Rifiuti, l’IVA sulla TIA è illegittima

Rifiuti, l’Iva sulla Tia è illegittima. Cgia: il Fisco ora dovrà rimborsare tutti i cittadini

La Cassazione ha chiuso definitivamente la questione rafforzando un principio già da tempo consolidato tra i giudici della tributaria

Non può applicarsi l’Iva alla tariffa di igiene ambientale. Così le Sezioni Unite della Cassazione hanno chiuso l’annosa questione dell’imposta sul valore aggiunto sulla Tia dichiarandone l’illegittimità con la sentenza n. 5078/2016 depositata ieri (qui sotto allegata).

Rafforzando un principio già da tempo consolidato nella sezione tributaria, gli Ermellini hanno respinto, nel caso di specie, il ricorso della società Veritas Spa avverso la sentenza che disponeva il rimborso a un cittadino della somma di euro 67,36 per l’Iva applicata alla Tia.

In sostanza, si legge in sentenza, che la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (cfr. art. 49, d.lgs. n. 22/1997), non può essere assoggettata ad Iva in quanto ha natura tributaria, mentre l’imposta sul valore aggiunto mira a colpire la capacità contributiva che si manifesta quando si acquisiscono beni o servizi versando un corrispettivo, in linea con la previsione ex art. 3 d.p.r. n. 633/1972, non quando si paga un’imposta, anche se destinata a finanziare un servizio da cui trae benefici lo stesso contribuente.

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Italia: anatomia di un Paese diviso tra crisi economica e struzzi

La nostra bella Italia.

Volevo scrivere, nell’ennesima notte insonne alla ricerca di soluzioni per una miriade di problemi, una critica a Renzi ed ai suoi proclami inconcludenti e a dir poco inverosimili.

Poi apro facebook e mi trovo un messaggio privato di una persona che conosco, che si prende la briga di dirmi che trova opportuno togliermi l’amicizia perchè, a suo dire, pubblico notizie false e negative.

Premesso che la mia vita continua beatamente senza l’amicizia di facebook di una persona, che neppure sapevo di avere, che quando mi incontra non mi saluta, e che ha vissuto serie questioni per le quali, se proprio deve trovare un motivo, si deve preoccupare piuttosto che andare in giro autodeposta su uno scranno dal quale lanciare giudizi inutili, come fa da almeno un decennio per coprire i suoi sensi di inferiorità…. però questo mi ha dato da pensare.

Io vedo quotidianamente sopprusi ed ingiustizie che, per chi non ne è toccato, sembrano situazioni false.

Meglio non parlarne, sai che noia tutte queste notizie così deprimenti?

Facciamo gli struzzi, fingiamo che tutto vada bene, preoccupiamoci di divulgare ricette di torte fatte in casa, perchè questa è la realtà in cui vogliamo credere di vivere.

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Cassazione: interessi usurari se superano tasso soglia al momento della pattuizione

Cassazione Civile, sez. I, sentenza 19/01/2016 n° 801

Si intendono usurari gli interessi che superano il tasso soglia previsto dalla legge nel momento in cui sono promessi o comunque convenuti, indipendentemente dal momento del loro pagamento.

E’ quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, Sezione I Civile, con la sentenza n. 801 depositata il 19 gennaio 2016.

La regola vale tanto per ì mutui a tasso fisso, che per quelli a tasso variabile, sebbene per questi ultimi si configuri il rischio di una “usura legale” (tasso pattuito superiore al tasso soglia previsto dalla legge al momento del pagamento).

Il caso

Una banca veniva citata in giudizio per dichiararsi la nullità della pattuizione di interessi ultralegali eccedenti il tasso soglia di cui all’art. 2 legge 7 marzo 1996 n. 108. Il Tribunale e la Corte di Appello rigettavano le domande.

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