Fly me to the moon

Come gli avvoltoi che si aggirano attorno alla preda nell’attesa di vederla morire, alla notizia della morte di Neil Armstrong sul web è tristemente ricominciato il tam tam di ogni sorta di complotto lunare.

Secondo queste tesi, demolite scientificamente nel corso degli anni, l’allunaggio del 20 luglio 1969 fu una bufala costruita ad hoc negli studi cinematografici sotto la regia addirittura di Stanley Kubrick, per varie motivazioni: coprire gli insuccessi della Nasa che già all’epoca godeva di budget di miliardi di dollari, attribuire il primato agli Stati Uniti nel periodo peggiore della Guerra Fredda.

Difficile comprendere il disfattismo insito nel genere umano, specie quando si tratta di opinioni contro fatti inopinabili.

Sarebbe bello per una volta riuscire unanimemente a guardare la luna: Neil Armstrong, e con lui tutte le persone che lavorarono per la riuscita di quell’impresa sensazionale, ha contribuito in modo inequivocabile all’avvio di una nuova era per tutta l’umanità.

Magari tra qualche anno inizieranno i viaggi turistici nello spazio, probabilmente tra centinaia di anni saremo ancora sulla nostra Terra a sognarli senza essere ancora riusciti a realizzarli.

In ogni caso, il vero valore che ci è stato regalato in quel lontano giorno di luglio è la speranza dell’ignoto: fino a che gli uomini potranno immaginare di superare i propri limiti e realizzare scoperte innovative per la propria vita, il loro spirito non morirà mai.

Esattamente come lo spirito di Neil Armstrong resterà sempre nei ricordi e nei sogni di chi lo ha visto alla tv o di chi l’ha studiato su un libro di scuola.

Questa notte ho guardato la luna. Forse un giorno mia figlia potrà vederla più da vicino.

“Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”.

Emergenza per la Terra, tra tre anni una tempesta solare ci riporterà al Medioevo… similitudine con le profezie Maya?

Tra circa tre anni la Terra potrebbe essere investita da una tempesta solare potentissima, in grado di distruggere le reti elettriche e di riportare il mondo, almeno per una ventina d’anni, all’età del Medio Evo.

Secondo quanto riporta il settimanale britannico New Scientist, un rapporto finanziato dalla Nasa e pubblicato dalla National Academy of Sciences (Nas) americana a gennaio conclude che una tempesta solare potrebbe verificarsi a breve e avere gravi conseguenze per la società umana, totalmente dipendente dall’elettricità e dalla tecnologia.

«Ci stiamo avvicinando sempre più ad un possibile disastro», ha dichiarato alla rivista britannica Daniel Baker, esperto di meteorologia spaziale dell’università del Colorado e presidente della commissione della Nas che ha redatto il rapporto.

Secondo gli scienziati, in un anno di intensa attività del Sole, come si prevede potrà essere il 2012, potrebbero avvenire violente esplosioni della corona solare e la Terra potrebbe essere investita da un’ondata particolarmente violenta di vento solare.

A contatto con la magnetosfera terrestre, il vento solare potrebbe causare una perturbazione geomagnetica tale, secondo l’esperto, da far saltare le linee elettriche.

L’ultima volta che si era verificata una tempesta solare particolarmente violenta, nel 1859, una gigante aurora boreale aveva investito la Terra fino ai Tropici.

In California, un gruppo di minatori si era svegliato pensando fosse giorno ed invece erano le due del mattino.

Ma il mondo non era ancora così industrializzato e dipendente dalla tecnologia e, a parte alcuni danni alle linee del telegrafo, le conseguenze di quella tempesta, chiamata perturbazione di Carrington, non erano state particolarmente gravi.

Oggi invece le cose andrebbero in maniera molto diversa.

Secondo il rapporto della Nasa telefoni cellulari e internet potrebbero avere problemi di collegamento, così come la radio e potrebbero esserci problemi di approvvigionamento elettrico e di acqua.

Senza elettricità le pompe di benzina non funzionerebbero così come le centrali nucleari e a carbone, e l’intero pianeta potrebbe trovarsi senza energia.

Gli esperti hanno calcolato che per far ripartire il sistema sarebbero necessari almeno una ventina d’anni

Fino a qua la notizia.

E’ collegabile con le profezie Maya che vorrebbero la fine dell’era attuale il 21 dicembre del 2012? (altro…)

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