Il Pra non è altro che uno spreco pubblico, visto che duplica letteralmente il lavoro fatto dalla Motorizzazione Civile.
La riforma della pubblica amministrazione e il nuovo Registro dei beni mobili registrati.
Va via definitivamente il P.R.A., il pubblico registro automobilistico, e al suo posto l’archivio dei beni mobili registrati (automobili, motocicli, ecc.) sarà gestito dalla Motorizzazione. Inoltre, sarà sufficiente la carta di circolazione ad attestare la proprietà del mezzo.
È questo l’effetto della riforma Madia sulla pubblica amministrazione approvata quest’estate [1].
Dunque, per veicoli e rimorchi ci dovrebbe essere un archivio unico (al netto di quelli tenuti dalle Regioni per il bollo auto, destinati a restare).
Già oggi Pra e Motorizzazione operano congiuntamente nell’ambito dello Sportello telematico dell’automobilista e l’accorpamento delle funzioni potrebbe comportare un grosso risparmio di spesa pubblica su personale e immobili.
La legge non dice molto altro e, sicuramente, ne sapremo di più solo quando usciranno i decreti legislativi che avranno il compito di attuare le nuove disposizioni: decreti che spetterà al Governo adottare entro 12 mesi dall’entrata in vigore della riforma.
Cosa cambia con la cancellazione del P.R.A. (altro…)