A Busto Arsizio si comincia a ragionare per evitare i suicidi per crisi.

 

 

«Credo che questa legge possa evitare più di un suicidio». Esordisce così Adriano Mantello,commercialista di Busto Arsizio, professionsita delegato dal Tribunale di Busto Arsizio per il primo caso in Italia di applicazione della legge per il sovraindebitamento. E’ lui che ha passato ai raggi x la situazione patrimoniale della donna di Busto Arsizio che ha ottenuto il ridimensionamento del proprio debito nei confronti di Equitalia pagando poco più di 11 mila euro a fronte di una richiesta di 87 mila euro. La notizia, che vi abbiamo raccontato lo scorso 28 gennaio, ha suscitato grande interesse in tutta Italia essendo la prima sentenza di un tribunale che ha applicato la legge 3 del 2012 approvata dal Governo Monti e perfezionata nel 2013.

L’OBIETTIVO – «L’obiettivo di questa legge è quello di ristabilire un principio importante: il cittadino paga in base alla propria capacità contributiva e questo è accaduto nel caso della signora di Busto ma sono certo che interessa moltissimi cittadini in tutta la penisola». Nonostante sia in vigore da oltre un anno e mezzo in pochi sono a conoscenza di questo strumento che va a colmare una lacuna importante perchè «se un imprenditore può ricorrere al fallimento, un privato o una famiglia non possono fallire ma, fino all’intervento del legislatore, non avevano neanche gli strumenti per poter arginare le richieste anche pressanti che arrivano dalle società di recupero crediti o dalle banche – spiega Mantello che aggiunge – il rischio che lo Stato vuole evitare è che questi soggetti, di fronte all’insormontabile montagna di debiti, si rivolgano agli usurai con tutti i rischi che ne conseguono». (altro…)

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