abbiano fatto guai? C’è il mercato internazionale, l’import export. Certo, c’è sempre stato, anche in epoche in cui gli Stati erano grossi come città e ce ne erano a miliardi sparsi per il globo. Possiamo farcela anche oggi che gli Stati nel mondo sono circa duecento in tutto.  Si troverebbero nuove e diverse regole, nuovi e diversi equilibri. Sarebbe un sistema più o meno stabile? Più o meno equo? Non lo so, non ho gli strumenti per affermarlo. Ma certamente, questo in cui viviamo non è né equo né onesto. E’ un furto, continuo e legalizzato. Ai danni di TUTTI i cittadini del mondo.

Ai tuoi danni. Ai miei danni.

SCUSE e INVITI

Come ho premesso, io non sono un economista: sono un semplice cittadino che si è stufato di sentirsi preso in giro ed è andato a scavare un minimo in questa cosa tanto complessa e incomprensibile che chiamano economia. E quel che ho trovato mi ha fatto venire il vomito, tanto è spregevole, stupido e vessatorio.

Certamente quel che scrivo sono estreme semplificazioni, certamente vi sono molti errori piccoli o grandi, e invito chi li individui a farmeli presente, perché mi piace imparare. Invito anche tutti coloro che, come me, non capiscono nulla di economia, a leggere, ascoltare, cercare informazioni in più. E smetterla di restare seduti ad aspettare il loro turno in coda, in Banca, per un mutuo, mentre qualcun altro decide del loro futuro.

RINGRAZIO LA GENTILE CONCESSIONE DI STEFANO RE, AUTORE DI QUESTO VADEMECUM, OLTRE CHE DI UN GENIALE LIBRO, MINDFUCKING.

POTETE SEGUIRLO SU FACEBOOK A QUESTO LINK

 

Ma cos’è realmente il debito pubblico?

Sempre doverosa la premessa: io non sono un’economista ma una cittadina che si informa. Questo è quanto ho capito del nostro debito pubblico.

Da definizione, il debito pubblico è l’insieme di tutte le passività sostenute dalle Pubbliche Amministrazioni, e viene rimborsato con interessi alle scadenze pattuite mediante le tasse, i tagli ai servizi pubblici e nuovo indebitamento. Solitamente si tratta di titoli di Stato, ma anche l’ammontare delle spese di Regioni, Province e Comuni, di  Inps, Inail e l’accollo di debiti di aziende effettuato dallo Stato.

Perchè è cresciuto così tanto?

Gli economisti parlano di tre tappe.

1. 15 agosto 1971: da quel giorno il denaro, finita la garanzia della conversione aurea, divenne un semplice pezzo di carta, molto più facile da stampare proprio perchè non richiedeva una riserva corrispondente in oro.

Nel 1971 il nostro debito pubblico era la cifra, che oggi definiremo irrisoria, di 16 miliardi e 145 milioni (dati Banca d’Italia e valore convertito in euro)

2. luglio 1981: la Banca d’Italia viene separata dal Ministero del Tesoro. Fino ad allora era un ente pubblico, che aveva una serie di obblighi nei confronti dello Stato, primo fra tutti quello di acquistare i Titoli di debito emessi. In parolone, Banca d’Italia emetteva moneta, lo Stato si autofinanziava senza indebitarsi con nessuno.

3. nel 1992 con la legge 35/1992 viene privatizzata Banca d’Italia

Vengono ceduti a privati i tre principali gruppi bancari, Comit, Credito Italiano e Banco di Roma, che garantivano la maggioranza dell’azionariato pubblico. Non esiste più l’obbligo per Banca d’Italia di acquistare i titoli di Stato, quindi per finanziare il debito pubblico lo Stato dovette ricorrere al mercato, ovvero ai privati e banche d’affari. In questo periodo il nostro debito pubblico passò dai 142 miliardi ad 850 miliardi. Lo Stato passò dall’opzione di avere denaro a credito ad averlo a debito. Geni, vero?

