Ei fu… il Primo Maggio

 

Spero non si rivolti nella tomba Alessandro Manzoni per la “licenza poetica” che mi sono permessa di usare nel titolo, per chi non si ricordasse incipit della sua celeberrima ode dedicata alla commozione per la conversione di Napoleone prima della sua morte.
Ma, ripercorrendo con la memoria tutti i motivi per cui ha visto la nascita della ricorrenza del Primo Maggio, non ho potuto fare altrimenti.
Il 1 Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione.
“Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire” fu la parola d’ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo Maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza.

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A Busto Arsizio si comincia a ragionare per evitare i suicidi per crisi.

 

 

«Credo che questa legge possa evitare più di un suicidio». Esordisce così Adriano Mantello,commercialista di Busto Arsizio, professionsita delegato dal Tribunale di Busto Arsizio per il primo caso in Italia di applicazione della legge per il sovraindebitamento. E’ lui che ha passato ai raggi x la situazione patrimoniale della donna di Busto Arsizio che ha ottenuto il ridimensionamento del proprio debito nei confronti di Equitalia pagando poco più di 11 mila euro a fronte di una richiesta di 87 mila euro. La notizia, che vi abbiamo raccontato lo scorso 28 gennaio, ha suscitato grande interesse in tutta Italia essendo la prima sentenza di un tribunale che ha applicato la legge 3 del 2012 approvata dal Governo Monti e perfezionata nel 2013.

L’OBIETTIVO – «L’obiettivo di questa legge è quello di ristabilire un principio importante: il cittadino paga in base alla propria capacità contributiva e questo è accaduto nel caso della signora di Busto ma sono certo che interessa moltissimi cittadini in tutta la penisola». Nonostante sia in vigore da oltre un anno e mezzo in pochi sono a conoscenza di questo strumento che va a colmare una lacuna importante perchè «se un imprenditore può ricorrere al fallimento, un privato o una famiglia non possono fallire ma, fino all’intervento del legislatore, non avevano neanche gli strumenti per poter arginare le richieste anche pressanti che arrivano dalle società di recupero crediti o dalle banche – spiega Mantello che aggiunge – il rischio che lo Stato vuole evitare è che questi soggetti, di fronte all’insormontabile montagna di debiti, si rivolgano agli usurai con tutti i rischi che ne conseguono». (altro…)

Riporto una mail ricevuta: una persona minaccia il suicidio. Spero di arrivare in tempo.

 

Ricevo questa mail e la pubblico così com’è, senza correggere nulla: una persona disperata a causa di una banca minaccia il suicidio, credendo di liberare i suoi bambini di 7 e 10 anni.

Chi può aiutare, mi contatti, aiutiamoci tra di noi verso questi cravattari usurai, salviamo una vita.

Care Istituzioni
Sono un cittadino di Scicli che ha sempre lavorato,ma purtroppo agli inizi del 2012 ho perso il lavoro,mi ero comprato una casa nel 2002 con un mutuo fatto da Banca Agricola Popolare di Ragusa, pagato regolarmente fino al 2012, andavo in banca per farmi bloccare le rate con La legge 28 giugno 2012 n.92, (altro…)

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