Ridate Stella ai suoi genitori. Subito.

Questa è la storia di una bimba bellissima, che chiameremo Stella, e della sua mamma e del suo papà che la adorano.

Questa bimba è serena, ha tre anni, vive con i suoi genitori in una piccola accogliente casetta, ha la sua cameretta dipinta di rosa con tanti giocattoli, è amata, tanto.

I suoi disegni sono pieni di sorrisi, cuori, colori. Mamma e papà lavorano regolarmente, sono persone oneste, non hanno problemi di tossicodipendenza, deliquenza, nulla. Stella non è mai stata maltrattata, non ha mai subito abusi, è stata semplicemente amata.

Una famiglia come tante, una famiglia come tutte dovrebbero essere.

Nel 2007 il Pubblico Ministero di Reggio Emilia chiede la perquisizione della casa di papà Massimiliano e mamma Gilda, alla ricerca di prove di traffico di stupefacenti, MAI TROVATE.

I Carabinieri vedono Stella e decidono di inviare un’informativa al Tribunale dei Minori, segnalando un “presunto stato fatiscente dell’abitazione”. I servizi sociali, senza neppure verificare l’esattezza di questa segnalazione, la confermano.

Si, piccola Stella, i grandi a volte fanno anche questo: dicono bugie. Senza rendersi conto del male che provocano. Senza capire quanto poi queste bugie ti abbiano fatto soffrire.

Una sera mamma e papà vengono convocati dalle Forze dell’Ordine: si recano in caserma insieme a Stella e qui scoprono che proprio per la superficialità di quelle segnalazioni, Stella doveva immediatamente venire presa in consegna dagli assistenti sociali.

Mamma e papà hanno la forza di non reagire di fronte alla piccola per non turbarla di più. La salutano, certi di risolvere subito la situazione ed uscire da li a poco con la loro bambina.

Non sarà così.

Da quel momento Stella viene SOTTRATTA ai suoi genitori per essere inserita in un centro famiglia.

La procedura va avanti da sè, d’ufficio, senza alcun tipo di controllo o di verifica, senza sentire le persone coinvolte. Stella viene semplicemente tolta dalle braccia della sua mamma e del suo papà: lei non capisce perchè, lei li ama e sa che loro la amano.

Nel 2008 il Tribunale decide che Stella deve essere affidata ad un Istituto.

PERCHE’?

Durante tutto quel periodo, mamma e papà hanno visitato regolarmente Stella, hanno giocato con lei, le hanno fatto capire che è sempre la loro piccola principessa e che presto tornerà tutto come prima.

Gli operatori del Servizio Sociale, a seguito di vari colloqui sia con i genitori che con la piccola, hanno valutato come la situazione fosse assolutamente tranquilla e serena e senza esitazione ne chiedevano l’immediato ritorno a casa.

Ma il Tribunale non è di quest’idea. Perchè?

Attenzione, non stiamo parlando di persone con precedenti penali, tossicodipendenti, delinquenti, violente o che altro. Massimiliano Camparini e Gilda Fontana sono due persone comuni, come me, come tanti, che si alzano alla mattina per andare al lavoro, vivono dignitosamente crescendo la loro bambina con amore.

Mamma e papà non capiscono perchè il Giudice dice che loro non hanno il diritto di crescere la propria figlia.

Esasperati arrivano a compiere atti forse non leciti, ma umanamente condivisibili: “rapiscono” Stella.

Si, la prendono dall’istituto dove è stata collocata, poco prima di venire affidata ad un’altra famiglia, e la portano in vacanza per qualche giorno, giorni che Stella definirà “una favola”.

E urlano la loro rabbia ed il loro dolore al mondo che non sa cosa sta succedendo: chiamano giornali, radio, tv. Chi l’ha visto da quel momento dedica a questa storia ampio spazio.

Mamma e papà riportano Stella alle autorità spontaneamente, dopo cinque giorni. Vengono indagati per sottrazione di minore.

Il Giudice decide a seguito di questo gesto di non utilizzare la relazione del Servizio Sociale che chiedeva esplicitamente il ritorno di Stella tra le braccia di mamma e papà, e chiede un ulteriore accertamento tecnico tramite la Dottoressa Sgarbi.

