Manca l’ISC? Il mutuo è nullo

 

ISC, ovvero Indicatore Sintetico di Costo.

La mancata indicazione di tale valore all’interno di un contratto di mutuo o di finanziamento ne provoca la nullità.

Attenzione, questo non significa che non si deve rendere il debito: la nullità di un contratto di mutuo o finanziamento provoca la nullità di tutte le garanzie a latere firmate (ipoteca, fideiussioni ecc) e l’obbligo di restituire esclusivamente l’importo capitale.

Per la precisione, come correttamente mi è stato fatto notare, si sostituisce al tasso applicato il tasso bot dei 12 mesi precedenti, decisamente molto più basso.

Tornando all’ISC, una delle ultime sentenze che hanno determinato la dichiarazione di nullità di un mutuo per la sua omissione è l’ordinanza del Tribunale di Cagliari nr. 5295 del 29 marzo 2016.

La decisione è giunta nell’ambito di una procedura fallimentare di una società cagliaritana operante nel settore dell’edilizia. La banca ha chiesto al Giudice di potersi insinuare nel procedimento a fronte di crediti vantati verso la società, derivanti da un contratto di mutuo fondiario stipulato tra le parti in data 28 aprile 2006 e da uno scoperto di conto corrente, per il quale aveva emesso anche un decreto ingiuntivo.

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Tribunale di Chieti: il Giudice riduce il debito di un privato di circa Euro 30.000 per tasso di mora usurario ed ISC divergente da quello in contratto

Il Tribunale di Chieti si è pronunciato in favore di un privato cittadino che aveva contratto un mutuo fondiario, pagando un tasso di interesse, comprensivo di costi ed oneri, ben superiore rispetto al tasso dichiarato contrattualmente.

Il Tribunale di Chieti con Sentenza del 22.04.2015 ha accolto l’opposizione ex. art. 615 c.p.c. presentata dal mutuatario debitore al precetto dalla Banca creditrice, abbattendo il debito residuo di circa Euro 30.000.

Nel caso di specie, il cliente aveva stipulato il 20.06.2008 un contratto di mutuo fondiario, controgarantito da ipoteca, per il quale si è reso insolvente. La Banca ha presentato in giudizio l’esecuzione di pagamento nei confronti del mutuatario moroso per un importo complessivo di circa Euro 334.000,00 in virtù del contratto di mutuo sottoposto a pignoramento. Il cliente si è opposto a tale precetto, eccependo la nullità di alcune clausole contrattuali viziate da indeterminatezza e/o indeterminabilità del tasso, oltre che da un interesse di mora illegittimo perché usurario.

Il Consulente Tecnico d’Ufficio, incaricato dal Giudice dell’elaborazione della perizia in giudizio, ha messo in luce come, in primo luogo, gli interessi di mora pattuiti nel mutuo fossero usurari in quanto l’effettivo tasso di interesse applicato, calcolato attraverso la maggiorazione di 3 punti del tasso convenzionale (ossia 6,9%), raggiungeva un tasso finito del 9,9%, ben superiore rispetto al tasso soglia previsto da Banca d’Italia nel trimestre di riferimento della stipula.

L’usurarietà degli interessi di mora specificati in contratto prescinde dalla loro materiale applicazione: il Giudice ha infatti ritenuto di condividere l’orientamento secondo il quale rileva anche la sola “promessa usuraria”, come affermato nella nota Cassazione n.350 del 2013. Nel caso qui riportato, la Banca è stata pertanto condannata dal Giudice a restituire gli interessi moratori pattuiti che, per effetto della nullità della clausola che li prevede, risultano non dovuti ex art. 1815 II comma c.c.

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E’ questa la collaborazione UMANA E FRATERNA con cui vi fate grandi????

 

Qualche mese fa lanciai un appello sulla mia pagina di Facebook per una persona che aveva perso il posto di lavoro, con una famiglia da mantenere, che stava rischiando di perdere anche la casa.

L’assurdità è che persino il Prefetto riconobbe che questa persona fosse soggetta ad usura e diede l’autorizzazione per inserirla nel Fondo Anti Usura.

Questo avrebbe dovuto sospendere la questione dell’asta della casa, e  consentire a questa persona che aveva subito un’usura pesantissima e riconosciuta di poter vedere riconosciuti i propri diritti.

Ma il Prefetto e la Commissione hanno tempi molto più lunghi dei Tribunali d’Esecuzione Asta, pertanto lanciai un appello per una persona disperata, che HA IL DIRITTO AL PUBBLICO PATROCINIO, che sta vedendo sparire sotto gli occhi un tetto dove stare con i suoi figli.

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