Altro banchiere trovato morto: suicidio o omicidio?

Il primo ha fatto notizia. Poi è arrivato il secondo, il terzo…. una catena che sembra essere senza fine e che ha toccato anche l’Italia nell’ambito dell’inchiesta di Monte Paschi di Siena e con Banca Sella: il banchiere suicida.

Tempo fa lessi una frase: quando saranno i banchieri ed i politici a cominciare a suicidarsi, allora il mondo starà realmente cambiando.

Notizie di presunti suicidi di politici ancora non ne arrivano, ma la catena di morte che sta percorrendo tutti i bancari ed i banchieri ovunque nel mondo lascia dietro di sè una traccia di sangue sempre maggiore.

Oggi, ultimo in ordine cronologico: ma questa volta è un omicidio efferato a tutti gli effetti.

Shawn Miller, amministratore delegato della divisione rischi di Citigroup è stato trovato senza vita con la gola sgozzata nella vasca da bagno del suo appartamento di lusso di Manhattan. Si è aperta la caccia all’uomo responsabile del delitto commesso a Greenwich, New York. La polizia sta indagando ma sono ”quasi certi che si tratti di omicidio”, dichiara il capo del NYPD.

Ok.

Questo potrebbe essere stato ucciso per diversi motivi, ma tutti gli altri?

ZeroHedge.com ha accolto nelle sue colonne un testo di Wall Street On Parade su un certo numero di suicidi (“suicidi” ?) che sono avvenuti lo scorso anno, particolarmente nella Banca JP Morgan, che ha vissuto delle difficoltà finanziarie. Questi suicidi (“suicidi” ?) hanno dato vita a delle speculazioni e a parecchie tesi differenti, collegate ben inteso al clima del settore finanziario e di Wall Street dopo il 2008.

L’ inchiesta di Wall Street On Parade (di Pam e Russ Martens) ha puntato sulla trasparenza. In particolare, sono stati chiesti alle agenzie federali responsabili di queste particolari problematiche dei dettagli su una assicurazione molto particolare, nota come Bank-Owned Life Insurance o BOLI «una pratica controversa che risarcisce la società quando muore un dipendente o un ex-dipendente.”

I due giornalisti si sono resi conto che  si tratta di un “segreto-commerciale” a cui non hanno potuto avere accesso. Hanno comunque portato avanti la loro inchiesta, oggetto di questa pubblicazione. Così hanno saputo che JP Morgan ha sottoscritto una serie di assicurazioni BOLI per 10,4 miliardi dollari, che offrono una copertura per almeno 100 miliardi dollari, e forse diverse centinaia di miliardi di dollari in premi assicurativi …  Tutto l’insieme, ben documentato, suggerisce una spiegazione di questi suicidi (più che mai “suicidi”), come si può facilmente intuire – che apre la strada a scenari incredibili, che potremmo anche giudicare, per la loro straordinarietà, oltre qualsiasi tesi immaginabile finora.

“Secondo i Centri per il Controllo e la Prevezione delle Malattie, l’aspettativa di vita di un maschio di 25 anni con una o più lauree nel 2006 era di 81 anni di età. Ma negli ultimi cinque mesi, cinque impiegati maschi, con alto grado di istruzione, che lavoravano alla JP Morgan, nel pieno dei loro 30 anni e un ex dipendente di 28 anni, sono morti in circostanze sospette – compresi i tre che sembra si siano buttati dal tetto di un edificio – che si rivelano come casi statisticamente rari anche durante il culmine della crisi finanziaria del 2008.

“C’è un altro punto imbarazzante che spinge a non considerare queste morti come eventi casuali – non si stanno verificando presso le sedi centrali di JP Morgan – Citigroup. Sia JP Morgan che Citigroup sono istituzioni finanziarie globali sia come banche commerciali che come banche di investimenti. Il numero dei loro dipendenti è molto simile – 260.000 dipendenti per JPMorgan contro 251.000 per Citigroup”.

