La Croce Rossa Italiana destinata alla privatizzazione?

Questa notizia, che mi auguro con il cuore sia l’ennesima cazzata di un governuccio di pellegrini servi di troika, deve essere assolutamente divulgata: la Croce Rossa Italiana rischia di venire privatizzata.

Mentre a Roma – nel complesso di Santo Spirito in Sassia – una mostra celebra il lavoro della Croce Rossa militare dall’Ottocento ad oggi, il corpo si avvia alla privatizzazione e alla smilitarizzazione.

Un decreto del Governo Monti del 2012 – che sarà effettivo a partire da gennaio 2015 – prevede infatti che le funzioni della Cri passino alla costituenda Associazione della Croce rossa italiana, che diventerà un soggetto di diritto privato, con il corpo militare costituito solo da soldati in congedo. Ma questo decreto legge è stato in seguito modificato anticipandone l’avvio dell’iter nel 2014, e così sta già succedendo.

Sparirebbe in questo modo il personale di supporto amministrativo, logistico e in servizio. Parliamo in tutta Italia di oltre 1.200 posti di lavoro.

In Senato nel maggio scorso è stato presentato un disegno di legge di abrogazione del decreto del 2012, non ancora calendarizzato nei lavori parlamentari.

Ecco perché con la mostra nella Capitale – allestita fino al 23 novembre – il corpo lancia un appello“Il governo Renzi potrebbe risolvere il problema con un semplice emendamento, ma finora i ministri della Difesa e della Salute non hanno fornito risposte”, si legge in una nota. “I circa mille militari effettivi del Corpo saranno smilitarizzati e messi in mobilità non protetta. In conseguenza di ciò si perderà la possibilità di utilizzare i circa 20.000 volontari riservisti (medici, infermieri, logisti, tecnici etc.) che prestano il loro lavoro gratuitamente in Patria, sia per compiti di protezione e difesa civile che per l’assistenza sanitaria a tutte le Forze Armate. Questo, in un momento in cui le emergenze su immigrazione, Ebola, alluvioni e disastri ambientali rendono una struttura come il Corpo militare Cri tra le più titolate a intervenire”.

Ieri si è svolto un inconto al Ministero della Salute sulla privatizzazione, con l’intervento dei sindacati che si sono vigorosamente opposti all’illegittima anticipazione delle procedure.
Purtroppo però la giornata si è conclusa nel marasma più completo con due comunicati stampa opposti.

Il nodo è legale, riguarda gli effetti della privatizzazione, disciplinata dalla legge 101 del 2013, che indicava il 2014 come data d’inizio della trasformazione dei comitati locali e provinciali sulla base di un articolo inserito da un’altra legge, la 178 del 2012. La 178 pero’ e’ stata modificata inserendo il 2015 in ogni punto in cui era scritto 2014.

I sindacati sottolineano che “tutto deve essere rinviato al 2015. Ma la privatizzazione è già  iniziata.

I sindacati chiedono un decreto per regolamentare i rapporti con i comitati privatizzati. “Occorre un intervento chiaro del ministro Lorenzin. E oggi abbiamo chiesto al direttore generale della ricerca sanitaria e biomedica e della vigilanza sugli enti, Massimo Casciello, di mandare una nota alla Croce Rossa per sospendere gli atti gia’ assunti e ripristinare la situazione precedente al 31 marzo. Il tutto in attesa del tavolo e del decreto del ministro. Casciello – spiega Paolo Bonomo, segretario nazionale della Cisl-Fp – si e’ detto disponibile”.

Questo è quello che è emerso dopo la protesta del mattino dei lavoratori.

Per circa 300 persone, infatti, è già scattata la riduzione del 30% del salario dovuta all’applicazione unilaterale del nuovo contratto Anpas scelto per gestire la nuova fase ì, quella privatistica, mentre la Cri continua a guadagnare le stesse cifre sulle convenzioni in essere. Inoltre – proseguono i sindacati – senza le previste norme di raccordo, e con il totale disimpegno della Cri nazionale, non ci sarebbe alcuna garanzia sul mantenimento dei livelli occupazionali.

