Quante volte me lo sono sentita chiedere in questi anni.
In realtà la risposta univoca non esiste.
Ci sono leggi e strumenti, ai più non noti, che ci tutelano e che possiamo usare in nostra difesa.
Ma la questione è ben altra.
Quale è la motivazione che ci spinge a combattere per i nostri diritti e quale invece quella che ce lo impedisce?
Viviamo in un’epoca nella quale ormai chi vuole conoscere e sapere ha tutti i mezzi per farlo.
L’informazione vera, non filtrata, è a disposizione di tutti.
La rete ha messo a disposizione una grande apertura, ma nello stesso tempo è diventata un mezzo potentissimo per poter manipolare i nostri pensieri.
Spesso sento dire, si parla di banche solo quando loro hanno ragione, solo quando vengono emanate leggi a loro favore, solo quando i risparmiatori vengono depredati dei denari risparmiati in una vita.
No, non è così.
Questa è la motivazione che ci impedisce di reagire: vogliamo sentire solo quello che conforta il nostro pensiero conscio che ci dice, ben programmato in decenni, attenti, sono troppo grandi e potenti per poter raggiungere qualche risultato.