“Sia JPMorgan che Citigroup hanno stipulato delle quantità massicce di assicurazioni BOLI, di proprietà delle banche stesse, una pratica controversa che paga premi alla società, quando un dipendente o un ex-dipendente muore. (Nei casi di ex dipendenti, le banche svolgono una regolare attività di “spunta dei morti” per mezzo di controlli su documenti pubblici, utilizzando il codice di previdenza sociale degli ex dipendenti per conoscere se se l’ ex dipendente sia morto e se si possa quindi inviare una richiesta di pagamento del premio di morte alla compagnia di assicurazione.)

“Per Wall Street On Parade abbiamo studiato attentamente gli annunci mortuari pubblici degli ultimi 12 mesi per cercare nomi di defunti, dipendenti o ex dipendenti di Citigroup o del gruppo bancario, Citibank. Non abbiamo trovato dati che suggeriscano che Citigroup abbia vissuto la stessa esperienza di tanti decessi di giovani uomini sui trent’anni come accaduto a JPMorgan Chase. Non abbiamo nemmeno trovato notizie di stampa su impiegati del Citigroup che abbiano fatto qualche salto giù da qualche edificio.

“Messi insieme tutti i fatti di cui sopra, il 21 marzo di quest’anno, abbiamo scritto a chi controlla le banche nazionali, l’ufficio del Comptroller of the Currency (OCC) […] L’OCC ha risposto educatamente, con lettera del 18 aprile, dopo averci fatto una telefonata pochi giorni prima, per informarci che non ci sarebbe arrivato niente di ufficiale (sotto il sole) come prevede la legge. (A Wall Street, “sotto il sole” di solito significa “sotto una tenda scura”.) La lettera dell’OCC ci informava che i documenti relativi alla nostra richiesta sarebbero stati trattenuti sulla base del fatto che erano documenti “privati o contenevano segreti commerciali, o informazioni commerciali/finanziarie, fornite confidenzialmente e che facevano riferimento ad affari personali o finanziari di privati cittadini” e che comunque  si riferiscono a un ” rapporto contenuto o relativo ad una indagine.

“Il vero lato ironico è che i documenti non riguardano affari finanziari personali delle persone che godono di una giusta privacy personale. Le persone, per lo più, non stanno andando a incassare i premi di un’assicurazione sulla loro vita. In molti casi, non sanno nemmeno che esistono delle polizze di svariati milioni di dollari stipulati sulla loro morte che sono state negoziate dal loro datore o ex datore di lavoro. Altrettanto importante è il fatto che JPMorgan è una società quotata in borsa i cui azionisti hanno il diritto, in base alle leggi vigenti, di essere informati sull’origine dei loro guadagni – devono sapere se quei guadagni provengono dal settore bancario tradizionale o da operazioni di investimenti bancari. Oppure questa macabra pratica di trarre profitto dalla morte dei propri dipendenti oggi è diventata un importante contributo per i profitti di Wall Street?

“Come si è visto, un aspetto delle informazioni cavallerescamente negate dal OCC è pubblicamente disponibile purché si abbia voglia di andare a cercarle. Il 24 marzo di quest’anno, abbiamo scritto che JPMorgan Chase deteneva (al 31.12.2013) 10,4 miliardi di dollari in attività BOLI presso la sua banca di depositi assicurativi.

Abbiamo preso contatti con l’ esperto di assicurazioni BOLI, Michael D. Myers, per capire che cosa possa rappresentare per JPMorgan detenere un pacchetto di 10,4 miliardi di dollari in BOLI presso la sua banca commerciale, in termini di valore nominale di assicurazione sulla vita dei suoi lavoratori. Myers ha dichiarato: “Senza conoscere la durata dell’investimento o il suo tasso di rendimento, è difficile stimare il valore nominale della copertura assicurativa. Tuttavia, un valore in contanti di10,4 miliardi di dollari potrebbe facilmente tradursi in più di 100 miliardi di dollari di copertura assicurativa effettiva e non è da escludere che arrivi anche a due o tre volte questo valore” – ha detto Myers, socio dello studio legale di Houston, TexasMcClanahan Myers Espey, LLP …»

Che terremoto si aspetta il mondo della Finanza? E quale ripercussioni avrà sulle nostre vite?