Dopo ave ricevuto la promessa di un decreto che regoli il trasferimento e una richiesta di stop alla Croce Rossa delle trasformazioni dei comitati dal pubblico al privato, nel pomeriggio i sindacati annunciano vittoria chiedendo  “la sospensione immediata dell’applicazione dei nuovi contratti e la riapertura del confronto sulle norme di raccordo”.   

Immediata la risposta via comunicato stampa di Francesco Rocca sul ministero e, in serata, un secondo comunicato.

“Nessuna sconfessione da parte del Ministero della Salute, ma solo un chiarimento conclusosi con la nota successiva del Ministero in cui viene ribadita la piena legittimità dell’operato di Croce Rossa posto in essere fino ad oggi in ordine all’applicazione del nuovo contratto collettivo. La Croce Rossa Italiana continuerà a rispettare la legge come ha sempre fatto e a salvaguardare i livelli occupazionali. La nota del Ministero ribadisce come legittima attribuzione dei Presidenti dei Comitati privatizzati l’individuazione della data di decorrenza del contratto Anpas”. “La Cri – ha aggiunto – auspica che vi sia un abbassamento dei livelli di conflitto con tutte le organizzazioni sindacali e che si possa riprendere un percorso sereno volto a migliorare alcuni aspetti del processo di riforma, ma nessun cedimento sulla privatizzazione dei Comitati locali e provinciali, elemento di prossimità verso i bisogni delle comunità vulnerabili e che finalmente grazie a questa privatizzazione possono operare sui loro territori con sempre piu’ dinamismo, efficienza e professionalità, sempre attenti ai bisogni di chi soffre”. 

Disorientati i sindacati di fronte a questa dichiarazione, accompagnata da un documento inviato a Rocca in cui il direttore generale del ministero Massimo Casciello sostiene che i contratti scaduti o già in scadenza vanno ormai regolati dalle norme Anpas, sgrida Rocca per non averlo informato di quanto si stava realizzando ma conferma la validità delle iniziative prese perché la data di decorrenza del nuovo contratto puòessere “ricompresa tra le legittime attribuzioni del Presidente dei comitati privatizzati”.

Parole che contraddicono quanto era stato promesso ai sindacati poche ore prima al ministero. A questo punto si annuncia battaglia. Dovrebbe esserci un nuovo incontro la prossima settimana, stavolta con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Ma nel frattempo si preparano proteste. “Lo stato di agitazione proseguira’ fino a quando non avremo ottenuto una soluzione concreta – concludono le quattro sigle sindacali – e martedì  si terranno assemblee a Roma e in tutta Italia per informare i lavoratori e far crescere la mobilitazione”. 

Viene da dire che, visto l’inoperato fino ad ora svolto da Beatrice Lorenzin, per la Croce Rossa Italiana non ci sarà scampo: una nuova vergogna italiana che continuna a seguire il piano Kalergi ed i diktact della troika.

CI VOGLIONO STUPIDI, MANOVRABILI, IGNORANTI, SCHIAVI E POSSIBILMENTE MORTI.

Un altro tassello sta andando al suo posto, nonostante proteste, pubblicizzate denunce, manifestazioni di piazza, CHE NON SERVONO A NULLA, se non a riempire le tasche di chi le utilizza, nascondendo spesso di essere complice del sistema.

I casi sono due: o si aprono finalmente gli occhi e si capisce dove ci stanno portando, e si trova UNITA’ DEI CITTADINI che in massa AFFAMANO IL SISTEMA, oppure questo SARA’ IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI E NIPOTI.

Una piccola infarinatura sul piano Kalergi:

