AGGIO INCOSTITUZIONALE

 

Da maggio dello scorso anno si attendeva con ansia la pronuncia della Corte Costituzionale sulla questione sollevata sulla costituzionalità dell’AGGIO applicata da Equitalia.

Purtroppo la Suprema Corte decise che era meglio non intaccare un iniquo e truffaldino sistema fiscale, tutto ai danni dei cittadini, per non creare problemi alle casse di un altrettanto vergognosamente ladro sistema pubblico di Governo, che si affrettò, pochi giorni prima della sentenza, nella figura del ministro Padoan, a sottolineare come una dichiarazione favorevole avrebbe comportato gravi problemi di bilancio.

Meglio evitare un buco di 2,5 miliardi di euro che fare Giustizia, vero?

E così, l’AGGIO non fu dichiarato anticostituzionale e tutto andò avanti per la sua strada.

Per capire invece la rivoluzione che è successa due giorni fa (ho atteso la pubblicazione ufficiale della Commissione Tributaria per darne notizia), facciamo un passo indietro: cos’è l’aggio e perchè è anticostituzionale?

L’aggio integra il tributo iscritto a ruolo, è una misura finanziaria che va ad aggiungersi al totale delle somme che il contribuente è tenuto a pagare. L’aggio viene corrisposto agli enti di riscossione (come Equitalia) per sopperire al rischio che il contribuente non paghi e, in caso di inadempimento, si devono mettere in atto procedure esecutive (pignoramenti, ipoteche, sequestri, fermi, fallimenti, ecc.).

Ma è davvero così?

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