Fonte : http://www.dedefensa.org

Link: http://www.dedefensa.org/article-les_suicides_de_banquiers_pour_sauver_la_banque_29 04 2014.html

Chi è realmente Casaleggio?

Sono perfettamente consapevole che con questo articolo mi attirerò tutte le maledizioni possibile da parte del Movimento 5 Stelle.

Non sono gli unici, si mettano in fila. Tanti nemici tanto onore.

Ma devo fare una doverosa premessa: esistono rappresentanti del M5S che godono della mia assoluta stima, se non altro per l’impegno che mettono nel loro mandato, nonostante il vertice inevitabile giochi contro e li cassi in ogni modo, con la spada di Damocle sulla testa dell’epurazione nel caso di mancato rispetto delle loro regole.

Loro? No. Sue.

Di Casaleggio. Io sono fortemente convinta che persino Beppe Grillo non faccia o dica nulla se il suo “guru” non gli dice di farlo.

E allora, senza pregiudizi, cerchiamo di capire chi è questo personaggio che ama stare nell’ombra, quali sono i suoi obiettivi e come sta arrivandoci, cavalcando l’onda del disfattismo ed utilizzando persone preparate di facciata a loro insaputa, per dare l’idea che la democrazia nel movimento è la base di partenza.

Sarà vero?

Io ho seri dubbi.

Questa è una mail tratta dall’Huffington Post, ricevuta da un grillino direttamente da Licio Gelli, che parla esplicitamente di massoneria all’interno del 5 stelle. Perchè si scomoda il maestro massone della P2?

Curioso in rete, e trovo la storia della nascita del Movimento.

Il MoVimento 5 stelle è una creatura della Casaleggio Associati, un’azienda di consulenza strategica di Rete per le aziende e che realizza Rapporti sull’economia digitale nazionale.

Tra i suoi clienti più famosi ci sono Antonio Di Pietro e Beppe Grillo, e sua caratteristica prevalente è che definisce non tanto la forma di quello che i suoi clienti devono comunicare nella Rete e non, ma quanto il contenuto di quello che bisogna trasmettere agli utenti.

Indubbio il suo legame con la massoneria internazionale: questa azienda fa capo alla  Enamics, una società statunitense fondata nel 1999, leader del Business Technology Management (BTM).

Questa, a sua volta, è il consulente di potentissime multinazionali quali Pepsico, Northrop Grumman, Dipartimento del Tesoro USA, BNP Paribas, American Financial Group, e la banca d’affari JP Morgan, che rientra nell’impero dei Rockefeller, famosi per la loro palese adesione ai vertici della massoneria mondiale.

In Italia il legame tra il movimento e la massoneria è molto meno evidente, e questa è una peculiarità propria della massoneria, però sintomatici sono il sostegno da parte di alcuni media, in particolare Il Fatto Quotidiano, LA 7 e molte trasmissioni di Rai Tre.

Ma se facciamo attenzione alla storia di alcuni dei cinque membri che fanno parte della Casaleggio Associati,  il legame si palesa con estrema franchezza.

Traduco. A mio parere il Movimento fruisce di una particolare protezione giudiziaria e di una visibilità mediatica che non ci sarebbe se non fosse colluso con la volontà della massoneria nazionale.

C’è di più: i simboli utilizzati.

Gran parte degli elettori, adulati ed illusi dal fatto di poter partecipare attivamente grazie alla rete alle decisioni politiche del Movimento, sottovalutano l’importanza dei simboli, ma i massoni sono a dir poco maniacali nell’assegnare, marcare le proprie creature e le proprie azioni, proprio perché non possono mai mostrarsi direttamente come gli autentici autori di ciò che di disumano avviene nella società.