Kalergi proclama l’abolizione del diritto di autodeterminazione dei popoli e, successivamente,l’eliminazione delle nazioni per mezzo dei movimenti etnici separatisti o l’immigrazione allogena di massa. Affinché l’Europa sia dominabile dall’élite, pretende di trasformare i popoli omogenei in una razza mescolata di bianchi, negri e asiatici. A questi meticci egli attribuisce crudeltà, infedeltà e altre caratteristiche che, secondo lui, devono essere create coscientemente perché sono indispensabili per conseguire la superiorità dell‘elite.
Eliminando per prima la democrazia, ossia il governo del popolo, e poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca deve essere sostituita da una razza meticcia facilmente dominabile. Abolendo il principio dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge e evitando qualunque critica alle minoranze con leggi straordinarie che le proteggano, si riuscirà a reprimere la massa. I politici del suo tempo diedero ascolto a Kalergi, le potenze occidentali si basarono sul suo piano e le banche, la stampa e i servizi segreti americani finanziarono i suoi progetti. I capi della politica europea sanno bene che è lui l’autore di questa Europa che si dirige a Bruxelles e a Maastricht.
Non si tratta di principi umanitari, ma di direttive emanate con spietata determinazione per realizzare il più grande genocidio della storia.
In suo onore è stato istituito il premio europeo Coudenhove-Kalergi che ogni due anni premia gli europeisti che si sono maggiormente distinti nel perseguire il suo piano criminale. Tra di loro troviamo nomi del calibro di Angela Merkel o Herman Van Rompuy.
È più che mai necessario in questi tempi reagire alle menzogne del Sistema, ridestare lo spirito di ribellione negli europei. Occorre mettere sotto gli occhi di tutti il fatto che l’integrazione equivale a un genocidio. Non abbiamo altra scelta, l’alternativa è il suicidio etnico: il piano Kalergi.
POSSIBILE CHE ANCORA NON VI RICONOSCIATE IN QUESTA DESCRIZIONE ED IN QUELLO CHE STA SUCCEDENDO NEL NOSTRO PAESE???

Difendo il mio Paese dall’immigrazione selvaggia. Razzista? Se è così, fiera di esserlo.

Immigrazione selvaggia.

Questo è uno dei tanti problemi che affligge la nostra Italia, ma in questo momento forse è uno dei peggiori.

La scellerata scelta di Renzi, Alfano, Lorenzin e del Consiglio dei Ministri non solo di aprire le nostre frontiere a criminali immigrati che nessuno vuole, è a dir poco deleteria.

Circa un mese fa mi sono recata in una Caserma dei Carabinieri per presentare denuncia/esposto contro i sopracitati (la trovate qua e la potete presentare voi stessi scaricandola qua), ne sono uscita con altre tre denunce depositate da chi vi lavorava dentro.

Perchè il problema è molto sentito, e sta diventando sempre più difficile da gestire, a causa della completa incompetenza ed incuranza del Governo, che si lancia in appelli pro-immigrazione, spacciandoli per risorsa mentre sono un potenziale bacino di voti futuri.

Guardiamo però con coraggio la questione, senza farci influenzare dai mass media o dalla politica, piuttosto che da facili giudizi di razzismo.

In primo luogo, la nostra forza marittima è quotidianamente impegnata ad andare a recuperare immigrati che nessuno vuole: in Spagna hanno raddoppiato il controllo delle frontiere e sparano, in Germania li cacciano, in Francia non parliamone, persino in Grecia utilizzano le armi per cacciarli.

Ma come, l’Europa non dice che i Paesi facenti parte dell’Unione li debbono accogliere a braccia aperte? Allora perchè li rimandano tutti in Italia?

fonte Repubblica

fonte linkSicilia

fonte WorldNews

fonte lavocedelTrentino

fonte Il Primato Nazionale

condanna Corte Europea contro l’Italia

fonte Imola Oggi

La Spagna spara agli immigrati

Malta rifiuta gli immigrati

Spagna e Francia rimpatriano con la forza gli immigrati

Si potrebbe continuare all’infinito con queste notizie, eppure la Corte Europea sanziona pesantemente solo l’Italia.

L’Italia che è uno dei paesi europei più in crisi, e probabilmente la parte peggiore deve ancora arrivare: non si contano più i suicidi, le persone che non hanno cibo, lavoro, non possono curarsi, non sanno di che vivere.

Certo, Renzi per le Europee ha distribuito la marchetta degli 80 Euro, e gli idioti che l’hanno votato non si sono accorti che se li ha già ripresi con gli interessi.

Però.

Il nostro Governo agli immigrati garantisce 30 € al giorno, sigarette, alloggi in alberghi pluristellati, e notizia fresca, è arrivato addirittura a chiedere ai cittadini le case sfitte per dare loro dimora.

Quale è il risultato di tanta benevolenza?

Crimini su crimini.

