Lettera a Napolitano per i due Maro’. Invito tutti a scrivergli.

Siamo al 7 di gennaio, ed i nostri due Marò Massimiliano La Torre e Salvatore Girone sono ancora nelle prigioni indiane, inizierà a breve un processo farsa.

Visto l’incapacità della Bonino di portare avanti un discorso diplomatico internazionale, ho preso l’iniziativa di scrivere direttamente al Presidente Napolitano.

Forse se lo facciamo tutti insieme, riusciremo a riportarli a casa.

E’ sufficiente andare sul sito www.quirinale.it, in alto a destra c’è una casella con scritto posta, cliccatela, si apre una nuova pagina dove dovete mettere i Vostri dati e poi il testo della missiva.

Io ho scritto questo, e prego che in molti lo faranno e che finalmente questa storia infame abbia una fine e che i nostri Marò possano riabbracciare le loro famiglie:

Illustre Presidente della Repubblica,

non è la prima volta che Le scrivo, ed una volta ho anche avuto il piacere di una Sua risposta scritta.
Mi chiamo Fidanza Rossella, e sono un’italiana orgogliosa di esserlo, farei di tutto per la mia Patria.
Credo che se una semplice cittadina come me afferma questo, figuriamoci cosa potrebbero fare e cosa hanno fatto i nostri Militari.
Mi rivolgo a Lei un pressante appello perchè prenda una posizione chiara e forte a nome del nostro Paese, ed inviterò parecchi cittadini a farlo, nell’inaccettabile vicenda dell’arresto e della carcerazione dei due Marò che si trovavano in missione anti-pirateria su mandato dell’Unione Europea e della Nato e, se necessario, di sottoporli a processo in Italia, poichè erano in acque internazionali su nave battente bandiera Italiana, pertanto in territorio nazionale e sottoposti alla nostra Legislazione. Chiedo inoltre all’India che, nel rispetto dei trattati internazionali, restituisca immediatamente all’Italia il maresciallo Massimiliano Latorre e il sergente Salvatore Girone. Averli fatti rientrare in Italia e poi rispediti in prigione in India, per l’accusa dell’omicidio di due pescatori, tenendoli lontani dalle loro famiglie, è in assoluto la peggiore debacle della Diplomazia Italiana. Le responsabilità politiche principali ricadono sulle spalle del titolare della politica estera, Giulio Terzi di Sant’Agata, non a caso poi dimessosi. Ma la vicenda si rivela torbida sin dagli inizi in una miscela di toni sensazionalistici contro l’India e “informazione tossica”. Ricostruzioni inventate, notizie nascoste e non verificate, doppie versioni costruite dalla Farnesina e dalla stampa compiacente, un ruolo ambiguo della destra più estrema fino alla farsa politica, diplomatica e umana, dello scontro con il gigante indiano. Una vicenda che mette in mostra un’Italia debole e inetta dal punto di vista della politica internazionale. Loro non meritano questo. L’Italia non merita di essere sbeffeggiata internazionalmente.

Mi permetto di ricordarLe che per la tragedia del Cermis, gli Americani pretesero ed ottennero immediatamente il rientro dei loro militari in Patria, dove vennero sottoposti a regolare processo, che li vide per di più assolti, nonostante il numero di vittime che la loro leggerezza e sfrontatezza provocò.
La invito pertanto, come cittadina Italiana, in nome della nostra Costituzione di cui Lei è Garante, di intervenire definitivamente affinchè questa situazione oltremodo imbarazzante ed invicile possa finire.
Si ricordi che i nostri Marò non erano in gita di piacere, ma in Missione per l’Europa e la Nato.
Con tutto il rispetto, certa della Sua umanità e del Suo voler definire positivamente la situazione, ascoltando l’appello che tutti i Suoi cittadini Le porgono, voglia accettare i miei più distinti saluti.
Rossella Fidanza.

La tempesta di tweet per i nostri Marò è stata eccezionale.