Il marchio conferito al movimento in questione gira tutto intorno al numero 5. Questo in ambito esoterico significa passaggio, movimento (appunto), elevazione ad uno stadio superiore (cioè alla disumanità assoluta). E nella simbologia del movimento è rimarcato più volte, perché cinque sono le stelle, le stelle sono a cinque punte (storico, tradizionale simbolo per antonomasia della massoneria) e cinque è il numero romano “ V “ messo in evidenza nella parola “MoVimento”; inoltre, l’espressione “Mo-V” è un altro tipico modo di firmarsi della massoneria.

Come ebbi a dire in un altro articolo, il programma del MoVimento 5 Stelle dice tutto ed il contrario di tutto, quindi nulla. E non credo sia un caso.

Non è facile cogliere questa essenza ambivalente, perchè la serietà e correttezza dei suoi militanti ed eletti serve perfettamente a copertura dei fini concreti dei burattinai del movimento. Difficile dimenticare la copertina di Panorama:

È difficile cogliere questa essenza ambivalente, perché la parvenza di umana bontà, conferita dall’apporto dei suoi militanti, copre molto bene i reali fini dei burattinai del movimento.

Ma questo non è un fenomeno nuovo, per ottenere la realizzazione dei propri fini i massoni hanno sempre arruolato agenti convinti della bontà della propria azione.

Giusto per citare qualche esempio storico, è sufficiente pensare ai liberali durante la Rivoluzione francese, ai militanti fascisti degli anni Venti e agli stessi militanti comunisti nelle varie rivoluzioni compiute in tutto il mondo in nome di una giustizia sociale che poi si è sempre dimostrata per quella che veramente era: l’ennesima illusione massonica.

Da qui: il rifiuto per la politica tradizionale, la patologica esaltazione delle potenzialità della Rete, la condanna dei media classici (senza però sottolineare l’elevata visibilità che questi gli forniscono, per i motivi precedentemente esposti), il conferire agli organi giudiziari un’importanza assoluta, perché i condannati in via definitiva non hanno diritto di fare politica (come se poi gli organi giudiziari non fossero espressione del potere massonico, invalidando il valore stesso delle sentenze, perché manipolate nel 99% dei casi), sostenere la cosiddetta “energia verde”, l’apertura alla moneta elettronica (che indirettamente significa dire si ai bio-chips), l’esaltazione dei nuovi mezzi di trasporto, sono tutti obiettivi che apparentemente perseguono il bene dei cittadini, ma che nei fatti andranno ad imprigionare l’essere umano, come mai prima, in una struttura assolutamente disumana, obbligando le persone a far parte di un sistema senza il quale non potranno soddisfare nessun tipo di bisogno, se non alle condizioni imposte dal sistema stesso.

Ciò può essere dimostrato principalmente modo in cui il movimento oggi si relaziona con le persone e gli altri enti sociali, ritenendosi depositario dell’unica alternativa politica oggi presente in Italia, camuffata dalla pseudo partecipazione democratica della Rete.

E non a caso, il target politico prevalente di riferimento del MoVimento 5 stelle è quello dei cosiddetti “neo-comunisti”, maestri nel ritenersi dispensatori di verità assolute e di una cattiveria viscida e subdola.

Particolarmente interessanti sono i rapporti di Casaleggio con Giuliano Di Bernardo, già gran maestro del Grande oriente d’Italia e fondatore della Gran loggia regolare, massima autorità sulla e nella massoneria italiana: «Entrambi riteniamo che nel futuro dell’umanità scompariranno le differenziazioni ideologiche, religiose e politiche. Per me a governare sarà una comunione di illuminati, presieduta dal “tiranno illuminato”, per Casaleggio a condurre l’umanità sarà la rete».

Qual’è il reale obiettivo del MoVimento?

Il reale obiettivo del MoVimento 5 stelle è fornire, a livello nazionale, il proprio cospicuo contributo al raggiungimento di quella struttura sociale che la massoneria internazionale persegue da secoli.

Quindi, praticamente il movimento non è una vera alternativa, ma è estremamente in linea con la tendenza internazionale che punta al pieno raggiungimento della società dei “morti viventi”.

