Il Mose. Tutti parlano di tangenti, in quanti di disastro ambientale?

Tutti parlano del Mose per lo scandalo tangenti. Nessuno però parla del disastro ambientale.

Io ho voluto verificare di persona cosa stanno facendo, non andando a Venezia, ma a Chioggia, dove tutto è partito grazie alla denuncia portata avanti dal Partito Movimento Base Italia, unitamente ai fratelli Doria, loro iscritti.

MOSE: TUTTO E’ PARTITO DALLA DENUNCIA DEI FRATELLI DORIA FACENTI PARTE DEL “MOVIMENTO BASE ITALIA” IL QUALE HA SEGUITO E PROMOSSO TUTTA L’INIZIATIVA PENALE CHE HA PORTATO AGLI ARRESTI DI QUESTI GIORNI, SOLO REPORT E UN GIORNALISTA DELLA NUOVA VENEZIA HANNO SEGUITO IL CASO!

MOSE, IN MANETTE L’EX MAGISTRATO ALLE ACQUE CUCCIOLETTA

Tra gli arrestati della vicenda ‪#‎Mose‬ cui il gip, nella sua ordinanza, attribuisce “un totale asservimento della propria funzione all’interesse privato in luogo dell’interesse pubblico” c’è Patrizio ‪#‎Cuccioletta‬, ex presidente del Magistrato alle Acque, l’ente che ha il potere assoluto di decisione e controllo su quanto avviene in Laguna. Avrebbe percepito illegalmente 400mila euro l’anno da società coinvolte nei lavori, oltre a vari benefit per sé e per i propri familiari, preoccupandosi al contempo di trovare lavoro alla figlia e al fratello nel Consorzio ‪#‎Venezia‬ Nuova e nelle controllate. Report lo intervistò nel ottobre 2011, in “C’è chi dice no: I fratelli Doria” di Luca Chianca: i lavori svolti dal

Consorzio avevano provocato una impressionante moria delle ‪#‎vongole‬, ma Cuccioletta rifiutava di fornire risposte agli allevatori colpiti.

C’è chi dice no: I FRATELLI DORIA

Di Luca Chianca

Ho avuto l’onore di parlare con loro, che mi hanno spiegato tutto perfettamente e mostrato quella che è la reale condizione dello stato di avanzamento dei lavori ma soprattutto ciò che tale iniziativa ha provocato all’economia di una laguna basata soprattutto sull’attività peschereccia.

Parto da un presupposto: Chioggia è una cittadina bellissima, che realmente non ha nulla da invidiare a Venezia, alla quale però è accomunata da un destino infausto: è costruita a livello del mare.

Questo comporta che ad ogni piena marittima, il fenomeno dell’acqua alta è presente in città anche in misura maggiore che a Venezia.

La realtà dei fatti però è ben diversa.

In laguna sono stati interrati piloni enormi di cemento armato, che nessuno sa cosa contengano, che non hanno fatto altro che rendere completamente instabile il fondo marino.

In aggiunta, hanno rilasciato delle sostanze che hanno provocato la morte completa di tutta la fauna e la flora esistente in laguna: vongole, cozze, pesci e tutto quello che ne consegue, un equilibrio geofisico distrutto in toto.

Le famiglie di pescatori, resisi conto di quanto stava succedendo, prima di denunciare l’accaduto, hanno nascosto gli eventi, andando a comprare da altri grossisti il pesce ed i crostacei e spacciandoli come frutto dei loro allevamenti. E probabilmente sono stati messi a tacere con qualche bustarella.

Solo quando lo scandalo è uscito, allora si sono poco per volta uniti alla protesta: l’avessero fatto prima, probabilmente non si sarebbe arrivati a questo punto.

Il problema è serio: ci vorranno decine e decine di anni, se non centinaia, affinchè il bioclima marittimo verrà ripristinato, tanto che in città si surrurra a bassa voce che quegli enormi pilastri siano in realtà serviti per venire riempiti da rifiuti tossici che ormai, con l’altro scandalo sulla Terra dei Fuochi, dovevano venire ricollocati altrove.

Ma davvero si pensa che questo progetto vedrà mai la sua completa realizzazione ed il suo fine rispettato?

Innanzitutto mancano i fondi per portarlo a termine, esattamente due miliardi e mezzo di euro fino ad ora accertati, che corrispondono alle mazzette che tutti i politici e gli enti coinvolti hanno rubato.

In secondo luogo, la sua manutenzione richiede minimo un miliardo e mezzo l’anno, forse inutilmente, visto i continui cambiamenti climatici.

Ultimo. Da quando esistono i lavori, a Chioggia, cosa che non succedeva da decenni, tutto il costruito si è trovato più volte sommerso da mezzo metro d’acqua, tanto che hanno dovuto addirittura costruire un mini-mose per proteggere la città, che però evidentemente non funziona. Durante il mio soggiorno, l’ho visto aprirsi e chiudersi almeno tre o quattro volte al giorno. Senza successo.

Quindi, un sunto.

I lavori sono fermi causa inchiesta tangenti, e l’inverno si avvicina. E’ stato distrutto tutto l’ecosistema lagunare e l’equilibrio idrogeologico, ripianando artificialmente il fondo marittimo e rendendolo completamente instabile,  e ad oggi il costruito funziona come una sorta di trampolino, persino per le ondate più basse.

Questa storia purtroppo mi ha portato alla mente un disastro avvenuto anni fa che ha portato alla completa distruzione di Longarone e di tante altre frazioni, con morti stimate per circa 1910 persone.