Mai come ieri sera mi sono sentita orgogliosa nel mio piccolo di far parte di un mondo, che per gli ignoranti non esiste, invece è costituito da tante persone di qualsiasi ceto, religione, credo politico, che si parlano e che sanno combattere UNITI per le giuste cause.

Un mondo perfetto, il virtuale rispetto al reale.

Aprendo la mia pagina di twitter dopo le 21, l’ho vista colma di messaggi di solidarietà e di Amore verso i nostri due Marò, da due anni trattenuti illegalmente dall’India, senza che nessun politico o diplomatico abbia la forza o l’interesse di riportarli a casa dalle loro famiglie, dai loro bambini.

Dico la verità, non sapevo più che cosa reetwettare, mettere tra i preferiti, candele accese, è stata un’emozione fortissima, e non nascondo che qualche lacrima me la sono pure giocata.

L’espressione di solidarietà di un Popolo Unito, a prescindere dalle Istitutizioni che si fanno prendere in giro per questa storia dal mondo interno e dimostrano solo incapacità ed ingordigia.

La notte di Natale 2013 il popolo di twitter ha ridato dignità ad un Paese intero, dimostrando un attaccamento ed un rispetto verso coloro che ci proteggono, che neppure i loro superiori hanno: in caso contrario, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sarebbero da tempo in Italia.

E loro hanno risposto:

La moglie di Salvatore Girone su Facebook
“In questo giorno di festa davvero particolare, e nonostante siamo lontani dalle nostre case, sentiamo il vostro grandissimo e caloroso affetto. Auguriamo a tutti voi un buon e sereno Natale con la speranza che il 2014 ci restituisca la serenità che ormai da due anni attendiamo. Buon Natale” – sono le parole che Vania Ardito, in India per Natale, ha scritto su Facebook.

Twitter: gli auguri di Salvatore Girone 
“In questa giornata di festa – ha scritto nel giorno della vigilia – sento in particolar modo la vostra calorosa vicinanza. Colgo l’occasione per augurarVi un Buon Natale”.

Massimiliano Latorre e la lettera su Facebook
Nel giorno della vigilia il fuciliere barese affida a Facebook i suoi auguri e la sua nostalgia: “Oggi è la vigilia del Santo Natale, per noi italiani e cattolici è la festa piu’ importante dell’anno, sinonimo di fede, famiglia, unione, calore. Purtoppo quest’anno non potro’ essere nella mia amata patria per respirare il profumo che solo da noi si respira in questi giorni”. Un messaggio molto lungo in cui, in particolare, rivolge i suoi auguri ai bambini: “Sono l’anima di questa festa con i loro volti sorridenti e gioiosi illuminati da alberi e presepi, sempre presenti nelle nostre case rendono la vita degna di essere vissuta. Vi abbraccio idealmente e con questo abbraccio Vi trasmetto tutta la mia immensa riconoscenza”

In tutto questo un silenzio assordante: a parte MagdiCristiano Allam e pochissimi altri, NESSUN POLITICO ha lasciato un messaggio di conforto.

In compenso tanti messaggi di vergogna verso un Governo Italiano che in due anni non ha saputo difendere i propri militari, lasciando ogni tipo di dignità sei metri sotto terra. Attacchi alla Bonino, a Letta, a Napolitano, ai nostri Generali delle Forze Armate e francamente a tutti quelli che se lo meritavano, mentre magari seduti al tavolo pranzavano a nostre spese, fregandosene altamente di quanto stava succedendo.

Allora, il mio desiderio, oltre quello di rivedere definitivamente i nostri due Marò riabbracciare le loro famiglie, è che non si perda questa unione tra i cittadini.

Io non so che effetto possa avere questa manifestazione, di certo ha toccato i cuori di tutti coloro che vi hanno partecipato: le sofferenze dei nostri Marò hanno fatto il miracolo di Natale.

Hanno riunito un Popolo.

Spero che ciascuno di noi che ieri sera ha letto ed ha scritto, si sia finalmente reso conto della potenza di un Popolo Unito, e che questo sia il primo passo per riprenderci la nostra sovranità.

Con tutto l’affetto possibile, Massimiliano e Salvatore vi voglio presto a casa.

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