Avvocati: vietato scrivere articoli ed indicare gli estremi dello studio, anche su internet

L’avvocato che scrive un articolo su un giornale non può indicare, accanto alla sua firma, i recapiti del proprio studio.

È questa la sintesi di una sentenza del Cnf [1] pubblicata, nei giorni scorsi, sul suo sito internet.

Si tratta dell’ennesima decisione contraria ai tempi e, soprattutto, allo spirito di una professione moderna, che vorrebbe rispolverare la propria immagine, costruendo un nuovo rapporto con la cittadinanza, in una dialettica di comunicazione diretta e senza intermediazioni.

La sentenza del Cnf tenta di spezzare quel filo diretto tra professionisti e collettività, mai avuto in precedenza, dove i primi svolgono anche un servizio in funzione del popolo, sfruttando il libero accesso ai media, anche nell’ottica di combattere la crisi di una professione ormai messa ai margini non solo dal legislatore, ma anche dalle stesse istituzioni che dovrebbero rappresentarla.

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E' giusto consentire a Fiat una pubblicità ingannevole come quella della Punto Evo?

In questi giorni Fiat martella tutti i canali televisivi con la pubblicità della nuova Punto Evo. Giusto così, quando si presenta qualcosa di innovativo, ammesso e non concesso che questa vettura lo sia, credo sia commercialmente corretto cercare di dare un messaggio d’impatto e il più capillare possibile.

E di certo questo spot è assolutamente accattivante: si può avere una macchina molto equipaggiata spendendo meno della soglia dei 10.000 euro, senza dare acconto e addirittura pagandola con un bel finanziamento a tasso zero.

Ora, bisognerebbe disquisire sul fatto che queste campagne pubblicitarie sono poco chiare, in quanto i prezzi di partenza non sono quelli dichiarati: l’importo è al netto del contributo statale per la rottamazione di € 1.500, e questa precisazione non viene adeguatamente spiegata. Chi ascolta percepisce che la Punto Evo costi 9.500 euro, in realtà il listino parte dagli 11.000 euro.

Questo però è uno strumento utilizzato da tutte le case automobilistiche e lo trovo realmente scorretto: qualche anno fa è passata una legge che imponeva ai vettori aerei di pubblicizzare le offerte sui voli comprensivi delle tasse aeroportuali, proprio perchè il consumatore possa rendersi conto in realtà di quanto costi un biglietto, ebbene, il discorso delle macchine è addirittura peggiore, perchè non si parla di settanta o ottanta euro in più, ma di migliaia di euro.

Chiusa parentesi.

Quello che mi colpisce in questo spot è un’altro aspetto, che evidentemente fa leva sulla situazione economica attuale: finanziamento a tasso zero.

Quindi, se hai una macchina da demolire, puoi comprare una Punto Evo, pagarla 9.500 euro (per carità, IPT esclusa, come dire tasse aeroportuali escluse, per intenderci), senza acconto e senza interessi.

Una figata.

Però siccome io sono come S. Tommaso, e poichè fa parte anche del mio lavoro, decido di approfondire, senza fare grandi sforzi.

Vado sul sito della Fiat, clicco su “promozioni”, cerco quella relativa a Punto Evo e per il finanziamento a tasso zero trovo questo:

Punto Evo 1.4 77CV Active 3 p. bz. Gpl o Metano € 9500 (IPT escl.), netto inc. Statale (L. n.33/09). Es.: antic. 0, rate 48 da € 219

Cioè, fatemi capire, la Fiat ormai è diventata talmente potente da poter cambiare pure un risultato matematico: 9.500 euro diviso 48 rate non fa più 197,92 euro bensì magicamente 219!

MILLEDODICI EURO IN PIU’!

Certo, la Fiat specifica che la rata comprende le spese pratica, di bolli, e di una sorta di assicurazione che garantisce solo la finanziaria; per carità, se si legge bene le minuscole clausole si capisce che è il tan a zero mentre il taeg è al 3,15%.

Però.

In quanti in realtà conoscono la differenza tra TAN E TAEG? In quanti hanno percepito che pagheranno la loro nuova Punto solo 9.500 euro senza neppure un centesimo in più (neanche l’IPT) e la pagheranno comodamente a rate, pensando che la Fiat sia una vera benefattrice? Dove in questo spot è spiegato bene tutto questo: prima o dopo aver praticamente urlato il tasso zero?

Se non è pubblicità ingannevole questa, è pure peggio. Ho detto tutto.

Del resto, quando si parla di Fiat…

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