Da allora è iniziato il fenomeno di signoraggio bancario: le banche stampano denaro, pur senza averne l’equivalente in riserva aurea, e lo vendono allo Stato a prezzi esorbitanti.
Il valore del denaro esiste solo in virtù della produzione di merci e servizi, pertanto dovrebbe appartenere a chi produce e la banca dovrebbe ricevere solo un compenso tipografico.

E’ un paradosso assurdo dove chi è capace di creare ricchezza non lo fa, non per mancanza di materie prime, ma per la mancanza dell’unità di misura  il denaro , ovvero un pezzo di carta o un click sul computer: lo Stato ha ceduto la propria sovranità monetaria a delle istituzioni private, trasformando la capacità di produrre e quindi di creare vera ricchezza in un mostruoso controsenso, dove più produci ricchezza, più ti indebiti e più diventi povero.

Sentite Paolo Barnard:

Ha ragione.

Pensiamo agli Stati Uniti: Obama ha immesso liquidità nel sistema finanziario, e non si sa bene quanta. Ha aumentato la spesa sociale, beato lui, non ha il vincolo europeo del 3% del pil, l’economia americana sta volando. L’avrebbe potuto fare se non avesse avuto la possibilità di emettere moneta liberamente, aumentando vertiginosamente il debito pubblico? No. Ma il bello è che, grazie alla ripresa economica, il debito pubblico tornerà a scendere.

Per puro divertimento qui potete vedere in tempo reale l’aumento del debito pubblico statunitense.

Altro esempio, il Giappone: detiene il secondo debito pubblico a livello mondiale, pari a più del 220% del suo Pil, eppure l’economia gira e i tassi di interesse che paga sull’emissione di titoli pubblici sono pari allo zero. Nessuno si preoccupa del suo debito pubblico, perchè è ritenuto onorabile nonostante l’entità, perchè il Giappone può liberamente stampare moneta.

Stessa cosa dicasi per la Russia e per tutte le economie emergenti.

Sono arrivata a queste conclusioni.

In primis, tutte le politiche restrittive appioppateci con la scusa di risanare i bilanci pubblici sono una grandiosa presa per i fondelli: se in Italia volessimo azzerarlo, non basterebbero tutti i risparmi e la ricchezza per coprire il buco enorme.

In secondo luogo, ogni politica sociale è destinata a produrre deficit, ma uno Stato non può continuare a tagliarle, perchè comunque il debito creato precedentemente resterebbe. Pertanto la troika non fa altro che seminare panico sul debito pubblico strumentalizzato al rischio di default, togliendoci ricchezza e produttività, ma soprattutto sovranità.

In terzo luogo, lo Stato è debitore per lo più verso le banche private, e questa a mio parere è una delle maggiori motivazioni per cui sono così tutelate e foraggiate.

E facciamo ben attenzione: le banche NON hanno tutto questo denaro. 

Da quando è stato abolito il sistema monetario che richiedeva la copertura in oro, attraverso il sistema delle Banche Centrali (la BCE in Europa e laFED in USA), le regole del gioco gli permettono di creare virtualmente denaro dal niente, una volta lo facevano attraverso la Banca d’Italia e la Zecca stampando carta moneta, oggi inserendo scritture contabili all’interno dei propri computer. In altre parole quando prestano denaro per lo più le banche creano denaro dal nulla.

Ma la cosa peggiore è che noi cittadini votiamo, credendo di eleggere onorevoli che difendano i nostri interessi, mentre in realtà il loro scopo è solo quello di tutelare i poteri forti, perchè tenuti in scacco dalle banche.

Le banche hanno crisi di liquidità, vendono titoli pubblici ed alzano lo spread. Lo Stato è sempre in maggiore difficoltà perchè deve pagare interessi sempre più alti e l’indebitamento cresce esponenzialmente.

Un sistema, visto gli effetti che sta producendo nella realtà, creato ad hoc per affamare la massa e arricchire le solite elite.

Pertanto, per quanto ho capito, il debito pubblico è sostanzialmente UNA ENORME TRUFFA.

La soluzione?

Tornare ad avere la propria sovranità monetaria.

Francamente faccio fatica a credere che ci sia ancora gente che sia pro-euro, e che non si renda conto i disastri che la moneta unica ha causato ai cittadini ed alla nostra economia.

 

 

 

n/a