Aumento aliquote IVA: gli effetti sull’Italia… come prevedibili.

Le previsioni di primavera UE confermano la bassa crescita italiana rispetto all’Europa e ipotizzano un balzo dell’inflazione in caso di aumento IVA (peraltro già abolito): tasse troppo alte per le PMI.

Il 2015 si conferma l’anno della crescita, ma l’Italia resta comunque indietro rispetto allamedia UE, con una ripresa graduale che si confronta con il “vento in poppa” del resto del Vecchio Continente: sono le previsioni di primavera della Commissione di Bruxelles sull’Italia, che segnalano anche come un eventuale aumento IVA comporterebbe un balzo dell’inflazione, con effetti negativi sui consumi interni, già colpiti da anni di crisi, e in generale sulla crescita dell’Economia.

=> DEF 2015: addio clausola di aumento IVA

Aumento IVA in Italia

Si tratta, è bene ricordarlo, di uno scenario (quello dell’aumento IVA), molto poco probabile, perché era previsto da una clausola di salvaguardia contenuta nella Legge di Stabilità, che invece è stata abolita dal DEF (Documento di Economia e Finanza). Il problema resta quello di capire in che modo l’Italia intende finanziare le misure a sostegno della crescita riuscendo contemporaneamente a rispettare i vincoli di bilancio, ovvero il famoso 3% di debito/PIL previsto dai parametri comunitari.

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Le ultime parole famose: Enrico Letta a Otto e Mezzo nega di aver alzato le tasse

 

Settimana scorsa, durante l’intervista esclusiva di Letta al programma Otto e Mezzo, lo stesso si vantava di non essere l’unico a non aver aumentato le tasse.

La Gruber, completamente prona, non ha avuto il coraggio di ricordare al Premier che l’Iva era aumentata da pochi giorni e già si stava parlando di un aumento dal 4 al 7%, colpendo la maggior parte dei generi di primaria sussistenza.

Letta ha elogiato la sua legge di stabilità, probabilmente senza averla neppure letta.

Ha cercato di far credere che patteggiare la maxi evasione accertata ai concessionari delle macchinette per 98 miliardi di euro, con circa 350 milioni di euro, era un grande successo del suo Governo, perchè, come direbbe mia nonna, piuttost che nagot l’è mei piuttost.

Adesso aspetto con ansia le giustificazioni che Letta darà alle notizie di oggi: iva al 58,5% per le cartine che usano i giovani per farsi le sigarette, avete letto bene 58,5%, e un bell’aumento delle accise sulla birra.

Considerando tra l’altro che si va a colpire la fascia dei più giovani, che non hanno lavoro, se hanno culo saranno addetti al call center a vita… bè, insomma.

Resta solo da dire una cosa: LETTA SEI UN BALLISTA DI QUELLI MIGLIORI. HAI UN FUTURO COME CABARETTISTA.

 

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