Gli immigrati rifiutano il cibo perchè non lo ritengono alla loro altezza, stuprano le volontarie, le donne, le bambine e chiunque gli capiti a tiro, scappano dai centri di accoglienza, derubano, lanciano fiamme e sassi contro gli italiani, pretendono di avere immediatamente il permesso di soggiorno a tempo indeterminato e si arrogano diritti che neppure noi abbiamo.

Lasciano tabula rasa dove passano, distruggono tutto, impongono la loro religione e le loro usanze, pena pestaggi a sangue.

Ma per la Boldrini & Co. sono una risorsa.

Davvero?

Sapete quanto ci costa quotidianamente l’operazione Mare Nostrum?

Ad ora 600 milioni di Euro, di nostre tasse, mentre noi non godiamo più di alcun welfare, minacciano prelievi forzosi sui conti correnti e tagliano un elenco di diritti Costituzionali che non sto a fare.

Secondo L’Espresso, certo settimanale non di destra, presto si arriverà al costo di un miliardo di Euro annuo, minimo.

E a noi italiani cosa spetta?

Tasse, tasse, tasse, zitti e muti, altrimenti arriva la Troika e vedrete che vi combina.

Notizia di oggi: siamo al punto che un’insegnante blocca la celebrazione della messa per la presenza di tre musulmani.

Siamo ancora padroni della nostra Terra?

NO.

Per non parlare poi delle nostre Forze dell’Ordine, mandati come carne da macello ad accogliere questi derelitti (il 90% statisticamente sono ex galeotti) senza la minima protezione fisica.

Già, perchè la risorsa che ci regalano questi immigrati è anche il riapparire di malattie ormai debellate: TBC, scabbia, malaria e soprattutto il pericolo dell’Ebola.

Nessun controllo, nessuna messa in quarantena. Niente di niente.

Questo è un caso, ma ce ne sono a migliaia, ormai sparsi in tutta Italia, e ben censurati dai mass media:

poliziotto infettato da tbc

Allora se io pretendo che vengano chiuse le frontiere immediatamente, rispediti a calci in culo a spese loro tutti i clandestini, tutelati i diritti degli Italiani, sono razzista?

Non potreste farmi complimento migliore.

Vi invito a leggere un sito: www.tuttiicriminidegliimmigrati.com

Diventerete razzisti anche voi.

E a coloro che nonostante l’evidenza hanno ancora il coraggio di fare i buonisti, consiglio un bel soggiorno nei luoghi di provenienza di questa feccia, e di provare ad imporre loro le nostre abitudini. Pronta a scommettere che bastano due giorni a fargli cambiare idea.

Quindi.

Pensate ai Vostri bambini, tutelateli, scaricate la denuncia e portatela ai carabinieri o a qualunque forza dell’ordine: magari non servirà a nulla, ma almeno sarà il segnale che la lotta per la nostra sopravvivenza DA RAZZISTI è cominciata.

BLOCCHIAMO QUESTA INVASIONE. AD OGNI COSTO.

 

Allarme Ebola: Movimento Base Italia presenta esposto/querela contro i responsabili. Ecco il testo che potete utilizzare.

Ancora una volta il Governo mente sulla reale situazione delle epidemie che stanno arrivando in Italia grazie alla vergognosa operazione Mare Nostrum: Ebola, TBC e chissà cos’altro.

Tutte malattie considerate debellate e che per questo non si è in grado al momento di tenere sotto controllo.

Quella che più preoccupa è l’Ebola: è una febbre emorragica grave e spesso fatale per l’uomo e i primati.

L’infezione si trasmette per contagio interumano attraverso il contatto con sangue e altri fluidi biologici infetti; l’infezione ha un esordio improvviso e un decorso acuto e non è descritto lo stato di portatore.

L’incubazione può andare dai 2 ai 21 giorni (in media una settimana), a cui fanno seguito manifestazioni cliniche come febbre, astenia profonda, cefalea, artralgie e mialgie, iniezione congiuntivale, faringite, vomito e diarrea, a volte esantema maculo-papuloso.

E’ LETALE.

Proprio per questo motivo, Movimento Base Italia ha predisposto un esposto/querela che ciascuno di noi ha il dovere di presentare, per la tutela dei nostri figli.

Io sono andata stamani. I miei colleghi andranno nel pomeriggio.

Questo è il testo dell’esposto/querela da portare in procura o dai carabinieri fatto a titolo personale. Bisogna sostituire le parti dove trovate il nome di Valeria Sanfilippo con il proprio nome.