Parlando con i pescatori non ho avuto necessità di esplicare il mio pensiero, perchè loro mi hanno anticipato: “se non faranno qualcosa in tempo, forse questo inverno ce la caveremo con qualche edificio distrutto e acqua nelle case, ma a breve la marea non perdona. Il costruito sarà una specie di rampa di lancio per l’acqua: in linea d’aria il Mose dista da Chioggia circa 100 metri, creeranno un’ondata artificiale che distruggerà tutto. Basteranno 3 metri d’onda anomala. Ha presente il Vajont?”

Si. Me lo ricordo molto bene, anche se io non ero ancora nata.

Mi ricordo l’errore umano nel sottovalutare la friabilità del monte Tuc, la presunzione degli uomini di poter sottomettere la furia della natura, e la tragica conclusione.

In laguna, da un momento all’altro, si aspettano la stessa cosa, sono quasi rassegnati: e dopo aver visto con i miei occhi quello che è stato fatto, non posso che comprenderli.

Allora, il Governo dovrebbe rispondere alle seguenti domande:

1. Come, quando e con che denari ha intenzione di mettere in sicurezza la zona?

2. Cosa è nascosto nei piloni di cemento armato messi nel mare, che hanno ucciso tutto nel raggio di 10 km?

3. Di chi sarà la responsabilità di quanto successo e della sua manutenzione?

4. Dovesse succedere quello che i pescatori si aspettano, e loro conoscono il mare molto meglio di chiunque altro, come hanno intenzione di intervenire?

5. Le dighe marine, tipo quelle dei Paesi Bassi, sono fatte in tutt’altro modo , tutelano l’ambiente ed hanno un’altezza completamente diversa da quanto ho visto io (max 5 metri). Chi ha progettato questa opera?

6. Sono stati presi in considerazione, nella costruzione dell’opera, il repentino cambio climatico che sta accadendo in questo periodo e che rende del tutto vano quanto fatto fino ad ora?

7. Si avrà finalmente la certezza della pena per i ladri che hanno ridotto la laguna in questo stato? Diciamocelo chiaro, Galan è stato trovato a manomettere gli esiti dei suoi esami pur di non andare in galera, se tanto mi da tanto…

Ho tante altre domande in testa, ma guardando Chioggia, la sua popolazione, la sua storia, spero di non doverle mai porre.

Perchè già è una vergogna quanto hanno rubato, ma se ci fossero anche perdite umane sarebbe un crimine contro l’umanità sottovalutato e pertanto voluto.

Impariamo dalla storia: che non accada mai più.

P.s. grazie per l’ennesima volta al Partito Movimento Base Italia che, assolutamente presente sul territorio, dimostra in ogni occasione che il proprio obiettivo principale è la tutela dei cittadini italiani.

 

Movimento Base Italia lancia la bufala di Mogadiscio: i pidioti ci cascano.

Noi di Movimento Base Italia lo sappiamo bene.

E si, a volte per smascherare l’idiozia altrui bisogna tendere trappole.

E così abbiamo pubblicato una notizia falsa, sull’idea di Renzi di finanziare il presidente di Mogadiscio con 50 milioni  di euro, che avrebbe ottenuto aumentando di altrettanto le tasse agli italiani.

I troll pidioti ci sono cascati immediatamente, e ne hanno fatto una campagna denigratoria.

SCEMI.

Vi pubblico un pdf, dove esiste anche un mio commento che non verrà moderato e pubblicato.

Cari Italiani, smettetela di sottovalutarci, voi non avete neppure idea di quello che stiamo preparando per liberare il nostro Paese e dei fatti già portati avanti.

Li trovate tutti qua: www.movimentobaseitalia.it

Quando capirete chi siamo, la forza che abbiamo e perchè non ci siamo presentati alle inutili europee, non ci interessano le poltrone ma il nostro Paese, allora finalmente avrete fatto un passo avanti per creare il futuro dei Vostri figli.

Svegliatevi, è arrivato il momento di agire. Con noi.

BUFALA – 50 miliardi per il presidente del “Mogadiscio” _ Bufale e Dintorni

Alcune precisazioni da Movimento Base Italia:

Grazie infinite per questo bellissimo articolo preso da un nostro post VOLUTAMENTE errato, che ha portato i suoi frutti, come si dice: “non importa che se ne parli bene, l’importante è che se ne parli” e l’obiettivo lo abbiamo centrato. Grazie ancora, abbiamo così capito che solo se dai notizie false ti notano, mentre articoli di cose estremamente serie ed importanti per il paese vengono oscurate. La paura fa 90.
Potete leggere l’articolo cliccando il link soprastante.

Alcune precisazioni sugli azionisti ENI, che forse ai compagni è “sfuggita”: Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (il cui 80,1% è controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) – 26,369% Ministero dell’Economia e delle Finanze – 3,934% People’s Bank of China – 2,102% Dati Consob al 6 Giugno 2014

CORAGGIO ITALIANI. UNITI SI VINCE.

PORTEREMO ALLA SBARRA TUTTI QUELLI CHE CI HANNO RIDOTTO IN QUESTO STATO E RIPORTEREMO IL NOSTRO PAESE AGLI ANTICHI ALBORI.

NON E’ UNA MINACCIA, E’ UNA PROMESSA.

E NOI RISPETTIAMO SEMPRE LE PROMESSE.

VIVA L’ITALIA.

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