Perchè uscire dall’Euro con referendum NON è anticostituzionale

Fino a che si era in campagna elettorale, il fronte NO EURO di dichiarava pronto a tutto per poter condurre l’Italia fuori da questa trappola mortale.
La realtà è sotto gli occhi di tutti: finita la propaganda elettorale, occupate le poltrone redditizie di un inutile e costosissimo parlamento europeo, che ha addirittura tre sedi ma alcun potere, è ricominciata un altro tipo di propaganda, deleteria perchè coscienziosamente induce alla cattiva informazione.
USCIRE DALL’EURO PER REFERENDUM NON E’ POSSIBILE.
Partiamo dall’inizio.
L’articolo 75 della nostra Costituzione parla esplicitamente dei casi consentiti per proporre un referendum abrogativo e quelle che lo escludono:
E` indetto referendum popolare [cfr. art. 87 c. 6] per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge [cfr. artt. 76,77], quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio [cfr. art. 81], di amnistia e di indulto [cfr. art. 79], di autorizzazione a ratificare trattati internazionali [cfr. art. 80].
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalità di attuazione del referendum.
Allora, per i nostri governanti, sommo esempio del concetto propagandistico, il referendum abrogativo non è possibile per i trattati internazionali.
Bene.
Un costituzionalista anche su questo avrebbe da discutere facendo riferimento ai trattati europei, perchè NON sono stati timbrati dalla SUPREMA CORTE e pertanto, sempre per la nostra Costituzione, sono INVALIDI.
Ma questo è un altro discorso.
Perchè nessuno invece parla di come è stato introdotto l’Euro in Italia?
SORPRESA.
Da leggi ordinarie, perfettamente oggetto di referendum abrogativo.
E non è un caso che esiste un referendum ANTI EURO depositato in Cassazione, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, proposto da Movimento Base Italia.

Accade che mentre tutti lo chiedono, e infiammano le piazze, la Cassazione nel settembre scorso abbia accolto la richiesta di referendum per uscire dall’euro, promossa dal Movimento Base Italia.
Mentre chi l’euro non lo vuole più si limita a dirlo a parole, accade che da un movimento che non è né secessionista né indipendentista, sale la richiesta per il ritorno alla sovranità popolare. Segno che chi tanto sbandiera il via dall’euro, è legato mani e piedi ai partiti di Roma e al loro giocare al populismo per raffreddare le piazze. O per infiammarle per fini elettorali
Di seguito alcuni testi tratti dalla Gazzetta Ufficiale con i quesiti già accolti.
(leggi anche qui)

Annuncio di una richiesta di referendum popolare
Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la Cancelleria della Corte Suprema di Cassazione, in data 3 settembre 2013, ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da dieci cittadini italiani, muniti dei certificati comprovanti la loro iscrizione nelle liste elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall’art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito:
«Volete Voi che sia abrogata interamente la Legge 17 dicembre 1997 n. 433, pubblicata nella G.U. n. 295 del 19 dicembre 1997, dal titolo: “Delega al Governo per l’introduzione dell’Euro”»?
Dichiarano altresi’ di eleggere domicilio presso il Comitato Promotore Referendum di Movimento Base Italia presso Avv. Valeria Sanfilippo Via Massimo D’Azeglio n. 2/c Palermo 90143 tel. 3200860704 e-mail: [email protected]

Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la Cancelleria della Corte Suprema di Cassazione, in data 3 settembre 2013, ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da dieci cittadini italiani, muniti dei certificati comprovanti la loro iscrizione nelle liste elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall’art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito:
«Volete Voi che sia abrogato interamente il dlgs. n 213 del 24 giugno 1998 dal titolo: “Disposizioni per l’introduzione dell’Euro nell’Ordinamento Nazionale a norma dell’art 1 comma 1 della legge 17 dicembre 1997 n. 433”, pubblicato nella G.U. n. 157 del 8 luglio 1998 – Supplemento Ordinario n. 116»?
Dichiarano altresi’ di eleggere domicilio presso il Comitato Promotore Referendum di Movimento Base Italia presso Avv. Valeria Sanfilippo Via Massimo D’Azeglio n. 2/c Palermo 90143 tel. 3200860704 e-mail: [email protected]

Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la Cancelleria della Corte Suprema di Cassazione, in data 3 settembre 2013, ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da dieci cittadini italiani, muniti dei certificati comprovanti la loro iscrizione nelle liste elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall’art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito:
«Volete Voi che sia abrogata la Legge n. 388 del 30 settembre 1993, titolata: «Ratifica ed esecuzione: a) del protocollo di adesione del Governo della Repubblica italiana all’accordo di Schengen del 14 giugno 1985 tra i governi degli Stati dell’Unione economica del Benelux, della Repubblica federale di Germania e della Repubblica francese relativo all’eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni, con due dichiarazioni comuni; b) dell’accordo di adesione della Repubblica italiana alla convenzione del 19 giugno 1990 di applicazione del summenzionato accordo di Schengen, con allegate due dichiarazioni unilaterali dell’Italia e della Francia, nonche’ la convenzione, il relativo atto finale, con annessi l’atto finale, il processo verbale e la dichiarazione comune dei Ministri e Segretari di Stato firmati in occasione della firma della citata convenzione del 1990, e la dichiarazione comune relativa agli articoli 2 e 3 dell’accordo di adesione summenzionato; c) dell’accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica francese relativo agli articoli 2 e 3 dell’accordo di cui alla lettera b); tutti atti firmati a Parigi il 27 novembre 1990″, limitatamente all’art. 2, pubblicata nella G.U. n. 232 del 2-10-1993 – Suppl. Ordinario n. 93»?
Dichiarano altresi’ di eleggere domicilio presso il Comitato Promotore Referendum di Movimento Base Italia presso Avv. Valeria Sanfilippo Via Massimo D’Azeglio n. 2/c Palermo 90143 tel. 3200860704 e-mail: [email protected]

Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la Cancelleria della Corte Suprema di Cassazione, in data 3 settembre 2013, ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da dieci cittadini italiani, muniti dei certificati comprovanti la loro iscrizione nelle liste elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall’art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito:
«Volete Voi che sia abrogata la Legge n. 454 del 3 novembre 1992, pubblicata nella G.U. n. 277 S.O. del 24.11.1992, limitatamente all’art 2, titolata: “Ratifica ed esecuzione del trattato sull’Unione europea con 17 protocolli allegati e con atto finale che contiene 33 dichiarazioni, fatto a Maastricht il 7 febbraio 1992″»?
Dichiarano altresi’ di eleggere domicilio presso il Comitato Promotore Referendum di Movimento Base Italia presso Avv. Valeria Sanfilippo Via Massimo D’Azeglio n. 2/c Palermo 90143 tel. 3200860704 e-mail: [email protected]

Chiaro il concetto?
Il referendum depositato e pubblicato, è VALIDO perchè si chiede L’ABROGAZIONE DELLA LEGGE ORDINARIA DI INTRODUZIONE DELL’EURO.
Mi auguro di aver fatto una buona informazione, e finalmente, anche a coloro che credono di essere onniscienti, si tolga il velo della cattiva informazione.

Decreto Legge introduzione Euro

Legge Delega introduzione Euro

Pronti per la raccolta firme? Ne servono 500.000, ne avevamo già raccolte oltre 800.000 mila, tutte CONVALIDATE, ma il governuccio si è inventato la scusa che serve anche il nr. della tessera elettorale.
Giusto giusto perchè sarebbe un referendum non valido e che NON FA PAURA ai burocrati, ci hanno messo nelle condizioni di ricominciare.
Strano eh?
n/a