Se tutti i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate fossero così… hai voglia a trovare gli evasori!

Come molti di Voi NON sapranno, io mi occupo del settore automotive da circa 20 anni, ovvero la vendita di auto, e credetemi, ne ho viste e sentite di tutti i colori.

Da chi chiede se la vettura ha l’AIDS di serie, e a te viene spontaneo rispondere, no Signora, per ora ha solo la candida ma ci stiamo lavorando. Oppure colui che si preoccupa di quanti ICEBERG è dotata la vettura, riferendosi evidentemente agli airbags. O ancora, ma la macchina ha la cintura centralizzata?

Bè, potrei scrivere un libro, e ci ho anche pensato, ma potrebbe sembrare inventato e surreale.

Purtroppo però è la realtà.

Ma dopo aver rivisto la Cliente qualche giorno fa, ci è tornato alla mente un episodio che definire ai confini della realtà è poco, e mi ha autorizzato a scriverne.

Ebbene, quattro anni fa il marito, purtroppo per una malattia divenuto praticamente cieco, decide di acquistare una vettura nuova usufruendo dell’Iva al 4%.

Partiamo dall’inizio. Dopo averla concessa a cani e porci, l’Agenzia delle Entrate ha stretto le maglie e ha previsto solo 4 casi per cui è prevista l’Iva al 4% per l’acquisto di una vettura nuova ogni quattro anni.

I casi sono questi:

  1. i non vedenti o i sordomuti
  2.  i disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento
  3. i disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni
  4. i disabili con ridotte o impedite capacità motorie.

Ora, nello specifico, tratto direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, i non vedenti sono coloro che sono colpiti da cecità assoluta o che hanno un residuo visivo non superiore ad un decimo ad entrambi gli occhi con eventuale correzione.

Bene, nel nostro caso, conoscendo da anni il Cliente, anzi, avendo vissuto l’aggravarsi delle sue condizioni, abbiamo proceduto come al solito, chiedendo la famosa legge 104, un’autocertificazione di non aver comprato altra vettura nei precedenti quattro anni e soprattutto il foglio della Commissione Medica che ne stabiliva l’invalidità.

La Commissione Medica ha riscontrato che il Cliente aveva una vista rimanente non superiore ad un ventesimo ad entrambi gli occhi.

E qui sono iniziati i problemi.

Solitamente prima di ordinare una vettura con l’iva al 4%, sottoponiamo al funzionario dell’Agenzia delle Entrate competente di Varese tutti gli incartamenti, di modo da poter avere l’autorizzazione a procedere senza avere problemi successivamente.

Abbiamo fatto così anche in questo caso, e abbiamo ricevuto una risposta che assolutamente chi è parsa fuori dal mondo: il Cliente non ha diritto all’agevolazione del iva ridotta, perchè la legge parla di una vista rimanente non superiore ad un decimo, e lui l’ha superiore ad un ventesimo, quindi secondo questo funzionario ESATTAMENTE DI DOPPIO.

In tutti i modi abbiamo provato a spiegare a questo funzionario, piccatissimo perchè mettevamo in dubbio la sua competenza, che era sufficiente dividere 1 per 10 e poi 1 per 20 per rendersi conto che il Cliente non aveva un residuo di vista del doppio rispetto a quanto detto dalla legge, ma esattamente LA META‘, e pertanto era lapalissiano che avesse diritto a questa agevolazione.

Diamine la matematica non è un’opinione, per di più il Cliente era rimasto a piedi con la sua precedente vettura e noi ne avevamo trovata una in pronta consegna, quindi abbiamo spinto e non poco, chiamando ogni giorno per sapere se finalmente la situazione poteva venire sbloccata. Ma il funzionario, pur di non ammettere la sua ignoranza, ci disse che se avessimo presentato l’immatricolazione con l’iva al 4%, poichè tutte le pratiche passavano da lui, l’avrebbe bocciata ed avrebbe chiesto al Cliente il restante 16% di iva con l’aggiunta di una sanzione.

No, accidenti, chi non deve entrare in contatto con gli uffici pubblici per l’espletamento del proprio lavoro, non si rende conto di quanta ignoranza e impreparazione si trova: certo, non facciamo di tutta l’erba un fascio, ma si capisce in due secondi chi occupa un posto pubblico perchè ha vinto regolarmente un concorso o chi è lì grazie a raccomandazioni e fuffe varie.

Per farla breve, dopo due mesi spesi in telefonate, fax, visite dirette, con questo funzionario incompetenze che si è messo di traverso, che ha negato addirittura l’aspetto matematico, (della serie, citando Dante Alighieri, “la matematica è senza macula d’errore e certissima per sè” ma evidentemente non per gli ignoranti) abbiamo tentato l’ultima carta, ricordandoci di come alle scuole elementari venivano spiegate le frazioni: LA TORTA.

E’ si, abbiamo fatto un diagramma circolare contenente due torte, la prima divisa in dieci fette, la seconda di venti fette, l’abbiamo inviata via mail con la domanda, Lei da dove prenderebbe la fetta, essendo goloso e volendone una più grande?

diagramma torta

Grazie alla visualizzazione, resosi finalmente conto della sua totale idiozia, non ha potuto negare ulteriormente l’evidenza, e dopo ben due mesi siamo riusciti ad immatricolare.

Questo è un episodio che fa scuola, si, scuola sul perchè l’Italia va a ramengo grazie ad una burocrazia che serve solo a mantenere inetti come questo.

E SE TUTTI I DIPENDENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE FOSSERO COSI, NON STUPISCE CHE SI ACCANISCONO SU CHI DICHIARA MA NON HA DISPONIBILITA’ PER PAGARE MENTRE GLI EVASORI TOTALI VIVONO TRANQUILLI COPERTI DA MILIONI DI EURO NASCOSTI AL FISCO.

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