Buoni fruttiferi postali, ABF: vale rendimento scritto sul titolo e non il decreto

Si torna a parlare della storia dei buoni fruttiferi postali, decurtati retroattivamente di parte degli interessi con successivi decreti ministeriali. C’è una buona notizia per i consumatori coinvolti nella vicenda, scoppiata più di un anno fa.

Nella sua decisione del 25 giugno scorso, l’Arbitro Bancario Finanziario conferma: a valere è il rendimento scritto sul buono e non i decreti ministeriali.

Con la decisione 5108 del 25 giugno 2015, l’Arbitro Bancario Finanziario ha fatto chiarezza su quello che è stato un caso più che controverso, che ha riguardato migliaia di consumatori che avevano sottoscritto buoni fruttiferi postali: in base ad un decreto ministeriale del 13 giugno 1986, Poste Italiane calcolava fino al 20% in meno del rendimento dei titoli (rispetto a quanto indicato sul retro del buono stesso). Significative le somme che i consumatori si sono visti decurtare quindi per un decreto approvato successivamente al momento in cui avevano sottoscritto il titolo postale.

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