Alitalia, saldi invernali: pubblicità paradossale

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Alitalia saldi invernali.

In questi giorni ovunque ti giri in rete ti appare la pubblicità di Alitalia come l’immagine qua sopra.

Appena vista, non ho potuto fare a meno di sorridere sul suo paradosso: è almeno un ventennio che noi cittadini, dipendenti Alitalia compresi, paghiamo questi saldi, non certo per acquistare un volo, ma per salvare da fallimento CERTO la compagnia aerea di Stato.

Questo è quanto è dato sapere.

Ma Alitalia è ancora compagnia aerea di Stato, ovvero compagnia pubblica?

A me non risulta.

Ripercorriamo un attimo la sua storia.

La vecchia Alitalia fu fondata nel 1947.

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A parità di saldi: riduciamo da subito il costo dei parlamentari.

 

In questi giorni assistiamo impotenti e schifati alle diatribe sulla nuova manovra, quella che dovrebbe consentire all’Italia di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013.

Lo impone l’Europa.

E’ però ormai evidente che il “governo” per reperire i fondi sta preparando il sudoku delle tasse, mentre al contrario l’Europa chiede riforme strutturali ed impegno alla crescita. Noi probabilmente vedremo solo crescere l’Iva.

Ed il taglio dei costi della politica?

Ah, urlerebbero tutti in coro i nostri “dirigenti”, destra sinistra e palla al centro, nel decreto esiste la bozza di riforma costituzionale che porterà a metà il numero dei parlamentari.

E’ qualcosa di concreto?

No, lo diventerebbe solo in caso di completamento dell’iter di modifica della Costituzione, un paio d’anni almeno, ben sapendo che la legislatura avrebbe il suo termine naturale qualche mese prima.  La solita propaganda.

Del resto, il numero dei deputati e dei senatori è sancito espressamente dalla nostra Costituzione: l’articolo 56 comma due parla di seicentotrenta deputati, l’articolo 57 comma due parla di trecentoquindici senatori.

L’unico modo per cambiare il numero dei parlamentari è quindi inevitabilmente il percorso costituzionale: doppio passaggio al Parlamento, a non meno di tre mesi di distanza l’uno dall’altro, maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera. Un miraggio.

Quello però che non è scritto in Costituzione è l’ammontare degli emolumenti percepiti dai parlamentari.

Se così fosse, i nostri cari politici non avrebbero potuto alzarsi stipendi e diarie in modo vergognoso fino a raggiungere i livelli oltraggiosi di oggi. Un ritocchino di qua, uno di là, poco per volta nessuno si accorge ed il gioco è fatto.

La conclusione è ovvia: se la spinta alla proposta di dimezzamento dei parlamentari è basata sulla necessità di ridurre l’onere elefantiaco che grava sulle casse statali, allora va bene l’avvio della riforma costituzionale, ma si può fare subito qualcosa anche con lo stesso numero di parlamentari: DIMEZZIAMO GLI STIPENDI E LE DIARIE DA OGGI.

A parità di saldi, si ottiene immediatamente lo stesso risultato, persino mantenendo intatto il numero dei politicanti che giocano in Parlamento.

Peccato non aver sentito una proposta del genere da NESSUNO.

E poi ci si chiede il perchè gli italiani hanno i conati a sentir parlare di politici.

N O V A N T A M I L A AUTO BLU IN ITALIA.

Ok. Mi frullano vorticosamente.

Ho appena letto sul Corriere che nel nostro Bel Paese circolano beatamente NOVANTAMILA AUTO BLU, per un costo complessivo annuo di 4 miliardi di euro.

Alla faccia dei tagli alla spesa pubblica!

Le auto dei politici costano 150 mila l’una: sono 18-20 mila e hanno almeno due autisti.

Maaaaaaaaaaaaaa… quanti cazzo di politici ci sono in Italia????

SESSANTAMILA AUTISTI.

Il nostro caro Tremonti parla tanto di austerità, di sacrifici e magari anche di qualche frustata giusto per non farci mancare niente. A colpi di fiducia passano finanziarie e maxi-emendamenti che tartassano sempre di più gli italiani.

Il tutto per?

Ovvio.

QUALCUNO DOVRA’ PUR PAGARE LE AUTO BLU DI QUESTA GENTAGLIA.

Io ci provo e ci riprovo, ma non riesco davvero a capire come si possa arrivare ad un parco auto di questa entità: un migliaio di parlamentari, una cinquantina tra ministri, vice e balle varie, venti presidenti di regione, i magistrati, i presidenti delle province, i sindaci… CAZZO MA NOVANTAMILA AUTO?????

C’è qualche anima pia che sa spiegarmi come si arriva ad un numero del genere???

E quel fenomeno di Brunetta che dichiara… ma si, penso che si potrebbe spendere la metà per avere le stesse cose.

No, Ministro, si dovrebbe spendere cento volte in meno e mettere queste risorse a disposizione dei cittadini, non dei parassiti.

Io non ho più parole, se non un sonoro VAFFANCULO!


Piccola parentesi: del resto, fino a che l’Italia oggi si focalizza solo sulla rottura Corona-Belen, che si può pretendere?

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