E nel caso specifico, la dimostrazione che il MoVimento 5 stelle persegue il suddetto obiettivo è data dall’adesione della Casaleggio Associati al progetto “Gaia: il futuro della politica” .

Il video in questione esprime in maniera utopistica l’evoluzione della politica mondiale dei prossimi 40 anni, ma quello che potrebbe sembrare un cartone animato per malati di mente è la reale intenzione di un movimento che, come riporta il video, punta a: “… creare una rete mondiale denominata Earthlink, e per essere tu devi essere in questa rete o non avrai identità!”.

Qui si prefigura una guerra totale con l’Est del mondo, dove – secondo il guru – internet non è libera. Una guerra, precisa la clip, che sarà batteriologica. E che sembra prendere forma proprio in questo periodo con le tensioni create con Putin e la Russia.

In risultato di questa si avrà la riduzione della popolazione terrestre a un miliardo appena di persone, che quindi saranno per forza di cose portate a realizzare finalmente la democrazia elettronica e quindi la pace perpetua, in un nuovo Eden sostenuto dall’intelligenza informatica collettiva: evento, che, come riportato in un articolo precedente, accadrà al centesimo compleanno del guru Gianroberto Casaleggio.

Molto forti sono le critiche espresse da Giovanni Favia nel corso di un fuorionda televisivo nel maggio del 2012. L’allora esponente del movimento sostenne che nel M5S “la democrazia non esiste. Casaleggio è spietato e vendicativo, controlla tutto”

Per non parlare del conflitto di interessi che riguarderebbe sia la possibilità di influenzare ed indirizzare con strategie di mercato le scelte politiche degli utenti della rete, sia la vendita di prodotti editoriali attraverso il blog di Beppe Grillo, sia il rischio che qualcuno dei parlamentari M5S possa utilizzare i poteri di cui è stato investito per curare gli interessi della Casaleggio Associati.

L’obiettivo comincia a chiarirsi.

Esisterà un unico grande sistema mondiale, gestito direttamente dal voto di ogni singola persona!

Bello, ci sarà la democrazia diretta; peccato, però, che sarà una democrazia diretta passiva, e non attiva con persone effettivamente libere di scegliere!

In conclusione, ho cercato di capire se esiste qualcosa di buono in un fenomeno politico che è prodotto della massoneria. Non l’ho trovato.

Ritengo bisogna ricercare l’alternativa alla disumanità in maniera diversa. Bisogna sistematicamente sospettare di tutto ciò che viene promosso dalla massoneria, dai suoi affiliati e i suoi agenti. La vera alternativa deve essere costruita con la partecipazione e soprattutto con il rispetto dell’autentica natura dell’essere umano; l’alternativa vera non può, per sua stessa definizione, essere ipocrita e violenta come la massoneria, come oggi è il MoVimento 5 stelle!

Prima di votare 5 Stelle, aprite le menti lobotomizzate e sappiate davvero chi è Casaleggio, detto da chi lo conosce meglio di tutti:

Prima di votare, guardate con attenzione questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=ToBgJJuUNrM

Per il momento gli unici ad essere rassicurati dall’utilizzo del motto «Honi soit qui mal y pense» sono i “fratelli” frammassoni e “Londra”.

Fonti:

http://www.casaleggio.it/thefutureofmedia/ minuto 4:52

http://hirpusxwm.blogspot.it/2012/05/mo-v-movimento-5-bravi-massoni.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Gianroberto_Casaleggio

www.huffingtonpost.it

www.youtube.com

www.panorama.it

Ecco perchè Grillo è manovrato

Ristrutturazione in banca: lo facciamo perchè significa che abbiamo tanti soldi.

Stamattina mi sono recata per un’operazione in una filiale di Banca Intesa SanPaolo, che si trova all’interno di un edificio considerato di valore storico, in una piccola cittadina del varesotto.