SE VIENE CHIESTO BISOGNA DIRE:  esposto da valersi come querela

Alla Procura della Repubblica di

Il Partito” Movimento Base Italia”, registrato con atto pubblico in Palermo il 30 luglio

2013 al n. 10791 RG , in Notar Falcone, in persona dell’avv. Valeria Sanfilippo, n.q. di

Coordinatore regionale della Macroarea Sicila, che agisce anche in proprio, e sottoscrive

la presente in segno di accettazione e adesione al Suo contenuto, presenta:

FORMALE ESPOSTO/QUERELA CONTRO :

1) Il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi;

2) Il Ministro dell’Interno, in persona del ministro Angelino Alfano;

3) Il Ministro per la salute,, in persona del ministro Beatrice Lorenzin;

4) Il Consiglio dei Ministri;

5) e di chiunque altro potesse risultare responsabile delle

seguenti possibili ipotesi di reato:

1)Epidemia (art.438 c.p.);

2)Delitti colposi contro la salute pubblica (art 452 c.p.)

che l’art. 2 della Costituzione Italiana stabilisce che “ la Repubblica riconosce e garantisce

i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali, ove si svolge la

sua personalità , e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,

economica e sociale” ;

che tra i diritti inviolabili dell’uomo esiste il diritto alla salute previsto dalla Costituzione

Italiana, all’art. 32 che sancisce la tutela della salute come diritto fondamentale

dell’individuo e interesse della collettività, obbligando lo Stato a promuovere ogni

opportuna iniziativa finalizzata alla migliore tutela possibile della salute in termini generali;

che secondo la nota, diffusa da Keiji Fukuda, vice direttore generale dell’Organizzazione

Mondiale della Santa’ (Oms), esiste un allarme riguardo la diffusione del virus Ebola

(contro il quale NON ESISTE alcun tipo di vaccinazione) -essendo stato accertato

che : “E’ uno dei focolai di Ebola piu’ difficili che abbiamo mai affrontato. Finora i morti per

il virus sono 111, ma l’epidemia si sta ancora espandendo”.

Che secondo la nota del 4 aprile 2014, diffusa dal Ministero della Salute, pur essendo

l’Italia a conoscenza della diffusione del virus Ebola, non sono stati presi provvedimenti al

fine di SOSPENDERE l’operazione Mare Nostrum in vigore in Italia dallo scorso novembre

che si occupa dello sbarco dei clandestini che non vengono sottoposti ad accertamenti

sanitari specifici e di cui soprattutto non si conosce l’esatta provenienza territoriale

essendo sprovvisti di documenti identificativi;

che, oltre ai punti di ingresso internazionali, così come indicato nella nota di cui sopra ,

il Ministero della salute avrebbe dovuto dare indicazioni affinché si fronteggiasse

l’emorragia degli sbarchi di clandestini, ponendoli direttamente in stato di quarantena

in attesa degli accertamenti sanitari o addirittura intervenendo direttamente sui barconi

senza permettere loro di sbarcare prima dei dovuti controlli;

che tale comportamento omissivo è di estrema gravità, sia sotto il profilo della

informazione inadeguata sia sotto il profilo del rischio concreto di epidemie nelle regioni

materialmente impegnate nella prima accoglienza, così come nel resto d’Italia, considerato

che i clandestini fuggono dai CIE e si rendono irreperibili nell’ambito del Territorio Italiano;

che già il 26 agosto 2013 presso la Procura di Venezia è stata presentata da questo

Partito altro esposto con contenuti analoghi, seguito da altro esposto presentato in data

15 aprile 2014 presso la Procura di Catania esponendo in entrambi i casi la possibilità di

pericolosi possibili contagi dovuti alla Tbc ed alla scabbia ai quali i cittadini italiani erano

esposti non sussistendo alcun tipo di controllo specifico sanitario poiché i CIE non hanno

questi compiti ma solo di provvedere a vitto, alloggio e generi di pulizia per i clandestini

d’altra parte solo i Cpsa hanno questo compito ma in Sicilia- malgrado gli sbarchi

avvengano in vari porti- l’unico attualmente operante è quello di Pozzallo, “ Che da due

anni, in aperta violazione della convenzione sottoscritta nel settembre del 2011 tra il

sottosegretario al Ministero dell’Interno Sonia Viale ed il vice sindaco della città On.

