La truffa delle carte revolving

 

Le carte revolving: una truffa legalizzata.

L’unica che ho mai utilizzato in vita mia risale a circa 12 anni fa, ed era di Finconsumo, assorbita ora da Santander.

Avevo un fido di 1.500.000 lire, con un rimborso mensile previsto di 50.000 lire.

Te la spiegavano come se fosse l’affare della vita: avere a disposizione sempre una sorta di salvadanaio che si riempiva man mano che ripagavi la rata mensile.

La utilizzai una sola volta, per regalare una playstation 2. Spesi 790.000 lire, ne rimborsai il doppio in due anni.

Già, perchè all’epoca nessuno parlava di tassi, usura o quant’altro. Ma le revolving sono una fonte di guadagno incredibile ed USURATO per chi le emette.

Ormai se ne trovano di tutti i tipi, emesse da banche, finanziarie, società commerciali di ogni genere, persino supermercati che ti illudono di poter far la spesa pagando a rate.

Si, idea bella, ma, QUANTO CI COSTANO E CHE SUCCEDE SE SI SMETTE DI PAGARE? (altro…)

L’associazione contro le banche sta prendendo forma

Come promesso in un mio precedente articolo, stamani ha avuto luogo l’incontro tra me ed i professionisti  contattati per porre fine alle angherie bancarie: saremo attivi da gennaio.

Inizialmente avevamo scelto la strada della onlus, ma istituire una onlus prevede dei costi altissimi che non avremmo potuto affrontare, specie considerando che NESSUNO dei professionisti da me contattati ha deciso di accettare l’offerta per avere un proprio tornaconto economico, ma per proteggere privati ed imprenditori da banche usurarie e da sciacalli che vivono sulle disgrazie della gente.

Sono infatti sempre più frequenti annunci tipo: ti faccio il check-up gratuito del tuo conto corrente o del tuo mutuo.

Ascoltate la parola di una che purtroppo si è fatta infinocchiare: SONO SOLE.

Si, perchè una volta che di portano estratti periziali che stranamente dimostrano tutti che si possono vantare crediti immensi nei confronti delle banche, per proseguire ti chiedono ANTICIPATAMENTE i soldi delle perizie, i soldi degli avvocati e qualunque altra spesa, oltre a percentuali altissime sul presunto ricavato.

Faccio un esempio banale: da un estratto peritale esce un illecito per circa 10.000 €, ti chiedono 1.500 € per la perizia, 1.500 € per depositare la causa. E tu dici: bene, mal che vada me ne restano in tasca 7.000 €. E invece no, perchè quelle perizie sono fatte non da tecnici specializzati ma da schede meccanografiche tarate sul far risultare sempre e comunque un credito verso il cliente. Di quei 7.000 €, se ti va bene, ne riesci a recuperare 2.000, ed all’azienda che ti ha seguito devi darne il 25%. In sintesi, per avere 2.000 € ne hai dovuti versare 3.500. Da un usuraio all’altro, verrebbe da dire.

Quindi , l’associazione per la quale stiamo definendo lo statuto, si occuperà delle seguenti cose:

– Per i privati: illeciti sui mutui (e andate a rileggervi l’articolo suddetto per capire di cosa significherebbe per una famiglia in crisi, usura sulle carte revolving, usura eventualmente su fidi concessi. Le perizie verranno fatte da un CTU specializzato, le cause seguite da un Avvocato specializzato, e solo dopo la soccombenza della banca o della finanziaria, Voi terrete il maltolto più le spese dei professionisti, che poi Vi faranno fattura per avere il loro compenso. SENZA TIRAR FUORI UNA LIRA.

– Per le aziende: illeciti sui mutui, illeciti su affidamenti bancari, illeciti su leasing, illeciti Equitalia. Il funzionamento sarà lo stesso: prima si lavora, si porta a casa il risultato, spesso senza neppure fare causa ma con una semplice mediazione, e poi il Cliente trattiene quanto rubatogli con l’aggiunta di quanto poi dovrà girare ai professionisti.

Domani alle 14 ho un appuntamento al Pirellone per parlare con i responsabili economici della Regione Lombardia per ottenere fondi che consentano di portare avanti tutto senza chiedere anticipi, neppure per i contributi parificati: in base alla legge 5, considerando che l’associazione è per pubblico interesse, è molto probabile non solo che il concederanno, ma che sfrutteranno la possibilità per farsene vanto.

Poco importa. A noi interessa solo di non sentire più nessuno che perde la casa, l’azienda o peggio la vita perchè ladrocinato da una banca. E’ ora di finirla.

L’associazione consentirà, a chi vorrà, di fare anche donazioni, completamente detraibili, che permetteranno di aiutare sempre più persone e che verranno pubblicate in modo trasparente (senza chiaramente indicare il nome del donatore) nel loro utilizzo sul sito che verrà preparato ad hoc.

Teoricamente partiremmo con la provincia di Varese, nostra residenza, ma stamani abbiamo già pensato a diversi domiciliatari che ci consentirebbero di coprire l’intera Italia.

Però abbiamo un grande problema. NON SAPPIAMO COME CHIAMARLA 🙂

Le premesse ci sono tutte, e l’input arriva da una persona che sa cosa significa pensare a morire perchè si viene trattati come delinquenti, mentre i delinquenti sono loro, protetti dalle grandi lobby.

Per questo, l’ho detto e lo ripeto: NON MI FERMERO’ MAI fino a che il sistema bancario sarà tornato a livelli ONESTI, anche a costo di andare avanti e proporre una legge (eh si, anche un cittadino con una raccolta di firme lo può fare) per NAZIONALIZZARLE.

Magari mi fermeranno prima loro, MA L’UNIONE FA LA FORZA, e cari amici NOI SIAMO UN POPOLO DI PATRIOTI, diamo un bel calcio in culo dritto in galera a queste associazioni a delinquere.

Vi terrò informati strada facendo, ca va sans dire, ma se qualcuno, capito l’intento, vuole unirsi, noi siamo pronti ad accettare qualsiasi consiglio.

Coraggio, tenete duro. La fine sta per arrivare e riavrete tutto.

Per intanto, chi volesse contattarmi lo può fare alla mia mail [email protected], vi spiego cosa ho bisogno per farvi uno screening sulla vostra situazione e per mettervi tra i primi che tratteremo.

Scusate, ma sono talmente emozionata ed esaltata che spero di non dire strafalcioni domani in Regione 🙂

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