Mamma e papà a questo punto hanno paura, si sentono soli, indifesi e non tutelati, temono di non poter vedere più Stella. E così, la “rapiscono” nuovamente e scappano per dieci giorni, fino a che vengono fermati al confine con la Svizzera.

Vengono arrestati, incriminati, trascorrono mesi in carcere.

E Stella?

Già, perchè forse ci si dimentica di chi è la prima vittima. Una bambina.

Stella, con mamma e papà viventi, nonni viventi per di più giovani e disposti ad assumerne la tutela, Stella vieni riportata in ORFANOTROFIO, sua casa forzatamente ormai da anni.

Stella ora è stata definita ADOTTABILE, con la sentenza d’appello del Tribunale in base ad una “perizia psichiatrica di 350 pagine” in cui genitori e bambina NON SONO MAI STATI VISTI INSIEME.

Stella non vede papà e mamma da 17 mesi. Chissà cosa le hanno raccontato, chissà come si può sentire questa piccola di quasi sette anni, che è stata strappata dalla sua famiglia SENZA MOTIVAZIONI da più di quattro anni. Anni vissuti in orfanotrofio, con il ricordo di quei giorni da favola trascorsi con mamma e papà che per questo hanno pagato con mesi in carcere.

Tra Stella e l’abbraccio di mamma e papà si è imposta la sua tutrice legale, l’avvocato Sabrina Tagliati, che non ha lesinato esternazioni fuori luogo ed attacchi televisivi, viene da chiedersi se davvero preoccupandosi del bene della bambina, mentendo persino dicendo che Stella non vuole vedere i genitori (nonostante li disegni in continuazione)

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Ora, immedesimiamoci in questa tragedia.

Una sera vi trovate in casa carabinieri che cercano droga, non la trovano, è stata una soffiata sbagliata. Trovano una famiglia normale, noi, con una bimba di due anni, nostra figlia. I carabinieri fanno rapporto, le assistenti sociali non hanno tempo o voglia di controllare, confermano. Nostra figlia ci viene tolta. I servizi sociali poi ammettono: ci siamo sbagliati. Ma il Tribunale dice no, la bambina resta in orfanotrofio. Ma noi sappiamo che nostra figlia sta bene con noi, e ce la riprendiamo. Andiamo persino in prigione per questo. Il Tribunale dice: diamola in adozione. Nonostante la nostra famiglia sia numerosissima e desiderosa di accudire nostra figlia. Per il Giudice sono meglio degli estranei.

Ma questo Giudice, sulla base di cosa giudica????

UNA MATASSA GIURIDICA FONDATA SUL NULLA.

Ma si rende conto del danno psicologico che è stato fatto a Stella e che persiste?

Per capirlo, basta leggere questa testimonianza di Marco Scarpati, avvocato di uno zio di Stella:

«Il mio cliente, che lavora in Brasile, di recente è venuto in Italia per incontrare la piccola. Appena si sono trovati di fronte, Stella lo ha abbracciato e gli ha detto: “Zio, ora sono diventata buona, così questi signori mi faranno ritornare a casa”. Come se fosse colpa sua, vi rendete conto?». Lo zio, tornato in lacrime nello studio dell’ avvocato, si è detto pronto a tutto pur di prendersi cura della piccola. «Ma nulla si è mosso – dice Scarpati -: questa è una storia di ritardi, errori e inadeguatezze che imprigiona Stella in una sorta di ibernazione affettiva»

NO CAZZO, IO NON POSSO PENSARE CHE FINISCA COSI’.

DEVE ESSERCI GIUSTIZIA E GIUSTIZIA VUOLE CHE STELLA TORNI CON MAMMA E PAPA’.

DIFFONDETE, DIFFONDIAMO, DIFENDIAMO STELLA, POTREBBE ESSERE NOSTRA FIGLIA.

Ah, queste sono alcune foto della CASA FATISCENTE prese dal gruppo Facebook LIBERATE STELLA.

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Una risposta a “Ridate Stella ai suoi genitori. Subito.”

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    vergogna, vergogna, vergogna , ma che giustizia è questa?..

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