Questa filiale è impegnata da lavori di ristrutturazione da mesi, creando non pochi disagi agli avventori che per entrare in banca praticamente devono prima scendere dalla cantina e poi risalire.

Gli interni, quasi ultimati, si spera, sono moderni, di un bell’arancione, e stridono non poco con le volte affrescate che arricchiscono i soffitti, ma evidentemente i colori aziendali hanno più valore dell’arte.

Cosa fa di solito una persona ad uno sportello durante un’operazione di qualsiasi tipo?

Bè, c’è chi sta zitto, quasi imbarazzato perchè chiede di poter prelevare i propri soldi, chi si guarda attorno, e chi come la sottoscritta cerca di intrattenere un minimo di conversazione, di quelle quasi da bar, che non dicono nulla ma che servono a far passare il tempo.

E così, stamani, dalla mia bocca geniale rivolta alla cassiera è uscita una frase del tipo: “però, questi lavori quanto durano, devono essere una scocciatura anche per voi”.

Quello che mi sono sentita rispondere mi ha creato un misto di rabbia, conati di vomito e pure un bel vaffanculo.

“Ma no – cito testualmente la cassiera – se facciamo tanti lavori è perchè abbiamo tanti soldi”.

No, imbecille, se la banca fa tanti lavori è perchè sta creando un passivo in bilancio, per coprire evidentemente gli eccessivi guadagni sui quali dovrebbe pagare troppe tasse, e non è notizia nascosta l’elusione fiscale su cui recentemente ha patteggiato Intesa SanPaolo, senza neppure ricevere una cartella esattoriale nonostante si parlasse di qualche milionata di euro.

Facciamo un sunto.

Le banche, Intesa in particolare, hanno percepito dalla BCE un ammasso di liquidità del quale si è praticamente perso il conto ad un costo ridicolo, tale per cui al posto di fare il proprio lavoro, ovvero prestare denaro, preferiscono tenerselo di notte in depositi overnight presso la BCE stessa ad un tasso di circa lo 0,5%.

Le banche chiedono ed ottengono aiuti dai fondi salvastati europei, i cui denari provengono dalle tasse sudate dei cittadini onesti.

Le banche parlano di esuberi in continuazione, piangono per bilanci in rosso relativo, non pagano i premi ai dipendenti proprio di Intesa che, primi in Italia, hanno fatto serrata comune per un giorno in tutta la nazione.

Allora, premesso che le motivazioni di tutte queste ristrutturazioni di fine anno sono chiare a chiunque mastichi un minimo di contabilità, posto che il sistema creditizio bancario quest’anno ha perpetrato un credit crunch i cui danni immensi ancora non sono stati calcolati, visto che siamo al punto che per pagare gli interessi su un mutuo ti devi fare un altro mutuo, poichè aziende chiudono in continuazione per mancanza di liquidità e perchè le banche da un giorno all’altro decidono, no basta, non sei più meritevole, e ti introducono in una spirale viziosa della quale non sei responsabile perchè non sei cambiato da un giorno all’altro, ma serve a loro per recuperare quattrini da investire in titoli di Stato al 6% certo.

Allora. Tutto questo premesso. Conoscendo la situazione drammatica dell’economia reale che è completamente bloccata anche a causa delle banche.

Ad una demente che ti risponde in quel modo, una banca dimostri almeno intelligenza: la metta tra gli esuberi con un bel calcio dove non batte il sole, perchè la strafottenza che ormai aleggia tra chiunque lavora in banca in qualsiasi posizione, prima o poi verrà punita.

Oggi è toccato a Deutsche Bank, Ubs, Depfa Bank e Jp Morgan pagare un minimo per i danni che hanno creato a Milano, ammesso e non concesso che questa sentenza storica resista per tutti i tre gradi di giudizio.

Chissà, domani potrebbe finalmente toccare anche alle Banche italiane che ELUDONO, PRATICANO USURA ED ANATOCISMO ARRICCHENDOSI SULLE SPALLE DI IGNARI CLIENTI, e soprattutto assumono IDIOTI.

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