Ridate Stella ai suoi genitori. Subito.

Questa è la storia di una bimba bellissima, che chiameremo Stella, e della sua mamma e del suo papà che la adorano.

Questa bimba è serena, ha tre anni, vive con i suoi genitori in una piccola accogliente casetta, ha la sua cameretta dipinta di rosa con tanti giocattoli, è amata, tanto.

I suoi disegni sono pieni di sorrisi, cuori, colori. Mamma e papà lavorano regolarmente, sono persone oneste, non hanno problemi di tossicodipendenza, deliquenza, nulla. Stella non è mai stata maltrattata, non ha mai subito abusi, è stata semplicemente amata.

Una famiglia come tante, una famiglia come tutte dovrebbero essere.

Nel 2007 il Pubblico Ministero di Reggio Emilia chiede la perquisizione della casa di papà Massimiliano e mamma Gilda, alla ricerca di prove di traffico di stupefacenti, MAI TROVATE.

I Carabinieri vedono Stella e decidono di inviare un’informativa al Tribunale dei Minori, segnalando un “presunto stato fatiscente dell’abitazione”. I servizi sociali, senza neppure verificare l’esattezza di questa segnalazione, la confermano.

Si, piccola Stella, i grandi a volte fanno anche questo: dicono bugie. Senza rendersi conto del male che provocano. Senza capire quanto poi queste bugie ti abbiano fatto soffrire.

Una sera mamma e papà vengono convocati dalle Forze dell’Ordine: si recano in caserma insieme a Stella e qui scoprono che proprio per la superficialità di quelle segnalazioni, Stella doveva immediatamente venire presa in consegna dagli assistenti sociali. (altro…)

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