Attilio Sigona, entrambi pro-tempore, ospita 300-400-500-600 persone in una struttura

autorizzata ad accoglierne un numero massimo di 176”.

che con propria nota del 25 ottobre 2012, il Ministero della Salute aveva già accertato

che l’immigrazione clandestina nella decade 1998-2008 ha comportato che il numero dei

casi di TBC “in persone nate all’estero è più che raddoppiato e la percentuale sui

casi totali è vicina al 50%” e che ciò è stato confermato dall’OMS che ha recentemente

diffuso dati relativi al suddetto incremento delle malattie epidemiologiche ed in particolare

della Tubercolosi e della meningite pneumo coccica;

che, secondo le linee guida contenute nel D.L. 31/3/1998 n.112, pubb. sul Supplemento

Ordinario della G.U. n. 40 del 18.02.1999 , all’art 115 comma 1 lett. B, le malattie

tubercolari e i loro focolai risultano incrementati a causa degli immigrati provenienti da

Paesi ad alta endemia che non si sottopongono alle misure sanitarie necessarie ad evitare

l’epidemia stessa;

che, secondo gli ultimi dati diffusi dall’OMS ,il virus della TBC ha subito notevoli mutamenti

e risulta più resistente alle normali cure effettuate finora e che i soggetti immigrati

clandestinamente non intendono sottoporsi ad alcun trattamento preventivo, anche

chemioterapico, allo scopo di prevenire il contagio della popolazione italiana;

che mentre la TBC, può comunque essere curata al pari della scabbia, l’Ebola è un virus

che uccide nell’arco di pochi giorni senza che si possa in alcun modo intervenire, poiché

non esiste alcun tipo di vaccinazione;

che il Governo Italiano , viste le ragioni di urgenza ed indifferibilità, avrebbe dovuto

provvedere all’immediata sospensione dell’operazione MARE NOSTRUM, in attesa

di maggiori indicazioni sulla diffusione del virus, al solo scopo di garantire la salute e

l’incolumità dei cittadini italiani;

che sarebbe necessario uno immediato e strettissimo isolamento degli stessi immigrati

già presenti all’interno dei Centri di Identificazione che però, allo stato attuale, ospitano

un numero maggiore di stranieri rispetto alla capienza effettiva delle strutture, tenuto

conto anche di quanto disposto dal Ministero della Salute nella Conferenza Stato/Regioni/

Provincie del 7 febbraio 2013;

che il Governo avrebbe potuto , anche a mezzo di Decreto-Legge o istituendo apposita

Unità di Crisi, adottare misure straordinarie per gravi motivi di Sanità Pubblica anche nei

confronti di cittadini stranieri, ex art 32 Costituzione;

che recentemente si sono registrati alcuni casi di TBC già tra il personale ed i militari

addetti agli sbarchi ed altri sono ancora sotto osservazione;

tutto ciò premesso e ritenuto , il Movimento Base Italia, in proprio e nella qualità

accertata la sussistenza dei reati ed identificati gli autori nei soggetti suindicati ovvero

in quanti verranno ritenuti responsabili dei reati previsti e puniti dagli artt.438 e 452 del

C.P., ovvero di tutti quei reati che la SV Illustrissima riterrà di rilevare nei fatti suesposti,

ivi comprese le violazioni della vigente Costituzione Italiana, articolo 2 e 32 , perseguirli

penalmente;

con riserva espressa di produrre documenti e indicare testi successivamente al deposito

del presente esposto/querela .

Chiede di essere informato ex art. 405, 408 c.p.p., della richiesta di proroga delle indagini

preliminari ovvero di un’eventuale richiesta archiviazione.

Con osservanza

Movimento Base Italia

Il Coordinatore macro area Sicilia

avv. Valeria Sanfilippo

 

Non abbiate paura, questo è un appello fatto con il cuore in mano: difendiamoci prima di diventare carne da macello.

Pensate ai vostri figli e fatelo.

Non vi costa nulla, più siamo e prima finirà questo pericolo.

INSIEME PER LA NOSTRA SOVRANITA’.

n/a