Unicredit: accantonamenti

12289618_485920871609854_746797556113365084_n



Oggi prendo spunto da coloro che si definiscono “esercito silenzioso degli usurati di Unicredit”, un esercito che reputo impressionante nei numeri, posto che, da esperienza di analisi personale, praticamente il 99% dei rapporti considerati presentano usura ed illeciti civili e penali, e che, essendo Unicredit il maggior gruppo bancario italiano, praticamente un italiano su due come minimo ha sottoscritto contratti bancari con loro.

Ebbene, i gestori di usura-unicredit si soffermano su un punto decisamente interessante che riguarda i bilanci di Unicredit, che può essere esteso ovviamente a tutti i bilanci bancari, perchè il principio è lo stesso.

Premetto che mi sono occupata dell’analisi dei bilanci degli ultimi dieci anni di Unicredit, ed ho trovato non poche irregolarità, arrivando a dimostrare empiricamente, quanto meno nel breve periodo, che gli utilizzi della banca (mutui, fidi, prestiti etc.) sono decisamente maggiori della raccolta (depositi, azioni, investimenti dei correntisti etc).

Come fanno a prestare ciò che non hanno?

In realtà le banche che dovrebbero avere la funzione di raccolta e poi di erogazione del credito, concretizzano la loro attività esattamene al contrario: prima prestano, supportati dalla facoltà di avere solo il 2% di riserva frazionaria (ad esempio su un mutuo di € 100.000 la banca deposita in Banca d’Italia solo 2.000 €), creano il restante 98% con moneta elettronica che non è riconosciuta come moneta a valore legale, e man mano che incassano le rate pagate le registrano come raccolta. Un bel giochetto, che sta alla base del signoraggio, e che consente alle banche di utilizzare al meglio la riserva frazionaria come moltiplicatore monetario.

Sui bilanci delle banche e sulle loro evidenti irregolarità si può aprire un capitolo enorme, un neo-ragioniere capirebbe al volo le imputazioni volutamente sbagliate di partite, volte a sottrarre base imponibile all’erario.

A tal proposito vi rimando ad un articolo scritto tempo addietro dove si parla proprio delle accuse di elusione fiscale nei confronti dei maggiori istituti di credito, che puntualmente hanno PATTEGGIATO.

Ma arriviamo all’aspetto sottolineato dall’esercito silente di usurati Unicredit.

(altro…)

Dove finiscono i fondi neri delle banche?

Ho già parlato di come le banche falsificano il loro bilancio in questo articolo semplicemente iscrivendo in bilancio poste attive nel passivo, in questo modo diminuendo il totale imponibile ed evadendo pesantemente le tasse.

Aggiungendo carne al fuoco, qualche tempo fa parlai dello scandalo Lux-leaks, con il quale le banche, grazie alla loro struttura di scatole cinesi, riuscivano completamente ad eludere le tasse, dichiarando utili in Lussemburgo, sottoposti ad una tassazione del 3% solo se non sono rendite finanziarie, altrimenti completamente esenti. Un bell’affare che interessa le maggiori aziende a livello mondiale, approvato mentre Junker, si, lo stesso della Commissione Europea, era Primo Ministro del Lussemburgo. Stranamente, dopo lo scalpore di un paio di giorni, tutto è stato insabbiato.

Ma oggi vorrei ragionare insieme su un aspetto davvero inquietante del sistema bancario internazionale, che ci ha messo, nostro malgrado, nella condizione di schiavitù monetaria in balia di pochi finanzieri senza scrupoli.

(altro…)

n/a